La PEG Partì dalle Isole Britanniche

— QUASI UFFICIALE —

Per L’Inghilterra è il 2° Dicembre più freddo dal 1659, dietro solo al Dicembre 1879

— Il Dr Vuckcevic sul suo sito ha appena Aggiornato il Dato a 2 giorni dalla chiusura del mese —> http://www.vukcevic.talktalk.net/CET2.htm

Il periodo molto freddo che l’Europa ha vissuto tra il 1300 e il 1850 è chiamato Piccola Era Glaciale, con il tempo si è scoperto che questo periodo freddo era prima incominciato nelle Isole Britanniche per poi trasferirsi anche al resto del continente, anche quindi verso il mediterraneo.

E quindi?

Nell’inverno 2008/09 le Isole britanniche tornarono ad avere nevicate intense come non accadevano da anni, a Londra Nevicò nell’Ottobre 2008 ed era da 70 anni almeno che non lo faceva, Gennaio fu molto freddo e ai primi di Febbraio molte zone furono colpite da un’intensissima nevicata, con accumuli dai 20 ai 30cm, ed era la più copiosa dal 1991.

Infine poi nell’Aprile 2009 Londra vide nuovamente la neve, proprio nel giorno di Pasqua, chissà da quanto non accadeva.

Lo scorso inverno poi, come tutti ben ricordano, è stato molto freddo, ma ancor di più lo è stato in Nord Europa e in Gran Bretagna, con Nevicate diffusissime in Dicembre e Gennaio, addirittura il satellite riuscì a mostrare interamente innevato il suolo Britannico, cosa che a memoria il satellite non era mai riuscito a catturare.

Caddero alcuni record di freddo e l’inverno fu il 4° più freddo dal Dopoguerra.

Ed eccoci allora a questo di Inverno, il 2010/11, il 3° di fila freddo nelle Isole Britanniche, e facciamo il punto della situazione da fine Novembre fino ad Oggi con tutti i dati disponibili.

Vi ricordo intanto che il fenomeno osservato l’anno scorso con la Gran Bretagna totalmente innevata è stata già ripetuta altre 3 volte in questo scorcio di Inverno, comprendendo però anche l’Irlanda, rimasta a secco nello scorso inverno.

Partiamo da Fine Novembre con la situazione in Scozia:

La temperatura più bassa è stata registrata ad Altnaharra in Scozia la scorsa notte con -21,1°C.
Comunque non è un record visto che Braemar con -23.3°C del 14 Novembre 1919, nelle Highlands scozzesi,
continua a detenere sia il record scozzese che dell’intero Regno Unito per il mese di Novembre.
Altre minime interessanti in Scozia:
Aviemore -16,2°C, Loch Glascarnoch -14,5°C, Tulloch Bridge -13,0°C, Lossiemouth -12,1°C, Strathallan -11,7°C

Si Registrano però ben 2 record nazionali di Freddo per Novembre

Irlanda del Nord: a Loch Fea -9.5°C (precedente -9.0°C il 28 Novembre del 1978)

Galles: a Llysdinam -18.0°C (precedente -11,7°C a Welshpool, il 9 novembre 1921)

Oltre a questi record ovviamente si registrano una valanga di altri record Territoriali o Locali.

Inizia Dicembre e cadono a valanga altri record, ecco i più freddi

-17.9 °C LEEMING (precedente -15.0 °C del 7/01/1970)
-17.3 °C LINTON ON OUSE (precedente -14.2 °C del 14/02/1991)
-17.5 °C CHURCH FENTON (precedente -15.2 °C del 14/02/1991)
-10.4 °C INVERBERVIE (precedente -8.1 °C del 29/12/1995)
-12.8 °C SPADEADAM  (precedente -12.7 °C del 4/03/2001)
-12.6 °C DISHFORTH AIRFIELD (precedente -10.0 °C del 21/12/1963)
-11.7 °C YEOVILTON (precedente -10.0 °C del 29/12/1964)

E cade anche il Record Nazionale Irlandese

La stazione meteorologica sul Mount Juliet all’interno del campo di golf e vicino a Thomastown Co Kilkenny ha fatto registrare una minima nella notte del 3 dicembre di -16.4°C
distruggendo il precedente record nazionale di freddo per il mensile che apparteneva a Carlow con -14.6°C del 31 dicembre 1961.

Il Mese di Dicembre intanto va avanti e macina record su record anche in tantissime altre stazioni europee, la Francia è la più colpita ma tutta l’Europa centrale vive un periodo di gelo, in Inghilterra continua il freddo sotto-media ma i record sono già stati battuti, difficile fare meglio, e invece………….

Cade anche il Record Dicembrino dell’Irlanda del Nord

Castlederg ha fatto registrare il Nuovo Record di Minima Dicembrina per l’intero territorio Nord Irlandese con -18.0°C

Il precedente record apparteneva a Katesbridge (County Down) con -16.1°C nel 28 December 2000.
Da rilevare che Castlederg ha anche stabilito il Nuovo Record di Massima Più Bassa per l’Irlanda del Nord con -11°C, battendo i -9,0° di C. Hall, Londonderry del 27 dicembre 1995.

Anche la capitale nord irlandese si mette in evidenza con record assoluto nella giornata di ieri: Belfast Aeroporto -14.9°C

Ecco la Neve presente al Suolo in Gran Bretagna al 21 Dicembre

Se il 20 Dicembre l’Irlanda del Nord batteva il suo record Nazionale il 22 Dicembre questo sarebbe stato di nuovo Ribattuto

Rabbiosa risposta di Castlederg, nella Contea di Tyrone, stanotte ha riscritto la storia registrando il Nuovo Record di Minima Assoluto passando dai -18° di lunedì 20 dicembre ai -18.6°C

Il precedente record di Castleberg, prima di questa feroce ondata di freddo 2010, era -17.4°C stabiliti nel lontano Gennaio 1886.

E se il freddo Inglese non stupisce più lo facciamo arrivare in posti dove non se lo sarebbero mai sognato:

Il freddo anglosassone si impadronisce anche della, forse, più mite località irlandese ovvero dell’isola di Valentia, situata a sudoccidentale della Repubblica d’Irlanda, nella Contea di Kerry, di fronte al Nord Atlantico..

Le media del mese di dicembre sono di 5°C per le minime e 10° per le massime
ma nell’ultima settimana l’isola è stata coinvolta, come il resto del paese, dalla forte ondata di gelo sfociando, mercoledì 22 dicembre,
in un ***Nuovo Record di Minima Assoluto***con -7.7°C, registrato presso lo storico Osservatorio di Valentia (NB: Assoluto vuol dire, non solo di Dicembre, ma anche di qualsiasi altro mese dell’Anno)
Il precedente record di minima assoluto era del gennaio 1969.

Impressionanti le anomalie giornaliere registrate negli ultimi 30 giorni:

Tutte le Informazioni sono state prese da questa pagina: http://forum.meteonetwork.it/meteorologia/130072-i-record-meteorologici-in-reale.html

Ricordo infine che Questo Dicembre 2010 nelle Isole Britanniche sta per chiudersi come il Mese più freddo in assoluto dal Gennaio 1963 ( l’inverno 62/63 è stato il 3°  INVERNO PIU’ FREDDO DAL 1659!!!!!!! )

Mentre Dicembre probabilmente chiuderà come il più freddo dal 1879

Queste le Anomalie di Temperatura:

21 Novembre – 30 Novembre

01 Dicembre – 10 Dicembre

11 Dicembre – 20 Dicembre

21 Dicembre – 25 Dicembre

FABIO

103 pensieri su “La PEG Partì dalle Isole Britanniche

  1. danyastoria :@Fabio Nintendo
    @Luigi Lucato Siamo d’accordo su questo..ma se davvero si tornasse ai livelli degli inverni degli anni ’60 io continuo a non vedere problemi grossi per la società attuale..ma questa è la mia opnione..

    io vedo potenziali problemi in caso di brusca transizione di stato, ovvero se le temperature medie globali dovessero calare bruscamente. Poichè il sistema climatico è fortemente non lineare, una perturbazione rilevante può produrre una temporanea ed importante instabilità (oscillazioni) prima di trovare un nuovo equilibrio. Ergo, maggiore probabilità di eventi estremi, in un senso e nell’altro.

    Problemi potremmo averne se si precipitasse in breve tempo in una PEG, più intensa di quella del 1550-1850, ma non mi pare siamo in quella situazione, almeno per il momento.
    Direi di rifare il punto sulle temperature globali tra un anno, vedere dove siamo arrivati, e valutare dove il minimo solare e il suo braccio operativo Nina possono condurci.

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  2. Fabio Nintendo :guarda, adesso non ce l’ho sotto mano, ma dalle ricostruzioni delle cronache del tempo si è notato come in gran bretagna intorno al 1300 iniziarono a diventare più frequenti fenomeni di freddo e neve, e poi con il passare del secolo l’intera europa era sotto gli effetti della PEG.

    Molto interessante, grazie.
    Dunque, se le tempistiche sono le stesse (è tutto da dimostrare), tra un paio di secoli entreremo in una nuova PEG. Se abbiamo la pazienza di aspettare……. 🙂

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  3. FabioDue :

    danyastoria :@Fabio Nintendo @Luigi Lucato Siamo d’accordo su questo..ma se davvero si tornasse ai livelli degli inverni degli anni ’60 io continuo a non vedere problemi grossi per la società attuale..ma questa è la mia opnione..

    io vedo potenziali problemi in caso di brusca transizione di stato, ovvero se le temperature medie globali dovessero calare bruscamente. Poichè il sistema climatico è fortemente non lineare, una perturbazione rilevante può produrre una temporanea ed importante instabilità (oscillazioni) prima di trovare un nuovo equilibrio. Ergo, maggiore probabilità di eventi estremi, in un senso e nell’altro.
    Problemi potremmo averne se si precipitasse in breve tempo in una PEG, più intensa di quella del 1550-1850, ma non mi pare siamo in quella situazione, almeno per il momento.Direi di rifare il punto sulle temperature globali tra un anno, vedere dove siamo arrivati, e valutare dove il minimo solare e il suo braccio operativo Nina possono condurci.

    il modello socioeconomico e lo stile di vita degli anni sessante non era certo quello di oggi. Tutto diverso a livello di trasporti, consumi, alimentazione, produzione di merci ecc.ecc.ecc. Basta vedere i casini che hanno creato il vulcano islandese e le nevicate su londra n questo ultimo anno. IN realtà la società attuale è molto più rigida e fragile, nonchè frenetica e spasmodicamente consumista di quella degli anni 60 quindi i contraccolpi di un raffreddamento si faranno sentire eccome, soprattuto sul portafogli, visto che ogni emergenza e ogni spesa straordianria ricadrà sul cittadino. Comunque l’anno della verità non sarà probabilmente ancora questo ma bisognerà pazientare ancora un po ( 2012 lo trovo perfetto 😉 )

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  4. @giovanni geologo

    Personalmente, invece, non mi aspetto catastrofi globali dovute ad una rigidità e fragilità della nostra civiltà, che sinceramente non vedo.
    Penso ad esempio alle disastrose inondazioni avvenute qualche decennio fa in Olanda, alle ripetute alluvioni in varie parti d’Italia, alle potenti ondate di freddo e di caldo. L’uomo si è sempre (o quasi) ripreso e ha fatto meglio di prima.
    Sarò un inguaribile ottimista, forse…….

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  5. giovanni geologo :

    @Luci0
    non ho capito il tuo commneto……vorresti dire che c’è stato un periodo intorno a metà dicembre in cui i ghiacci hanno avuto un max di espansione e adesso sono più ridotti?

    Sì in quella zona l’ estensione del “sea ice” si é ridotta.

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  6. Io penso che l’economia globale sia drogata dal consumismo, dalla speculazione finanziaria e dalla realtà virtuale … un pò di aria polare, neve e ghiaccio ci riporteranno alla realtà … forse daranno una rinfrescata alle idee degli scienziati che contano.

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  7. @FabioDue
    beh dipende cosa si intende per catastrofe, se si intende quello che succede nei film su meteoriti o terremoti con milioni di morti istantanei e la specie umana a richio estinzione allora sicuramente non succederà nulla e sono d’accordo con te. Se invece facciamo riferimento alla stabilità sociale ed economica allora non sono più d’accordo. Una variazione traumatica negli stili di vita consumistici avrebbe un impatto notevole su tutto il sistema. Se cambia la produzione ed il consumo se cambiano le spese e i salari se cambiano le modalità e le possibilità di trasporto allora credo che andremo incontro a degli stavolgimenti sociali non indifferenti. Per quanto riguarda invece i puri eventi naturali ( non necessariamente legati al clima) penso che lo sviluppo urbano ed industriale forsennato e indiscirminato non potrà che avere bilanci in termini umani e economici più pesanti del passato.
    Penso che un’eruzione del vesuvio, un alluvione in piemonte ( 63 morti nel 96 non mi sembrano pochi) o valle d’aosta, un po di valanghe che si staccano dai versanti innevati, avrebber un impatto sull’uomo sicuramente maggiore che nel passato proprio per eccessivo sviluppo scriteriato dell’uomo e delle sue infrastrutture. IL terremoto dell’Aquila non è che l’ultimo esempio dell’impreparazione umana a fronteggare gli eventi naturali. L’alluvione in Veneto ( con piugge per nulla eccezionali) ne è un’altra testimonianza oppure il blocco del centro Italia per una nevicata da mammolette, e il giorno che vengono giù 50-100 cm di neve cosa facciamo?. Vorrei vedere il giorno che capiterà veramente un evento eccezionale cosa succederà. Poi come sempre l’Italia fa storia a se.
    Comuqnue sono d’accordo con Lucio ci va una bella e realistica rinfrescata di idee, non solo per gli scienziati ma anche per la gente comune che si deve svegliare da questa letargia televisiva e da questo incantesimo virtuale.

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  8. Comuqnue sono d’accordo con Lucio ci va una bella e realistica rinfrescata di idee, non solo per gli scienziati ma anche per la gente comune che si deve svegliare da questa letargia televisiva e da questo incantesimo virtuale.

    E siamo in tre 8)

    Ciao
    Luca

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  9. nitopi :

    Comuqnue sono d’accordo con Lucio ci va una bella e realistica rinfrescata di idee, non solo per gli scienziati ma anche per la gente comune che si deve svegliare da questa letargia televisiva e da questo incantesimo virtuale.

    E siamo in tre
    CiaoLuca

    Facciamo quattro:
    il cambiamento climatico, anche se fosse temporaneo e non intenso, durerebbe comunque qualche decennio e farebbe riflettere molti (qualcuno lo sta già facendo) sulle panzane che ci vengono raccontate sui principali mezzi di informazione riguardo il (presunto) Global Warming provocato dall’attività umana.

    Basterebbe che qualche studioso presentasse in un bel programma scientifico e in una serie di documentari quello che sta accadendo con l’avvento della Nina e le previsioni (quelle sì attendibili) per i prossimi 6-9 mesi, per convincere molti che almeno a breve termine dobbiamo attenderci un Global Cooling, anzichè un Global Warming. Ma chi avrebbe interesse a farlo?
    Intanto siamo sempre in attesa di capire quello che il Sole ci riserverà nei prossimi decenni……e se le cose vanno come stanno andando adesso, possiamo solo attenderci un prolungamento ed una intensificazione del raffreddamento…..

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  10. Riguardo all’articolo che gli inverni freddi sono causati dal riscaldamento globale.
    dipende che cosa si intende per riscaldamento globale, perchè se si intende quello antropico e generato dall’uomo ( che non esiste ) allora sono tutte stronzate.
    ma se per riscaldamento indichi il cambiamento di circolazione atmosferico alle alte latitudini allora si, è vero, ma questo è un fenomeno naturale al 100% e ci sono molti fattori che protendono a mostrare come causa di questo cambio il minimo solare molto lungo

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  11. Resta da capire sempre il perché di questo raffreddamento così repentino …
    Secondo me ci sono tante ipotesi, ma é difficile dare una spiegazione sensata.
    Forse sarebbe bene elencarle tutte e provare a quantificarle … chi comincia ?

    Cosa lega la riduzione dell’attività solare al raffreddamento delle regioni europee ?

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  12. Allora ragazzi, complimenti a tutti gli intervenuti…

    ci tengo a ripuntualizzare alcuni concetti che mi conosce ormai sa a memoria, ma dato che il sito ormai è visitato da sempre più nuovi utenti, trovo giusto ribadire…

    NIA è nata con lo scopo (amatoriale, poi in realtà col tempo si è anche un pò evoluta) di raccontare un’altra realtà, quella che va contro corrente al pensiero dominante dell’AGW.

    L’idea mi è venuta seguendo l’evoluzione dell’attuale minimo solare e delle sue correlazioni con il clima terrestre, forte del fatto che in passato, ad una serie, badate bene ad una SERIE, di minimi profondi ripetuti, il clima nel nostro pianeta si è irrigidito (PEG).

    Ora noi non sappiamo quello che ci aspetta nell’immediato futuro, possiamo fare solo delle ipotesi, e qui infatti se ne fanno tante.

    Gli utenti su NIA sono liberi di scrivere quello che vogliono, anche che per loro siamo già in una nuova PEG, ma ricordatevi sempre che questo non è nè il mio pensiero nè quello dei miei più stertti collaboratori!

    Siamo qui per osservare da vicino gli eventauli cambiamenti che in parte già stanno avvenendo ed in parte sicuramente avverranno, ma il tutto lo facciamo con i piedi per terra…step by step!

    Buon proseguo di discussione!

    Simon, amministratore capo e fondatore di NIA

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  13. @ice2020

    non posso che condividere, è ciò che sostengo (insieme ad altri, anche più titolati e competenti) da tempo:
    ci vuole ben altro che un minimo solare di 4-5 anni per provocare una PEG……comunque per provocare un raffreddamento tangibile questo minimo basta e avanza, infatti le misurazioni satellitari (oltre alla vistosa Nina nell’Oceano Pacifico), più volte citate in questo forum, lo testimoniano.

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  14. danyastoria :

    saranno decisivi i prossimi cicli 25 e 26..se saranno come il 24 o addirittura ancora più anomali allora si potrà parlare seriamente di raffreddamento..

    Allora come prima ho detto che è fuori luogo parlare di peg, ora dico che per un raffredamento seppur nn consistente ma cmq tangibile, potrebbe già bastare questo minimo qui se si mantiene tale…vedremo, dei segnali positivi in tal senso ci sn…

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  15. danyastoria :saranno decisivi i prossimi cicli 25 e 26..se saranno come il 24 o addirittura ancora più anomali allora si potrà parlare seriamente di raffreddamento..

    Direi che per ora possiamo dire che è in atto un raffreddamento, almeno temporaneo.
    Per parlare veramente di Global Cooling, dunque durevole, occorrerà verificare quanto giustamente sostieni.

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  16. Non vi dimenticate di questa variabile…..
    Vulcani !
    Strettamente legati all’attività elettromagnetica del nostro pianeta/campo magnetico del sistema solare.

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  17. @Fabio Nintendo
    … beh in ogni caso non lo chiamerei nè riscaldamento nè globale. Secondo la tua definizione che condivido si tratterebbe più che altro di una “variazione a grande scala” di un fenomeno naturale, quindi in ogni caso il concetto di riscaldamento globale risulta essere una strnzta…
    @ice2020
    d’accordo al 100% con te sul fatto che non siamo per nulla in una PEG e per ora nemmeno ai suoi margini e penso che in realtà molti sul sito concordino con questo pensiero. Questo dovrebbe comunque far riflettere sulla fragilità del nostro sistema umano. Se basta cosi poco a creare scompiglio, pensiamo a cosa accadrebbe in caso di un un clima veramente simile a quello di un’era glaciale o anche della PEG del 1700-1800. Sicuramente la nostra scala di valori e di bisogni subirebbe uno stravolgimento radicale.

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