Archivio mensile:Settembre 2012

Il cambiamento climatico e la governance globale

Un raffreddamento globale, con inverni più gravi e cattiva distribuzione delle precipitazioni è atteso per i prossimi 20 anni invece del riscaldamento globale antropogenico  propagandato dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC).

Il riscaldamento globale è una supposizione senza fondamento scientifico. Le proiezioni climatiche, realizzate con modelli matematici, sono meri esercizi accademici, inutili come la pianificazione dello sviluppo globale.

Il suo pilastro fondamentale é che si sta intensificando l’effetto serra causate dalle attività umane che emettono biossido di carbonio (CO 2 ) e il metano (CH 4 ), attraverso la combustione di combustibili fossili e delle foreste tropicali, le attività agricole e di allevamento dei ruminanti.

Tuttavia, l’effetto serra non è mai stato dimostrato, non è nemmeno menzionato nei testi di fisica. Invece,  sono più di cento anni che  il fisico Robert W. Wood ha dimostrato che il suo concetto è falso. Le temperature sono giá state piú elevate con concentrazioni di CO2 minori di quelle attuali. Ad esempio, tra il 1925 e il 1946 l’Artico, in particolare, ebbe un aumento di 4° C con CO2  inferiore a 300 ppmv (parti per milione in volume). Oggi, la concentrazione è di 390 ppmv.

Dopo la seconda guerra mondiale, quando le emissioni sono aumentate in modo significativo, la temperatura globale è diminuita fino alla metà degli anni 1970.

Cioè, è ovvio che la CO2  non controlla il clima globale. Ridurre le emissioni, ad un costo enorme per la società, non avrà un impatto sul clima. Poiché oltre l’80% di matrice energetica globale dipende dai combustibili fossili, riducendo le emissioni significa ridurre la produzione di energia e condanneranno i paesi sottosviluppati alla povertà eterna, con  crescenti disuguaglianze sociali del pianeta.

La trama del Riscaldamento globale  non è nuova e ha seguito la stessa ricetta della presunta distruzione di ozono (O3) da clorofluorocarburi (CFC) tra il  1970 e 1980.

Si ipotizzó che le molecole di CFC, 5-7 volte più pesante dell’aria, possano salire  a più di 40 km di quota, dove si ha la formazione di O3  e dove ogni atomo di cloro rilasciato distrugge migliaia di molecole di O3 , riducendo la sua concentrazione e permettendo una maggiore entrata di radiazione ultravioletta sulla Terra, aumentando i casi di cancro della pelle ed eliminare migliaia di specie viventi.

Incontri con gli scienziati, compresi i paesi in via di sviluppo, sono stati fatti per dare un carattere pseudoscientifico al problema inesistente, fu creato il gruppo di esperti scientifici Ozono Tendenze nell’ambito del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente , ed è stato redatto il Protocollo di Montreal (1987), firmato dai paesi in via di sviluppo sotto la minaccia e il ricatto di sanzioni economiche. 

Nel 1995, gli autori delle equazioni chimiche che avrebbero distrutto il O3 hanno ricevuto il Premio Nobel per la Chimica. Tuttavia, nel 2007, gli scienziati della NASA Jet Propulsion Laboratory hanno dimostrato che le loro equazioni non si verificano nelle condizioni della stratosfera antartica e non sono la causa della distruizione dello strato di ozono. Non fidatevi mai dei professorini di chimica…..

Il presunto riscaldamento globale sta seguendo la stessa procedura, con incontri scientifici O pseudoscientifici), la creazione dell’IPCC, il protocollo di Kyoto e il Nobel (la pace?) all’IPCC e Al Gore.

Si tratta di due tentativi di definire la governance globale. Quale sarà il prossimo passo? La Piattaforma intergovernativa sulla politica di biodiversità e servizi scientifici?

 

SAND-RIO

La discesa, all’insolito minimo, del ciclo delle macchie solari SC23 e previsioni per l’attività del ciclo delle macchie solari SC24

La passata settimana, durante la ricerca di nuovi documenti scientifici, archiviati sul portale digitale  SAO/NASA, (Database “Astrophysics Data System” contenente  circa 9,7 milioni di carte Astronomia e Astrofisica, Fisica, e arXiv e-prints ) pesco, nel vero e proprio senso della parola, questa recente carta. Lavoro, uscito da poche settimane, che mi ha fatto molto riflettere e porre vari interrogativi, per alcune righe, riportate al termine del riassunto.

Il lavoro è stato redatto  da due ricercatori (vedi immagine), del dipartimento di fisica e astronomia dell’università del New Mexico.

H.S. Ahluwalia (alla destra) e J. Jackiewicz (alla sisnistra). Il primo, professore di fisica e diastronomia ed il secondo assistente
H.S. Ahluwalia (alla destra) e J. Jackiewicz (alla sisnistra). Il primo, professore di fisica e di astronomia ed il secondo assistente

 

Il riassunto della carta, con particolare attenzione alle parole riportate nell’ultima riga :

“La fase di decadimento del ciclo delle macchie solari 23 mostra due caratteristiche insolite. In primo luogo, è durato troppo a lungo. In secondo luogo, l’intensità del campo magnetico interplanetario nell’orbita terrestre ha raggiunto il valore più basso, dalle misurazioni nello spazio, iniziate nell’ottobre 1963. Queste anomalie fisiche, hanno significativamente alterato le previsioni per i parametri dell’attività delle macchie solari per il ciclo di 24, realizzati da diversi colleghi. Prendiamo atto che c’è stato un cambiamento significativo nel comportamento durante il ciclo solare 22. Discutiamo delle tendenze rilevate e il loro effetto sulla nostra tecnica empirica di previsione dell’attività solare, che portano alla nostra previsione dei parametri del ciclo di 24, ciclo che avrà un’attività ridotta alla metà, rispetto al ciclo 23, raggiungendo il suo picco nel maggio 2013. Noi speculiamo, ipotizziamo (traduz. We speculate ) sulle possibili implicazioni di questo risultato sui cambiamenti climatici futuri della terra e le conseguenze socio-economiche.

Ma come !?!? Ogni carta scientifica non dovrebbe riportare rigorosamente solo grafici, dati numerici, analisi statistiche e/o osservazioni e lasciare al di fuori ogni minima speculazione  o congettura di natura sociale ? La scienza non si dovrebbe tenere lontano da tali affermazioni ? Attraverso una impostazione strettamente asettica nei propri documenti ?

🙂 Sarebbe proprio da comprare questa carta, per leggere in particolare il capitolo “sociale”.

Da un punto di vista psicologico, che cosa ci vogliono trasmettere questi signori con queste parole ? Parole depositate proprio al termine della carta.

Tornando, viceversa, su contenuti prettamente scientifici, i grafici riportati nel lavoro non ci mostrano grandi novità, come ad esempio i dati riportati in questa traccia. Traccia che riporta i tempi di crescita, per il ciclo 24, linea in grassetto di colore nero, in confrontato a quelli di dieci cicli precedenti per 22 mesi dopo l’insorgenza; (a) per i cicli dalla crescita lenta e (b) per i cicli in rapido aumento.

 

Le va piano gente….

 

Fonte : http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0273117711002845

 

Michele

Due Calcoli verso il Solar Max!

Attualmente nel Sole sono presenti 4 AR attive, una delle quali, la 1562, sta per scomparire dalla parte visibile. Tutte queste regioni sono non tanto grandi, anzi direi medie-piccole ed assolutamente poco coalescenti.

L’emisfero sud sta continuando a produrre più macchie di quello nord, ma la situazione geomagnetica depone ancora per un suo ritardo nell’invertire il proprio polo:

2012:06:01_21h:07m:13s    -5N   42S  -23Avg   20nhz filt:-1Nf   43Sf  -22Avgf
2012:06:11_21h:07m:13s    -2N   36S  -19Avg   20nhz filt:-1Nf   43Sf  -22Avgf
2012:06:21_21h:07m:13s    -2N   33S  -17Avg   20nhz filt:-0Nf   43Sf  -22Avgf
2012:07:01_21h:07m:13s    -4N   26S  -15Avg   20nhz filt:0Nf   43Sf  -21Avgf
2012:07:11_21h:07m:13s    -5N   23S  -14Avg   20nhz filt:1Nf   43Sf  -21Avgf
2012:07:21_21h:07m:13s    -9N   17S  -13Avg   20nhz filt:2Nf   42Sf  -20Avgf
2012:07:31_21h:07m:13s    -9N   16S  -13Avg   20nhz filt:2Nf   42Sf  -20Avgf
2012:08:10_21h:07m:13s   -15N   10S  -12Avg   20nhz filt:3Nf   42Sf  -20Avgf
Finchè la media rimarrà a 20, nessuna inversione,
notare come l'emisfero nord ha già invertito a giugno di quest'anno,
 ed invece come quello sud presenti ancora un valore di 42,
ben lontano dall'arrivare allo 0!
Ma ora guardiamo alla media SSN degli ultimi mesi:

Settembre 2011: 59.5

Ottobre 2011: 59.9 

Novembre 2011: 61.1 

Dicembre 2011: 63.4 

Gennaio 2012: 65.5 

Febbraio 2012: 66.9 

Rimenbriamo velocemente la formula per ricavare il SSN:

detto in parole povere, si prendono gli ultimi 13 mesi del SN del sidc (o del NIA’s), il primo e l’ultimo mese li dividiamo per 2 e poi li sommiamo agli altri 11. Infine, dividiamo la somma ottenuta per 12!

Per convenzione, avremo il solar Max quando il valore SSN smetterà di crescere, così come avremo il Solar Minimum quando la media mobile smetterà di diminuire!

Allora, se diamo un’occhiata al valore del SN Sidc degli ultimi 13 mesi, noteremo come presto usciranno dalla lista per il calcolo del SSN, i mesi del solar massimo relativo del ciclo 24, (massimo relativo dell’emisfero nord) ovvero i mesi dello scorso autunno:

Settembre 2011 : 78.0

Ottobre 2011: 88.0

Novembre 2011: 96.7

Dicembre 2011: 73.0

Questi mesi, essendosi appunto toccato il massimo solare relativo per l’emisfero nord, presentano finora il SN più alto del ciclo solare 24!

Una volta usciti di scena questi, ed ammettendo che il SN dei mesi avvenire rimanga intorno a 60-70, entro pochi mesi avremo il Solar Max!

Secondo i miei calcoli, questo si toccherà non oltre gennaio-febbraio 2013, che sempre per la formula del SSN, vorrebbe dire 6 mesi prima, ovvero verso luglio-agosto 2012, ben un anno prima del solar max previsto dai vari studiosi e ricercatori solari della Terra!

Ma mi sta venendo più che un dubbio: infatti non so se avete notato ultimamente come sta contando il Sidc?

Al giorno 6 settembre , il SN si attesta già a 19.1, di questo passo il mese chiuderà ben oltre i 60-70 preventivati, ed allora anche il calcolo del Solar Max con la formula del SSN ne risentirà, andando a finire più tardi!

Ovviamente è superfluo dirvi che se lo sappiamo noi come si fa il calcolo del SSN, lo sa anche il Sidc, così come si sono accorti che se il SN presto non inizia a salire in maniera sostanziale, addio previsioni di un solar max nella primavera-estate 2013…

dico io, potranno avere ragione quegli scazzoni di NIA che da anni ormai mettevano in dubbio la veridicità della previsione Noaa&Nasa?!!!???

Come al solito, ai posteri l’ardua sentenza!

Simon

 

 

L’Influenza solare sui rigidi inverni nell’europa centrale + Terremoto M7.6 in Costa Rica

Breaking news !!

Magnitude 7.6 – OFF THE COAST OF COSTA RICA

Profondità 40km.

—————————————————————————————————————————————————–

Di Frank Sirocko, Heiko Brunck, Istituto di Geoscienze, Università Johannes Gutenberg Mainz, Mainz, Germania e Stephan Pfahl, Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, Politecnico federale di Zurigo, Zurigo, Svizzera

GEOPHYSICAL RESEARCH LETTERS, VOL. 39, L16704, 5 PP., 2012 doi:10.1029/2012GL052412

Gli ultimi due inverni in Europa centrale sono stati insolitamente freddi rispetto agli anni precedenti. I dati meteorologici, soprattutto degli ultimi 50 anni, e gli studi dei modelli hanno suggerito che sia l’attività solare che El Niño possono influenzare i freddi inverni dell’Europa centrale. Per studiare i meccanismi alla base di questa dinamica, in modo statisticamente robusto e per verificare quale dei due fattori è più importante ( minimi solari & eventi El Niño ) nel corso degli ultimi 230 anni, ritornando alla Piccola era Glaciale, usiamo i rapporti storici di congelamento del fiume Reno. I dati storici mostrano che 10 dei 14 anni di congelamento si sono  verificati vicino al minimo delle macchie solari e una sola volta nel corso di un anno di moderato El Niño. Questa influenza solare è sostenuta dalle corrispondenti anomalie della circolazione atmosferica nelle rianalisi dei dati, che coprono il periodo dal 1871-2008. Di conseguenza, una debole attività solare è empiricamente correlata a condizioni invernali estremamente basse in Europa anche su scale temporali lunghe. Questa relazione vale ancora oggi, anche se tuttavia le temperature medie invernali sono aumentate nel corso degli ultimi decenni.

Alcuni passi ripresi dalla carta :

“…..In accordo con le rianalisi delle osservazioni delle temperature del 20° secolo nell’europa centrale, dal dataset CRUTEM3 [Brohan et al., 2006] troviamo che le temperature degli inverni  a seguito di un minimo delle macchie solari sono significativamente più basse rispetto alle temperature medie durante le stagioni invernali rimanenti , vedi Fig. 6a. La relazione tra le condizioni invernali fredde e l’attività delle macchie solari non è dunque, determinata solo dai soli fiumi (la quale potrebbe anche essere influenzata da una serie di altri fattori, ad esempio, l’acqua calda delle numerose centrali elettriche costruite lungo il fiume). Le variazioni di forza della serie storica in Fig. 6 bis, che sono in gran parte indipendenti dal ciclo delle macchie solari, mostrano l’importante ruolo interno, della variabilità stocastica dell’atmosfera per le temperature invernali europee. Il rapporto sopra indicato vale solo per le temperature centrali europee. Quando i dati di temperatura CRUTEM3 invernali sono in media su tutto l’emisfero nord, alcun rapporto con i minimi solare è stato trovato….”

“……Ciò suggerisce un effetto regionale, locale sul modello di circolazione, che gli autori collegano alle Figure 5a e 5b per identificare le anomalie della circolazione atmosferica nel Nord Atlantico e le relative regioni europee associate con gli  inverni freddi durante i minimi solari. La fig. 5a mostra la differenza, nei campi di altezza geopotenziale a 500 hPa (Z500) tra gli inverni, a seguito di un anno con un minimo di macchie solari e il resto del periodo dal 1871-2008, ottenuto dal set di dati del 20° secolo [Compo et al., 1996 ]. Un forte, anomalia positiva statisticamente significativa si verifica nella regione nord-orientale d’Islanda, mentre anomalie negative si trovano sulla penisola iberica e nell’area nord-orientale (quest’ultima non significativa). Queste (Z500) anomalie sono associate ad un flusso maggiore d’avvezione di aria fredda da nord, dall’Artico e dalla Scandinavia verso l’Europa centrale, con significative anomalie di temperatura negative in Inghilterra, Francia e Germania occidentale. Nella Fig. 5b, il centro del raffreddamento si posiziona nelle regioni del sud dell’Inghilterra, e nelle regioni del Benelux e nella Germania occidentale fino alla parte centrale del Reno. La Germania orientale e meridionale non sono così coinvolte come le regioni in precedenza specificate. Di conseguenza, è solo il Reno e alcuni possibili fiumi olandesi che prevedono la possibilità di ricostruire questo specifico modello di anomalia della temperatura, che corrisponde ad un anomalia NAO negativa e una preferenza di blocchi sul Nord Atlantico orientale….”

Fonte : http://www.agu.org/pubs/crossref/2012/2012GL052412.shtml

Mitragliata solare e conferme sul risveglio dell’emisfero sud. – Aggiornamento a termine articolo –

In un passato articolo fine settimanale sulla situazione solare, datato 19 giugno 2012, http://daltonsminima.altervista.org/?p=21590 oltre che sottolineare, la continua attività solare su valori estremamente bassi, avevo posto l’accento su un probabile passaggio del testimone all’emisfero sud.

Dinamica già manifestatasi nel ciclo solare SC23, con la presenza dei due massimi solari. Nel tentativo quindi di comprendere, prevedere le prossime vicende solari, ho deciso quindi di realizzare questo veloce elaborazione, con excel. Elaborazione, che non riporta altro che i dati del campo magnetico del polo sud e nord solare filtrati e misurati dall’osservatorio solare di Wilcox .

Questo tipo di elaborazione è già presente e riportata su varie piattaforme disponibili in rete. Blog, siti amatoriali, ufficili o non, che seguono quotidianamente l’evolversi delle vicende solari. La particolarità di questa elaborazione è solo quella di andare a zoomare, nel vero senso della parola, gli ultimi 12/13 anni. Nel logico tentativo di ipotizzare, dedurre osservando l’oscillazioni dell’onda le prossime dinamiche magnetiche dei due emisferi.

Semplici congetture o ipotesi scritte da un appassionato delle vicende solari e non da un fisico solare. Un tentativo di capire, quelle, che da qui a breve potranno essere le future mosse solari. Ad esempio, non riesco proprio a comprendere, osservando queste due immagini, come le tre linee possono, a questo punto, incrociarsi in prossimità della linea dello zero. Come si è verificato già nei precedenti cicli solari. L’emisfero nord dovrebbe di colpo cambiare direzione oppure letteralmente SPEGNERSI ? Il sud di dovrebbe accelerare la sua attività ?!? Come può tutto questo manifestarsi in 1 .. 2 anni ? Vedi la seconda immagine

Solar Polar Field Strength 1988-2012
Solar Polar Field Strength 1988-2012

Quali considerazioni, osservazioni avete da riportare voi, osservando questi due grafici ?

Di seguito quindi, l’immagine che ho elaborato inserendo l’ultimo aggiornamento del polar fields. Aggiornamento mensile che non fa altro che confermare ciò che in apertura di articolo ho scritto, il piccolo cambiamento o avvicendamento delle dinamiche solari. Manifestazioni che adesso, in termini EM sembrano destinate più all’emisfero sud che al nord.

2012:08:10_21h:07m:13s -15N 10S -12Avg 20nhz filt: 3Nf 42Sf -20Avgf
Solar Polar Field Strength 1999-2012
Solar Polar Field Strength 1999-2012

 

L’emisfero sud sembra quindi avere, in questo momento, un maggiore dinamicità in termini di attività EM.

Confermata comunque nuovamente la lentezza e l’estrema debolezza, in quest’ultimi 15 giorni, dell’attività solare. Attività elettromagnetica più da un ciclo in uscita da un minimo solare, che da un massimo. Piccola dimensione (area) delle Ar e delle Ch, assenza di importanti flare di categoria M o superiori, soffi dei buchi coronali che superano con difficoltà i 500/600 Km/s. e X-ray e indice planetario Kp da de profundis.

Sarà un ciclo molto lungo nella sua rampa di discesa a mio parere.

C’è tuttavia una piccola novità da riportare nelle ultime 24h. Novità solo di natura spettacolare. Dinamica riepilogata in questa jpeg ! Nella passata giornata si è verificato un’eruzione solare con CME associata. Manifestazione generatasi nell’emisfero sud. In sintesi si è verificato il collasso di un filamento solare . Probabile giorno di impatto laterale della nuvola di plasma o mitragliata solare (vedi immagine sotto :smile:) con la magnetosfera terrestre, per il 2-3 settembre. A seguire aggiornamenti in questo topic in relazione alle possibile ripercussioni geologiche. Spaceweather stima attualmente la velocità dell’onda in 500 Km/s. , questo fa ben sperare. Di significativi eventi geofisici, negli ultimi 7 giorni ne abbiamo avuti anche troppi…

Riprendo due commenti del nostro utente Luke 74 in riferimento ad un probabile secondo massimo solare, riferito all’emisfero sud per la primavera del 2013 o fine 2013 (proiezioni Nasa) e inserisco questa proiezione del polar field per l’emisfero nord e sud.

http://daltonsminima.altervista.org/?p=22594#comment-102209

Anche nella scorsa inversione c’è stato una differenza di diversi mesi tra il nord e il sud. Ha invertito prima il sud e, dopo circa 6 mesi, il nord. Ciò non è avvenuto, invece, al cambio precedente, durante il ciclo 22, quando le inversioni sono avvenute addirittura a quasi 1 anno e mezzo di distanza.

e poi il nocciolo della questione :

Michele voleva dire che, poiché il sud è ancora molto lontano, il nord, per “allinearsi” a tale tendenza, dovrebbe lettaralmente invertire la sua rotta

Come può tutto questo realizzarsi in poco meno di un anno ?

Adesso il grafico con le proiezioni a compendio di quest’ultimo commento :

 

 

Buon fine settimana,

Michele