Meteo

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Major Stratospheric Sudden Warming – January 7, 2013, showing the breakdown of the polar vortex into three smaller vortices

Questa è la pagina di NIA dedicata alla Meteorologia, non avete vincoli regionale ne nazionali, si parla di tutto il Mondo indistintamente

Allegate pure le immagini dei principali modelli , sbizzarritevi in previsioni più o meno lunghe, ed ovviamente sarà più che gradito anche il nowcasting!

Infine allego un ottimo link con tutti i principali indici teleconnettivi:

http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3

Simon


26.539 pensieri su “Meteo

  1. Burian,

    Burian, quell’onda mobile è Sub-Tropicale.. E ce la porteremo avanti fin inizio settembre (circa metà prima decade..).
    L’evoluzione è sempre la solita solfa dall’inizio dell’estate, nulla di più.
    Stesso copione che si ripete ad ogni ondulazione.. Inizialmente sembra ripartire un azzorriano debole.. ma poi, essendo un’onda lunga intrusiva, il contributo africano sul nascere è inevitabile e la Sub-Tropicale prende la solita invadenza.
    L’anticiclone Europeo non esiste.. c’è solo una figura altopressoria semipermanente che ondulato dalle Azzorre alla Sub-Tropicale.. e il mediterraneo fa il resto con la spinta in risalita attraverso l’onda lunga di cui prima.

    Non vedi che si ripete sempre la stessa(o simile..) configurazione da fine maggio?
    E complici sono ancora e sempre l’ITCZ e le anomalie SSTA semipermanenti sui soliti settori.

    Insomma, nulla di nuovo.. 😉

    Che balls!

    Voglio andare a vivere in Siberia!

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  2. jack1973,

    muy bien, condivido certamente il tuo essere critico in ogni circostanza nelle valutazioni
    che possono arrivare da piu’ o meno attendibili fonti.
    ma cos’ è che prova l attendibilita’ di una fonte?!
    🙂
    tornando a temi piu’ consoni alla meteo, avrei una domanda da farvi,
    e qui’ chiamerei un po’ in causa tutti,
    burian, luca, fabio2, chi altro??
    Qui ‘ nella zona del litorale alto adriatico dopo il maltempo della settimana scorsa
    si è sentito parlare di “downburst”, spero averlo pronunziato correttamente,
    ora lo so’ potrei fare una ricerca in rete, ma mi piace troppo leggervi
    quindi.. 🙂
    Cmq, gli effetti fisici che si sono avuti, sono molto simili aquelli di un tromba d’ aria diciamo..
    che dite? di che fenomeno si tratta?? è possibile una cosa del genere, o si parla delle solite notizie un bel po’ gonfiate??

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  3. Luca74,

    Il punto é: perché la medesima configurazione si ripete quasi tale e quale dal 20-30 maggio?
    É per caso a causa del pur breve e debole Niño (tranne che in zona 1+2), guarda caso terminato proprio entro maggio?
    E se la ragione é questa, tale configurazione é destinata a ripetersi fino a quando si esauriranno gli effetti del Niño, cioé (in teoria) verso il 20-30 settembre?

    Oppure ci sono (soprattutto) altre ragioni alla base di questa calda e probabilmente lunga estate? E quali?

    Che ne pensate?

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  4. FabioDue,

    Potrebbe anche essere Fabio..
    Nulla è escluso, visto che le ripercussioni dell’effetto intenso dell’ultimo Nino Very Strong.. si possono protrarre per effetto Feedback positivo anche per oltre un anno dal suo apice..
    Quindi non mi sorprenderebbe anche una partenza in sordina e blanda della ripresa dell’estensione dei ghiacci marini artici con VP in nascita debole e pressoché disturbato costantemente simile autunno 2016.. che non a caso fu conseguenza soprattutto del forte fenomeno di ENSO positivo.

    Condivido pienamente la tua osservazione, se vista in tal senso.. 😉

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  5. Improvviso arresto dello scioglimento dei ghiacci artici… quasi incredibile!

    Ovviamente tutto può succedere nei prossimi 20 giorni ma il deciso cambio di trend fa ben sperare che il livello non raggiunga il temuto minimo del 2012…

    Purtroppo, invece, per l’antartide continua a confermarsi l’annata decisamente sottomedia.

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  6. http://www.climatemonitor.it/?p=45553
    Per non farsi proprio illusioni, conviene leggere la parte generale (sinottica) di questo articolo sulle previsioni settimanali.

    Ribadisco la mia previsione: se é vero che gli effetti del Niño si protraggono fino a circa 4 mesi dopo il suo termine, fine settembre/ inizio ottobre potrebbe essere il momento della svolta.
    Mi auguro sinceramente di non sbagliare per difetto…..

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  7. La ragioni potrebbero essere due, entrambe nate dal transito verso una fase positiva ENSO verso una fase negativa. La situazione di Nino ha rilasciato calore in atmosfera, ma non abbastanza da condizionare il flusso polare che è rimasto inizialmente nella prima parte estiva, piuttosto teso a latitudini medio alte temperate. Vediamo pochi scambi meridiani, poi qualcosa sembra cambiare e abbiamo visto sul lato Pacifico e sulla Catena del Caucaso, imponenti risalite meridiane dai tropici.
    Quel che penso in sintesi: il rinforzo degli alisei ha dopato l’intero fronte intertropicale, questa duplice azione inizialmente ha causato il distacco di svariate gocce fredde iberico-marocchine. In seguito ITCZ ovest, avrebbe anche alimentato l’anticiclone oceanico, causando un’onda subtropicale piuttosto disturbata e protratta verso il Mediterraneo.

    Satellitare del 20 agosto 2017
    [img]https://s4.postimg.org/5qh0mrjil/h-image.ashx18.gif[/img]

    Quindi flusso zonale + itcz sono state condizionate entrambe da una forte evaporazione sullo strato limite planetario. Da un lato una parte del circolo polare artico, ha visto un vortice anomalo, compatto e parecchie nevicate. Segno di un flusso polare del VP estivo, relativamente molto teso.

    FabioDue quel che dici sulla situazione dei ghiacci marini artici è vero, ma riguarda principalmente l’artico canadese. Abbiamo visto l’estremizzarsi, in pratica, di una situazione protratta da anni. Quel che si può notare, anche sull’area di ghiaccio marino che va dal Mare di Siberia orientale, sino al Mare di Beaufort.
    Tornando alla situazione artica e l’andamento ENSO. Vediamo che l’alta pressione sulle Montagne Rocciose, inizia a cedere fisiologicamente il passo qualche volta, ma non c’è ancora un vero e proprio mutamento del PNA. Verso la fine della seconda decade di settembre, gpt dei VP dovrebbero transitare verso l’artico cananadese. Abbiamo già visto questo movimento anche qualche decade fa… La situazione propende verso i percorsi già visti sino ad oggi. Secondo me bisogna trovare il tempo di studiare, quello che è avvenuto mensilmente questa estate, sul circolo polare artico. Se andiamo verso ottobre con un vortice polare disturbato, in sintesi non dovrebbe cambiare di molto la storia.. Anzi il rinforzo dell’anticiclone oceanico potrebbe portare ulteriori risalite di questo lungo i meridiani.. Quindi concordo con FabioDue estate sino alla fine della seconda decade di settembre, ma probabili blocchi atlantici, con discese tempestose dall’Europa del nord. Oltretutto l’azione nord atlantica vista nei GM, pare transitare più verso il Mediterraneo centrale, piuttosto che discendere dall’Italia verso i mari orientali. Quindi situazione esplosiva sul lato Tirreno ed Italia del nord ovest.

    L’alta pressione europea esiste eccome, senza di quella non si avrebbero super discese con -20 in quota, vedere inverno del 29…
    Gli anziani dalle mie parti dicevano: le estati molto calde, portano inverni molto freddi e nevosi.. Quattro mesi di nino che potrebbero essere caduti a fagiolo.. Logico che il secolo scorso, la situazione globale atmosferica era diversa.. Super inverni che condizioneranno i clima dell’emisfero boreale?

    Su climatemonitor danno una visione reale dell’andamento dell’artico.

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  8. [img]https://s4.postimg.org/67zei7m65/Immagine.png[/img]

    C’è una depressione termica sotto la Tunisia, di tipo orografico e caratterizzata da una risalita di venti molto caldi e secchi. Non è stata monitorata, presumo si sia sviluppata i giorni scorsi in Algeria, nei pressi del versante sahariano della Catena dell’Atlante. Non ho visto nulla sul moto di tale struttura, ma potrebbe essere l’anticipo di qualche imminente cambiamento metereologico, sul Mediterraneo centrale. ITCZ ovest sta risalendo verso l’Italia. Bisogna vedere queste correnti come si comporteranno. Anche perché questa avvezione africana, pare colpirà l’Italia centro meridionale e la Grecia, colpendo l’Adriatico e in parte la Penisola Balcanica. Alisei di NE e SE che stanno convogliando masse d’aria umide all’equatore, quasi lungo la linea longitudinale dove è avvenuto il recente terremoto a Ischia. Queste correnti si alzano parecchi Km e possono in oceano creare anche Uragani. Sul continente si formano imponenti fronti temporaleschi a grappolo, nei quali avvengono fenomeni di downbursts. Dove cumulonembi si innalzano oltre i 15 km dal suolo. Comunque non è che la goccia fredda iberica marocchina in distacco entro le 120 ore, si formi perché l’anticiclone delle azzorre è spostato verso ovest. Tutto il contrario.. la forza dell’anticiclone oceanico, anziché sprigionarsi lungo i meridiani o in distensione, erode il flusso zonale atlantico molto teso in uscita dal Labrador.

    [img]https://s4.postimg.org/n0unudo8t/502_ikk8.png[/img]

    Provocandone infine il discacco di una depressione fredda e dinamica.
    Previsioni oltre le 96 ore che rimangono poco affidabili. In pratica GFS evidenzia la formazione di una saccatura artica nell’area baltica. L’isolamento dell’anticiclone europeo tra Balcani e Tunisia. Avverrà poi la conseguente risalita calda dall’entroterra sahariano, con la formazione di un ponte con l’alta africana, definito promontorio africano. Mentre l’anticiclone delle azzorre entrerà nel continente. Invece di portare temperature gradevoli, causerà il distacco di una goccia fredda ad ovest nei pressi della Penisola Iberica. Causerà la chiusura della circolazione oceanica. Rimarrà la stabilità dell’alta mobile europea, ai margini due aree depressionarie di chiusura. Il promontorio africano ha un’origine in parte dinamica, ma viene trasferita dall’oceano. Il ponte anziché formarsi sul suolo europeo, viene a formarsi nel Mediterraneo.
    L’affidabilità oltre le 96 ore scende, quindi potrebbe cambiare GFS nel corso dei giorni..

    [img]https://s4.postimg.org/6ehoz1kot/3261_koz1.png[/img]

    Sicuramente ha fatto molto comodo negli anni 90, parlare innalzamento del livello degli oceani, enormi allagamenti e cambiamenti geografici. Poi si è parlato in senso di desertificazione. Il clima tenderà ad essere caldo umido, il trend è un Sahara e Deserto Arabico verde. Le recenti tragedie attorno a ferragosto, in India e nell’Africa subsahariana, parlano chiaro. Anche la crisi idrica italiana, se in Isrele e forse altri paesi mediteranei, si preleva acqua dal mare per desalinizzazione. Non vedo perché non si può fare in Italia.
    Tanto a certi poco importa della gente. Invece di vendere congelatori ai pinguini, avrebbero avuto i soldi e tempo, per sistemare a casa loro dighe ed invasi e tanto altro… Ma in certi casi anche a casa nostra..
    Forse questa fase temporanea, prospetta qualcosa di freddo. Questo spiega un certo tipo di investimenti.. Ma questa è un’altra storia..

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  9. ”quasi lungo la linea longitudinale dove è avvenuto il recente terremoto a Ischia.”

    Considerato il Meridiano di Greenwich.. vedete un pò voi tra i 0° e 15° Est.. e in latitudine alle coordinate, quel avviene…

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  10. Nella classificazione degli Anticicloni in Meteorologia quello Europeo non esiste.. Bensì esiste L’anticiclone balcanico che viene a formarsi sulla penisola balcanica, soprattutto nelle stagioni intermedie(Primavera e Autunno..), come espansione nord-orientale dell’anticiclone subtropicale africano, da cui può anche isolarsi e rendersi autonomo, andando così a formare una struttura di alta pressione di blocco.. e va a collocarsi nella tipologia degli Anticicloni Dinamici.

    😉

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  11. jack1973,

    LUGLIO +1.7°C – Il mese di Luglio 2017 è risultato più caldo della media su tutta Italia. Sono state infatti frequenti le ondate di caldo, seppur non paragonabili all’ondata di calore di questi primi giorni di Agosto, e intervallate da qualche break di aria un po’ più fresca. Nel complesso, come ci mostrano i dati elaborati dall’ISAC-Cnr, l’anomalia di temperatura sul territorio nazionale risulta parti a +1.7°C rispetto alla media 1971-2000. Tra i mesi di Luglio il 2017 risulta quindi il decimo più caldo degli ultimi due secoli (al primo posto rimane il Luglio 2015 con uno scarto di ben +3.5°C).

    MESE MOLTO SECCO – Un’altra piaga che sta interessando in questi mesi l’Italia e la siccità e di conseguenza anche gli incendi. Durante il mese di Luglio è caduta infatti pochissima acqua con ben poche eccezioni da Nord a Sud della Penisola. Il deficit pluviometrico complessivo ammonta infatti al 45% di pioggia in meno rispetto alla media del mese.

    [img]https://image.3bmeteo.com/images/newarticles/w_663/anomali-di-temperatura-a-luglio-2017-in-italia-fonte-isac-cnr-3bmeteo-79100.jpg[/img]
    [img]https://image.3bmeteo.com/images/newarticles/w_663/scarti-pluviometrici-in-italia-a-luglio-2017-fonte-isac-cnr-3bmeteo-79101.jpg[/img]

    Fonte: 3bmeteo

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  12. Luca74,

    Siamo in Primavera o in Autunno…?
    No .. 🙂
    Tu parli del xx secolo, forse sino agli anni 70/80 era questa la direzione. ITCZ est alimenta l’anticiclone balcanico o europeo dir si voglia. Anticiclone europeo e balcanico sono la stessa cosa. 🙂 Visto che la risalita dai tropici causa tempo stabile, va ad istaurarsi una zona di alta pressione europea. La risalita meridiana di ITCZ est, può spingersi sino alla Catena del Caucaso e trovare sbocco sull’area artica. Credo si riferisca anche alla forza del Monsone Indiano. Quindi credo sia la spiegazione più semplice e risulti quella più veritiera. L’anticiclone balcanico si gonfia principalmente da est, quando è bello ciccione.. risucchia aria calda dall’anticiclone africano. In sintesi quando l’alta pressione delle azzorre, non trova sbocco sul continente europeo, diciamo converge con l’alta africana.

    Il fronte intertropicale è ampio, ed è come giocare con marmotte che si nascondono nella tana… sono troppe e non sai quale colpire per prima..

    Pensa solo al vento di Harmattan (aliseo di NE), quando l’inverno boreale, secca l’area tropico/equatoriale africana..
    Qualcosa se vediamo il paleoclima pleistocenico, più che scaldare solo in un senso.. non quadra proprio.. 😉

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