Archivi giornalieri: 6 Giugno 2010

Energia domani 1: Un’idea controcorrente. L’effetto serra causato dall’anidride carbonica.

Le analisi per la produzione futura di energia di solito iniziano con la costatazione che dobbiamo salvare il pianeta dal surriscaldamento causato dall’effetto serra. L’effetto serra sarebbe dovuto dall’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera, bruciando carburanti fossili. L’uomo sarebbe responsabile del surriscaldamento del globo.

Un numero notevole di iniziative mira a ridurre o a eliminare l’emissione di anidride carbonica. L’industria automobilistica sviluppa auto elettriche, si produce energia elettrica con l’energia eolica, con l’energia solare, si fanno enormi investimenti. Si paga il diritto di emissione di anidride carbonica.

Ridurre o eliminare l’emissione di anidride carbonica è diventato sinonimo di comportamento ecologico.

Per eliminare le emissioni di anidride carbonica si propone l’utilizzo dell’energia nucleare non tenendo conto che il potenziale inquinante di questa tecnologia è di tutt’un’altro ordine di grandezza. Incidenti nucleari e l’uso del nucleare da parte di terroristi possono compromettere la sopravivenza sulla terra.

La correlazione tra concentrazione dell’anidride carbonica e temperatura terrestre (mettiamo quella misurato dal progetto ARGO, e non quella pubblicata dall’IPCC) non permette di trarre conclusioni per causa ed effetto. Esistono lunghi periodi, compreso quello attuale, in cui un aumento continuo della concentrazione dell’anidride carbonica nell’aria è accompagnato da un abbassamento della temperatura terrestre.

Condizionare l’umanità intera sulla base di una correlazione cattiva o per lunghi periodi persino negativa non è corretto. I modelli per lo sviluppo climatico, basati sull’effetto serra, hanno fornito previsioni che non si sono verificate. Secondo queste previsioni le Alpi sarebbero rimaste con una copertura nevosa insufficiente per sciare. Gli orsi polari sarebbero rimasti a nuoto. Durante gli anni dell’aumento di temperatura della terra, dal 1980 al 1998, tutto questo era credibile. Adesso non lo è più. Ma la politica non riesce più a fare la curva. E’ troppo bello salvare la terra.

I dati fornito per sostenere l’effetto serra causato dall’uomo sono divergenti. I sostenitori dell’AGW forniscono dati che dicono che l’anidride carbonica è causa del 4% dell’effetto serra (il 4% è banalmente il rapporto delle concentrazioni tra vapore acqueo e anidride carbonica nell’atmosfera e non tiene conto delle notevoli differenze spettrali tra i due). Qualcuno arriva fino al 25% (Wikipedia). C’è chi dice che l’anidride resta nell’atmosfera con una costante di tempo di 10 anni, altri dicono che sarebbero 100 anni.

Oppositori del AGW (cosiddetti “denigratori”, affossatori del globo) pubblicano dati che dicono che l’effetto serra causato dal vapore acqueo e quello causato dall’anidride carbonica si sovrappongono. L’effetto serra causato dall’anidride carbonica manca all’effetto serra causato dall’acqua. In fin dei conti, finché il vapore acqueo nell’atmosfera è prevalente, l’effetto serra causato dall’anidride carbonica sparirebbe. Non sarebbe male chiarire la questione in maniera attendibile.

C’è sicuramente un limite per l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera. Questo limite è determinato da due fenomeni: L’effetto sull’uomo e altri essere viventi e l’effetto sul clima. L’effetto sull’uomo si conosce, quello sul clima no.

Per l’uomo una concentrazione dell’uno percento dell’anidride carbonica nell’atmosfera non ha alcuna conseguenza. Questo è il limite di legge per l’interno di edifici con presenza umana, una concentrazione 25 volte superiore a quella nell’atmosfera attualmente. Il 2,5% di concentrazione crea problemi, il sangue non riesce più a liberarsi dell’anidride carbonica in maniera efficace. L’otto percento è mortale.

L’effetto serra sul clima è causato dall’assorbimento della radiazione infrarossa, che viene dalla terra, da parte dell’atmosfera. La radiazione infrarossa, termica, non può raggiungere lo spazio. L’effetto serra, necessario per poter vivere sulla terra, è causato soprattutto dal vapore acqueo. Lo spettro di assorbimento nell’infrarosso dell’acqua è largo. Lo spettro di assorbimento della radiazione infrarossa da parte dell’anidride carbonica consiste di tre linee strette.

Sarebbe necessario conoscere in maniera attendibile l’effetto serra causato dall’anidride carbonica in presenza di vapore acqueo. Un indice potrebbe essere la temperatura notturna in deserti molto arridi. L’effetto serra causato dall’anidride carbonica dovremmo vederlo lì. Con l’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera dovrebbe fare meno freddo di notte. Non risulta finora (questo è una proposta ad effettuare una ricerca specifica).

Facciamo l’ipotesi che il risultato di studi più approfonditi sia che l’uomo può influenzare il clima terrestre con il controllo delle emissioni di anidride carbonica. In caso di raffreddamento del globo, come sembra attualmente, potremmo aumentare l’effetto serra, aumentando il contenuto di anidride carbonica nell’atmosfera. Ma nessuno sa a quale livello bisogna andare per ottenere l’effetto desiderato e nessuna sa se questo livello sia raggiungibile. Aumentando la concentrazione dell’anidride carbonica nell’atmosfera aumenterebbe anche il suo assorbimento da parte dell’acqua e da parte delle piante. Potrebbe essere difficile aumentarla più di tanto.

Dovremmo stabilire quale è il contenuto ottimale di anidride carbonica nell’aria. Ci sono anche argomenti importanti per sostenere una concentrazione più elevata di quella attuale. Però a voler controllare il clima, è meglio essere prudenti. Il sistema potrebbe essere instabile. Meglio sapere prima molto bene come funziona. Che l’uomo abbia già influenzato il clima ha l’aspetto di una presunzione.

Un aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’aria sarebbe vantaggioso per l’agricoltura. Le piante crescerebbero meglio. Un contributo contro la fame nel mondo. (http://blog.maripositas.org/horticulture/ocap-organic-carbon-dioxide-for-assimilation-of-plants)( http://www.guardian.co.uk/science/2006/aug/12/oilandpetrol.food) In Olanda l’anidride carbonica va prodotta allo scopo di utilizzo nelle bruciando gas naturale! E’ stato confermato un aumento del 40% della crescita delle rose nelle serre. Il fatto di bruciare gas naturale per produrre anidride carbonica indica quanto si è disposti a pagare l’anidride carbonica allo scopo di incrementare la produzione agricola.

Qualche conto: Mettiamo l’energia solare sia 1 kW al metro quadro (La costante solare è 1,366 kW/m2). Con un rendimento del 6,6% (il rendimento oggi effettivamente ottenibile con la fotosintesi, ma sembra che lsi possa arrivare molto più in là), un metro quadro può produrre 8,9 grammi di alcool etilico o equivalente all’ora. Però ci vogliono oltre all’energia solare 17 grammi di anidride carbonica. Con il contenuto di 390 ppm nell’aria in volume (uguale a 0,71 grammi al metro cubo a livello mare, condizioni normali)questi organismi da fotosintesi dovrebbero assorbire tutta l’anidride carbonica di 23,9 metri cubi d’aria all’ora.

La concentrazione di 390 ppm nell’aria è insufficiente per sfruttare l’energia solare con processi di fotosintesi.

Questo vale non solo per microorganismi, ma per tutte le piante e per agricolture. L’anidride carbonica nell’aria è usata dalle piante insieme all’uso della radiazione solare e ad acqua a sintetizzare sostanze organiche, soprattutto carboidrati, come zuccheri e cellulosa.

Raccogliere l’anidride carbonica dalle stazioni termoelettriche alimentate da carburanti fossili e fornirla a impianti di fotosintesi vale la pena. In futuro questo potrà chiudere il cerchio. L’anidride carbonica raccolta serve a produrre carburanti usando l’energia solare tramite la fotosintesi. E’ troppo preziosa per seppellirla in cave sotterranee. Stoccare anidride carbonica in quantità enormi in cavità sotterranee potrebbe essere pericoloso. Per incidenti o atti terroristici grandi quantità di anidride carbonica potrebbero essere liberati e localmente potrebbe uccidere tutti, come a Pompei.

Elmar Pfletschinger