Archivi giornalieri: 5 Luglio 2011

CHE LUGLIO CI ASPETTA ?

In questi ultimi giorni mi è capitato di leggere, su diversi siti, delle previsioni per il prossimo mese di luglio che non esito a definire comiche. Pur dando diverse spiegazioni, la maggior parte di questi parlavano di un luglio molto dinamico e fresco, con un’estate in declino anzitempo. In alcuni casi ho letto addirittura delle previsioni che, se non ci fosse stato il titolo a specificare che riguardavano il mese estivo per eccellenza, si sarebbe potuto pensare che l’articolista voleva già analizzare il prossimo novembre. Non sto qui a spiegarvi che in molti casi si tratta di fantomatici meteorologi che, fanno delle grosse sparate, solo per attirare l’attenzione della gente che farebbe un voto a qualche santo per vedere avverate simili previsioni. Sia ben chiaro, con questo non voglio assolutamente dire che il sottoscritto ha delle conoscenze superiori a questi individui, ma dimostrarvi come con una scarsissima preparazione come la mia, ma con un minimo di buon senso e serietà, si possano fare delle previsioni molto migliori di quelle che si leggono in molti rinomati siti di meteorologia.
Fatta questa doverosa premessa passiamo alla prevsione vera e propria per il prossimo mese di luglio. Quello che mi aspetto, sulla base dell’analisi del quadro tele connettivo attuale, della disposizione delle anomalie delle SST atlantiche e del raffronto con le estati che in passato sono state contraddistinte più o meno da una situazione simile in termini di indici predittivi, è un luglio moderatamente caldo e prevalentemente anticiclonico, senza comunque eccessive ingerenze dell’hp africano. Discorso a parte va fatto tuttavia per il nord Italia che, causa un flusso zonale non molto elevato, potrebbe essere coinvolto da diversi episodi instabili. Detta instabilità potrebbe in sporadiche occasioni diffondersi anche più a sud (Toscana massimo). Do per certo comunque che, anche alla fine di questo mese, saremo sopramedia termica.
Partiamo dall’analisi della disposizione delle anomalie delle SST in atlantico:

L’approfondirsi del lago molto freddo intorno alla Gran Bretagna (cerchio bianco) favorirà la formazione di molte basse pressioni in quella zona. Ciò impedirà dunque qualsiasi tentativo di elevazione dell’hp delle azzorre verso l’Inghilterra, con conseguente difficoltà di penetrazione delle saccature nord atlantiche nel mediterraneo. Da ciò si può già escludere il verificarsi di situazioni “estreme” in sede mediterranea prospettate da “molti” in questi giorni.
Una simile configurazione potrebbe tuttavia accelerare il rientro dell’anomalia negativa lungo le coste dell’africa occidentale (cerchio arancione). Il generarsi in questa zona di un’anomalia positiva, insieme alla forte anomalia negativa approfonditasi nel golfo di Guinea (cerchio nero), potrà produrre un ITCZ abbastanza basso da scongiurare eccessive ingerenze dell’anticiclone sub-tropicale in sede europea. Dunque quello che potrebbe verificarsi è lo stazionamento di diverse depressioni semi-permanenti intorno alla Gran Bretagna con conseguente distensione dell’hp delle Azzorre lungo i paralleli. L’Italia verrebbe investita in pieno da tale anticiclone, i cui contributi sub-tropicali dipenderanno molto dalla posizione dell’ITCZ. Come anticipato precedentemente, nella rotazione da ovest verso est, il flusso zonale potrebbe in qualche occasione spingersi più a sud apportando fenomeni precipitativi, talvolta intensi, soprattutto nelle regioni settentrionali.
Una simile configurazione sarà inoltre favorita da altri fattori. Sempre in riferimento alle SST, si può notare facilmente quella forte ed estesa anomalia positiva in sede polare tra il continente americano e quello asiatico (cerchio rosso). Tale anomalia favorirà, almeno in una prima fase di luglio, continui disturbi al Vortice Polare, che si vedrà letteralmente sostituito da diversi anticicloni caldi. Quello che rimarrà del VP verrà schiacciato verso la Groenlandia meridionale e l’Islanda, andando continuamente a rinvigorire la sopracitata depressione in sede britannica e favorendo condizioni di NAO +. Quest’ultimo fattore sarà favorevole alla distensione dell’hp oceanico lungo i paralleli di cui si è parlato prima. Nella seconda decade di luglio la suddetta anomalia positiva in sede polare dovrebbe essere completamente riassorbita ed allora si potrebbe istaurare un discreto cambio di circolazione, dettato da un VP più compatto ed un’hp delle azzorre che, in questo caso, ce la farebbe a spingersi leggermente più a nord (Regno Unito). Ecco allora che in Italia potrebbe penetrare una ventilazione più fresca dai quadranti nord-orientali.
Vi è da dire però che, in caso di mancata inversione di tendenza dell’ITCZ, una configurazione come quella sin qui descritta, potrebbe risultare molto pericolosa. Infatti in questo caso l’anticlone disteso sui paralleli acquisirebbe dei contributi sub-tropicali considerevoli e diverrebbe inattaccabile dal flusso zonale, che sarebbe costretto ad attraversare lidi ben più settentrionali. Ecco che ci troveremo a che fare con un luglio da record.
Concludo cercando di tranquillizzarvi, per quanto sia possibile, facendovi osservare come, la maggior parte degli anni interessati da una NINA STRONG in forte calo nei mesi primaverili (come avvenuto quest’anno), in Europa occidentale si sono avute estati abbastanza fresche e caratterizzate da un fattore in comune: il picco di caldo si è sempre avuto tra la seconda metà di giugno e la prima decade di luglio. Ciò fa presupporre che in tutti questi anni l’andamento dell’ITCZ ha visto un deciso impennamento in questo periodo seguito da un precoce calo già dalla seconda metà di luglio. Abbiamo visto nel corso dell’articolo che ci sono le premesse perché questo avvenga anche quest’anno.
A tal proposito vi riporto le anomalie termiche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre del 1976, l’anno che più di tutti mostra un quadro tele connettivo simile a quello attuale, se non identico. Infatti come nel 2011, nel 1976 la NINA STRONG è calata rapidamente nel corso di marzo ed aprile. Inoltre anche in quel periodo l’attività solare era molto bassa e la QBO era positiva, per passare poi rapidamente in negativo nel mese di luglio:



Da tali immagini si denota chiaramente che, esattamente come accaduto nel mese di giugno appena trascorso, anche nel 1976 l’europa occidentale chiuse in forte anomalia positiva (in particolar modo Spagna e Francia). Tale anomalia si attenuò decisamente nel mese di luglio per poi scomparire nell’ultimo mese estivo quando, gran parte d’Europa, andò sottomedia. L’anomalia negativa divenne forte e diffusa a settembre. Tra l’altro anche per il 2011 mi aspetto un veloce rientro della QBO, che prevedo in forte calo già nel mese di giugno appena trascorso. Che tutto ciò sia di buon auspicio per i mesi di agosto e settembre? Parleremo di questo in un prossimo articolo, intanto godetevi il mese più caldo dell’anno, al mare se potete….

Riccardo