Archivi giornalieri: 8 Luglio 2011

Siamo vicini al massimo del ciclo 24, ma l´attivitá solare si mantiene bassa

Mentre le tempeste solari hanno attirato l´attenzione nei mesi di marzo ed aprile, a seguito di forti espulsioni di massa coronale, l’attività della stella non sembra puntare in futuro a un aumento delle tempeste. La causa può essere la diminuzione del vento solare e il ridotto  campo magnetico della stella, ma il meccanismo è ancora sconosciuto.

la misurazione globale di pressione del vento solare registrate dalla sonda spaziale Ulisse, fino al 2008. Verde, l’ampiezza del vento solare tra il 1992 e il 1998 e in azzurro, valori tra il 2004 e il 2008.

Le misurazioni solari sono iniziate ormai da più di 50 anni, e gli scienziati solari  hanno rilevato che la pressione media del vento solare è diminuita di oltre il 20% a partire dalla metà degli anni ’90, ma curiosamente questo indebolimento non è stato accompagnato da una riduzione della velocità che é stata ridotta di  solo il 3%.

Secondo i dati raccolti dalla sonda interplanetaria Ulisse tra il 2004 e il 2008, la riduzione della pressione del vento solare è principalmente dovuta alla diminuzione della temperatura e della densità del flusso. Secondo i dati, il vento solare è del 13% più fresco e del 20%  meno denso.

Nella visione di Arik Posner, scienziato della NASA legato al programma Ulisse, questo allentamento è una tendenza a lungo termine, una costante diminuzione della pressione che è iniziata nel 1990.  “E ‘difficile dire se questo è un evento raro”, ha detto Posner. “Stiamo  monitorando il vento solare da meno di 60 anni. Durante questo periodo, è la prima volta che questo fenomeno è stato osservato. Se questo è stato così per secoli o millenni, nessuno lo sa, perché non abbiamo dei dati che risalgono a tanto,” ha spiegato il ricercatore .

Conseguenze
L’indebolimento del vento solare può avere ripercussioni in tutto il sistema solare.

Sopra il diagramma mostra l’entità dell´ eliosfera e il suo meccanismo di protezione contro i raggi cosmici.

L´eliosfera è una sorta di bolla magnetica generata dal sole e gonfiata a proporzioni colossali per l’azione del vento solare. Tutti i pianeti del sistema, da Mercurio a Nettuno sono dentro questa bolla.

Particelle ad alta energia provenienti da buchi neri e supernove vengono gettati in direzione del sistema solare, ma la maggior parte vengono deviati dal campo magnetico della eliosfera, che avvolge il sistema.  Così, l’eliosfera agisce come uno scudo gigante dai raggi cosmici provenienti dallo spazio esterno.

L’indebolimento del vento solare “gonfia” meno l’eliosfera, il che significa meno protezione contro i raggi cosmici.

In effetti, i dati raccolti da Ulisse hanno mostrato che la media del campo magnetico solare si è indebolita di circa il 30% dal 1990, mentre la quantità di particelle ad alta energia (giga-elettron-volt) attorno la Terra sono aumentati di  circa il 20 % nel medesimo periodo.

Questa quantitá extra di  particelle  non rappresenta una minaccia per le persone sulla Terra, dato che  la nostra magnetosfera agisce come uno scudo.  Tuttavia, quantità maggiori di particelle possono avere conseguenze sulle attività svolte al di fuori della Terra, come le passeggiate spaziali degli astronauti e missioni robotiche su altri pianeti, che sarebbero soggetti ad una dose di radiazioni superiore.

In aggiunta, ci sono studi  che collegano i flussi dei raggi cosmici con l’aumento della copertura nuvolosa e dei cambiamenti climatici sulla Terra.

Le cause di indebolimento del vento solare, il calo del magnetismo e le sue conseguenze sulla Terra sono ancora sconosciute, ma i ricercatori sono abbastanza fiduciosi che con la nuova generazione di osservatori solari nello spazio, queste domande avranno una risposta.


SAND-RIO