Francia, stop alla vendita di auto a diesel e benzina entro il 2040

E da noi ??? (Mio commento personale …)

🙂

L’annuncio del ministro per la transazione ecologica durante la presentazione del ”piano per il clima”. Previsti aiuti alle famiglie per l’acquisto di auto ”pulite”.

ROMA – La Francia fermerà la vendita delle auto diesel e benzina: lo ha dichiarato il ministro per la transizione ecologica Nicolas Hulot anunciando che avverrà entro il 2040. Hulot ha anche parlato di misure di sostegno per coloro, con basso reddito, che vogliono acquistare auto più pulite.

L’annuncio è avvenuto durante la presentazione il “piano per il clima” proprio nella ‘patria’ degli accordi sottoscritti dai 195 Paesi che hanno partecipato alla Cop21 con l’intenzione di limitare le emissioni di C02. Riconoscendo che l’obiettivo è “pesante”, in particolare per l’industria automobilistica, Hulot ha aggiunto: “accelereremo gli aiuti per l’acquisto di auto meno inquinanti per le famiglie a basso reddito”.

fIn un’Europa nella quale cresce il numero delle città pronte a vietare la circolazione ai mezzi con motori inquinanti il tricolore francese mostra di abbracciare la politica ambientalista richesta dagli accordi di Parigi sul clima. E c’è da credere che il numero delle auto a gasolio andrà diminuendo drasticamente nei prossimi cinque anni.

Fonte  : http://www.repubblica.it/ambiente/2017/07/06/news/francia_stop_alla_vendita_di_auto_a_diesel_e_benzina_entro_il_2040-170112467/?rss

 

18 pensieri su “Francia, stop alla vendita di auto a diesel e benzina entro il 2040

  1. Interessante: un ministro ecologista convinto che propone una transizione alla cieca. Le uniche affermazioni circostanziate che ha fatto sono:

    1) Fermera’ sicuramente il 1/3 dei reattori francesi, cioe’ circa 140 TWh/anno di elettricita’ baseload dispacciabile;
    2) Propone di istituire delle riduzioni di imposta o bonus/sconti per l’acquisto di nuovi veicoli per le fascie meno abbienti (diesel per-1997 a benzina pre-2001): tale fascia sociale sicuramente acquistera’ in preponderanza vetture a motore termico.

    Logiche conclusioni di queste dichiarazioni (in attesa dei dettagli numerici che Hulot si e’ rifiutato di dare, rispondendo in maniera piuttosto seccata ad un giornalista che glie l’ha chiesto):

    1) La produzione di energia elettrica si CARBONIZZERA’ da qui al 2025: si passera’ da una media di circa 60 gCO2/kWh ad un valore ben piu’ alto, dato che i 140 TWh/anno dei reattori spenti non potranno essere rimpiazzati nella loro totalita’ da fonti rinnovabili, e’ impossibile farlo;

    2) Il ministro dell’ecologia fa un bel regalo ai costruttori di vetture, francesi e non;

    Non so a voi, ma a me non e’ che faccia un’impressione cosi’ buona questa prima conferenza stampa di Hulot.

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  2. Da fonti pulite e relativamente sicure (in Francia il rischio sismico è praticamente nullo) passano a fonti inquinanti?
    Mi domando la gente che non va a votare cosa crede di fare…..

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  3. Ohhh finalmente anche in Francia un costruttore di Utopia in terra, Gli mancava ai francesi.
    Prossima tappa: implosione del Paese e conseguenti enormi ed incontrollabili disordini sociali (cosa del resto prevista da più di una profezia).

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  4. Penso che Hulot sia la contraddizione in persona, chiude le centrali nucleari e rimette in uso il carbone, ho letto bene?
    Burian,

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  5. Giovanni Iacopetti,

    Ma è tutto un magna magna..

    Secondo il costo dell’energia in Francia è basso, quindi la produzione ed i guadagni per gli operai di conseguenza sono più alti, come in Germania, rispetto l’Italia. In atto c’è qualcosa di squallido.. ma veramente squallido… vedendo l’insieme di eventi che sono accaduti..

    Terzo un esempio… il solare è consono per l’uso privato e credetemi ci si lucra sopra all’inverosimile. Per dirti più di dieci anni fa, per fare un impianto solare privato, da alcuni tecnici ho sentito sparare la cifra di 50000 euro. Sono un tecnico anche se di un’altra branca, mi sono informato ed ho visto cosa costava il materiale. Poi ho chiesto in giro e sentito parlare da alcuni operatori elettrici della cifra di 30000 euro per fare un’impianto privato . Un fai da te, per dirla in breve.. spendeva e spende anche attualmente, molto molto meno…

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  6. Un altro segnale, dopo l’annuncio della Volvo che entro il 2020 tutta la gamma delle proprie vetture avrà anche la versione elettrica.
    Sono le pressioni dell’opinione pubblica, che nei paesi più evoluti comincia a farsi sentire.

    A tale proposito cito un caso che non c’entra nulla con quello dell’articolo, ma che è tutto italiano: dagli scaffali delle principali catene di supermercati stanno sparendo biscotti, fette biscottate e prodotti da forno in genere che contengono olio di palma, colza e simili. Vengono sostituiti perlopiù dall’olio di girasole, più ricco di grassi insaturi e regge pure meglio la cottura in forno.
    Secondo voi perché sta accadendo? Secondo me perché le vendite di quei prodotti stavano calando, a causa della “cattiva reputazione” di quegli oli presso l’opinione pubblica.

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  7. Il ministro si è dimenticato di dire che stanno investendo molto nella scoperta di giacimenti di energia elettrica, per quello che chiudono le centrali nucleari.
    Poi l’obiettivo sarà eliminare la CO2 dall’atmosfera, cosicché la terra si raffreddi fi o al livello di prima dell’agw.
    Chi gli dice che senza CO2 la gran parte della vita sulla terra si estinguerebbe?

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  8. Entro il 2040?
    Fra una 20ina d’anni??
    Facciamo in tempo a estinguerci nel frattempo e a rinascere con una nuova esistenza di esseri viventi geneticamente modificati..
    Magari la Benzina e il Disel la berremo com Energy Drink e il Carbone sempre e comunque nella calza lo troveremo… per magnarlo..

    Sti Francesi e la nouvelle cousin..

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  9. Giovanni Iacopetti,

    Salve: no, vuole chiudere le poche restanti centrali a carbone entro 2 o 3 anni. Pensa di poter bilanciare la rete e generare 24h/24, 365 giorni/anno tramite le rinnovabili intermittenti. Ho visto una clip della sua conferenza stampa nella quale dice che “le famiglie francesi vogliono generare la propria elettricita’”… col FV… peccato che da novembre a febbraio, 4 mesi interi, il FV in Francia produca meno di quello italiano, cioe’ a meno del 10% di fattore di capacita’ medio… e le giornate siano corte.

    Piu’ che di carbone si trattera’ di gas naturale, il cui consumo esplodera’ nei prossimi anni… non a caso Total, che e’ “partecipato” azionariamente dal governo francese, ha firmato una settimana fa un mega-contratto in Iran, per lo sfruttamento di giacimenti di gas. L’ADEME, l’agenzia governativa che si occupa di ambiente e energia, aveva prodotto 1-2 anni fa un documento/ricerca col quale pretendeva dimostrare che si potrebbe abbandonare completamente il nucleare e soddisfare la domanda elettrica, prevista in aumento nei prossimi decenni a causa dell’elettrificazione dei trasporti su strada. Se si da un’occhiata al suddetto studio, farcito di wishful thinking e ipotesi irrealistiche, si vede che vorrebbero produrre quantita’ industriali di “surplus” elettrico tramite centinaia di GW di FV e eolico… e trasformare il suddetto surplus via P2G, power-to-gas, in metano di ri-trasformare poi in elettricita’ (tralasciamo il computo delle perdite durante la catena di trasformazione…). Il risultato finale e’ che la Francia emetterebbe piu’ di 300 gCO2/kWh elettrico contro i 50 attuali. La famosa “decarbonizzazione dell’energia”… 🙂
    Non e’ patetico? E queste sarebbero le teste fine da seguire, gli “ambientalisti”? Ma per favore…

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  10. sbergonz,

    Si, si sta facendo:

    https://www.theguardian.com/environment/2016/feb/04/morocco-to-switch-on-first-phase-of-worlds-largest-solar-plant

    “It is a very, very significant project in Africa,” said Mafalda Duarte, the manager of Climate Investment Funds (CIF), which provided $435m (£300m) of the $9bn project’s funding. “Morocco is showing real leadership and bringing the cost of the technology down in the process.”

    9 miliardi di dollari, 8 e passa miliardi di Euro, per un centrale di 580 MW elettrici di picco nominali, che producono energia come se fossero meno della meta’…
    Il tutto occupando 25 km quadrati di territorio che non puo’ avere una pendenza maggiore del 3% (se non ricordo male)… potremmo copiarlo noi in pianura padana, no? 🙂
    9 miliardi? Un affarone… me ne dia due, li porto via cosi’, non serve incartarli.

    Saluti.

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  11. 8 miliardi di euro per 580 mw di impianto fotovoltaico se non sbaglio equivalgono ad un costo di circa 13800 euro / kw .
    Considerando che ormai il costo in euro / kw dei pannelli fotovoltaici è irrisorio e che quello della manodopera marocchina è meno del 20% di quella italiana immaginatevi che razza di ruberia che c’è dietro quest’opera !!!

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  12. Grande robertok06, finalmente uno che argomenta e porta dei dati.

    FabioDue: sono un avido lettore delle tue considerazioni sul meteo, ma permettimi di dire che un olio con più insaturazioni NON PUÒ essere più stabile in temperatura: la chimica non è un’opinione. Il motivo per cui, per esempio, l’olio di arachide è più adatto alla cottura degli oli di mais e girasole è che ha una maggiore percentuale di catene monoinsature.

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  13. sbergonz,

    Io ho un’idea.
    1. Conquistare tutto il Sahara con una guerra totale.
    2. Trasformare gran parte del Sahara in una gigantesca centrale solare (solare termodinamico) di svariati milioni di kmq.
    3. Utilizzare l’enorme energia prodotta dalla centrale per produrre antimateria (antiatomi e antimolecole in quantità industriale).
    4. Costruire atronavi giganti che funzioneranno con motori materia-antimateria e abbandonare il pianeta ormai inabitabile per conquistare altri mondi.

    Sono pazzo? Forse, ma la storia insegna che se c’è la volontà, tutto si può fare.

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  14. FEDERICO:
    sbergonz,

    Io ho un’idea.
    1. Conquistare tutto il Sahara con una guerra totale.
    2. Trasformare gran parte del Sahara in una gigantesca centrale solare (solare termodinamico) di svariati milioni di kmq.
    3. Utilizzare l’enorme energia prodotta dalla centrale per produrre antimateria (antiatomi e antimolecole in quantità industriale).
    4. Costruire atronavi giganti che funzioneranno con motori materia-antimateria e abbandonare il pianeta ormai inabitabile per conquistare altri mondi.

    Sono pazzo? Forse, ma la storia insegna che se c’è la volontà, tutto si può fare.

    Direi che, prima di pensare di conquistare altri mondi, dovremmo innanzitutto imparare a vivere nel rispetto del mondo in cui viviamo; altrimenti, saremmo sempre costretti a cambiare pianeta… 😉

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  15. FEDERICO,

    Forse confondi la realtà con strar trek.
    Allo stato attuale con le conoscenze che l’uomo ha:
    1) ok
    2) ok
    3) non è in grado di produrre antimateria, tranne qualche rarissimo caso di anti elettrone che si forma negli scontri negli acceleratori di particelle, ma in modo incontrollato.
    4) le astronavi enormi non esistono, al massimo si è in grado di costruire razzi che portano 5-6 astronauti partendo dalla terra e la stazione spaziale che ne contiene una decina assemblandola nello spazio, ma non ha motori.

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  16. Matteo,

    Siamo andati sulla Luna nel 1969 e oggi (2017) non siamo in grado di costruire stazioni spaziali e astronavi per colonizzare altri pianeti? La verità è che a livello tecnologico siamo rimasti al palo, d’altra parte andiamo ancora con auto diesel che inquinano come un treno a vapore del 1800. Dal 1970 ad oggi non è cambiato nulla. Quando ero bambino sognavo un mondo ultratecnologico e oggi mi trovo in nuovo medioevo; tra qualche decennio, quando sarà finito il petrolio, torneremo ai cavalli e agli asini. Che delusione!

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