Meteo

fig_2_epv_jan7

Major Stratospheric Sudden Warming – January 7, 2013, showing the breakdown of the polar vortex into three smaller vortices

Questa è la pagina di NIA dedicata alla Meteorologia, non avete vincoli regionale ne nazionali, si parla di tutto il Mondo indistintamente

Allegate pure le immagini dei principali modelli , sbizzarritevi in previsioni più o meno lunghe, ed ovviamente sarà più che gradito anche il nowcasting!

Infine allego un ottimo link con tutti i principali indici teleconnettivi:

http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3

Simon


26.537 pensieri su “Meteo

  1. @Jack1973,

    Penso che la forbice temporale del feedback possa variare in base alla più o meno intensità/debolezza del Grande Ciclo(serie di cicli consecutivi deboli..).
    Un solo Ciclo debole fa poca differenza, e le ripercussioni sono quasi ininfluenti se prima si è passati da una serie di forti cicli intensi a tal punto da avere effetti anche a distanza trentennale e più.

    Invece, per avere un’apprezzabile cambio climatico, verso una iniziale normalità e successiva discesa verso un deciso raffreddamento, bisognerebbe attendere l’evoluzione del prossimo minimo(a breve entro il prossimo anno, che includerà il 2018 fino al 2022 circa ..) e attendere l’evoluzione del successivo ciclo(SC 25) ipoteticamente debole.

    Direi che la forbice temporale del feedback, per il minimo ipotizzato come Grande Minimo di Eddy o Minimo di Gleissberg? ..comprendente almeno 3/4 Cicli deboli e di scarsissima attività(dove la riduzione delle macchie sia almeno paragonabile al Minimo di Dalton o addirittura di Maunder..), dovrebbe avere un’innesco, compreso in un periodo più o meno variabile, da 5/10 anni a partir dal primo Minimo Solare, con ripercussioni sensibilmente valutabili in un cambiamento climatico verso l’iniziale rientro alla normalità(quella normalità contraddistinta tra gli anni 1900/1970.. all’incirca..).

    Mentre, per un più deciso e repentino crollo, verso il Raffreddamento tipico e contraddistinto dai Grandi Minimi.. la mia ipotesi è, che il tutto sarà dipeso: in primis da quale tipo d’influenza avrà il fattore Antropico nella fase di rientro dal GW e successiva stabilizzazione verso la normalità.. e a seguire, da quanto intensa(ammesso che ci sia intensità tale da influire e compromettere il naturale processo di feedback nella risposta climatica prevista..) sarà appunto la componente Antropica, tanto da poter ripercuotersi durante la fase di cambiamento climatico, con relativa frenata del processo di feedback.

    Dunque, in presenza di un ipotetico Grande Minimo in corso.. le ipotesi restano 2..:

    1) Avendo un fattore Antropico influente il processo subirà una relativa frenata e ripercussione climatica con evoluzione rallentata e poco incisiva, ma che potrebbe essere compensata nel momento in cui il Grande Minimo previsto risulti paragonabile al Maunder.
    A quel punto i tempi potrebbero protrarsi con una forbice valutabile nell’arco di 15/35 anni dal primo innesco del minimo;

    2)In condizioni invece, di fattore Antropico ininfluente, e dunque di normalità evolutiva, dove il processo di feedback risulti lineare e senza intoppi apprezzabili durante gli effetti verso il primo vero cambiamento climatico(inteso come fase di raffreddamento con una decisa discesa dei valori globali costante..).. allora la forbice temporale si ridurrebbe, sempre secondo le mie ipotesi(ricordo che al momento restano solo congetture e teorie basate solo su riferimenti passati es.:”Minimo di Maunder associato alla PEG”.. tramite alcune correlazioni ancora in fase di ricerca e studi.. esempio la funzione e la complicità della Radiazione Cosmica: un composto di astroparticelle ionizzate e cariche ad elevatissima energia, provenienti dallo spazio esterno”Esplosioni di Supernove etc.”, alle quali è esposta la Terra e qualunque altro corpo celeste.. e accresce il suo afflusso verso l’atmosfera terrestre, in rapporto ad un diminuito/indebolimento del Campo Magnetico Terrestre ed in funzione alla bassa attività solare.. e per ciò che riguarda soprattutto nella reazione con l’Atmosfera terrestre, tramite gruppi di aggreganti delle particelle di vapore acqueo, acido solforico e ammoniaca, come aerosol atmosferico nella formazione delle nubi, stimolando appunto la formazione di nuclei di condensazione dei gas.. “cit. da uno studio ed esperimenti del CERN..” etc.).. quindi dicevo, la forbice del feedback si ridurrebbe in un arco compreso tra 10/30 anni dal minimo solare del primo Ciclo della serie.

    Dunque, penso che con fattore Antropico dovremmo aspettare come minimo almeno al 2030/2040 circa, per un Raffreddamento Climatico deciso(e non parlo solo di rientro alla normalità del passato..).. mentre senza fattore Antropico potremmo già avere i primi effetti di discesa e Raffreddamento a partir dalla seconda metà degli anni 20(2025/2030) sempre ammesso che si tratti una serie di Cicli da Grande Minimo Solare.

    Insomma, ripeto, sono pur sempre ancora delle congetture e delle ipotesi.. che se confermate diventerebbero teoria.. e chi Vivrà Vedrà.. 😉

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  2. Luca74,

    A tale proposito, ricordo che tra il clima mite del tardo Medioevo all’avvio della cosiddetta Piccola Era Glaciale sono trascorsi oltre due secoli e due grandi minimi solari (senza contare il Maunder, verificatosi nel mezzo della PEG).

    Quindi sospetto che per l’avvio di una nuova PEG occorra ben piú di qualche decennio e di qualche ciclo debole.

    Invece inverni interessanti sono possibili ed anzi probabili perlomeno attorno ad ogni minimo solare…..come ora…..

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  3. FabioDue:
    Luca74,

    A tale proposito, ricordo che tra il clima mite del tardo Medioevo all’avvio della cosiddetta Piccola Era Glaciale sono trascorsi oltre due secoli e due grandi minimi solari (senza contare il Maunder, verificatosi nel mezzo della PEG).

    Quindi sospetto che per l’avvio di una nuova PEG occorra ben piú di qualche decennio e di qualche ciclo debole.

    Invece inverni interessanti sono possibili ed anzi probabili perlomeno attorno ad ogni minimo solare…..come ora…..

    Certamente..

    Ma io intento per evoluzioni Climatiche di carattere globale ed epocale, dove appunto la cadenza è in base bicentenaria e millenaria, e i Grandi Cicli sono contraddistinti da una serie di cicli undecennali a sequenza variabile.. e come minimo ce ne vorranno almeno 5/6 di seguito per classificare un Grande Ciclo.. e l’Optimum Climatico Moderno del XX secolo ne è un esempio.. con ben 7 Cicli undecennali consecutivi ed un breack col SC 20..

    Insomma, attendiamoci almeno per il momento un rientro in normalità nei prossimi 10 anni circa.. che sarà il feedback positivo di quest’ultimo ciclo in via di minimo.. 😉

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  4. C’è una grande area di alta pressione o meglio l’anticiclone europeo, sull’Europa dell’est. In generale l’assetto attuale del vortice polare, è dato da nucleo piuttosto coriaceo. Secondo ECMWF l’andamento polare dei prossimi giorni, saranno le nevicate dal Mare di Siberia orientale al Mare di Laptev per poi raggiungere a +120 ore il Mare di Kara. Ci saranno anche importanti nevicate sull’artico canadese. Comunque iniziano a farsi sentire le risalite d’aria calda lungo i meridiani, pare smembrarsi il vortice polare. Qui in Europa abbiamo avuto una rapida discesa dal flusso polare, che è comparabile ad un episodio freddo di 5 o 6 giorni. Per il resto permane quell’area mobile europea, che posizionata in blocco ad est funge da scivolo ad eventuali discese dall’artico russo-scandinavo. Invece in successione, vediamo il ramo canadese, che comincia a fare affluire aria fredda verso la parte centro orientale del Nord America. Una serie di discese di correnti fresche nei prossimi dieci giorni circa, giorno più giorno meno.
    Su ECMWF a +72 ore avviene come una sorta di test invernale. Un semplice raffreddamento stagionale artico che lo possiamo paragonare a bilobazione, per via del rinforzo dell’alta groelandese. Si trasferisce parte del geopotenziale polare sull’artico canadese e si distende il getto sul canada occidenale. Poi a +240 ore vediamo l’entrata dell’onda pacifica. Sarebbero super nevicate sulla Gran Bretagna. Per l’Artico in generale è una buona notizia, ma questo rende più alto il getto in uscita dal canada orientale. Ci mette in balia del flusso secco e stagnante subtropicale. Di norma nelle ultime stagioni invernali, questo ha bloccato ogni tipo di incursione artica importante verso il Mediterraneo centrale. Una saccatura sull’artico russo-scandinavo, un pò contratta. Ci sono state nebbie calde al nord, molto mite al centro sud. Caldo anomalo sui monti italiani. Ma si sono alternati episodi con decadi fredde febbraio 2012 centro nord, gennaio 2017 centro sud.

    Per il proseguo dell’attuale stagione estiva dopo la prossima ondata africana..
    Gran bel blocco mobile tra Europa dell’est e Mare del Nord, c’è sempre una lacuna barica sui mari della Grecia. Ad ogni modo si può aprire la strada a fresche correnti nord atlantiche, forse qualcosa anche di più fresco. Quell’alta groelandese potrebbe aprire un canale depressionare dal ramo canadese, verso il Mediterraneo centro orientale.

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  5. Gli spaghi dopo il 2 agosto si aprono e sono nei prossimi quattro giorni, piuttosto indecisi sull’entità dell’estrema ondata africana..
    Previsti 47 gradi in Sicilia, ah ok .. quindi la giornata 8 luglio 1931, contando un’aumento delle temperature, per stare gagliardi attorno 2/3°C, quel giorno si raggiunsero quasi i 45°C.
    Cambiamo discorso.. avanti con la nina..

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  6. [img]https://s12.postimg.org/eej092in1/Recm1442.gif[/img]
    [img]https://s18.postimg.org/8t3pbgtdl/Rrea00219310708.gif[/img]

    vediamo se riesco a fare una cosa tipo Luca74 😛
    spero si vedano le carte in bella mostra..
    La carta del 1931, assomiglia molto alla quarta ondata africana dell’estate 2017.

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  7. jack1973,

    E de ché?
    🙂

    Comunque più guardo gli aggiornamenti e più mi sale l’ansia.. mi si stanno inalberando le emozioni negative.. penso che avrò un’autocombustione spontanea.

    Mi manca la faccina di Wazzapp del perplesso con la mano sotto il mento..

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  8. Burian,

    Pensa che GFS è riuscito anche a rincarar la dose.. peggiorar si può.. poveri noi..

    Questa è ancor più assomigliante:

    [img]http://www.wetterzentrale.de/maps/GFSOPEU00_135_2.png[/img]

    Io la vedo quasi nera con meteociel e viola con wetter… mamma mia.. D.i.o. salvi la parola “Fresco”..

    Dovrò fare testamento..

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  9. alessandro1,

    Devo peró dire che l’analisi delle acque sottosuperficiali, aggiornata a ieri, non evidenzia alcun calo delle temperature in corso.
    Dunque per le previsioni NOAA sarebbe neutralitá fino all’autunno, poi Niña molto debole.
    Boh, vedremo gli aggiornamenti delle prossime settimane….

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  10. Luca74,

    Ho capito, la prossima settimana si dovranno riattaccare i climatizzatori a tutta birra in casa per poter dormire… 🙁

    Io, comunque, per ferragosto me ne vado in zone decisamente più cold: Stoccolma! Mi sai fare una previsione per quel periodo in quell’area? 😉

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  11. FabioDue,

    QBO in calo (si spera negativa a tutte le quote entro fine anno, salvo “cambiamenti di rotta” imprevisti…), ciclo solare in fase calante, ciclo ENSO prossimo alla neutralità. Se non ricordo male, come “ingrediente”, manca solo la PDO negativa per poterci dare maggiori speranze di un inverno old style, giusto?

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  12. Con questa immagine si può confermare che l’anticiclone delle azzorre è l’artefice delle avvezioni calde di matrice sahariana. Non me la sento di scarabocchiare la GFS di meteociel, ma se aguzzate la vista, noterete poprio un’entrata oceanica verso la Spagna.
    Quel che si vede dell’anticiclone delle azzorre sul suolo nordamericano, altro non è che un’alta mobile di natura continentale, come l’anticiclone europeo.. Sicuramente la dinamica dell’anticiclone oceanico punta ancora verso le Isole Britanniche. E verso il subcontinente europeo procede un onda di rossby piuttosto intensa. Avevo appunto detto.. che l’orientamento dell’alta oceanica è da sud ovest verso nord est. Sbilanciato quindi per noi, dal naturale centro dell’antlantico e più basso in latitudine. (Ma tanto sono cicli..)
    Anche la prossima ondata africana sarà intensa, durerà al massimo sei o sette giorni, ma non ci credo.. Potrebbe esserre ridimensionato tutto attorno a +96 ore. I modelli globali lo hanno già fatto. Per ora una + 20 a 850 hPa ci sta tutta. Declino estivo prossimo, ci sarà un crollo termico sull’Europa del nord e ci sarà un’altra pausa estiva in Italia.

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  13. Dalle quote di 850 hPa non è chiaro il perché viene definito dinamico l’anticiclone africano. Mentre alla quota di 500 hPa si vede quasi tutto. Chiaro che la massa d’aria africana presente a suolo, è sospinta verso nord dal monsone occidentale africano. Altrettanto chiaro è che tale massa d’aria viene catturata dal vortice nord atlantico. C’è uno stallo sulla circolazione della Cella di Ferrell europea.
    [img]https://s18.postimg.org/qe6en4fzd/gfsnh-0-114.png[/img]

    Si vede a +192 ore la dinamica dell’anticiclone delle azzorre. Di forza ne ha.. tende a salire tra le Isole Britanniche e Islanda. Orientato verso est anche l’aleutinico.
    [img]https://s2.postimg.org/uznv4ghmh/gfsnh-0-192.png[/img]

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  14. andamento stagionale per il mese di agosto:

    rimonta africana.
    discesa artica.
    distensione dell’azzorriano
    estate agli sgoccioli..

    Il getto in uscita dal canada resta piuttosto basso, mentre aumenta l’intensità della corrente a getto subtropicale sull’Atlante, sopra il nordafrica. Fase di stemperamento delle masse d’aria sahariane, se aumenta il monsone è un bel pugno in bocca all’africano. Si è vista una corrente a getto boreale, scendere verso l’emisfero australe. Può capitare di tutto.. in questa fase climatica di transizione… Anche perché l’aleutinico riprende il forcing, ma con questi parametri: enso – pdo – qbo. Può bastare anche un semplice break. Quindi è attesa un’altra serie di queste dinamiche..

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