Archivio mensile:Dicembre 2009

È NATALE: Come nasce el Niño.

Una componente del sistema climatico terrestre é rappresentata dalla interazione tra la superficie degli oceani e la bassa atmosfera adiacente ad essi. I processi di scambio di energia e umiditá tra loro determinano il comportamento del clima, le alterazioni di questo processo possono colpire il clima regionale e globale.
Il Niño rappresenta il riscaldamento delle acque superficiali e sottosuperficiali dell´oceano Pacifico Equatoriale. La parola, ormai lo sappiamo tutti deriva dallo spagnolo bambinello Gesú perché il fenomeno appare nel periodo natalizio, e si riferisce alla presenza di acque calde che tutti gli anni appaiono nella costa del nord Perú.
Attualmete, le anomalie del sistema climatico conosciute come El Niño e La Niña rappresentano una alterazione del sistema oceano-atmosfera nel Pacifico tropicale, e che ha conseguenze in tutto il pianeta. In questa definizione oltre alla presenza di acque calde, si considera anche l´indebolimento dei venti Alisei (che soffiano da est verso ovest) nella regione equatoriale. Questo riscaldamento delle acque e i venti deboli cambiano la circolazione atmosferica sia a livelli bassi che alti, cambiando il trasporto della umiditá e variando quindi la distribuzione di piogge a varie latitudini. In alcune parti della Terra si osservano anche aumenti della temperatura.La figura mostra la situazione osservata a dicembre del 1997 all´apice del Nino 97/98 piú forte degli ultimi decenni.

Forse peró la miglior maniera di riferirsi al Niño é la sigla ENOS o El Niño Oscillazione Sud che comprende anche le alterazioni della Temperatura della Superficie del Mare (TSM) e degli Alisei o anche con IOS cioé Indice Oscillazione Sud che é l´indice che rappresenta la differenza di pressione a livello del mare tra il Pacifico Centrale (Tahiti) e il Pacifico Ovest (Darwin/Australia).
Questo indice é in relazione con i cambiamneti della circolazione nella bassa atmosfera. Valori negativi e positivi di IOS indicano la presenza del Niño o della Niña rispettivamente.
Il Niño e la Niña hanno una tendenza ad alternarsi ogni 3 – 7 anni. Peró da un evento al seccessivo questo intervallo puó cambiare da 1 a 10 anni.
Le intensitá degli eventi variano abbastanza da caso a caso. El Niño piú intensi si sono avuti nel 1982/1983 e nel 1997/1998
Alcune volte gli eventi Niño e Niña tendono ad essere intercalati da condizioni normali.
Cerchiamo ora di spiegare in maniera semplice come funziona il fenomeno quando é in condizioni normale, senza Niño e senza Niña.

1) Immmaginiamo una piscina in un giorno assolato.
2) Collochiamo nel bordo della piscina un ventilatore della stessa larghezza della piscina
3) Accendiamo il ventilatore.;
4) Il vento genererá delle turbolenze nell´acqua.
5) Passando il tempo si potrá osservare che dalla parte opposta al ventilatore l´acqua sará piú calda e anche piú alta rispetto alle acque vicino al ventilatore che spinge l´acqua superficiale calda e fa sorgere acque piú fredde vicino al bordo col ventilatore.
Questo é esattamente quello che succede nell´Oceano Pacifico senza Niño o Niña, questo é il sistema padrone di circolazione osservato. Acque piú calde ad Ovest e piú fredde sotto le coste americane. Con questo nell´Ovest del Pacifico le acque calde avranno piú evaporazione con formazioni di nuvole in una grande area. Se questa aria calda si alza in una regione per compensazione dovrá scendere in un altra regione. Se vicino la superficie i venti sono da est verso ovest, negli alti livelli sará al contrario da ovest verso est. Con questo l´aria si alza nell´Oceano pacifico centrale e occidentale e scende nel Pacifico orientale (vicino la costa dell´america del Sud), questa circolazione i meteorologi la chiamano Cellula di Circolazione di Walker (Sie Gilbert Walker).
Sotto vediamo la cellula Walker in anni normali senza Niño o Niña. Altra cosa da dire é che i venti alisei (da est a ovest) favoriscono il fenomeno chiamato di risorgenza , cioé l´affioramento di acque piú profonde dell´oceano. Queste acque piú fredde hanno piú ossigeno e caricate di nutrienti e microrganismi che alimentano i pesci di quella regione, che é una delle piú pescose al mondo dando inizio ad una importantissima catena alimentare.

Si noti anche nella figura della cellula di Walker la regione chiamata Termoclima, dove si ha un brusco cambiamento di temperatura dell´Oceano.
Torniamo al nostro esempio di prima e mettiamo il ventilatore a potenza minima.
La spinta che il vento provocava sparirá o diminuirá, le acque calde e piú alte del lato opposto alla piscina refluiranno per ristabilire lo stesso livello in tutta la piscina. Il Sole continua riscaldando le acque su tutta la superficie che dovrebbe avere adesso la stessa temperatura in tutte le parti.
Quindi tornando all´oceano, avremo indebolimento dei venti Alisei e in alcune regioni dell´oceano puó succedere una inversione dei venti che soffieranno da ovest verso Est e adesso tutto l´oceano pacifico equatoriale comincia a riscaldarsi. Come prima il riscaldamento genera evaporazione con movimento ascendente e formazioni di nuvole peró non piú nel pacifico occidentale ma anche nel pacifico centrale e orientale.

Questo é lo schema di Niño e vedasi come i venti in superficie in alcuni casi vanno uno contro l´altro, la cellula di Walker si divide in deu parti.
Nell´Oceano pacifico equatoriale si possono osservare acque calde in tutta la sua estensione, e la Termoclima é piú profonda, rispetto alla precedente figura, vicino la costa americana dovuto principalmente all´indebolimento dei venti alisei.

La prossima volta parleremo delle influenze riconosciute e ipotizzate che il fenomeno Niño provoca in molte parti del mondo.
E poi parleremo anche della Niña…. di cui nessuno parla quasi mai, e della sua influenza.
E…. Buon Natale a tutti, el Niño sta arrivando… ma quest´anno sembra abbastanza debole.

SAND-RIO

Resistono timidamente la 1036 e la 1038…

Purtroppo un pò per mancanza di tempo ma soprattutto per il fatto che ci sono 2-3 giorni di buco nell’archivio Soho Continum, non sono ancora riuscito ad aggiornare la pagina dell’L&N’s count, e credo che stavolta toccherà andare un pò a naso…vedremo nei prossimi giorni…

Per il resto l’attività solare resta a valori bassi, e le 2 regioni testè citate potrebbero già scomparire domani, anche se sono sicuro che sia il Noaa che il sidc le conteranno ugualmente…

ma i guai arrivano dal behind:

Questa regione attiva farà la sua comparsa nella giornata di domani-dopo domani, ed ha buone possibilità di avere macchie al suo interno! Peccato, perchè se non si formava questa nuova AR avremmo anche potuto sperare di fare qualche altro giorno spotless in più e riacciuffare in extremis il 2008…ma forse non tutte le speranze sono ancora perdute!

Nei fatti questo minimo sta continando alla grande secondo il mio modestissimo parere, ormai sapete come la penso…ci stiamo avventurando nel solar maximum e tempo un annetto di medio-bassa attività e si riandrà di nuovo sotto!

Simon

AL CERN SONO SOLITI SPRECARE TEMPO E DENARO

Naturalmente scherzo, al CERN lavorano persone serie e molto in gamba.

Però, se la scienza ufficiale è quella dell’IPCC, per cui la temperatura sul pianeta non è influenzata dai cicli/macchie/flusso solare, perché mette in piedi un progetto complesso, costoso e di lungo periodo come l’esperimento CLOUD?

L’esperimento CLOUD (Comics leaving outdoor droplets) tende a verificare l’ipotesi di Svensmark & Friis-Christensen sui GCR (Galactic cosmic rays). Il NIA ne ha già parlato dell’esperimento nel post del 21 ottobre (http://daltonsminima.wordpress.com/tag/raggi-cosmici/).

Riassumo in breve l’ipotesi di Svensmark: una diminuzione dell’attività solare implica una diminuzione del flusso solare che protegge la terra dai raggi cosmici. Meno flusso solare, più raggi cosmici colpiscono la terra. Fin qui, considerati anche gli ultimi dati sull’incremento dei raggi cosmici, credo ci siano pochi dubbi. La parte più controversa dell’ipotesi riguarda la possibilità che i raggi cosmici possano contribuire alla formazione delle nuvole, per lo meno in certe condizioni. Secondo i calcoli di alcuni scienziati, studiando il periodo tra il 1984 e il 2004 la correlazione tra quantità nubi basse in determinate latitudini e livello di GCR risulterebbe superiore al 90% (Ukoskin et al, GRL 2006).

Insomma, se la teoria di Svensmark fosse confermata, il livello di GCR influirebbe sul clima se non altro perché aumenterebbe l’albedo dovuta alle nubi. In buona sostanza, il livello di attività solare influenzerebbe significativamente il clima terrestre.

Ora, per verificare quanto sopra, il CERN mette in piedi un esperimento che, secondo quanto esposto dal suo portavoce J.Kirby durante la presentazione del giugno scorso, prevede:

– la collaborazione di 19 università tra Europa (no, l’Italia non è presente, non chiedetelo nemmeno), Russia e USA

– il coinvolgimento di 14 istituti per lo studio dell’atmosfera

– una programmazione che parte dal 2009 per arrivare al 2013

– requisiti di progettazione estremamente complessi che riporto di seguito senza traduzione (mi sembra anche piuttosto difficile…), giusto per averne un’idea (preciso solo che “large chamber” è il cilindro di qualche metro di altezza entro il quale viene effettuato l’esperimento):

Large chamber:

? Diffusion lifetime of aerosols/trace gases to walls ~L2

? Dilution lifetime of makeup gases ~L3

=> 3m chamber has typically 5-10 hr lifetimes

• Ultra-clean conditions:

? Condensable vapours, eg. [H2SO4] ~0.1 pptv

? Ultrapure air supply from cryogenic liquids

? UHV procedures for inner surfaces, no plastics

• Temperature stability and wide T range

? 0.1oC stability

? Fibre-optic UV system for photochemistry

? -90C ? +100C range

• Field cage up to 30 kV/m:

? Zero residual field

• Particle beam

? Wide beam for ~uniform exposure

• Comprehensive analysers (measure “everything”, as for collider detectors…)

? Mass spectrometers for H2SO4, organics, aerosol composition

Non oso immaginare il costo di un “comprehensive analysers” che misura “tutto”!!!

Ciò premesso, mi sembra che anche per un organismo importante come il CERN questo tipo di esperimento impegni ingenti risorse.

Ma, il 15 dicembre scorso, purtroppo, Svensmark viene colpito da infarto in diretta TV. Fortunatamente se la cava. In merito a questa notizia, esce un articolo sul Corriere della Sera a firma di E.Burchia:

www.corriere.it/cronache/09_dicembre_15/attacco-di-cuore-fisico-danese-elmar-burchia_0255eba0-e961-11de-ad79-00144f02aabc.shtml

L’articolo chiude spiegando che secondo Paul Crutzen, del Max Planck Institute in Germania, vincitore del premio Nobel per aver scoperto il ruolo del buco dell’ozono, gli studi danesi presentano una serie di problemi, ma «nonostante Laut li abbia evidenziati – afferma – la teoria continua a saltare fuori e la cosa è piuttosto irritante».

Ecco, io immagino che la maggior parte delle persone che abbiano letto l’articolo, senza sapere altro, abbia avuto l’impressione che la scienza si sia definitivamente espressa sul tema. C’è un gruppuscolo di ricercatori danesi, autori di una teoria risibile, o meglio, irritante, che sono stati bacchettati da scienziati ben più importanti, tra i quali un premio Nobel…

…eppure, io non credo che al CERN siano soliti sprecare tempo e denaro.

Agrimensore

Per il Sidc si supera la soglia del 5 di RI!

Con il SN di ieri siamo precisamente a 5.2, ora non mi ricordo precisamente a quanti mesi di fila eravamo arrivati, ma di sicuro eravamo dietro solo ai cicli del minimo di Dalton, quando i conteggi erano molo diversi da quelli attuali (chi ha orecchie intenda).

Al di là dei record, sia il Noaa che i vari osservatori del sidc, anche oggi contano 3 regioni:

che sono la vecchia 1035 (che molto probabilmente oggi non sarà contata con L&N’s count), la 1036 e la 1038…bisogna accontentarsi del Continum Gong perchè il Soho sono 3 giorni che non aggiorna, e quindi non è nemmeno possibile aggionare la pagina del Layman’s count.

I vari indici solari restano tuttavia molto bassi (al massimo una C1 flare), Kp-index piattissimo, vento solare che sta ricalando nuovamente a valori intorno ai 300 km/s, e solar flux sugli 80 previsto secondo me in ulteriore calo per via della scomparsa della 1035 nella parte invisibile del sole.

Come spesso dice Ale, 3-4 regioni attive presenti contemporaneamente nel sole nel 2003 hanno comportato ben altri valori dei sudetti indici solari!

Staremo a vedere, ma i prossimi 3-4 mesi saranno determinanti!

Simon

COPENAGHEN: Una torre di Babele

La conferenza di Copenaghen é stata dominata da un caos piú assoluto!
Tutti hanno lavorato in un ambiente caotico per cercare un qualsiasi accordo mondiale contro il riscaldamento globale.

L´India ha denunciato questo “ambiente” caldo dovuto al caos, Tuvalu, minusculo isolotto che é balzato agli onori della cronaca, ha paragonato la conferenza al Titanic quando l´orchestra suonava mentre la nava affondava, tutti sono andati contro la direzione gestionale della Danimarca perché difendeva solo i paesi ricchi scordandosi dei paesi in via di sviluppo e i paesi poveri del terzo e quarto mondo, molti ministri dei paesi africani e sudamericani venivano nel frattempo controllati e fermati dalle forze di polizia, la stazione del metró vicino alla sede della conferenza chiusa, Greenpeace minacciando tutti e tutto di distruzione climatica imminente, Al Gore che al solito sparava le sue profezie menzognere come un novello Nostradamus.
Infine, ben 22000 persone che dovevano parlare del riscaldamento globale che nessuno sapeva bene a cosa si riferisse, mentre fuori faceva un freddo eccezionale.
Si doveva parlare di clima, e il clima é apparso come solo lui sa fare: sovrano, incontenibile, incontrollabile. Venerdí la Spagna si é trovata con un -20 C. in Russia si stava in media con un – 25C. in Siberia avevamo un record per questa epoca di -50 C. Olanda, Belgio e Francia sotto una neve eccezionale per questa epoca dell´anno. Sabato tutta l´Europa sotto la morsa del gelo e per domenica si aspetta il peggio. Anche gli USA sono piombati nel gelo invernale come non succedeva da anni in questo periodo dell´anno, e si vede bene da questa bella immagine della casa bianca a Washington, bianca… di neve.

Il Generale Inverno non si é impressionato minimamente con la presenza di tanti premi Nobel, né di tanti capi di Stato, ne del presidente dell´ONU né tantomeno con tanti scienziati che dovrebbero studiarlo e imparare e con tanti giornalisti lecchineggianti e ossequiosi al potere.


Questa una foto di Parigi in questi giorni

Nella foto, un canale ghiacciato di Groningen in Olanda, con gli uccelli che sembrano domandarsi; “Dov´é questo riscaldamento globale?” Ma probabilmete si tratta di animali “scettici” che non hanno mai sentito parlare il Sig. Al Gore e i tanti profeti del cataclisma climatico.
Sembra comico, ma é meglio ridere che piangere. L´ambiente nella conferenza é catastrofico e i responsabili danimarchesi a chiedere scusa per la confusione.
Johann Hari, giornalista dell´Indipendent ha scritto un articolo intitolandolo “Il surrealismo di Copenaghen”. Ed é stato veramente tutto surreale, degno del miglior Dalí.
Il risultato di tutto questo caos sono state due paginette e mezza di un accordo che non dice nulla. Resta la speranza che questa pazzia di Copenaghen é finita e che da adesso si possa cominciare a parlare seriamente di clima e ambiente.
Si potranno togliere le parole “interferenza antropogenica pericolosa” che non si sa bene cosa voglia dire.
Il guru, oggi trasformato in profeta evangelista del clima, James Earl Hansen ha detto che l´interferenza antropogenica pericolosa era limitata ai 2º C. ma il perché lui non lo ha mai spiegato. È appena una suggestione.

Il libro “Betrayers of the Truth — Fraud and Deceit in the Halls of Science” di W. Broad e N. Wade, analizza casi di frode e falsitá nella comunitá scientifica e come queste restano non individuate durante anni.
E cosí le mails e i documenti del CRU divulgati per internet irrobustiscono il sospetto che ci sono stati frodi e manipolazioni dei dati grezzi che l´Ente si é sempre rifiutato di condividere con gli altri studiosi del clima.
Ma tutto quello che é stato rivelato dal CLIMATEGATE non é stato mai discusso a Copenaghen, che é sembrata piú preoccupata con le passeggiate e i tumulti dei manifestanti che non la discussione sana e scientifica sui cambiamenti climatici.
Questi i manifestanti fermati a Copenaghen e guardati a vista dalla polizia.

Io penso che la minaccia dell´umanitá non sia il riscaldamento causato dall´uomo, tanto la Terra si stá raffreddando approssimandosi ad una nuova piccola era glaciale, la minaccia all´umanitá é l´intromissione, nella vita delle persone e nelle nazioni, di organi senza mandato elettivo e di potenti gruppi economici.
Loro vogliono governare e determinare le nazioni che possono governarsi, quanto possono crescere e consumare e se possono essere libere e indipendenti.
Mi domando se gli scienziati dell´IPCC consiglieranno l´ONU ad autorizzare anche l´uso della forza internazionale (di poche nazioni) con invasioni ed occupazioni contro quegli Stati che non ubbidiranno ai comandamenti dell´AGW.
Tutto ció mi ricorda i desideri megalomani di un piccolo uomo coi baffetti che voleva dominare il mondo qualche tempo fa e della meravigliosa parodia che un altro uomo piccoletto ma grandissimo attore, ne fece in uno stupendo film.
Concludendo mi piace citare Orazio, pensatore e filosofo latino:
“parturient montes, nascetur ridiculus mus” traducendo liberamente é la classica: LA MONTAGNA HA PARTORITO UN TOPOLINO.

SAND-RIO