Ghiacci Marini Antartici – Situazione Maggio 2010

Estensione:

Anomalia Concentrazione:

Area:

Trend Anomalia Estensione:

Curiosità:

Rispetto a 10 anni fa abbiamo 0.2milioni di kmq di estensione in meno e 0.3 in meno di area.

Rispetto a 20 anni fa abbiamo 0.8milioni di kmq di estensione in più e 0.8 in più di area.

Rispetto a 30 anni fa abbiamo 2.0milioni di kmq di estensione in più e 1.9 in più di area.

FABIO

47 pensieri su “Ghiacci Marini Antartici – Situazione Maggio 2010

  1. @Michele #2

    Ma quale tutto fuoco?

    Qui da me 35 km a nord di Milano non abbiamo mai superato nel 2010 i 25.8°, lo scorso anno già a maggio aveva fatto più caldo, con le temperature sopra i 27°. Un normale giugno, con un normalissimo richiamo temporaneo di aria calda sciroccale per una depressione atlantica, che tra l’altro non tocca il nord-nordovest ma solo il centro-sud.

    La prima metà di maggio ha visto ben 15 giorni di pioggia continua!

    E adesso la menano perchè da qualche parte al centro-sud Italia a metà giugno si va oltre i 30°?
    Embè? Si aspettavano i -10°, o la neve?

    Ma vadano a nascondersi!

    Braccia rubate alle miniere….altro che meteorologi.

    Stamattina sentivo Sottocorona su La7, anche lui ha detto che tutti questi soliti proclami isterici: “fiammata africana…caldo rovente…temperature record” sono una solenne fanfaluca, siamo pienamente nella normalità meteo del mese di giugno!

    Nessuna estate 2003, nulla di anormale, la finiscano, in miniera!!

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  2. ciao a tutti, concordo con tutti i post anti AWG e non ho nulla da aggiungere ( tante cose le ho gia scritte neio post precedenti). Vorrei lanciare una “proposta” perché non cerchiamo di divulgare un po le basi della teoria anti GW, con dei documenti pdf o altro che raccolagano un po di articoli in maniera cronologica e organica. Aggiungendo magari anche i capisaldi scientifici che smontano la teoria del GW. CI sono siti documenti libri ed altro in inglese e francese scaricabili da internet, mi sembra che manchino in italiano. Io l’ho buttata li, facciamoci un pensierino…ciao e buona giornata a tutti

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  3. Albert010 :

    @Michele #2

    Ma quale tutto fuoco?

    Qui da me 35 km a nord di Milano non abbiamo mai superato nel 2010 i 25.8°, lo scorso anno già a maggio aveva fatto più caldo, con le temperature sopra i 27°. Un normale giugno, con un normalissimo richiamo temporaneo di aria calda sciroccale per una depressione atlantica, che tra l’altro non tocca il nord-nordovest ma solo il centro-sud.

    La prima metà di maggio ha visto ben 15 giorni di pioggia continua!

    E adesso la menano perchè da qualche parte al centro-sud Italia a metà giugno si va oltre i 30°?
    Embè? Si aspettavano i -10°, o la neve?

    Ma vadano a nascondersi!

    Braccia rubate alle miniere….altro che meteorologi.

    Stamattina sentivo Sottocorona su La7, anche lui ha detto che tutti questi soliti proclami isterici: “fiammata africana…caldo rovente…temperature record” sono una solenne fanfaluca, siamo pienamente nella normalità meteo del mese di giugno!

    Nessuna estate 2003, nulla di anormale, la finiscano, in miniera!!

    Giugno normalissimo non sarei daccordo.
    Questa è una rilevante ondata di calore che non può essere definita prefrontale.
    Certo, anche tutti i giugno passati ne abbiamo vista una così.
    Oggi le termiche sono davvero alte. La caratteristica buona di questa ondata è quella di essere accompagnata da molta umidità e da sabbia dal deserto che oscurano parzialmente il sole e mantengono basse le temperatura al suolo. In quota è un disastro, ZT localmente oltre i 4700mt.

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  4. Penso che questa, sia una delle primavere/estati più “normali” da almeno 20 anni.
    Reincarna alla perfezione la media stagionale dall’80 a oggi.
    Anche verso il 1850, le estati erano parecchio calde.
    Lo sò, perchè ho un diario del mio trisavolo, dove racconta delle traversate a cavallo del Pò durante l’inverno e del caldo insopportabile quando mieteva il grano.
    Una Peg non porta ad estati particolarmente fredde, se dò per buono quello che mi ha tramandato.
    Ovviamente è tutto soggettivo, non usava centraline meteo.

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  5. Artek :Penso che questa, sia una delle primavere/estati più “normali” da almeno 20 anni.Reincarna alla perfezione la media stagionale dall’80 a oggi.Anche verso il 1850, le estati erano parecchio calde.Lo sò, perchè ho un diario del mio trisavolo, dove racconta delle traversate a cavallo del Pò durante l’inverno e del caldo insopportabile quando mieteva il grano.Una Peg non porta ad estati particolarmente fredde, se dò per buono quello che mi ha tramandato.Ovviamente è tutto soggettivo, non usava centraline meteo.

    quindi era sicuramente piu affidabile 😉

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  6. Ti ha tramandato cose esatte artek,la PEG e dunque i periodi freddi causati da bassa attività solare,si manifestano più con inverni molto freddi che con estati particolarmente fresche…in altre parole gli effetti del minimo in corso li potremo percepire più in inverno che in estate…e poi lo dissi parecchio tempo fà che per avere dei cambiamenti importanti nella stagione calda avremmo dovuto aspettare qualche annetto….

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  7. A grandi linee un raffreddamento globale significa diminuzione dell’evaporazione e quindi aumento della siccità. Quindi direi estati calde e secche.

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  8. Non sono molto d’accordo con Riccardo: durante la PEG sull’Appennino Tosco-emiliano nelle zone d’ombra la neve era presente anche ad Agosto alla quota di 1200/1300 mt, sintomo di estati evidentemente tutt’altro che calde. L’ho letto da qualche parte come testimonianza dei cronisti dell’epoca.

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  9. Mi pare di averlo già detto, e guarda caso oggi l’ha detto anche l’amico Paolo Sottocorona in tv: l’unica anomalia rispetto a 30-40 anni fa non è nel fatto che a giugno ci siano periodi di caldo sopra i 30° in certe zone dell’Italia.

    L’unica anomalia è che – rispetto a 30-40 anni fa – nelle grandi città (Roma, Milano, Torino, Palermo, Firenze, Bologna, Napoli, Bari, ecc.) e nei loro hinterland si sentono di più, perchè sicuramente nelle isole di calore urbane le temperature si sono alzate anche di 3°-4° in media, per la cementificazione, l’impemeabilizzazione dei suoli, l’aumento delle vetture, l’uso di vetri specchiati sugli edifici, dei condizionatori, ecc., ecc.

    Ma al di fuori delle isole di calore urbane il giugno di adesso è esattamente nella media termica della maggioranza dei mesi di giugno da 200 anni a questa parte.

    A parte che – mi spiace Miki03 – la “rilevante ondata di calore” non solo non è affatto rilevante, temperature max. di 32°-34° a metà giugno e solo in alcune località sono del tutto comuni, ma non c’è nemmeno in tutta Italia.

    Ieri da me (450 metri slm) ha fatto 24.5° di max., poi la sera ha piovuto forte, il 9 giugno idem 24.5° di max. , ma quale caldo?????

    Ieri la meteo Svizzera prevedeva anche per il sud Italia punte max. attorno a 32°, embè?

    E che c’è di strano ad avere 32° a giugno al centro-sud, uno o due giorni?

    Ma per favore, ma qui appena c’è un paio di giorni un po’ caldi subito danno fuori di testa con l’Africa, con i 40°, ma roba da manicomio!!

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  10. carmelo :Non sono molto d’accordo con Riccardo: durante la PEG sull’Appennino Tosco-emiliano nelle zone d’ombra la neve era presente anche ad Agosto alla quota di 1200/1300 mt, sintomo di estati evidentemente tutt’altro che calde. L’ho letto da qualche parte come testimonianza dei cronisti dell’epoca.

    Il fatto che ci fosse neve in zone ombreggiate dipende anche da quanta neve era caduta e si era depositata (magari piu anni consecutivi formando un nevaio), non solo dalla temperatura. Poi il punto é anche la durata del caldo. Se ho 40°per una settimana é diverso che averne 38° per un mese. La questione delle glaciazioni non deve essere vista con temperature estreme tipo -80°in inverno a Milano. Semplicemente deve essere vista come un perdurare per un periodo maggiore di temerature piu basse e un periodo minore di temperature piu elevate, ma che saranno sempre simili alle temperature medie del nostro peiodo. Se vai a vedere in Canada li hanno 3 mesi ( estate) in cui non c’é neve in quei tre mesi fa caldo, la natura esplode ancor piu che qui da noi. Un clima come quello canadese sarebbe un utile termine di paragone per immaginare come porebbe essere un periodo glaciale dalle nostre parti. Non dimentichiamoci che durante la piccola era glaciale c’erano lingue dei ghiacciai che arrivavano in pianura e accanto cresceva l’erba i fiori le piante e pascolavano erbivori ecc.ecc. Non pensiamo che in pianura ci fosse un paseaggio come al polo o come si puo osservare su un ghiacciaio a 4000m

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  11. Ma sicuramente Carmelo durante la PEG si sono avute moltissime estati fresche,e comunque quelle giudicate calde all’epoca erano più fresche di quelle attuali,si trattava di un altro clima…penso

    carmelo :Non sono molto d’accordo con Riccardo: durante la PEG sull’Appennino Tosco-emiliano nelle zone d’ombra la neve era presente anche ad Agosto alla quota di 1200/1300 mt, sintomo di estati evidentemente tutt’altro che calde. L’ho letto da qualche parte come testimonianza dei cronisti dell’epoca.

    semplicemente che i cambiamenti sul clima apportati dal minimo solare,sono tali da dare i suoi frutti migliori nella stagione invernale…e poi ho già detto che delle variazioni climatiche si avranno anche per la stagione calda,ma saranno più ritardate e meno eclatanti…ovviamente poi se facciamo il raffronto con le ultimissime estati che abbiamo vissuto saranno eclatantio comunque…

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  12. Perfettamente d’accordo con te Giovanni…il cambiamento più significativo si avrà in termini di durata della stagione calda..negli ultimi anni abbiamo visto delle estati che anzichè durare 3 mesi,ne duravano 5-6(da fine aprile a metà ottobre più o meno)…ed è questo fattore che fà la differenza per la salute dei ghiacci alpini ed appenninici(se ce ne saranno di nuovi in futuro),più che il non avere mai delle punte di caldo importanti…io penso che nella PEG funzionasse così,con delle primavere prolungate ed autunni anticipati,ma i giorni di caldo intenso si avevano anche all’epoca…e poi in piena estate l’africa deve pure sfogare quel serbatoio di caldo alimentato per mesi e mesi di scambi di calore impediti….

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  13. Una ondata di calore non la si può giudicare solo misurando la temperatura nella propria località o nella propria zona. Allora potrei dire che il 13 dicembre 2001 non c’è stata alcuna ondata di freddo perchè qui pioveva con +2°C, come non c’è stata nessuna ondata di gelo siberiano nel 2006 perchè sono arrivato appena a -7°C.

    Ripeto, non si devono valutare solo gli effetti al suolo. Siamo 8/12°C sopramedia a 850hPa, se non è caldo questo non so cosa dire.

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  14. Fabio-Nintendo :

    miki03 :

    Fabio-Nintendo :

    una Nina sparata sarebbe sintomo di invernaccio da noi, ma il minimo solare potrebbe cambiare le carte in tavola come ha fatto quest’anno.

    Purtroppo la bassa attività solare gioca a favore di un atlantico forte e un HP subtropicale su di noi con QBO+. Il prossimo inverno sarà un po’ in bilico per quanto riguarda questo indice.

    io dico la mio ipotesi/speranza
    la Nina e la QBO sparano un VP gigantesco sull’artico con termiche molto basse, magari in stile Novembre 78, e ci spara la bomba secca ( e dalla data sai cosa intendo ) come unica irruzione dell’inverno

    E chi se lo scorda il Marzo 78!!

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  15. Titanius :

    Fabio-Nintendo :

    miki03 :

    Fabio-Nintendo :

    una Nina sparata sarebbe sintomo di invernaccio da noi, ma il minimo solare potrebbe cambiare le carte in tavola come ha fatto quest’anno.

    Purtroppo la bassa attività solare gioca a favore di un atlantico forte e un HP subtropicale su di noi con QBO+. Il prossimo inverno sarà un po’ in bilico per quanto riguarda questo indice.

    io dico la mio ipotesi/speranza
    la Nina e la QBO sparano un VP gigantesco sull’artico con termiche molto basse, magari in stile Novembre 78, e ci spara la bomba secca ( e dalla data sai cosa intendo ) come unica irruzione dell’inverno

    E chi se lo scorda il Marzo 78!!

    p.s. scusa mi sono imbrogliato con l’87

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  16. @miki03

    E chi ha parlato solo della mia località?

    Ti ho già scritto che un resoconto preciso (che ha fatto lo stesso Sottocorona) di queste 2-3 giornate porta a delle max. di 32° gradi circa SOLO in alcune località del centro-sud, perfettamente normale a metà giugno.

    Io poi contesto totalmente le modalità di rilevazione di molte centraline meteo.

    Per tua informazione – si vede che non lo sai – a Milano ad esempio la stazione di Linate è posta in una baracca di legno ai bordi della pista, dove riceva calore sia dall’asfalto che dai jet in decollo o atterraggio.

    Idem la stazione di Brera, che è posta su di un tetto all’aperto in zona Duomo.

    Ricordo che le regole di rilevazione prescrivono che le stazioni meteo devono stare in zone ombreggiate 24/24 ore (e non solo alcune ore), lontane da manufatti in cemento, a circa 2 metri da terra.

    Altrimenti si rilevano temperature errate, che non valgono nulla, + alte anche di 4°-5° rispetto a quelle vere.

    Sugli 8/12° sopramedia a 850hPa hai scritto una emerita falsità , permettimi!

    Media calcolata rispetto a cosa, a che periodo?

    E poi 8-12°, e perchè non 15-25°?

    Ma lo vedi che spari cifre a casaccio, ma lascia perdere!!!

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  17. Mi dà enormemente fastidio che qualcuno – come miki03 – spari cifre errate, così a casaccio, credendo di dare una base alle proprie affermazioni inventandosi dati.

    Miki03 dice che in queste ore saremmo sopramedia di ben 8-12° a 850hPa (?????), cioè ad altitudini attorno a 1500 m.

    Prego guardate in questa pagina di Meteolive le previsioni dei prossimi giorni, con rilevazioni proprio a 850hPa
    http://meteolive.leonardo.it/temperature.php

    Ora, a parte il fatto che dire che siamo sopramedia di 8/12° a 850hPa non vuol dire un emerito tubazzo.

    Dove saremmo sopramedia?

    L’Italia è lunga 1400 e più km. da Vipiteno a Pantelleria, e larga oltre 800 km. da Cormayeur a Otranto, e non c’è ovviamente la stessa temperatura ovunque.

    Ma se diamo un’occhiata alle rilevazioni a 850hPa, si può vedere chiaramente che 8-12° sopramedia rispetto alle temperature del periodo non ci sono nemmeno nelle località più calde d’Italia, in Puglia, a Bari o Foggia.

    Al massimo avremo 7-8° sopramedia del periodo solo nelle località più calde d’Italia (Bari e Foggia), e un paio di gradi sopramedia (zone gialle) nelle altre località.

    Anzi, nei prossimi giorni sono previsti cali, che porteranno molte località italiane del tutto in media, o addirittura al di sotto.

    Quindi, miki03, perchè parli a vanvera?

    Perchè spari cire e numeri a casaccio?

    Credi forse che poi uno non li verifichi?

    Caschi male, perchè io li ho verificati, e posso dirti che hai detto una colossale baggianata.

    Se fossimo a 8-12° sopramedia in Italia, ci sarebbero 34-38° ovunque!!

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  18. alberto, datti una calmata per favore, e piano con certi discorsi
    grazie.
    miki ha ragione, e non c’è bisogno di attaccarlo in questo modo

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