Archivi giornalieri: 13 Marzo 2017

Clima, per il capo dell’Agenzia Usa la CO2 non causa surriscaldamento

youScott Pruitt, molto vicino ai produttori di petrolio, mette in dubbio le teorie scientifiche sul cambiamento climatico. Nel mirino di Trump il Clean Power Plan di Obama

Per Scott Pruitt, capo dell’Agenzia Usa per la protezione dell’ambiente (Epa), è tutto un falso: smentendo decenni di studi scientifici giovedì ha asserito che le emissioni di diossido di carbonio di natura antropogenica, ossia il CO2 prodotto dalle attività umane, non sono un fattore scatenante del cambiamento climatico. Insomma, se i ghiacci dell’Artico si sciolgono e i fenomeni meteorologici estremi si moltiplicano, non è colpa dell’uomo. Forse solo di una natura impazzita.

In televisione

«Credo che misurare con precisione l’impatto dell’attività umana sul clima sia qualcosa di molto difficile e che esista un immenso disaccordo sul livello di tale impatto. Io non sarei d’accordo nel dire che si tratti di un fattore primario nel riscaldamento globale», ha detto in un’intervista alla tv CNBC l’esponente repubblicano, scelto da Donald Trump per guidare una delle Agenzie più importanti della precedente amministrazione Obama.

Negazionismo

Nulla di inatteso, in realtà. In campagna elettorale, Trump aveva definito le teorie sul cambiamento climatico una «bufala» arrivando ad accusare la Cina di aver inventato tutto per colpire l’economia americana. E più di recente anche il neosegretario all’Energia Rick Perry ha dato voce al suo scetticismo in materia. Il profilo di Pruitt, d’altra parte, parla da sé. Procuratore generale dell’Oklahoma — uno dei maggiori stati petroliferi degli Usa — è sempre stato molto vicino alle grandi imprese produttrici di combustibili fossili e in passato ha dato il via a numerose iniziative legali contro l’Epa e le sue regolamentazioni ambientali. Più che un negazionista convinto, dunque, un importante alleato dell’industria dei combustibili fossili.

Unanimità scientifica

Peccato che il mondo scientifico sia unanimemente convinto a livello internazionale, tranne qualche negazionista isolato, che siano proprio i combustibili fossili — petrolio, gas naturale e carbone — la causa determinante dell’impennata nelle temperature terrestri dopo la Rivoluzione industriale e dei conseguenti impatti sull’ambiente, dalle calotte artiche in giù.

I limiti alle industrie Usa

Immediata la reazione di scienziati e ambientalisti alle parole di Pruitt. La paura è che Trump, come peraltro già promesso, abbia intenzione di smantellare il Clean Power Plan dell’amministrazione Obama e l’impianto di leggi varato proprio per limitare le emissioni di CO2 in accordo con gli impegni presi dagli Usa con gli accordi internazionali di Parigi. «Il mondo della scienza crede nelle prove empiriche, non nelle credenze individuali — ha commentato gelida Gina McCarthy, ex capo dell’Epa —- Quando si parla di clima, le prove sono solide ed è molto chiaro che il costo della mancata azione è inaccettabilmente alto. Prevenire le gravissime conseguenze del cambiamento climatico è imperativo per la salute e il benessere di tutti noi».

Fonte : http://www.corriere.it/esteri/17_marzo_10/clima-il-capo-dell-agenzia-usa-f3afe6b0-055e-11e7-882a-48a6b14b49a6.shtml