Younger Dryas: Ieri come oggi?

Circa 13.000 anni fa, dopo un periodo di riscaldamento conosciuto come Bolling-Allerod, il clima europeo conobbe un nuovo periodo molto freddo: il Younger dryas. Il nome deriva dal fiore caratteristico della tundra. Tutti ormai ammettano questo periodo gelido e quindi non parleró delle prove scientifiche incontrate. Il periodo freddo arrivó “all´improvviso” e all´improvviso se ne andó… improvviso in termini geologici.


In quella epoca i nostri ancestrali umani si stavano espandendo grazie al periodo caldo e quel periodo freddo li costrinse a trovare rifugio verso sud.
L´inizio del Younger dryas non fu causato dalla diminuita insolazione come provato dai cicli di Milankovich, che anzi era maggiore che adesso.
La chiave deve stare nell´Atlantico. Si sa che durante il periodo caldo Bolling Allerod la Corrente del Golfo si debilitó. Nell´Atlantico nord le fredde acque artiche si riversarono verso sud fino alla latitudine della Spagna.
Una volta debilitata la corrente termoalina l´albedo esarcebó gli effetti raffreddanti.


All´inizio della deglaciazione nel primo periodo caldo Bolling-Allerod la prograssiva fusione del manto ghiacciato aveva formato nel suo bordo meridionale un grande lago di acqua dolce, il lago Agassiz, che aveva uno sbocco nel Mississipi e quindi nel Golfo del Messico.
Poi piú o meno improvvisamente cadde una barriera gelata che il lago aveva nel bordo orientale e le acque travasarono nel nord Atlantico attraverso il Canale di san Lorenzo. Il flusso di acqua dolce nel nord Atlantico fu enorme per decine di anni. Tale apporto produsse una forte diminuzione della salinitá e della densitá delle acque superficiali e frenó il fenomeno dell´affondamento delle acque della calda corrente del Golfo. Cosí il Nord Atlantico si trovó in un freddo periodo che duró olte 1000 anni: lo Younger Dryas!
Ma questa teoria ha un difetto, non sono state trovate le prove geologiche di erosione che un tale fiume avrebbe dovuto causare tra il lago Agassiz e il nord Atlantico.
Un´altra teoria dice che l´incremento di acqua dolce si ebbe a causa dello scioglimento dei ghiacci artici e della Groenlandia dovuto al caldo periodo detto sopra,… forse i nostri ancestrali emettevono molta CO2…


Il raffreddamento nel periodo yuonger dryas fu molto chiaro in Europa. E anche se il fenomeno non fu globale, sembra che il raffreddamento delle acque non si limitó al Nord Atlantico. Esistono moltissimi indizi che tale raffreddamento colpí anche le regioni della Patagonia alle Filippine.
Un altro indizio che tale raffreddamento non fu localizzato solo al nord si deve alla concentrazione di metano che nell´atmosfera si ridusse del 25% con gli stessi dati che si trovano sia nei ghiacci della Groenlandia che nei ghiacci antartici, al contrario la CO2 aumentó malgrado il periodo freddo.

Fino a poco tempo fa si credeva che la diminuzione del metano era dovuta alla diminuzione delle precipitazioni con conseguenza dimuzione della umiditá nelle zone tropicali, peró molto piú probabilmente la diminuzione del metano si deve cercare nelle alte latitudini causato proprio dalla diminuita attivitá biologica e con questa una minore emissioni di gas dalla tundra e dalle torbiere.
Anche il livello del mare non si abbassó ma continuó ad alzarsi di circa 3mm. all´anno a confronto dei 40mm. l´anno dell´inizio del periodo caldo Bolling-Allerod. Ció indica che i ghiacci accumulati nei continenti continuó a sciogliersi globalmente mentre i ghiacciai avanzavano solo in Europa.
Il Younger Dryas finí bruscamente cosí come era iniziato in poche decine di anni verso 11500 anni fa. La fine drastica dello Yonger Dryas si trova nei sedimenti dei ghiacci groenlandesi, nei sedimenti dei ghiacciai alpini e nei laghi europei.
In poche decine di anni le precipitazioni raddoppiarono da 100 a 200mm., il metano cominció ad aumentare da 0,50 ppm a 0,75 ppm.
In definitiva 11.500 anni fa le correnti oceaniche si adattarono piú o meno cosí come le conosciamo adesso. Le acque superficiali dell´Atlantico Nord tornarono a riscaldarsi con l´apporto delle acque della C.d.G. e le temperature in Europa tornarono ad alzarsi di vari gradi in poche decadi.
Finiva cosí il Pleistocene ed iniziava l´Olocene piú caldo, che permise che l´Homo Sapiens uscisse dalle caverne si sparpagliasse per il mondo e che si moltiplicasse. In quel periodo caldo iniziarono le prime coltivazioni agricole e l´asservimento delle piante selvatiche ai fabbisogni umani.

SAND-RIO

L´articolo originale e piú completo potete trovarlo qui in spagnolo:
http://sandcarioca.wordpress.com/2010/06/16/o-periodo-de-resfriamento-el-younger-dryas/

49 pensieri su “Younger Dryas: Ieri come oggi?

  1. Perdonate la sparata clamorosa…
    Non sarebbe possibile che tutto ‘sto petrolio proprio nel Golfo del Messico finisca per incidere in qualche misura su un possibile raffreddamento o rendendolo più rapido o rallentandolo?

    ciao, ruggero.

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  2. Mi piaciono questi ricercatori che con le proprie “Mani e gambe” svolgono le proprie ricerche!
    Che bel sito e che belle immagini !
    🙂
    http://geochemistry.usask.ca/bill.html
    Questi sono i personaggi di cui ha bisogno la scienza !!
    Una scienza fatta di tanta passione oltre che di tanti numeri !!
    Bravo Bill !!
    😉

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  3. E’ un gran bell’articolo Sand.
    Qualche mese fa ho visto un documentario (su La7) che raccontava proprio la (ipotetica) vicenda dello svuotamento improvviso del lago Agassiz e lo Younger Dryas conseguente. Il documentario parlava, se ricordo bene, di circa 10 anni per innescare il raffreddamento.

    Comunque, se non si sciolgono di brutto i ghiacciai della Groenlandia, non dovremmo rischiare nulla del genere.

    E poi la circolazione oceanica può modificarsi anche a causa della variazione di attività solare e forse sta già accadendo…..

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  4. Anch’io avevo sentito parlare dell’ipotesi di una glaciazione rapidissima che era stata derivata da carotaggi fatti mi sembra sulla terra di torba.
    Ne avevano parlato alla tele molto tempo fa….

    ciao, ruggero.

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  5. Artek :
    Se diamo per credibile l’ipotesi dei “pochi mesi”, il sole e la cdg potrebbero fare ben poco.

    Il sole e la cdg no, ma un vulcano si, metti tutto insieme è hai una bella gatta da pelare, ricordo che la groenlandia non è poi così distante dalla dorsale medio atlantica, la dorsale passa sull’islanda, tocca le svalvard e poi tocca la groenlandia a nord, non ce da scherzare con quella dorsale è una delle faglie più attive del mondo, sotto l’oceano ogni giorno, esce una quantità enorme di magma, che grazie alla pressione e alla temperatura gelida dell’acqua in profondità si raffredda velocemente, ma se come in islanda la dorsale riesce a liberarsi dell’acqua allora sono guai, se il Eyjafjallajökul (sempre se si scrive così) riesce ha produrre un lago e a riversarlo sull’isola facendo un sacco di danni, figurati sotto un ghiacciao delle dimensioni della groelandia cosa riuscirebbe a fare, non voglio nemmeno immaginare, probabilmente oggi non succederà perchè vulcani attivi li in groenlandia che io sappia non ce ne sono

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  6. Artek :Se diamo per credibile l’ipotesi dei “pochi mesi”, il sole e la cdg potrebbero fare ben poco.

    Certo, pochi mesi non basterebbero, occorrerebbe almeno una decina di anni.

    Però l’ipotesi del lago che si svuota all’improvviso, per quanto plausibile, non è sufficientemente provata, dice l’articolo postato da Sand.

    E se fosse stata una cometa, caduta in Atlantico con tutta la sua enorme quantità di acqua? 😉
    Scherzo, in realtà sarebbe pochissima, pochi chilometri cubi non cambierebbero nulla.

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  7. Vorrei anche evidenziare che in antartide sono presenti alcuni vulcani anche molto attivi, e in certe situazioni potrebbero anche portare alla formazione di un lago (alcuni laghi sono già presenti, ma fortunatamente il ghiaccio è così spesso che l’acqua non riesce a fuoriuscire), non si tratterebbe di un laghetto oltretutto se un vulcano eruttasse, il 90 per 100 del ghiaccio totale della terra e li al polo sud

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  8. Batto le mani….
    Questo articolo conferma e dimostra che le risposte a molte nostre domande sul passato e sul futuro del nostro pianeta sono scolpite dentro le rocce e i sedimenti, basta apprenderne il linguaggio e sfogliarli attentamente per scoprire molte cose. Le verità al giorno d’oggi invece si preferisce cercarle dentro un calcolo matematico di un computer. Sicuramente é piu semplice e meno faticoso stare seduti dietro uno schermo piuttiosto che “perdere tempo” a cercare le tracce del passato sul nostro pianeta. Il compuer e la matematica sono state inventate dall’uomo per l’uomo e per questo in apparenza sembrano perfette, per questo l’uomo le capisce meglio,per questo l’uomo ne esalta i risultati. Le regole e il linguaggio della natura esistono indipendentemente dall’uomo e n on sono state scritte per l’uomo, per questo approcciarle puo risultare piu difficile e meno intuitivo e quindi piu faticoso.

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  9. fabste2008 :

    Artek :Se diamo per credibile l’ipotesi dei “pochi mesi”, il sole e la cdg potrebbero fare ben poco.

    Il sole e la cdg no, ma un vulcano si, metti tutto insieme è hai una bella gatta da pelare, ricordo che la groenlandia non è poi così distante dalla dorsale medio atlantica, la dorsale passa sull’islanda, tocca le svalvard e poi tocca la groenlandia a nord, non ce da scherzare con quella dorsale è una delle faglie più attive del mondo, sotto l’oceano ogni giorno, esce una quantità enorme di magma, che grazie alla pressione e alla temperatura gelida dell’acqua in profondità si raffredda velocemente, ma se come in islanda la dorsale riesce a liberarsi dell’acqua allora sono guai, se il Eyjafjallajökul (sempre se si scrive così) riesce ha produrre un lago e a riversarlo sull’isola facendo un sacco di danni, figurati sotto un ghiacciao delle dimensioni della groelandia cosa riuscirebbe a fare, non voglio nemmeno immaginare, probabilmente oggi non succederà perchè vulcani attivi li in groenlandia che io sappia non ce ne sono

    Toglimi una curiosità: lo sapevi già o hai tirato ad indovinare? Complimenti, comunque…
    http://www.livescience.com/environment/071213-greenland-magma.html
    http://www.medindia.net/news/Volcano-Deep-Down-Could-Be-Melting-Greenlands-Ice-30702-1.htm

    Non so quale credibilità abbiano questi articoli, però citano fonti precise….

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  10. Sono un appassionato di vulcanologia e tottonica, mi è sempre piaciuto l’argomento, non ne so molto, ma quello della dorsale medio atlantica è il mio cavallo di battaglia

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  11. Volevo segnalare questo link molto interessante sugli studi della concentrazione di Co2 nel passato, studi che smentiscono i dati degli Ice core e tutto quello che ne consegue.
    Purtroppo non ricordo se la fonte del link fosse proprio NEW ICE AGE, nel caso mi scuso per la ripetizione…..nel caso non fosse cosi penso invece che varebbe la pena dedicargli un post (disponibile per al traduzione)

    http://geocraft.com/WVFossils/stomata.html

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  12. Fabio2 :

    fabste2008 :

    Artek :Se diamo per credibile l’ipotesi dei “pochi mesi”, il sole e la cdg potrebbero fare ben poco.

    Il sole e la cdg no, ma un vulcano si, metti tutto insieme è hai una bella gatta da pelare, ricordo che la groenlandia non è poi così distante dalla dorsale medio atlantica, la dorsale passa sull’islanda, tocca le svalvard e poi tocca la groenlandia a nord, non ce da scherzare con quella dorsale è una delle faglie più attive del mondo, sotto l’oceano ogni giorno, esce una quantità enorme di magma, che grazie alla pressione e alla temperatura gelida dell’acqua in profondità si raffredda velocemente, ma se come in islanda la dorsale riesce a liberarsi dell’acqua allora sono guai, se il Eyjafjallajökul (sempre se si scrive così) riesce ha produrre un lago e a riversarlo sull’isola facendo un sacco di danni, figurati sotto un ghiacciao delle dimensioni della groelandia cosa riuscirebbe a fare, non voglio nemmeno immaginare, probabilmente oggi non succederà perchè vulcani attivi li in groenlandia che io sappia non ce ne sono

    Toglimi una curiosità: lo sapevi già o hai tirato ad indovinare? Complimenti, comunque…
    http://www.livescience.com/environment/071213-greenland-magma.html
    http://www.medindia.net/news/Volcano-Deep-Down-Could-Be-Melting-Greenlands-Ice-30702-1.htm
    Non so quale credibilità abbiano questi articoli, però citano fonti precise….

    Pessima idea trapanare il ghiaccio per vedere se effettivamente esiste un punto caldo come nelle Hawaii, il ghiaccio è duro quanto il vetro, che succede se trapani il vetro, si incrina, e allora si che c’è da ridere il magma sale più velocemente di prima, sarebbe meglio radiosondare il terreno, per stabilire la diversa densità e dedurre se è presente magma al disotto, poi è una mia idea magari non ci sono problemi per trapanare, però, a scanso di equivoci lascerei perdere

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  13. Salve a tutti.Seguo NIA da un pò e devo farvi i miei complimenti perchè lo trovo molto interessante ed accurato…A proposito del metano avevo una domanda.Pur supponendo che i gas serra non sono responsabili del riscaldamento globale mi vien strano comunque vedere come la questione GW sia sempre stata attribuita alla Co2 quando invece sappiamo che sia il vapor acqueo che il metano sono gas serra ben più efficaci della Co2.Lasciando stare il vapor acqueo, la cui concentrazione ( credo ) non possa aumentare illimitatamente dato la capacita dell’atmosfera di trattenerne un tot in funzione della temperatura , mi chiedevo ma il metano ??? perchè non viene mai citato.La sua concentrazione nell atmosfera negli ultimi decenni è raddoppiata e pare sia un gas serra 20 volte più efficace della Co2 ma nessuno ne parla mai.Non sò bene a che livello dell atmosfera si concentri maggiormente ma lo stesso penso abbia un ruolo determinante insieme al vapore ma non viene mai preso in considerazione.Voi che ne pensate a riguardo ?

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  14. Non so quanto possa essere certa questa notizia

    http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Meno_ghiacciai,_pi%C3%B9_eruzioni/1328945

    Se fosse vera, un aumento del vulcanesimo islandese potrebbe portare non solo a un aumento dello scioglimento dei ghiacciai dell’isola ma anche dei ghiacciai di altre parti del mondo per un meccanismo ancora poco chiaro, infatti la pressione del ghiaccio sulla crosta terrestre islandese (la crosta li è molto molto sottile), potrebbe essere tanto forte da interferire con la costra terrestre di altre parti del mondo, scatenendo eruzioni a catene nelle diverse parti del mondo, questi studi a parer mio devono essere portati avanti perchè molto importanti, alcuni pezzi del puzzle climatico si legherebbero se la teoria fosse confermata, la natura è davvero ingegnosa!!! 🙂 🙂

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  15. fabste2008 :

    Fabio2 :

    fabste2008 :

    Artek :Se diamo per credibile l’ipotesi dei “pochi mesi”, il sole e la cdg potrebbero fare ben poco.

    Il sole e la cdg no, ma un vulcano si, metti tutto insieme è hai una bella gatta da pelare, ricordo che la groenlandia non è poi così distante dalla dorsale medio atlantica, la dorsale passa sull’islanda, tocca le svalvard e poi tocca la groenlandia a nord, non ce da scherzare con quella dorsale è una delle faglie più attive del mondo, sotto l’oceano ogni giorno, esce una quantità enorme di magma, che grazie alla pressione e alla temperatura gelida dell’acqua in profondità si raffredda velocemente, ma se come in islanda la dorsale riesce a liberarsi dell’acqua allora sono guai, se il Eyjafjallajökul (sempre se si scrive così) riesce ha produrre un lago e a riversarlo sull’isola facendo un sacco di danni, figurati sotto un ghiacciao delle dimensioni della groelandia cosa riuscirebbe a fare, non voglio nemmeno immaginare, probabilmente oggi non succederà perchè vulcani attivi li in groenlandia che io sappia non ce ne sono

    Toglimi una curiosità: lo sapevi già o hai tirato ad indovinare? Complimenti, comunque…http://www.livescience.com/environment/071213-greenland-magma.htmlhttp://www.medindia.net/news/Volcano-Deep-Down-Could-Be-Melting-Greenlands-Ice-30702-1.htmNon so quale credibilità abbiano questi articoli, però citano fonti precise….

    Pessima idea trapanare il ghiaccio per vedere se effettivamente esiste un punto caldo come nelle Hawaii, il ghiaccio è duro quanto il vetro, che succede se trapani il vetro, si incrina, e allora si che c’è da ridere il magma sale più velocemente di prima, sarebbe meglio radiosondare il terreno, per stabilire la diversa densità e dedurre se è presente magma al disotto, poi è una mia idea magari non ci sono problemi per trapanare, però, a scanso di equivoci lascerei perdere

    Per vedere se c’é un punto caldo non si trapana il ghiaccio, si ricorre a strumenti di misura indiretta di tipo geofisico. Anche perché non devi immaginare un vulcano come l’etna copeto dal ghiaccio, ma una camera magmatica “superficiale” posta ad alcuni km di profondità sotto la crosta terrestre, rocciosa. Non c’é magma a contatto con il ghiaccio.
    L’islanda é un pezzo di dorsale medio atlantica che é emerso dalle acque oceaniche ( per questo c’é un enorme attività magmatica. La groenlandia fa parte della placca nord americana, le due cose non hanno niente a che vedere una con l’altra. Basta andare a vedere google earth e si vede tutto benissimo.

    http://i721.photobucket.com/albums/ww215/Wenda79/tettonicaaplacche.png

    Non dimentichiamoci che questi processi sono in atto da miliardi di anni e la terra é sempre li, dubito che da un giorno all’altro vi possano essere improvvisi processi che distruggerbbero o rivoluzionerebbero l’assetto terrestre.

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  16. Fabio :
    Salve a tutti.Seguo NIA da un pò e devo farvi i miei complimenti perchè lo trovo molto interessante ed accurato…A proposito del metano avevo una domanda.Pur supponendo che i gas serra non sono responsabili del riscaldamento globale mi vien strano comunque vedere come la questione GW sia sempre stata attribuita alla Co2 quando invece sappiamo che sia il vapor acqueo che il metano sono gas serra ben più efficaci della Co2.Lasciando stare il vapor acqueo, la cui concentrazione ( credo ) non possa aumentare illimitatamente dato la capacita dell’atmosfera di trattenerne un tot in funzione della temperatura , mi chiedevo ma il metano ??? perchè non viene mai citato.La sua concentrazione nell atmosfera negli ultimi decenni è raddoppiata e pare sia un gas serra 20 volte più efficace della Co2 ma nessuno ne parla mai.Non sò bene a che livello dell atmosfera si concentri maggiormente ma lo stesso penso abbia un ruolo determinante insieme al vapore ma non viene mai preso in considerazione.Voi che ne pensate a riguardo ?

    I penso che il GW sia una delle tante tante scuse per far soldi ecco cosa penso del GW, per il metano si è vero che è un gas serra molto più pericoloso, anche perchè non fa bene respirarlo (la CO2 è inerte), ma sul metano non possono speculare, perchè se dicessero che il metano è inquinante si tirerebbero la zappa sui piedi da soli, il metano non viene prodotto dalla combustione, la CO2 si, ecco perchè la CO2 uccide il clima e il metano no, a voi le conclusioni 🙂 :).
    Per essere precisi per produrre artificalmente metano si fa avvenire la reazione opposta cioè una riduzione

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  17. Si anch’io ho visto un documentario in cui si parlva che la causa della Younger Dryas era lo “stravaso” del lago nord americano, anche se ancora s stanno cercando le prove geologiche.

    Di fatto, la colpa nn fu dell’uomo e quindi della CO2, compreso per la precedente fase di riscaldamento e per quella successiva…

    quanto tempo dovrà passare affinchè questi signori ammettano che il clima è sempre cambiato e sempre cambierà?

    Simon

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  18. Rimango ancora perplesso, riguardo alla correlazione tra co2, ch4 e temperatura.
    Ma i dati raccolti in Groenlandia sono accurati?
    Sembrerebbe che in quei mille anni, la temperatura media terrestre fosse aumentata, seguendo l’andamento della Co2 libera in atmosfera, ma che per qualche ragione, la Groenlandia si sia raffreddata localmente.
    Dal lato opposto del globo, però, ci troviamo in pieno oceano pacifico, e non posso tentare di trarre qualche conclusione fantasiosa in merito.

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