Situazione e previsioni meteo Novembre-Dicembre 2011

Dopo una primavera calda e asciutta ed un’estate a due volti, prolungatasi per l’intero mese di settembre, sta per sopraggiungere la stagione fredda, sicuramente la più interessante per gli appassionati meteo.

Abbiamo scelto di dividere in 2 fasi le previsioni meteo del periodo compreso tra ora e la fine di febbraio, poiché potrebbero esserci differenze sostanziali tra la prima parte e la seconda parte. Pertanto, il prossimo articolo sarà pubblicato a metà dicembre e conterrà le previsioni meteo di gennaio e febbraio 2012.

Non escludiamo un terzo articolo, relativo alle previsioni di fine inverno-inizio primavera (marzo e aprile 2012), che a nostro avviso potrebbero riservare sorprese, specie in relazione all’atteso mutamento di segno della QBO alla superficie di 50mb.

 

QUADRO SINOTTICO OTTOBRE-NOVEMBRE-DICEMBRE

Prima di formulare una previsione, comunque di massima, diamo uno sguardo a 2 fattori essenziali:

  1. LA TELECONNESSIONE (indici teleconnettivi: ENSO, AMO, QBO a 50mb);
  2. le SSTA (anomalie superficiali di temperatura degli oceani).

 

1) Partiamo dalla tele connessione (figura 1). Nelle prossime settimane ci troveremo con un ciclo ENSO- in fase di decisa progressione ed un indice AMO+, quindi un Nord Atlantico ancora molto caldo. Inoltre la QBO a 50hpa risulterà ancora decisamente positiva. I valori assunti da questi tre indici non depongono certo a favore di eventi gelidi importanti nel nostro paese, in quanto l’ENSO- favorisce un compattamento del vortice polare ed una sua successiva intensificazione, man mano che la stagione fredda avanza, con una conseguente distensione delle alte pressioni lungo i paralleli.

 

Figura 1 – Anomalie superficiali di temperatura di mari e oceani

 

2) Qualche piccola opportunità possono invece offrirla le SST atlantiche. Ora diamo uno sguardo alla loro disposizione (figura 1): come potete notare il Nord Atlantico presenta grandi anomalie positive, quindi l’indice AMO è nettamente positivo, come abbiamo già accennato. Tuttavia, la disposizione delle anomalie è interessante, poichè la “falla” centrale, quella sede delle anomalie negative, potrebbe fungere da calamita per le depressioni, dividendo in due parti l’Alta Pressione  delle Azzorre. Se il ramo principale (quello più esteso) dell’alta pressione si stabilisse ad ovest e quello secondario ad est dell’anomalia negativa, non si potrebbero escludere “bordate” artiche dirette verso il Mediterraneo Centro-Orientale e quindi anche sull’Italia, sebbene con prevalente coinvolgimento del versante adriatico. Ovviamente, visto che il blocco altopressorio tenderebbe naturalmente ad espandersi verso est, i Balcani sarebbero maggiormente interessati dalle discese fredde, l’Italia un po’ meno, meno ancora Francia e Spagna. Ne abbiamo avuto un piccolo assaggio al termine della prima settimana di Ottobre.

È comunque molto probabile che, data la persistenza e la progressione della Nina (ENSO-o addirittura ENSO–), anche se l’Italia fosse colpita da bordate artiche, si tratterebbe comunque di episodi isolati, in un contesto di prevalente regime anticiclonico e di temperature sopramedia. In ogni caso, questa “finestra di opportunità” artiche è destinata a chiudersi in breve tempo, in quanto presto (probabilmente già nel corso del mese di Novembre) si esauriranno gli effetti della fase neutra estiva (giugno e luglio soprattutto) del ciclo ENSO che, come noto, dispiega pienamente i suoi effetti sull’Europa con qualche mese di ritardo. Non appena si avvertiranno gli effetti della nuova Nina, in chiara progressione fin dal mese di agosto, come già accennato la circolazione zonale provocherà una distensione sui paralleli dell’Alta Pressione delle Azzorre, respingendo il flusso perturbato atlantico verso l’Europa Centro-Settentrionale, invece di consentirne l’accesso al Mediterraneo, come normalmente accade spesso ad ottobre e novembre.

Se il quadro che abbiamo appena tracciato si confermerà sostanzialmente corretto, (ovvero se non interverranno “elementi di disturbo”, ora non visibili) come potete immaginare le linee di tendenza previsionali si possono riassumere abbastanza facilmente, come segue.

 

PREVISIONE NOVEMBRE 2011

Generale presenza di alta pressione con possibilità di occasionali irruzioni artico-marittime, soprattutto nella prima parte del mese. Possibili nevicate su Alpi ed Appennino, anche a quote molto basse, a causa della presenza di aria molto fredda in quota, in rovesciamento verso il suolo, specie durante precipitazioni di moderata-forte intensità. Temperature complessivamente al di sopra delle medie, con brusche diminuzioni durante le irruzioni fredde, seguite da nuovi repentini incrementi.

 

PREVISIONE DICEMBRE 2011

Progressivo e costante incremento dell’intensità della circolazione zonale (da ovest verso est, con scarse ondulazioni); conseguente persistenza di alta pressione distesa sul Mediterraneo. Scarse possibilità di piogge. Temperature complessivamente al di sopra delle medie stagionali ma con probabili forti escursioni termiche tra giorno e notte, specie nelle zone interne (figura 2).

 

Figura 2 – sintesi della previsione per novembre e in particolare per dicembre.

 

In conclusione, non possiamo farci molte illusioni: è molto probabile che le alte pressioni costituiscano la nota dominante del tempo in Italia e nel Mediterraneo centro-occidentale, almeno fino alla fine dell’anno.

 

Giorgio e Fabio2

 

105 pensieri su “Situazione e previsioni meteo Novembre-Dicembre 2011

  1. diego :

    Questo ottobre è sconvolgente! che caldo! ma siamo sicuri che l’Italia si trova ancora alla consueta latitudine? non è che stiamo scivolando verso i tropici? qualcuno ha misurato di recente l’altezza zenitale del sole? è ancora nel punto giusto? ;-)

    Quello che mi viene da pensare é che forse i Minimi solari provocano uno stravolgimento del normale corso stagionale. Infatti le cronache parlano di sequenze di alluvioni, siccità carestie e pestilenze … Se ci pensate bene abbiamo visto estendersi la primavera fino luglio e adesso l’ estate si é estesa in autunno. Tutto ciò provocava in passato seri problemi all’agricoltura le mancate produzioni provocavano disastri come carestie epidemie e guerre. In definitiva il clima non cambia di tanto ma di quel poco che però crea grossi problemi . Una volta con poche possibilità di scambi commerciale per la popolazione non c’era scampo … anzi i paesi vicini invece di soccorrere le popolazioni tentavano di approfittarne.

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  2. giorgio :@Giovanni Micalizzi non solo per la primavera,sembra addiruttura anche per l’estate.Attenzione perche siamo vici al -3.Sarebbe il maggior evento NINA dal 1950. http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/analysis_monitoring/lanina/images3/nino34SSTMon.gif

    Avevi proprio ragione, Giorgio…tra un po’ dovranno rivedere il grafico! Sempre più giù… 😉

    @Stefano Riccio
    Capisco ciò che vuoi dire, Stefano, ed hai tutte le ragioni di questo mondo…ma, quando tempo fa qui c’erano persone che auspicavano il ritorno ad una PEG con lunghi inverni gelidi e molto nevosi ed io facevo presente le grosse ripercussioni che questi eventi avrebbero avuto sull’economia globale, io ero il folle…a questo punto, voglio essere ancora folle e pensare ai fatti miei e, pertanto, sperare in un autunno-inverno con scarse precipitazioni così posso dedicarmi ai miei hobby…può essere anche freddo, questo non mi importa… 😉

    Luci0 :Ma avete visto come é andata l’ estate quest’anno … e le meteo-NIA previsioni ! … fare previsioni a lungo termine é come giocare al lotto ci si può anche prendere e in quel caso si fa bella figura … ma ci sono molte, anzi troppe possibilità di non imbroccarne una e in questo caso i detrattori saranno lì a sfottere !

    Sì Lucio, hai ragione; però qui si parla di previsioni e, se si ha un po’ di buon senso, si dovrebbe capire che le previsioni meteo possono andare bene, come male, soprattutto nel lungo periodo…anche il modello Gfs cambia previsioni da un giorno all’altro, a volte anche in maniera radicale..perché le persone che sfottono qui non vanno a sfottere anche i creatori di questi modelli? Da un lato sarebbe bene non sbilanciarsi, ma se non si fanno mai articoli di questo genere, non ci sarà mai modo di poterne discutere…troppo “facile”, a mio avviso, discutere e trarre le conclusioni a posteriori. Da apprezzare, invece, coloro che si sbilanciano e provano a tracciare delle linee di comportamento, anche se sommarie, del meteo che, sappiamo bene, a tutt’oggi è tutt’altro che una scienza esatta.
    A me dispiace che Riccardo abbia lasciato perché, anche se giovane, impulsivo e con poca esperienza, era davvero una persona in gamba e disponibile e, il fatto che abbia sbagliato delle previsioni, di certo non bastava a togliergli del merito. Anzi, ne approfitto per salutarlo con stima.
    Se le previsioni di giorgio e Fabio2 risulteranno poi sbagliate, di sicuro non sarò io a puntare il dito contro di loro ed accusarli di essere dei buoni a nulla. Hanno provato a capirci qualcosa e si sono messi in gioco. Pertanto, complimenti ancora a tutti e due.

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  3. non ho letto tutti i commenti, pero’, Luci0, ricordati che gli effetti dell’attivita’ solare si hanno in media con circa 6 anni di ritardo. Oggi stiamo assistendo agli effetti dell’attivita’ solare del 2005-2006!
    Spiegare il perche’ e’ troppo lungo e complesso…. ma si tratta comunque di “inerzie” termiche dovute agli oceani, al suolo e a tutto cio’ che costituisce il pianeta Terra!

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  4. @Sneijder
    Vedremo come andra’.Per questo abbiamo scelto di frazionare le previosioni invernali.Certo se uno si basa solo sulla teleconnessione viene da pensare al nulla.Ho l’impressione invece ma e’ solo la mia impressione che sul finale d’inverno-inizio primavera arriveranno le sorprese piu’ belle.Staremo a vedere.Intanto stiamo con i piedi per terra.Ciao 😉

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  5. @Luci0
    E un rischio che abbiamo deciso di correre.Se sbaglieremo ne risponderemo.Andando in controtendenza scrissi che settembre e ottobre sarebbero stati di dominio HP:chi ha seguito i miei commenti gia’ da fine agosto lo puo’ confermare.Ora ho deciso di rischiare di persona insieme a Fabio.Se ci beccheremo non puoi dire che sara’ solo fortuna.

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  6. Bernardo Mattiucci :

    non ho letto tutti i commenti, pero’, Luci0, ricordati che gli effetti dell’attivita’ solare si hanno in media con circa 6 anni di ritardo. Oggi stiamo assistendo agli effetti dell’attivita’ solare del 2005-2006!
    Spiegare il perche’ e’ troppo lungo e complesso…. ma si tratta comunque di “inerzie” termiche dovute agli oceani, al suolo e a tutto cio’ che costituisce il pianeta Terra!

    Se parli della capacità termica degli oceani … ne sono consapevole . Ma secondo me ci sono dei fenomeni solari a cui l’atmosfera reagisce in poco tempo. Tipo i raggi cosmici che favoriscono la formazione delle nubi , l’ interazione atmosfera vento solare e anche la ridotta irradianza, é probabile quindi che qualche effetto climatico si possa vedere in anticipo. Esiste anche un discorso di concomitanza di eventi stagionali ed eventi solari. Ad esempio la scarsa attività solare coincide con l’estate dell’emisfero nord (della terra ) si avrà un tipo di ripercussione meteo, se accade ad esempio in inverno forse l’ impatto meteo può essere differente. Se invece avviene un flare e assistiamo ad un aumento del vento solare in velocità e densità può provocare tutta una serie di fenomeni in grado di provocare effetti meteo maggiori o minori a seconda della stagione. Abbiamo visto che esiste una modulazione dell’attività solare con la posizione dei pianeti se questa modulazione é in fase con eventi stagionali terrestri, questa variabilità solare può attenuare o accentuale i fenomeni meteo stagionali ovvero si aggiungono altre variabili a un sistema già caotico … ma forse così potremmo anche riuscirne venire a capo. Dimenticavo anche degli effetti mareali del nostro satellite sulla meteorologia che ancora non sono quantificabili.

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  7. Okkio pero’ Fabio che la QBO girera’ in negativo quindi per il proseguo della stagione ci potra essere qualche % in piu’ di scambi meridiani, da tener d okkio la AO verso dicembre.

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  8. @Luci0

    allora… il discorso e’ veramente complesso. Cerchero’ di spiegarlo in modo quanto piu’ semplice possibile… ma non sono sicuro dei risultati.

    da parte “solare” abbiamo essenzialmente 2 input verso il nostro clima
    Il primo e’ quello ciclico che provoca ripercussioni con 6 anni di ritardo…
    Il secondo e’ quello “immediato”, dovuto alle “anomalie” dell’attivita’ solare.

    Ora… cosa abbiamo?
    Il massimo del ciclo 23 si e’ avuto diciamo intorno al 2001. Da quel momento in poi… fino al 2009 compreso, l’attivita’ solare e’ stata in discesa… dal suo massimo al suo minimo.
    Il primo input quindi… diminuira’ costantemente… e con 6 anni di ritardo… avremo conseguenze a partire dal 2007 per concludersi nel 2015.

    A queste conseguenze “ritardate”, vanno “sommate” quelle del secondo input… ovvero quelle con effetti “immediati”.
    Uno degli effetti “immediati” che possiamo studiare e’ tramite l’analisi della CDG. Ogni anno riceve energia e ogni anno risponde con determinate caratteristiche. Se l’energia che riceve nell’annto T e’ maggiore o uguale a quella ricevuta a T-1, la CDG aumenta o si mantiene costante. Se questa energia diminuisce rispetto a T-1, allora la CDG rallenta e il clima in nord europa ne risente tendendo al freddo.
    Purtroppo la CDG riceve energia sia dalla superficie oceanica, e quindi dal Sole… in modo “immediato”, sia dalle profondita’ oceaniche… e quindi con quei famori 6 anni di ritardo.

    Cosa sta accadendo, quindi?
    Il secondo Input e’ comunque basso rispetto alla media. Per un aumento di “energia” a favore della CDG, e’ importante che la temperatura della superficie degli oceani aumenti sin dai primi mesi della primavera e che sia massima in estate… Questo per far si’ che la CDG possa trasportare quel calore nel nord europa e rilasciarlo dopo quei 6 mesi circa di tempo che impiega per portarcelo.

    Ad oggi sappiamo che il secondo Input proveniente dal Sole e’, comunque, molto bassa rispetto ai decenni precedenti. L’SSN e’ circa la meta’ rispetto a quello dell’analogo periodo del ciclo precedente e questo significa che l’energia in arrivo e’ minore.

    Ci sono importanti indizi a riguardo:
    1) la CDG sta rallentando pesantemente sin dal 2009.
    2) il livello degli oceani sta diminuendo in modo sensibile (misurabile penso sia un termine piu’ corretto) e questo significa che inizia a raffreddarsi
    3) l’estate nella zona dell’alto atlantico non si e’ quasi per niente manifestata

    Cosa ne deduciamo?
    Riguardo il primo Input… stranamente… corrisponde all’inizio degli inverni freddi nell’emisfero boreale…
    Riguardo il secondo Input… con la mancanza di una adeguata CDG, avremo un crollo delle temperature nel nord europa nel momento in cui questa CDG avrebbe dovuto far sentire il suo influsso.

    Tutto questo per dire che…. forse… bisogna prepararsi al peggio… in quanto, da alcuni giorni, e’ emerso che l’artico sta recuperando a ritmi superiori alla media! Chiaro segno che manca “energia” per limitarne il recupero… come e’ avvenuto fino a qualche anno fa…

    E’ cosi’? Boh… non sono esperto di clima…

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  9. giorgio :
    @Sneijder
    Vedremo come andra’.Per questo abbiamo scelto di frazionare le previosioni invernali.Certo se uno si basa solo sulla teleconnessione viene da pensare al nulla.Ho l’impressione invece ma e’ solo la mia impressione che sul finale d’inverno-inizio primavera arriveranno le sorprese piu’ belle.Staremo a vedere.Intanto stiamo con i piedi per terra.Ciao

    Ciao!Io spero ci scappi però qualcosa anche a Novembre e Dicembre!!!

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  10. che dire ragazzi il quadro è veramente deprimente…. come già temevo da un pò le possibilità di un non inverno stile 2006-2007 sono purtroppo molto alte….. secondo me c’è qualche speranzella solo per gli adriatici….cmq il connubio nina e qbo positiva penso sia il peggiore possibile….

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  11. giorgio :@Sneijder Vedremo come andra’.Per questo abbiamo scelto di frazionare le previosioni invernali.Certo se uno si basa solo sulla teleconnessione viene da pensare al nulla.Ho l’impressione invece ma e’ solo la mia impressione che sul finale d’inverno-inizio primavera arriveranno le sorprese piu’ belle.Staremo a vedere.Intanto stiamo con i piedi per terra.Ciao

    Speriamo…….ma intanto dici che la prima parte dell’inverno è andata, giorgio?

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  12. Io credo che sia necessario considerare due aspetti che nell’articolo sono stati trascurati.
    Uno, la bassa attività solare degli ultimi anni (nonostante l’incremento dell’ultimo periodo).
    Due, evitare di considerare il rapporto nina-vp a palla come una legge causale. Non da ultimo lo stesso Giuliacci, in un recente pdf apparso sul web, considera trascurabile gli effetti della nina sul vp. Tra l’altro, se pensiamo che nel 56 era in corso una potente nina e nella parte finale dell’inverno successe quello che tutti sappiamo, sarei molto cauto nel tacciare la prossima stagione invernale come anticiclonica

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  13. Aggiungo un’altra cosa che avevo dimenticato.
    Il tripolo (+ – +) che viene evidenziato nell’articolo come causa dell’affondo di lp in atlantico è destinato invece (secondo le ultime proiezioni ssta) a subire una fase di positivizzazione (AMO +)

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  14. @Inverno1709
    Solo novembre potrebbe riservarci qualche sorpresa,un piccolo assaggio artico lo abbiamo gia’ avuto.Poi entro dicembre la circolazione cambiera’ per forza di cose.Con una NINA del genere la circolazione zonale prendera’ il sopravvento e stendera’ come un fazzolletto l’HP delle azzorre sul mediterraneo.Nulla arrivera’ dalla stratosfera…quindi…La speranza e’ che questo assetto barico duri fino a dicembre,ma sara’ dura…

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  15. @Maunder
    L’AMO+ e’ uno dei fattori piu’ penalizzanti in assoluto per sia per gli inverni europei sia per i ghiacci artici.Per avere inverni in grande stile con freddo persistente,occorrre un cambio di segno.Ma per far scendere l’AMO ci vogliono anni.

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  16. Jerry :Okkio pero’ Fabio che la QBO girera’ in negativo quindi per il proseguo della stagione ci potra essere qualche % in piu’ di scambi meridiani, da tener d okkio la AO verso dicembre.

    La QBO a 30mb è già negativa, mentre quella a 50mb è ancora positiva.
    Spero anch’io che contribuisca a muovere un po questa calma piatta, come peraltro accadde nel 1955: non appena la QBO a 30mb virò in negativo (gennaio 1956) e la Nina si allentò un poco, si verificò il grande evento gelido.
    Non credo molto però a forti scambi meridiani nei prossimi 2 mesi, con questo vortice polare in rafforzamento, nonostante la QBO. Mi aspetto al più qualche breve episodio isolato.
    Boh, vedremo…..

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  17. giorgio :@Maunder L’AMO+ e’ uno dei fattori piu’ penalizzanti in assoluto per sia per gli inverni europei sia per i ghiacci artici.Per avere inverni in grande stile con freddo persistente,occorrre un cambio di segno.Ma per far scendere l’AMO ci vogliono anni.

    Bhe qui il discorso è sempre relativo al proprio orticello di appartenenza. Ad esempio per la mia zona (adriatico meridionale) è consilgiatissima una AMO+ piuttosto della odiata falla atlantica attira discese

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