Ghiacci Marini Artici – Situazione Agosto 2010

Estensione:

Anomalia Concentrazione:

 

Area:

 

Trend Anomalia Estensione:

 

Curiosità:

Rispetto a 10 anni fa abbiamo 1.2milioni di kmq di estensione in meno e 1.2 in meno di area.

Rispetto a 20 anni fa abbiamo 0.8milioni di kmq di estensione in meno e 1.4 in meno di area.

Rispetto a 30 anni fa abbiamo 2.0milioni di kmq di estensione in meno e 1.3 in meno di area.

 

Vi Ricordo Sempre che il grafico si basa sulle percentuali, nel periodo estivo essendo minore l’estensione in % la perdita è ovviamente maggiore

FABIO

61 pensieri su “Ghiacci Marini Artici – Situazione Agosto 2010

  1. L’artico mi aveva illuso la settimana scorsa, sembrava capace di dare una sterzata decisiva…invece il capitombolo…ma era più ovvio così, visto che:

    con un AO quasi costantemente -, nn si poteva pretendere di fare meglio!

    la stessa AO che sei si dovesse mantenere in teritorio poco negativo o neutro però, potrebbe insieme alla nina regalarci un inverno memorabile…

    ma ora già me li sento le grida degli ecoterroristi: i ghiacci artici si risciolgono e gli orsi hanno ricominciato ad affogare…

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  2. Però è plausibile che l’AO continuamente scadente faccia avere un ricompattamento molto rapido dei ghiacci dato che il freddo nell’emisfero sarà più “globale” e meno localizzato alle alte latitudini.(mia teoria farlocca :p )

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  3. vi ricordo che per tutto l’inverno abbiamo avuto AO negativa, anzi, super negativa, da record.
    questo è si voluto dire una maggiore estensione e soprattutto il raggiungimento del massimo più tardivo di sempre, ma ha anche voluto dire una minore concentrazioni dei ghiacci nelel aree centrali del polo.

    la maggiore estensione alla fine influisce poco sul minimo stagionale, perchè tanto alla fine quelle zone in più sono le prime a fondersi, nel 2009 che abbiamo avuto un minimo particolarmente alto ( rispetto ai 2 anni precedenti ) era dovuto semplicemente al fatto che l’AO era rimasta positiva per tutto l’anno.

    questa situazione la si nota bene soprattutto dalle statistiche riguardanti l’area che sono decisamente peggiori di quelle dell’estensione.

    io dico, se finiamo sopra il 2008 è un vero e proprio miracolo.

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  4. Bernardo Mattiucci :

    Mi spieghereste come si legge quel grafico dell’AO Index?
    Cioe’… quel grafico, che ci vuole dire? :P
    scusate l’ignoranza…

    http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3

    Ao

    Indice costruito mediante la correlazione tra differenze bariche tra il Polo nord e le medie latitudini dell’emisfero nord.

    In sostanza è simile alla Nao, ma più “generico” e maggiormente focalizzato sul Vortice Polare; una Ao positiva è sintomo di rafforzamento del Vp, viceversa se negativa.
    Lettura.
    Solitamente è un indice che va letto assieme alla Nao: in inverno quando la ao è negativa e la Nao tende a valori fortemente negativi (inferiori a –2) è ragionevole fantasticare su mappe a 500Hpa che vedono scenari freddi per il nostro paese. Personalmente penso che quando in inverno avanzato la ao precipita (in valori fortemente negativi rispetto a prima) vi possa essere a breve uno Split del Vp (tra gli appassionati a volte si dice che “si spacca”).

    Nao

    Indice costruito mediante la correlazione tra le pressioni in atlantico settentrionale (nei pressi dell’Islanda) e Atlantico centrale (Azzorre e\o Portogallo); l’indice è positivo quando si rafforza la correlazione, negativo al contrario. Viene utilizzato soprattutto come riferimento per le previsioni a medio e lungo nel periodo invernale, quando in atlantico prevalgono 2 figure: Il Vortice Polare a nord (una intensa bassa pressione) e l’anticiclone delle Azzorre nell’ atlantico centrale.
    Lettura
    Quando l’indice assume valori > 0,5 la tendenza è quella di un rafforzamento del Vortice Polare e dell’Anticiclone delle Azzorre nelle proprie sedi, viceversa se nao<0,5 la tendenza sarà all’indebolimento. Quando l’indice scende sotto lo 0 e tende ad assumere valori molto negativi è possibile che l’indebolimento del Vortice Polare sia tale che nei pressi della Groenlandia e Islanda si instauri un’alta pressione con la conseguente discesa di aria fredda dal polo sul suo bordo orientale. Valori molto negativi di Nao si sono registrati nel gennaio 1985 (-2.62) e nel 1956 (si stima un valore attorno a –2,50; si veda a tal proposito la mappa sotto riportata, ingrandibile clikkandoci sopra).
    In sostanza se la Nao tende a diventare negativa si possono ritenere più attendibili mappe che prevedono una discesa d’ aria fredda sull’Italia (specie se aria polare marittima).

    1985…1955…questa è storia climatica
    🙂

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  5. @Nitopi
    … ecco il nuovo Al Gore ! Allora lanciati in un pronostico per lo scioglimento totale !
    Ci provo io in modalità algoriana … se si tira una retta con la pendenza attuale a metà novembre salutiamo i ghiacci artici .. kmq=0.
    Comunque per il Norsex siamo messi meglio … http://arctic-roos.org/observations/satellite-data/sea-ice/ice-area-and-extent-in-arctic
    Comunque ecco un raffronto delle vari algoritmi …
    http://arctic-roos.org/observations/comparison-of-algorithms.
    Il che vuol dire che i grafici sono sempre un “pelino” … matematicamente o meglio algoritmicamente inventati !

    Sul minimo la differenza tra i vari sistemi é di circa 2 Milioni di kmq su un valore intermedio di 4 milioni ovvero un piccolo errore di solo 1 milione di kmq in + o in meno … una misurazione con il 25% di tolleranza é una vera schifezza!

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  6. se la NOA è troppo negativa spesso l’irruzione colpisce il nord europa ( poi dipende da come è l’AO, se poco negativa allora non ci sono problemi )
    se sono tutte e 2 molto negative difficilmente si combina qualcosa di grosso, e non tirate fuori 85 e 56 che sapete benissimo essere pure eccezioni frutto di una serie di coincidenze e non certo dovute a vari indici o cose simili.
    e soprattutto sono eventi irripetibili

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  7. Intanto vi comunico che siamo tornati ufficialmente spotless anche per il sidc, ed il sole si presenta bello blank:

    Calo verticale del solar flux che oggi alle ore 20 potrebbe toccare i 75!

    Simon

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  8. ice2020 :
    Intanto vi comunico che siamo tornati ufficialmente spotless anche per il sidc, ed il sole si presenta bello blank:

    Calo verticale del solar flux che oggi alle ore 20 potrebbe toccare i 75!
    Simon

    Grande notizia simon

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  9. Caro Giaguaro io non credo in un’idea farlocca anzi penso che potresti avere ragione perchè anche secondo me il freddo tarderà ad arrivare ma arriverà poi tutto insieme e sarà gelo emisferico 🙂

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