Archivi giornalieri: 27 Ottobre 2010

La Rubrica di NIA: L’Orso Russo è tornato? Forse

Partiamo ovviamente con spiegare brevemente e in maniera semplice cosa si intende per Orso Russo, chiamato anche Orso Siberiano a seconda della posizione che occupa nello scacchiere della circolazione atmosferica.

Partiamo con il dire che per Orso Russo si intende un anticiclone di natura termica semi-stabile, non è quindi dinamico, siamo perché risulta semi-stabile come figura pressoria ed è in primo luogo termico.

Per anticiclone termico si intende un anticiclone direi agli antipodi rispetto a quello Azzorriano o Sub-Tropicale, abbiamo infatti una situazione di regime alto pressorio al suolo con in quota geopotenziali bassi e termiche decisamente fredde ( ben sotto i -20 in Russia e Siberia ).

Un anticiclone termico di questo tipo ha bisogno per formarsi di un vortice polare non troppo forte, anche se ci sono state eccezioni notevoli, come nel Gennaio 2008, che spiegheremo più avanti, infatti le discese artiche raffreddano la siberia, a seguito di prolungate discese fredde il terreno tende a raffreddarsi di molto e se a questo periodo fa seguito uno di regime di Hp ci sono le basi per la formazione di questo particolare anticiclone.

Infatti all’inizio della sua evoluzione ci troviamo in un regime alto pressorio dinamico, questo però favorisce lo schiacciamento al suolo ( per via dell’inversione termica ) del freddo intenso che si era accumulato nel periodo precedente, a seguito di questo i geopotenziali si abbassano e l’hp forte delle temperature al suolo diviene più stabile e resistente alle incursioni cicloniche artiche.

Queste incursioni infatti abbassano notevolmente i geopenziali e creano al suolo un vero e proprio lago gelido bloccato dall’anticiclone vista la quasi totale assenza di venti.

In questo periodo la pressione dell’anticiclone sale e raggiunge valori ben superiori a 1040Bar, l’anticiclone è quindi diventato termico ed può assumere il nome di Orso Russo.

A dire il vero però quasi sempre questo fenomeno non colpisce la totalità dell’anticiclone, non è raro infatti imbattersi in una parte termica ad est, in piena siberia, ed una dinamica in Russia, infatti praticamente nella totalità delle irruzioni gelide da est dagli anni 50 in poi sono dovute o ad anticicloni dinamici che nulla hanno a che fare con l’Orso o da una sua propaggine dinamica.

Ho già quindi già accennato il fatto che l’Orso sia in parte responsabile delle irruzioni più fredde che abbiano colpito l’Italia, infatti questa figura barica permette al freddo di depositarsi al suolo e di assumere quindi connotati di continentalità molto elevati, tali che un leggero sbuffo in europa basta per far abbassare di molto le temperature.

Solo durante la PEG l’orso russo in persona faceva visita all’Italia e tutti dovrebbero conoscere che conseguenze portava questa situazione climatica.

Si capisce quindi che l’Orso Russo è una figura barica invernale e che tranne casi rari si presenta non prima di metà Dicembre e quasi mai oltre metà Febbraio.

Un esempio di anticiclone termico è quello groenlandese.

Ma veniamo al titolo del topic, è una chiaro riferimento al possibile ritorno in scena ( almeno nel suo luogo naturale ) dell’Orso durante l’Inverno, negli anni 90 infatti si è visto pochissimo e la tendenza pare prorprio invertita ora.

Nel corso degli anni ci sono state molte eccezioni a quello che ovviamente ho scritto, sapete benissimo che l’atmosfera non segue ordini precisi e in linea di massime si comporta così,un caso lampante è stato il Novembre 1998 freddissimo in tutta la Russia a causa di un orso già bello formato.

Noi ci limiteremo ad analizzare la parte centrale dell’inverno che è anche quella più interessante, nonostante nevicate Novembrine ( il 1998 l’abbiamo già citato ) e Marzoline possono sempre capitare per via dell’orso ( vedasi Marzi 1971 )

Analizziamo Temperature al Suolo e Pressione per valutarne le anomalie nel periodo sopra indicato

2010 ( abbiamo anomalie molto positive nella pressione e decisamente negative per le temperature al suolo )

2009 ( deboli anomalie sia da un lato che dall’altro, notare però come ancora una volta i segni siano cmq opposti )

2008 ( ecco il caso particolare, l’Orso Russo si è infatti formato nonostante il Vp fosse in una forma spaventosa, notate infatti le incredibili anomalie negative di pressione al polo, infatti gli effetti gelidi dell’orso furono decisamente più bassi di latitudine, regalando uno degli inverni più freddi di sempre per quelle zone, da questa carta si nota bene come ci sia una propaggine dinamica dell’Orso in Europa, che però ha portato anomalie positive, proprio perché di natura dinamica )

saltiamo il 2007 che rappresenta un’eccezione notevole per queste lande ( è infatti probabilmente uno degli inverni più caldi degli ultimi 300 anni, se a qualcuno interessa dico solo che la Siberia vide anomalie molto negative di pressione e molto positive di temperatura )

2006

2005

Come si può vedere la tendenza di questi 5 inverni è stata quella di avere un accenno di formazione dell’Orso Russo.

Se dovesse continuare questa propensione gli inverni potrebbero raffreddarsi in Europa e tornare ai livelli degli anni 70-80 almeno

FABIO