Archivi giornalieri: 9 Ottobre 2010

Sempre chiedersi il perchè

E’ da quando li ho visti la prima volta che mi chiedo perchè i grafici  temporali dell’estensione dei ghiacci marini artici ed antartici abbiano “quella forma”.

Mi spiego meglio. Se la terra fosse una palla uniformemente copertà d’acqua mi sarei aspettato un andamento pressoche sinusoidale dei ghiacci con l’andamento delle stagioni .

Invece ci ritroviamo questa situazione :

Il grafico dell’Antartide si avvicina abbastanza ad un andamento sinusoidale ma quello dell’Artide ne e’ ben lontano.

Da cosa lo deduco?

Dal grafico della derivata…. La derivata di una sinusoide e’ la sinusoide stessa sfasata di 90 gradi: guardate un pò:

Quella dell’Antartico e’ deformata ma “assomiglia” ancora al grafico originale sfasato di 6 mesi … L’artico no.

Da questo viene la mia curiosità. Cerchiamo dunque di capire.

E partiamo dal caso apparentemente più difficile e “inspiegabile” :  l’Artico.

Cosa c’e’ di sbagliato nell’approssimazione iniziale (palla coperta di acqua) nel caso dell’Artico? Be… Chiaro… La terra non e’ tutta coperta di acqua… L’Artico e’ incapsulato tra Nord America e Siberia e quindi quando il ghiaccio raggiunge la costa… non puo’ piu’ aumentare…. Guardiamo infatti il prossimo grafico da me orrendamente ritoccato :

Con la riga verdina ho “estrapolato” la sinusoide corrispondente alla parte di minimo, con la riga violetta la parte di sinusoide corrispondente al massimo… Infatti ad occhio mi e’ sembrato di riconoscere due comportamenti, non sovrapposti ma “consecutivi” … La prima sinusoide corrisponde all’espansione che si avrebbe “teoricamente”  in acqua libera (che se fosse lasciata andare arriverebbe a quasi 20Mkm2) .

La seconda e’ qualla relativa all’espansione solo nel tratto che resta libero dopo il contatto con Siberia e Canada, la parte che dà verso l’Oceano Atlantico (in questo caso non riesco a dare un significato “fisico” sensato al minimo che si raggiungerebbe..)

Guardando come e’ fatto il grafico (dove si congiungono i due rami della sinusoide) verrebbe da fare una previsione … Il contatto con la terraferma dovrebbe essere perso verso Luglio e raggiunto nuovamente per Nov-Dicembre … E allora , come dei  buoni giocatori di poker voi direte… VEDO!

A sinistra la situazione a metà luglio: Il distacco dall’Alaka e’ terminato e comincia quello dalla Siberia. A destra la situazione ai primi di Dicembre. Si e’ concluso il contatto con la Siberia e comincia quello con l’Alaska… Bingo ! (cioe’… Scala Reale!) .

Analizziamo ora la sitazione che sembrava piu’ semplice… L’Anatartide e’ “Quasi” una sinusoide.  Pero’ qui non c’e’ terra a rompere le scatole… e se c’e’… e’ decisamente lontana. Guardiamo allora il grafico dove cerco di riportare una “sinusoide teorica” :

Anche qui, guarda caso, il massimo teorico arriva sui 20 Mkm2 (Ma và, guarda tu che coincidenza) . Il problema e’ che il vertice e’ più basso, quasi “non ce la facesse” ad andare più in la…

La cosa e’ stata particolarmente evidente quest’anno con un chiarissimo “PIATTO” . Ora… il comparire dei “piatti” , anche detti “saturazioni” nelle sinusoidi puo’ avere un interessante significato:  vuol dire che un qualche fenomeno  limita in modo non linerare il processo di formazione del ghiaccio. E piu’ il “piatto” e’ evidente, piu’ il processo di formazione del ghiaccio e’ vigoroso. (prova in più della buona salute dell’ Antartide..).

Abbiamo capito un po’ di cose dal grafico, ma non ci siamo ancora tolti il sassolino dalla scarpa… Perchè il mare non va avanti a congelare? . Be, un paio di riposte plausibili le avrei : una sono i famosi “cinquanta urlanti” … La zona di mare che circonda l’Antartide e’ battuta dai venti e dalle onde più imponenti che si formano sulla terra. Un qualche disturbo alla formazione dei ghiacci la danno.

Poi ci sono le correnti circumantartiche che, lavorando da sotto, sciolgono i ghiacci mantenendo un costante apporto di acqua sicuramente più calda. La prova la si puo’ avere guardando il “filmato” dei ghiacci attorno al massimo (a es. qui) : Si puo’ vedere che li ghiaccio si scioglie e si riforma come “tirato” da qualcosa da est verso ovest…

A dirla tutta…

Mi piacerebbe spiegare anche perche’ la situazione dello scioglimento non e’ proprio simmetrica rispetto a quella del congelamento ma, reputandomi un dilettante in materia, mi ritengo soddisfatto…

Luca Nitopi