Con questo articolo della Rubrica di NIA proviamo a discutere su un possibile scenario per questo inverno 2014/15 attraverso l’analisi di una correlazione con l’indice ENSO.
La particolarità di questa previsione si basa sul fatto che tra tutte le oscillazioni oceaniche l’ENSO è quella che più di tutte influenza il clima mondiale (quindi anche europeo) nel breve termine per via della sua oscillazione di breve periodo, risulta però molto difficile poter verificare in modo preciso quanto sia importante questa influenza soprattutto per il continente europeo.
Indubbiamente l’inverno è la stagione in cui tra tutte è possibile vedere una qualche influenza, sovente anche in modo marcato.
Quindi mi limiterò a prendere l’indice oceanico ENSO cercando di classificare gli anni passati così da poter associare a questo inverno qualche stagione passata per ricercare le correlazioni che possono essere spiegate dal fattore comune considerato (ENSO).
Ho preso la serie di reanalisi NOAA che partono dal 1948, ho valutato e classificato le fasi ENSO dei mesi di Ottobre e Novembre che sarebbero poi state associate all’inverno considerato da confrontare con i mesi di Ottobre e Novembre appena passati.
Il fenomeno dell’ENSO è stato classificato in sette diverse modalità:
Nino West Based
Nino East Based
Nino Central Based
Neutral
Nina West Based
Nino East Based
Nino Central Based
Ognuna delle sette modalità successivamente è stata catalogata in base alla magnitudo del fenomeno, Light per i fenomeni deboli e medi, Strong per i fenomeni di forte intensità.
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I mesi di Ottobre e Novembre appena passati hanno visto un Nino East Based medio forte tendente a Strong, nel passato si ritrovano 8 casi di Nino East Based, tre Light e cinque Strong.
Per la previsione invernale ho considerato solo i cinque anni con Nino Strong perchè quello attuale stando alle previsioni dovrebbe evolversi in Strong a stagione in corso.
Ecco gli anni considerati:
1969 → Inv 69/70
1972 → Inv 72/73
1982 → Inv 82/83
1997 → Inv 97/98
2006 → Inv 06/07
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Anomalie di Geopotenziale a 500hPa per gli inverni considerati
Ci sono anomalie abbastanza definite sull’est Europa mentre sono più tendenti al neutro nel mediterraneo
Questa mappa può essere interpretata come un possibile inverno dove sull’est Europa si presentano frequentemente blocchi di alta pressione che permettono ad un corridoio di correnti atlantiche di entrare nel mediterraneo passando da UK e Francia.
Una circolazione del genere, a livello teorico, dovrebbe portare al cosiddetto “atlantico freddo”
Preciso che tale locuzione indica qualcosa che non esiste in realtà, si tratta infatti di incursioni di aria polare marittima come si può notare dalle anomalie negative di geopotenziale al largo dell’Islanda.
In sintesi la mappa vede una forte vorticità in Islanda, segno di forza da parte del ciclone islandese semipermanente, la presenza di blocchi di alta pressione sull’Europa dell’est e di instabilità nel cuore del mediterraneo.
Anomalie di Temperatura a 850hPa
Questa mappa non lascia spazio a grosse interpretazioni, siamo di fronte ad una previsione di inverno caldo per quasi tutta Europa.
l’Italia subirà anomalie positive per via della possibile circolazione instabile presente nel mediterraneo che porterà frequenti correnti calde sulla nostra penisola.
Con molta probabilità sarà un inverno mediamente piovoso.
Per chi volesse fare confronti con lo scorso inverno, non credo sarà molto dissimile come tipologia di circolazione ma ci saranno anomalie sia termiche che pluviometriche minori.
Per quanto riguarda la presenza di neve sulle Alpi e sugli Appennini la previsione è difficilissima, perchè tutto si giocherà sulle temperature medie e di quanto saranno più alte della media, preferirei non espormi in una previsione così complicata.
Inverno 2013/14: Anomalie di Geopotenziale a 500hPa
Come si può vedere le anomalie presentano delle affinità ma sono anche molto diverse in area mediterranea, questo mi fa supporre, come detto precedentemente, che l’inverno presenterà alla fine anomalie termiche più contenute ma una circolazione che sarà abbastanza simile soprattutto nella presenza di blocchi di alta pressione ad est che bloccheranno la circolazione da quel lato.
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Conclusioni
La previsione su base ENSO ci dice che non dobbiamo aspettarci un inverno freddo ne un inverno “diverso”, per tipo di correnti dominanti, dall’ultimo.
Ci saranno anomalie più basse ma sarà sostanzialmente confermato il fatto che spesso inverni caldi arrivano sempre in coppia.
Voglio poi ricordare che questa previsione non si basa su interpretazioni mie, ma solo sulla possibile correlazione con inverni passati che avevano la stessa tipologia di ENSO, negli anni passati ci sono stati inverni che si sono avvicinati molto allo scenario visto in questo modo, altri (per esempio lo scorso inverno) che l’hanno completamente disatteso.
Questo perchè sono tanti i fattori che influenzano gli inverni Europei e a volte qualche fattore prevale sugli altri.
FBO