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Il Nobel Rubbia a Trieste sull’energia del futuro

“Non è solo un problema scientifico-tecnologico, l’Europa deve scegliere tra energia costosa o a buon prezzo”

Il Nobel Rubbia a Trieste sull’energia del futuro

La lezione tenuta nel cinquantesimo anniversario del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Miramare

C’era il pubblico delle grandi occasioni al Teatro Politeama Rossetti, scienziati da tutto il mondo e tanta gente comune, curiosa di sapere quale fosse il futuro dell’energia. E di saperlo dal professor Carlo Rubbia, Senatore della Repubblica Italiana e Premio Nobel per la Fisica nel 1984. Una vita spesa tra ricerca nel campo della fisica sperimentale e l’energia, con ruoli di consulenza politica di primo piano a livello nazionale (è stato Presidente ENEA) ed europeo.
Il pubblico, forse numeroso, che si aspettava la ricetta pronta e confezionata è rimasto – ci sia concesso il ricorso alla prosa – a bocca asciutta.
Il professor Rubbia ha fatto, invero, più che altro un discorso di metodo, tracciando la complessità delle decisioni in campo energetico (frutto sì di ricette scientifiche e tecnologiche, ma intrecciate a complicate dinamiche economiche e sociali) e proponendo di seguito alcuni possibili scenari, per nulla scontati.
L’assunto di partenza è stato la constatazione che gran parte della politica energetica europea degli ultimi decenni (e di quelli a venire) fa perno sull’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra, onde ridurre la componente antropica del riscaldamento climatico globale. Questo mentre, da una parte, dati alla mano, le temperature medie globali risultano stabili da 17 anni, nonostante il continuo aumento delle emissioni, dall’altra l’Europa ha attuato e continua ad attuare scelte energetiche molto costose, proprio in ottemperanza alla mission di contrasto del cambiamento climatico.

Lungi dal voler dimostrare – non era quella la sede – l’inconsistenza del fattore antropico sulle sorti del clima che “per sua natura” cambia, il professor Rubbia ha voluto mettere in risalto come conoscenze scientifiche incomplete del complesso sistema climatico siano state la base di decisioni politiche costose in un sistema ancor più complesso come quello dell’energia, laddove invece sarebbe stata, e sarebbe, opportuna maggior prudenza e discussione.
Tale evidenza è resa tanto più ovvia dall’emergere prepotente de “l’altra via” alla soluzione del problema energetico, ovvero quella intrapresa da USA e Cina sull’onda dell’estrazione di petrolio e gas di scisto. Il temuto fracking, che in Italia crea scompiglio già solo a pronunciarlo – e ve ne è stata prova anche tra il pubblico di Rubbia – ma che ha permesso agli Stati Uniti, per la prima volta nella storia, di diventare esportatori di petrolio e di abbattere non solo i costi del gas naturale e dell’elettricità, ma anche – udite, udite! – le emissioni di gas serra.
Un “colpaccio” non riuscito alla “rinnovabile” Europa – per via delle inquinanti centrali a carbone che entrano in azione per bilanciare il sistema – la cui economia, già piegata da anni di recessione, giace ora tra l’incudine dei costi quadrupli dell’energia rispetto agli USA e il martello dell’interruzione delle forniture dalla Russia.

Eppure “la rivoluzione americana” potrebbe essere riproposta – solo volendolo, chiosa Rubbia – anche in molte zone d’Europa ove formazioni di scisti bituminosi esistono, senza considerare che una nuova rivoluzione potrebbe vedere in futuro protagonisti gli idrati di metano (clatrati), formazioni di metano allo stato solido abbondantissime negli abissi oceanici, le cui prospettive di sfruttamento sono immense.
Certo, essendo anche i clatrati fonti fossili, resterebbe, anzi si accentuerebbe il problema delle emissioni, a meno che un progetto scientifico d’avanguardia – cui lo stesso Rubbia collabora – non consenta di eliminarle “disgregando” il metano in idrogeno e carbonio (pirolisi spontanea).
Una strada non ancora tracciata, ma non più densa di insidie del progetto “80% rinnovabili” cui l’Europa tende per il 2050 e che vede immensi parchi fotovoltaici nel Sahara fornire elettricità al vecchio continente. Un progetto – ha precisato Rubbia che pur della fonte solare fu convinto sostenitore – dai costi enormi e dalle incognite ambientali e geopolitiche rilevanti.
In conclusione, l’intervento di Rubbia ha stigmatizzato come non vi siano ricette facili ed indolori in campo energetico, e come alle considerazioni scientifico-tecnologiche debbano affiancarsi quelle di carattere economico, buttando un occhio a cosa fanno i nostri principali competitori. Ecco perché le tante alternative tecnologiche (tra cui rientra il nucleare) devono essere discusse nel contesto socio-economico, possibilmente coinvolgendo i cittadini e rendendoli consapevoli dei pro e dei contro, cosa che non sempre si è fatta.
E quanto agli scienziati, mantenere curiosità, senso critico e voglia di immaginare il futuro, senza arroccarsi su posizioni ideologiche preconcette.
Un discorso di metodo, appunto. Un discorso da Nobel.

Fonte : https://conferenzaenergia.wordpress.com/2014/10/09/il-nobel-rubbia-a-trieste-sullenergia-del-futuro-2/

Una fondazione, cerca di ricreare il sistema di trasmissione di energia senza fili di Tesla

Esperimenti con torri ad alta tensione, condotti nel 1970, a 30 km. da Mosca. Fonte : http://www.mixedmartialarts.com/ogblog/445764/Giant-Tesla-Tower-in-woods-near-Moscow/

Per molti di noi, l’iconico inventore Nikola Tesla, era anni avanti, durante il suo tempo.
Le sue idee, per un sistema di comunicazione globale senza fili e una tecnologia di trasmissione di energia senza fili,  non ha mai avuto la spinta, che forse avrebbero meritato, durante la sua vita.
Ma ora, oltre un secolo dopo, due scienziati, stanno ripercorrendo i suoi passi e pianificando la costruzione del suo prototipo di torre “Wardenclyffe“, utilizzando materiali moderni  e elettronica avanzata.

Il progetto di trasmissione di energia planetaria, della fondazione “crowdfund”, mira a raggiungere 800 mila dollari, in donazioni, per costruire il prototipo della torre, ed ha lo scopo di dimostrare e continuare la ricerca di Tesla,  nella trasmissione e ricezione di energia senza fili e la fattibilità e l’efficienza della tecnologia.

Il progetto di trasmissione di energia planetaria, della fondazione “crowdfund”, mira a raggiungere 800 mila dollari,  in donazioni, per costruire il prototipo della torre, ed ha lo scopo di dimostrare e continuare la ricerca di Tesla,  nella trasmissione e ricezione di energia senza fili e la fattibilità e l’efficienza della tecnologia.
Se le funzioni del prototipo e le ulteriori ricerche sull’alimentazione e il sistema di trasmissione senza fili, giocherà a favore della tecnologia, la torre di Tesla e i ricevitori wireless potrebbero consentire  la trasmissione di grandi quantità di energia sulla terra e su ogni tipo di distanza, immediatamente,  in modo sicuro e senza perdite.

” Tesla era nel giusto e noi siamo pronti a dimostrarlo! “

Nikola Tesla, ci ha lasciato una descrizione molto dettagliata della progettazione del suo magnifico trasmettitore,  ed i principi fisici di funzionamento. Noi, siamo un gruppo di fisici moderni,  addestrati in molte aree relative al funzionamento del suo sistema energetico di trasmissione.  Abbiamo condotto, con competenza scientifica, una approfondita analisi delle sue opere e siamo giunti alla conclusione,  che Tesla era sulla strada giusta, per la trasmettitore energia planetaria.

A prima vista, cercare di raccogliere quasi un milione di dollari, per sottoscrivere la
continuazione della ricerca e lo sviluppo di una tecnologia secolare, potrebbe sembrare
un po ‘ambizioso, ma considerando, che lo sforzo condotto dalla fondazione, per un museo su Tesla (che potrebbe essere una gran bella cosa, ma che non produrrà alcun nuovo lavoro), ha finito con il raccogliere 1,3 milioni di dollari, l’obiettivo finale, non sembra così lontano e fuori portata.

Se i calcoli dei due scienziati che stanno dietro il progetto della torre di Tesla,
Leonid Plekhanov e Sergey Plekhanov, sono corrette e l’infrastruttura di supporto
adeguata per la ricezione di trasmissioni di energia senza fili, con lo sviluppo, potremmo essere  in grado di alimentare in modo efficace l’intero globo, come per le fonti di energia rinnovabile,  come quella solare, grazie alla possibilità di trasmettere energia con perdite minime.
Secondo quanto riportano sul loro sito :

“Ora è possibile trasmettere immediatamente l’energia elettrica per lunghe distanze via terra!”

Gli scienziati, che si sono entrambi laureati all’Istituto di Mosca di Fisica e Tecnologia (MIPT),  hanno speso oltre 5 anni, conducendo ricerche e sperimentazioni relative al loro progetto,  e sono stati in grado di raccogliere 40 mila dollari, durante la campagna, basata sul loro lavoro, ed operata della loro fondazione russa. Sul sito web di base, Global Energy Transmission, viene riportata, introduzione sui principi base di questa  torre di trasferimento di energia senza fili, nonché, la documentazione con i dettagli e le specifiche tecnologiche del lavoro del team. Se vuoi sostenere questo ambizioso progetto di energia senza fili, la campagna Indiegogo si attiverà, il prossimo 25 luglio, o se vuoi lavorare con la squadra come un inventore, ingegnere, oppure attraverso una società di energia, oppure, criticare il lavoro specificando, perché non funziona, una email di contatto è disponibili in fondo alla pagina.

…..

Fonte : http://www.treehugger.com/clean-technology/tesla-tower-project-wireless-energy-transmission-system.html

Michele

Inventa l’auto ad aria: poco dopo si suicida.

E’ stata rilasciata alla fine del 2013 ed è arrivata nei primi mesi del 2014. Ma non è un sogno, tanto è vero che alcuni paesi hanno già pianificato di tassare l’aria come la Gran Bretagna o l’Australia. Per maggiori informazioni, leggete di seguito, l’amministratore delegato della società è morto tre giorni prima del lancio sul mercato. Ufficialmente si è suicidato!

Un’ulteriore prova – se necessaria – che le compagnie petrolifere e i governi  ci prendono per idioti riguarda l’imminente rilascio della linea di macchina della Tata Motors in India! Si tratta di un motore automobilistico azionato ad aria. Tata Motors India ha previsto che la così detta Air Car potrebbe percorrere le strade indiane già nel 2014.
L’Air Car, sviluppato dal Ingegnere Guy Negro, ex membro di un team Formula 1, ha sviluppato un motore chiamato MDI , utilizza aria compressa per spingere i pistoni del motore e spostare la macchina. L’Air Car, chiamata il “Mini CAT” potrebbe costare circa 365.757 rupie in India o 8177 $ cioè 5225 €
Il CAT Mini è un semplice veicolo urbano molto leggero con un telaio tubolare, un corpo in fibra di vetro che è incollato e non saldato, oltre ad essere alimentato ad aria compressa. Un microprocessore è utilizzato per controllare tutte le funzioni elettriche della vettura. Un piccolo trasmettitore radio invia istruzioni alle luci, agli indicatori di direzione e a tutte le altre apparecchiature elettriche sulla vettura. In realtà non molte.
La temperatura dell’aria pulita espulsa dal tubo di scarico è tra i 0 e i 15 gradi sotto zero e questo la rende adatta per un uso interno come sistema di raffreddamento e senza la necessità di gas (AC) o di perdere potenza durante l’utilizzo.
Non ci sono chiavi, solo una scheda di accesso che può essere letto dalla macchina dalla propria tasca. Secondo i progettisti, il consumo è inferiore alle 50 rupie (1 € = 69 rupie) per ogni 100 km, si tratta di un decimo del costo di una vettura a benzina.
Il suo chilometraggio è circa il doppio di quello della vettura elettrica più avanzata, un fattore che lo rende una scelta ideale per i conducenti urbani. La vettura ha una velocità massima di 105 km/h (perfetto dal momento che non deve superare i 90 o addirittura 70 chilometri all’ora e i 50 in città) o 60 MPH e con questa velocità di consumo hanno un’autonomia di circa 300 km o 185 miglia. Per rifornire la macchina si necessiterà di stazioni di servizio adeguate con compressori d’aria speciali. Per fare il pieno serviranno solo due o tre minuti con un costo ridicolo di 100 rupie (1 € = 69 rupie). Questa vettura può anche essere rifornita a casa propria; in quel caso il rifornimento impiegherebbe circa 3-4 ore, ma può essere tranquillamente fatto durante le ore notturne.
Il serbatoio può anche essere ricaricata tramite una presa di corrente singola in 4 ore al costo di 1,50 € e consente un’autonomia di 150 km.
Tata Motors sta attualmente lavorando su una pompa ad aria compressa speciale che permetterebbe di fare il pieno in 3 minuti con un costo di circa 2,50 Euro.
Poichè non vi è un motore a combustione, è necessario solo 1 litro di olio vegetale per ogni tranche da 50.000 km o 30 mila miglia. Grazie alla sua semplicità, c’è pochissima manutenzione da fare su questa vettura.
La vettura in oggetto sembrerebbe quasi essere troppo funzionale e con i costi troppo contenuti per essere reale. Inoltre non dobbiamo dimenticare che potremmo finalmente respirare aria urbana pulita.
Resta da chiedersi quindi, quali saranno le contromosse delle compagnie petrolifere e se gruppi di pressione e uomini di potere tenteranno di avere l’ultima parola. Resta da capire cosa useranno come giustificazione, i governi occidentali, per non registrare questo veicolo in Europa e Nord America.
Dopo la morte del costruttore capo della Tata Motors di Bangkok, che cadde dal 22 ° piano dell’hotel, la polizia ha detto Lunedi che  hanno trovato quello che sembra un biglietto d’addio nella sua stanza.
Mentre Karl Slym, 51 anni, si trovava nella capitale thailandese per partecipare ad un consiglio della Tata Motors Ltd. Thailandia, il suo corpo è stato trovato Domenica su un balcone al 4 ° piano del Shangri-La Hotel, dove si trovava. “Inizialmente, possiamo solo supporre che si sia suicidato , ha detto la polizia nella persona del tenente colonnello Somyot Boonnakaew. La finestra era piccola e ha dovuto fare uno sforzo notevole per passarci attraverso. ” La lettera di presuntto suicidio, che si trovava nella stanza, è stata inviata per analisi e soprattutto per verificare che sia la sua calligrafia.
La polizia ritiene che una donna era con il CEO nella stanza al momento della sua morte, ma ha detto di essere troppo “scioccata” per rispondere alle domande degli investigatori.
Domenica, la casa automobilistica ha annunciato che il suo CEO è stato ucciso in una caduta, mentre la stampa indiana ha dichiarato che aveva perso l’equilibrio prima di cadere nel vuoto. Karl Slym era a capo della Tata Motors nel 2012 ed era il responsabile per le operazioni in India e nei mercati internazionali, fatta eccezione per Jaguar e Land Rover. Laureato all’Università di Stanford, è stato in precedenza vice presidente di una joint venture della General Motors in Cina , SGMW e presidente di General Motors in India .
È lui che ha cercato di riposizionare il Nano (l’auto da 2.300 dollari della Tata Motors) come “seconda macchina” o come un’alternativa economica al posto dello scooter.
Michele

Che cos’è la free-energy ?

La rete è piena di argomenti scientifici strani e bizzarri. E google immagini non può fare che da testimone :

🙂

https://www.google.it/search?q=free+energy&client=firefox-a&hs=gWM&rls=org.mozilla:it:official&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=4zeGUo3CN-K14ASWmYCYBw&ved=0CDMQsAQ&biw=1280&bih=676&dpr=1

Un pò di tempo fà, mi era stato chiesto di scrivere alcune righe sulla free-energy. Specifichiamo però, che parlare di free-energy non è cosa semplice, primo perchè l’utenza di Nia non è abituata a praticare o masticare alcuna terminologia di elettronica o elettricità. Secondo, perchè il tema oltre che essere delicato, controverso, ed estremamente di confine.

In sintesi, cari utenti di Nia (se ricordo bene), circa una quindicina di anni fà, o giù di lì, dopo la nascita della rete, sono iniziati a circolare su Internet  vari setup, circuiti elettronici o elettromeccanici, correlati da documenti o altro, che a detta dei vari autori avrebbero un rendimento superiore al 100% ( COP>=100%).

http://it.wikipedia.org/wiki/Coefficiente_di_prestazione

In termini spiccioli, a detta dei padri fondatori di queste circuterie (dei veri e propri “Doc” 🙂 ), tali circuterie elettriche sarebbero in grado di fornire un’energia maggiore in uscita rispetto a quella fornita in  entrata.

“Doc” dal film “Ritorno al futuro” di Robert Zemeckis 1985

Tali circuterie, secondo questi sedicenti “Doc“, poggerebbero i loro principi base ripresi da alcuni brevetti di Nikola Tesla.

http://it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla

Tuttavia, scopo di questa trattazione, non sarà quello di entrare, nel dettaglio dei singoli dispositivi elettrici realizzati dall’ingegnere serbo,  ma riportare alcuni concetti base ripresi da uno dei testi (tradotto anche in Italiano) più interessanti e diciamo curiosi, che abbia trovato in rete, in questi anni.

Un testo, che fa il riepilogo dei concetti e le tecniche di base, da adottare in queste circuterie. Il tutto ripreso dalle testimonianze/analisi dei vari setup di Tesla.

Titolo del testo : The Free Energy Secrets of Cold Electricity.

Link versione in Inglese : https://www.dmt-nexus.me/doc/free_energy_secrets.pdf di Peter A. Lindemann

In sintesi, l’energia fredda, energia radiante o energia del punto zeroZPE“, si manifesterebbe durante un veloce transitorio o variazione dal grande potenziale elettrico , all’interno di caratteristici circuiti elettrici o elettrostatici. Una vera e propria  emanazione di energia in “surplus” si manifesterebbe durante questa “variazione” o “ transitorio” elettrico repentino. Naturalmente,la scienza ufficiale ribatte definendo queste circuterie elettriche come dei semplici ” oscillatori ” che in un determinato “deltaT”  tendono a smorzare, scaricare l’ energia accumulata nella fase di carica.

Fin qui nulla di nuovo, dove si trova allora la tecnica elettrica magica,  in grado di produrre, estrapolare tale energia dal nulla ?

In nostro soccorso arriva allora il testo del Dr.Lindemann, il quale come specificato in precedenza, riporta le principali e fondamentali tecniche tecnologiche elettriche da adottare, implementare nelle circuterie per ottenere l’evento radiante.

• L’Evento Elettro-Radiante è prodotto quando una corrente diretta, ad alto voltaggio (voltage), è scaricata attraverso uno spinterometro (spark-gap) e interrotta improvvisamente prima che si possano verificare eventuali rovesciamenti di corrente (any reversal of current).

 • Questo effetto è di gran lunga aumentato quando la sorgente di corrente diretta è un condensatore carico.

 • L’Evento Elettro-Radiante parte dai cavi e da altri componenti del circuito perpendicolare al flusso di corrente.

 • L’Evento Elettro-Radiante produce un voltaggio (voltage) spazialmente distribuito che può essere di migliaia di volte più alto del voltaggio della scarica iniziale (spark discharge voltage).

 • Esso si propaga istantaneamente come un longitudinale ed elettrostatico “raggio simile a una luce” che si comporta in modo simile ad un gas incomprimibile sotto pressione.

 • Gli effetti Elettro-Radianti sono caratterizzati esclusivamente dalla durata dell’impulso e dall’abbassamento del voltaggio (voltage drop) nello spinterometro.

 • Gli effetti Elettro-Radianti penetrano tutti i materiali e creano “risposte elettriche” (electronic responses) nei metalli come rame e argento. In questo per “risposte elettriche” si intende che una carica elettrica si accumulerà sulle superfici del rame esposte alle emissioni Elettro-Radianti.

 • Gli impulsi Elettro-Radianti più brevi di 100 microsecondi sono completamente sicuri da usare e non provocheranno shock o danni.

 • Gli impulsi Elettro-Radianti più brevi di 100 nanosecondi sono freschi e causano facilmente effetti luminosi nei globi vuoti (vacuum globes).

Globo luminoso

Globo luminoso rilasciato durante una scarica in  un Tesla coil

“L’Evento Elettro-Radiante” è essenziale per “il meccanismo di aumento” (gain mechanism) che Tesla scoprì, e che è alla base della sua Trasmittente Moltiplicatrice. E’ il fondamento della sua dichiarazione secondo cui era capace di creare più energia in uscita di quella che avesse utilizzato suo ingresso per avviare il processo.

Edwin Gray (immagine sopra) scopri che la scarica di un condensatore ad alta tensione -potrebbe continuare nel rilasciare un enorme e radiante scoppio elettrostatico (could be shocked into releasing a huge, radiant, electrostatic burst). Questa scarica di energia (This energy spike) era prodotta dal suo circuito e accumulata in un particolare dispositivo che Gray definiva il suo “conversion element switching tube” (immagine sopra) . La “non-shocking”, forma fredda di energia che proveniva dal suo tubo di conversione forniva energia per tutte le sue dimostrazioni, dispositivi e motori; non solo, ma ricaricava anche le sue batterie. Mr Gray definiva questo processo “separazione del positivo” (splitting the positive).

 Altre citazioni significative della fenomenologia interessanti riprese dal testo :

” Le improvvise scintille, che definiva come “scariche disruptive” (disruptive discharges), furono scoperte esser capaci di far esplodere i fili in vapore Esse spingevano onde elettriche molto penetranti (sharp shockwaves), che lo investivano attraverso tutta la parte frontale del suo corpo. Tesla fu estremamente intrigato da questo sorprendente effetto fisico. Anzi, più simili a spari di straordinaria potenza che a scintille elettriche, Tesla fu assorbito da questo nuovo studio.”……………………………”La condizione casuale (hazardous) compariva brevemente nel solo istante della chiusura.dell’interruttore.”………………………”L’effetto era solo un fastidio nei piccoli impianti. Ma nei grandi impianti elettrici regionali dove i voltaggi erano eccessivi, si rivelava mortale. Le persone venivano uccise dall’effetto, che diffondeva la sua corona elettrostatica mortale di scintille per tutti i componenti del sistema.”……………. ” Tesla trascorse davvero molto tempo nello sviluppare vari mezzi per bloccare ogni “forza inversa” (backrush) e un’altra corrente eco complessa (complet current echo) che poteva forzare la supercarica a dissipare prematuramente la sua densa energia.”…………………”Tesla scoprì diversi fatti riguardanti la produzione del suo effetto. Per prima cosa la causa era indubbiamente ritrovata nella repentinità del caricamento. Era nella chiusura dell’interruttore, l’esatto istante della “chiusura e interruzione”, che spingeva fuori l’effetto nello spazio. L’effetto fu definitivamente messo in relazione al tempo in modo preciso, durata di un IMPULSO. In secondo luogo Tesla scoprì che era imperativo che il processo di caricamento accadeva in un singolo impulso. Nessuna inversione della corrente era ammissibile, altrimenti l’effetto non si sarebbe manifestato.” ……………….”C’era un attributo che aveva lasciato Tesla completamente perplesso per un periodo. Tesla misurò una condizione di assenza di corrente in queste lunghe bobine secondarie di rame. Stabilì che la corrente, che sarebbe dovuta apparire, era completamente assente.”

Signori miei, ci sarebbero da scrivere chilometri e chilometri di pagine, osservazioni,test e altro…ci sarebbe da costruire una vera e propria sezione che parla e analizza questi studi, credo tuttavia che per il momento ci possiamo fermare qui.

La rete, non è certo il luogo migliore per iniziare una seria sperimentazione e ricerca. Oggi nulla è stato dimostrato o portato alla comunità scientifica, rimane un grosso alone di mistero… sono curioso, attendo con estremo interesse i vostri giudizi e opinioni in merito a questa misteriosa tematica.

 

Michele

Una panoramica dei prezzi del carburante in giro per il mondo

Ho trovato questa splendida carta politica estremamente interessante. Interessante perchè pone il nostro paese al centro della carta stessa e del mondo ….. ma anche al …..clicca qui per la visione su larga scala.

Per poco …. siamo stati battuti dalla norvegia, ma occhio anche al Venezuela e a quello che potrebbe essere dopo chavez.

🙂

 

 

Fonte : http://blog.caranddriver.com/global-gouging-a-survey-of-fuel-prices-around-the-world/

Michele