Archivi giornalieri: 29 Novembre 2009

La Rubrica Di NIA: la pausa climatica delle massime ad inizio primavera

Come ben sappiamo il nostro clima presente due sostanziali stagioni, l’Estate e l’Inverno, ma adesso non parleremo di loro.
In queste due stagioni si presenta un chiaro fenomeno che aiuta anche a capire perché la Primavera e l’Autunno in realtà sono delle finte stagioni, infatti esse rappresentano solo la media di tutti i possibili casi di avvicinamento (che sono avvenuti) ad una delle 2 stagioni portanti del nostro clima, questo fenomeno è la stasi delle temperature.
Per stasi ovviamente non parlo di blocco costante, anche Estate ed Inverno presentano fluttuazioni notevoli, ma nell’insieme la medie di tutte queste fluttuazioni risulta approssimativamente costante all’interno dei 3 mesi che rappresentano l’arco di vita delle stagioni in questione.
Da sempre si dice che le mezze stagioni non esistono più, semplicemente perché esse non sono mai esistite, il passaggio dall’inverno all’estate non è lento e lineare, ma può variare e passare dell’essere rapido e brusco, a “gradoni” o per esempio con diversi sali-scendi (soprattutto l’Autunno).
Ripeto quindi che per prima di iniziare a parlare di questo fenomeno bisogna rimarcare il fatto che le temperature medie primaverili e autunnali sono solo numeri messi li perché da qualche parte devono andare (ma questo non significa che non vadano presi in considerazione).

Il fenomeno che quindi voglio mostrarvi è quello della stasi delle massime nel periodo 2° decade di Marzo – 2° decade di Aprile, un periodo quindi superiore ad un mese dove le temperature massime tendono ad approssimarsi ad un valore simile tra di loro.
Questo fenomeno colpisce solo le massime e non le minime che invece presentano un andamento del tutto simile a quello della media Clino, un fenomeno analogo che colpisce le minime avviene con mio stupore dall’altra parte della curva, ovvero in Autunno (ma non so se affronterò questo fenomeno, che è molto più complicato e variabile di quanto sembri).
Prendiamo come base due stazioni delle mia zona, una che risente del clima marittimo e una del clima continentale, così da poter prendere più variabili possibili, ecco quindi le medie Clino del periodi prima citato (ovviamente stiamo parlando di massime):
1° stazione: +13.5/+15.7/+17.3/+17.5, con un delta T di +4°C e un aumento medio di 1°C a decade
2° stazione: +12.1/+14.3/+15.8/+16.2, con un delta T di +4.1°C e un aumento medio di +1.03°C a decade

Come si può vedere le prima due decadi di Aprile mostrano un andamento simile, come se il fenomeno avesse dei precedenti anche in passato, ma in maniera molto più blanda e ristretta, e probabilmente negli anni 2000 si è avuta un’estremizzazione di questo che ha portato alla creazione di una piccola “vera” Primavera con connotati simili alle due stagioni che fanno da cardine al clima globale, ma mostriamo quindi i dati del periodo 2000-08:
1° stazione: +15.7/+15.6/+16.5/+17.6, con un delta T di +1.9°C e un aumento medio di +0.48°C a decade
2° stazione: +15.7/+15.8/+16.8/+17.9, con un delta T di +2.2°C e un aumento medio di +0.55°C a decade

Tralasciando le anomalie dalla media che non ci interessano notiamo come l’aumento medio a decade sia praticamente dimezzato, diventando solo di +0.5°C, che è numericamente simbolico, ma che nella realtà non trova alcune differenza, ci troviamo di fronte ad un periodo dove in quasi un mese e mezzo le temperature massime raggiunte restano relativamente costanti.
Ma lo cosa sorprendente è che tutti gli anni tranne il 2007 si sono comportati nin un modo del tutto simile.
Analizziamo ora le minime, ma il loro valore in se non ci interessa, come detto esse seguono un altro tipo di andamento, la domanda è spontanea quindi: perché nonostante le minime salgano le massime si approssima ad un valore simile?
Prendiamo la differenza tra massime e minime e confrontiamo come si evolve tra media Clino e media 2000-08:
Media Clino:
1° stazione: +10.3/+10.7/+10.5/+10.9
2° stazione: +8.8/+9.1/+8.9/+9.3

Si nota subito la maggiore continentalità della prima stazione presa in esame, e si vede come la differenza tra massime e minime resti costante nell’arco delle 4 decadi confrontate, ora passiamo al periodo che a noi interessa:
Media 2000-08:
1° stazione: +13.4/+11.8/+12.1/+11.1
2° stazione: +11.6/+10.0/+10.4/+9.7

La prima cosa che salta all’occhio è l’aumento della continentalità di entrambe le stazioni, cosa che però va diminuendosi lungo le 4 decadi, l’ultima infatti presenta una differenza tra massime e minime praticamente identica a quella della media Clino.
Questo fenomeno è di difficile spiegazione, e potrebbe avere anche molteplici cause, ma andiamo ad analizzare la cosa che più significativamente è andata modificandosi nel periodo preso in esame, ovvero la maggiore presenza di inversioni provocate da anticicloni.
Una cosa che poi potrebbe essere definitiva nel risolvere il dilemma è che non avendo potuto fare un confronto con altre zone non so se questo fenomeno trova riscontri anche in altre zona d’Italia, so per certo che è fenomeno tipico del centro nord, comprese Toscana e Marche.
Per zone come il sud, di cui non conosco bene il clima non saprei dire, ma spero che gli utenti possano dare un contributo da questo punto di vista.

Purtroppo non riesco a postarvi delle reanalisi perché non permettono di fare confronti decadali tra medie, ma solo anno per anno, e farlo 9 volte non avrebbe senso, anche perché dovrei postare 4 carte per anno, visto che il periodo presenta si una stabilità, ma solo da punto di vista delle massime e le decadi si sono modificate tra loro per poter ottenere tale fenomeno, cioè le decadi non hanno avuto tutte la stessa trasformazione, ma ben si 4 modificazioni diverse che hanno fatto in modo che si verificasse questo fenomeno.

FABIO

La prossima settimana parleremo di medie, indici di variabilità et simili…….