Premessa
Il testo seguente è una traduzione di un articolo apparso di recente sul Journal of Cosmology, http://JournalofCosmology.com. Scopo della traduzione è esclusivamente quello di far conoscere il contenuto dell’articolo a chi non ha particolare dimestichezza con l’inglese, in particolare con la terminologia scientifica. Non conosco gli autori, tuttavia la fonte mi è parsa seria. Le argomentazioni non sono facili da comprendere, occorrono buone conoscenze di matematica e fisica. Le conclusioni sono invece ben comprensibili e nette. Lascio comunque a voi valutare, sperando che la traduzione sia sufficientemente fedele al testo originale da non averne modificato il senso. Ho lasciato i riferimenti contenuti nella sezione delle referenze, che potete trovare al link presente a fine articolo, qualora voleste approfondire il tema.
Fabio2
Riassunto
Di seguito si riportano in sintesi recenti scoperte circa le periodicità della tachocline (fascia interna alla superficie della nostra stella) solare e le loro interpretazioni fisiche. Queste ci portano a concludere che la variabilità solare sta attualmente entrando in un Grande Minimo, che è un episodio di attività solare molto bassa, di durata non inferiore ad un secolo. Conseguenza di ciò è un aggiornamento della nostra precedente previsione sulla forza del presente ciclo di Schwabe (n. 24). Il massimo sarà ritardato (metà 2013) con un sunspot number pari a 55.
1. Introduzione
Si ritiene che l’attività solare sia associata al cambiamento climatico (De Jager and Duhau, 2009; De Jager et al., 2010; Miyahara et al., 2010). L’attività delle macchie solari può essere riassunta nei due emisferi solari ed esse appaiono fluttuare secondo cicli di 11 anni (cicli di Schwabe, ndr). Comunque, episodi prolungati di ridotta attività delle macchie solari, come il Minimo di Maunder (così nominato in onore dell’astronomo solare Edward W. Maunder), erano collegati con chiarezza ad un episodio di estremo raffreddamento ed inverni caratterizzati da freddo pungente in Europa e Nord America, noto come la “piccola era glaciale.”
Figura 1. Una macchia del ciclo 23 (presso l’equatore) e la prima macchia del ciclo 24 (in alto). (4 Gennaio 2008). (Ad onor del vero, David Hathaway aveva riconosciuto come appartenente già al ciclo 24 una macchia apparsa nel 2006, ndr)
Le previsioni del massimo “sunspot number” (Rmax) per l’attuale ciclo 24 spaziano da valori estremamente elevati, attraverso valori intermedi, fino a valori estrememente piccoli (si veda De Jager and Duhau, 2009). Le previsioni di quest’ultimo tipo possono condurre ad un altro episodio di Grande Minimo (Miyahara et al., 2010).
Le previsioni contrastanti possono essere dovute alla possibilità che, attualmente, il sistema della dinamo sia sottoposto ad una transizione caotica dal Grande Massimo del 20° secolo ad un altro regime (Duhau, 2003; De Jager and Duhau, 2009).
Specificamente, sebbene i suoi meccanismi di dettaglio siano sconosciuti, la dinamo solare genera il campo magnetico del Sole tramite una corrente elettrica circolare che fluisce in profondità all’interno della stella. Il plasma solare è un ottimo mezzo conduttore (di elettricità, ndr). Nella tachocline, circa 200.000 km sotto la superficie, in presenza di un “seed field” (campo magnetico iniziale, ndr), si generano correnti a livelli dove differenti latitudini del Sole ruotano a velocità differenti, mentre interagiscono con moti convettivi che hanno origine in profondità, così amplificando forti campi magnetici (come specificato dalle leggi della magnetoidrodinamica). Come il ciclo delle macchie, la dinamo solare si inverte ogni 11 anni, e questo innesca dell’attività solare. Si ritiene che, durante il Minimo di Maunder, la rotazione del sole possa aver rallentato. Perciò, il comportamento futuro delle macchie dipende in larga misura dallo stato della dinamo solare durante la transizione (Lorentz, 1993).
Figura 2. Variazioni dell’attività solare che evidenziano il Minimo di Maunder.
Un metodo per predire il prossimo Grande Episodio, basato su precedenti risultati riguardo i modi di oscillazione della dinamo solare (riassunti in De Jager e Duhau, 2010) è stato introdotto da de Jager e Duhau (2009). Uno dei risultati è il riconoscimento di una transizione dal Grande Massimo del 20° secolo ad un altro Grande Episodio. Questa transizione è iniziata nel 2000 e ci si attende si concluda nel 2013 (2000 e 2013 sono rispettivamente l’anno del massimo del ciclo 23 ed il previsto anno del massimo del ciclo 24, ndr).
Basata sulla metodologia menzionata sopra e utilizzando nuovi dati per l’indice geomagnetico aa, si prevede che un Grande Minimo sia imminente. Di conseguenza, si prevede un prolungato periodo di relativo raffreddamento globale. Si descrivono di seguito i relativi meccanismi.
2. Variabilità solare e il Diagramma di Fase.
La variabilità solare è dominata dalle due principali componenti del campo magnetico solare: i componenti toroidale e poloidale del campo magnetico del tachocline, che è uno strato di spessore pari a circa 30.000km, situato grosso modo a 200.000km sotto la superficie solare. Poiché questi campi interni non sono direttamente osservabili, mentre le osservazioni dirette dei campi equatoriale e polare sono disponibili solo per un periodo di tempo limitato, si necessita di approssimazioni per queste componenti di campi magnetici.
Un’approssimazione per la forza del campo magnetico toroidale è Rmax, il numero massimo di macchie in cicli di Schwabe successivi (Nagovytshin, 2005); cfr. Fig.3a. Con riferimento al componente del campo poloidale, è stato suggerito da Russell (1975), Russell e Mulligan (1995), e Duhau e Chen (2002), che un’approssimazione per la forza del campo poloidale massimo è aamin,, il valore minimo del componente magnetico aa. I dati di aa sono basati su misure simultanee della forza del campo terrestre a Greenwich (UK) e Adelaide (Australia). La prima serie, dal 1868 (Mayaud, 1975), fu estesa fino al 1844 (Nevanlinna e Kataja, 1993), mentre dati migliori, a partire dal 1868, sono stati forniti da Lockwood (priv.com.), cfr. Fig. 3b.
Fig. 3. Valori di Rmax dal 1610 (a) e aamin dal 1844 (b). I dati di Rmax da prima e dopo il 1705 sono rispettivamente il numero di Wolf e il cosiddetto “Group Sunspot Number” (Hoyt and Schatten, 1998; Rg sunspot number dei gruppi di macchie, ndr), mentre i dati di aa sono forniti da Nevanlinna e Kataja (1993) e Lockwood (priv. comm.). Le linee orizzontali sono le coordinate del punto di Transizione (vedi testo). Gli incroci rappresentano rispettivamente: (a) i valori previsti per il massimo del ciclo 24 (67 ± 17) e (b) the precedente indice geomagnetico aamin (9.8 ± 1.2) nT (previsione di De Jager e Duhau, 2009). I triangoli in (a) e (b) sono rispettivamente il nuovo valore previsto di Rmax per il ciclo 24 (vedere sezione 4) e il valore medio annuo osservato di aamin centrato a metà del 2009 (8.7 nT). M, R ed H si riferiscono ai tipi di Grandi Episodi che si verificano tra gli anni indicati dalle linee verticali. D si riferisce al Minimo di Dalton.
Per lo studio della storia della tachocline solare ha senso esaminare la variazione simultanea e la mutua dipendenza delle due approssimazioni. In quel senso, Duhau e Chen (2002) hanno introdotto un diagramma di fase nel quale Rmax è rappresentata come una funzione di aamin. Il suo studio conduce ad una interessante conclusione: appare (Duhau e Chen, 2002; Duhau e De Jager, 2008) che, al momento della transizione da un Grande Episodio ad un altro, le due approssimazioni assumono valori ben definiti che sono chiamati “Punto di Transizione”. Questo punto si ricava dal comportamento (vedi Figg. 3a e 4) di un componente di lungo periodo, definito come la somma della tendenza lineare e le periodicità delle componenti di “wavelet” (funzione per la rappresentazione di serie temporali,che può essere scomposta in un certo numero di funzioni elementari, ndr) nelle parti superiori delle bande di Gleissberg e Suess (de Vries).
Nella figura 3a viene mostrata una sequenza completa dei tre tipi di Grandi Episodi che si sono alternati durante l’ultimo millennio (Duhau e de Jager, 2008). Questi episodi sono il Grande Minimo (M: 1620 – 1724), le Oscillazioni Regolari (R: 1724 – 1924) e il Grande Massimo (H: 1924 – 2009). Durante questi tre periodi Rmax e aamin erano rispettivamente sotto, oscillando intorno, e sopra il livello del punto di transizione. Come si vede nel diagramma di fase (Fig. 4), la variazione di lungo termine è costituita da una successione di ellissi chiuse attorno al punto di transizione. Questo ciclo secolare è chiamato il ‘Ciclo di Gleissberg’.
Fine prima parte
Fabio 2
Lo disse Hataway nel 2006 che il minimo sarbbe stato nel 2010, poi di taglio in taglio ha spostato le sue previsioni di massimo fino alla fine del 2013.
Stefano Riccio(Quote) (Reply)
Anch’io in effetti ho fatto fatica, ho dovuto rivederla più volte e qualche imperfezione è comunque rimasta. Era effettivamente difficile e la seconda parte dell’articolo è quella più tosta.
Mi dispiace essere riuscito a collegarmi soltanto adesso, almeno per essere presente ai commenti sull’articolo, anche se mi sono limitato a tradurlo.
Fabio2(Quote) (Reply)
Tra l’altro nello stesso sito ho trovato un altro articolo sul tema, lo proporrò quanto prima a Simon.
Fabio2(Quote) (Reply)
Complimenti anche da parte mia!
Ciao
Luca
nitopi(Quote) (Reply)
Io penso che sto allinemento non sia poi sta cosa così tanta
gli allineamenti dei pianeti hanno una percentuale bassissima sul magnetismo terrestre. Abbbiamo invece la luna che influisce veramente sulla terra, e mi focalizzerei appunto sulla luna anche in tempi antichi la luna è portatrice di bene e di male leggende(licantropi omicidi durante la luna ecc ) influisce sui liquidi, maree, travasamento del vino. Non si può escudere tutta la spicosi colletiva del tempo dai soli dati delle sonde.Abbiamo Ighiha e altri della scienza alternativa che dicono che il sole è un cuore, non sappiamo cosa c’è nell’interno del nostro pianeta. Giuliana Conforto dice un cristallo. Voglio solo dire ma e mai possibile basarsi su dati.. insomma cosa è la nostra stella nessuno lo sa.
Tru(Quote) (Reply)
❗ Anche la “Bora” a Trieste d’inverno non tradisce ❗
😆
Fabio le tue ottime traduzioni mi servirebbero per tradurre gli scritti di
Fairbrige sulle risonanze planetarie !
9 in elettronica ma 5 in Inglese !!
😥
Michele(Quote) (Reply)
La verità
non sappiamo cosa sia il Sole ne la Terra
i dati… migliaia di sonde per dire nulla
cominciate da questa equazione geni
i mai nesapevano di +
Tru(Quote) (Reply)
maya
Tru(Quote) (Reply)
Fabietto i dati non servono a nulla
… cerca di capire
Tru(Quote) (Reply)
Ci sono solo due possibilità…
a) Ha dei problemi psicoloogici !
b) E’ un disinformatore !
Non ne vedo altre…speriamo che quando passeremo alla nuova piattaforma ci sian degli strumenti di “filtaggio” più potenti !
Tipo “accesso” con nome utente & password come in un forum per scrivere commenti e altro forniti esclusivamente dall’amministartore dopo colloquio via MP !!
E sottolineo AMMINISTRATORE !
Non se ne esce..prende pure in giro è come la peste !
Michele(Quote) (Reply)
Le sonde i dati migliaia milioni non servono a nulla perchè …
non conoscete vui stessi il mondo e la verità
è tutto un bla bla bla
se non lo collegate a gesù
dovete farvi una domanda cosa sto cercando?
perchè?
Quello che vedete non è prevedibile
è una situazione
non prevedibile
non immaginabile
ma reale
a cosa vi serve dire se non fa bene a nessuno
allora allineamento 4 luglio che è successo .. nulla
invece no ma non lo avete visto
Tru(Quote) (Reply)
Le persone con problemi mentali aumentano.
Uno é sempre “quello” che adesso ha deciso di travestirsi di donna e cui consigliamo di andare a farsi una piccola operazione se le sue inclinazioni sono queste.
Poi abbiamo i mistici mitomani che vedono solo loro quello che noi non possiamo vedere. sentono anche delle voci che noi non possiamo sentire.
sand-rio(Quote) (Reply)
Michele alias maddalena dal tuo Avatar
o Giovanni tu hai da dire sicuramente
chi sei?
Tru(Quote) (Reply)
Oddio 😆
Un nuovo “Bora”..questa volta anche religioso! 😆
Alex(Quote) (Reply)
Tru per favore potresti metterti incontatto con il nostro amico Ruggero sul forum NIA? Sono sicuro che lui potrá aiutarti.
sand-rio(Quote) (Reply)
Le realtà esistono come l’invisibile ma chi è reale non si nasconde
io non dico ne falsità ne voglio dire male
io dico la verità e non sono psicotico o cose
poi a voi credere
ma non dico bugie
Tru(Quote) (Reply)
Vi benetico tutti statemi bene e amate le cose che non conoscete perchè
sono la sola cosa che abbiamo
per noi e per tutti
specie per noi e per quello che dobbiamo agli altri
ricordatevelo .. benedetti.
Tru(Quote) (Reply)
TRU O CARO TRU MENO MALE CI SEI TU
QUI TUTTO è SCIENZA , MA CI MANCAVA LA SCEMENZA
TRU O CARO TRU LASCIACI RAGIONARE E VERIFICARE
QUALE E’ LA TUA PROVENIENZA ?
FORSE UN PIANETA LONTANO ?
NO PURTROPPO,
AAAIII NOI SEI UN TERRERSTRE UNO COME NOI
CHE SFORTUNAAAAAA
A parte lo scherzo da parte tua manca il metodo scientifico la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabilescientifico .
TRU non sò se ho reso….(io solo terza media),quindi se non sei d’accordo erudiscimi oppure qualcuno intervenga .
ciao a tutti scusate per lo sfogo.
Luigi
Luigigi(Quote) (Reply)
Sai cosa manca al 4 luglio …
L’eclissi infatti
Eclissi Solare Totale dell’11 Luglio 2010
La seconda eclissi solare dell’anno si presenterà l’11 luglio 2010 e sarà un’eclissi solare totale. Rappresenterà anche l’unica eclissi solare totale visibile quest’anno. La totalità avrà una durata di un massimo di 5 minuti e 20 secondi esattamente al punto indicato nella mappa sottostante (coordinate: 19,7 S e 121,9 W). La totalità inizierà alle 18:15:15 GMT (UT) e terminerà alle 20:51:42 GMT (UT), nel momento in cui l’ombra lascerà la Terra.
Gli allinementi planetari non contano conta la luna.
Tru(Quote) (Reply)
Si vede dall’italia l’ho vista da Stellarium come mai nessuno ne parla qua.. vi è sfuggita o non importa.. le cose vanno verificate sul campo. Questa eclisse centra con il sole .. ma nessuno l’ha vista.Cioe vediamo di fare ricerche serie.
Tru(Quote) (Reply)