Archivi categoria: Ciclo 24

SIMON’S BACK…

Un caloroso saluto a tutto il popolo di NIA e un Buon 2019 a tutti…dopo non so nemmeno io quanti anni, mi ritrovo a scrivere un editor su NIA, blog da me fondato nel lontano ottobre 2008, proprio quando si era appena entrati nel profondo minimo solare che ha contraddistinto il passaggio tra i cicli 23 e 24.

Da allora sono passati 10 anni, e dopo che il blog e’ stato amministrato e gestito in maniera ottimale dall’ottimo e preparatissimo Michele, mi ritrovo qui, ancora una volta, a scrivere di Sole, di cicli solari e probabili interferenze con il nostro clima. Da allora ne sono successe di cose nella mia vita privata e professionale, dal matrimonio, dalla nascita di mio figlio Tommaso, dalla specializzazione in medicina del lavoro, l’acquisto della casa. Insomma cose quotidiane e comuni a molti di voi, ma che sicuramente mi hanno rubato tempo ed energia rispetto a 10 anni fa. Ma la passione e’ sempre rimasta la stessa, la fissa anche, neve, freddo, gelo, il sole che governa tutto, come allora, oggi piu’ convinto che mai…

Sono sicuramente un po’ arruginito, alcune cose me le devo ripassare, sicuramente non avro’ piu’ lo stesso tempo che avevo prima, ma cerchero’ ogni tanto di scrivere e rendere vivo questo blog, il primo che ha parlato qui in Italia di sole.

Tutto e’ nato quando qualche giorno fa, poco prima della notte di S. Silvestro, mi arriva un email da Altervista in cui mi si chiedeva di dare un segno della mia esistenza su questa terra… 😉 altrimenti entro 30 giorni, il blog sarebbe stato rimosso… non ci ho pensato 2 volte… subito mi sono collegato a NIA, ed ovviamente, non ricordavo la pw, cosi mi sono subito mosso per riaverne una, ma Altervista nel frattempo visto il lungo periodo di inattivita’ mi aveva bloccato il servizio email…quindi ho dovuto prima collegarmi con altervista (ed anche lì avevo scordato la pw) e solo oggi sono riuscito a sbloccare la situazione e come promesso in anteprima ieri sera, eccomi qui…

Cosa trovo al mio ritorno…trovo un sole che si e’ rimesso a dormire (non che il massimo del ciclo solare 24 sia stato poi chissa’ cosa), ma ora durante il 2018 siamo entrati un’altra volta, proprio come nel 2008 all’apertura del blog, nella fase del minimo solare. Dai dati che ho fatto in tempo a scrutare in rete, questo 2018 ha fatto circa 220-230 giorni spotless contro i 270 del 2008, ma non mi stupisce piu’ di tanto, in quanto i nostri amici catanesi e company della rete del Sidc avranno perfezionato ancor di piu’ le loro tecniche di avvistamento delle macchie solari, dati che e lo ribadisco ancora ora e con ancor piu’ veemenza di allora, sono assolutamente impossibili da confrontare con quelli del passato… aggiornamento: mi fanno giustamente notare che l’anno 2018 va paragonato col 2007, quindi bene cosi’)

Non ci resta che osservare e vigilare, ricordanto che il clima della Terra e’ sempre mutato e che sono le fasi dei cicli solari a modularne la fattispecie, per buona pace dell’agw e della setta che vi e’ dietro.

Colgo l’occasione per ricordare a tutti che io ce la mettero’ tutta per rendere il blog il piu’ attivo possibile, ma si ricercano editor che mi diano una mano, senza nessuna pressione e nessun vincolo, ma spinti solo dalla passione per NIA, la meteorologia e la climatologia.

Stay tuned, Simon

Proprio ieri primo giorno dell’anno compare un inutile macchia nell’emisfero nord…

 

Il 2017 inizia …. e il minimo solare avanza !

Breve e veloce aggiornamento sulla situazione dell’attività EM solare, dopo mesi e mesi di silenzio, causa nulla di nuovo.. 🙂 Cari lettori di Nia, oramai siamo entrati a pieno titolo nel 2017 e la nostra stella sembra voler proprio tirare i remi in barca. Il minimo solare avanza e i segnali più significativi della prossima flessione dell’attività elettromagnetica si trovano chiaramente, in un maggior numero di giorni senza macchie solari e nella preliminare fase di appiattimento del flusso solare.

Dinamiche ovviamente legate l’una a l’altra. Nelle ultime settimane, il flusso solare, ha registrato deboli oscillazioni comprese fra 70 e 80. Flare e CME iniziano ad essere un lontano ricordo e il continuo distacco dai poli dei buchi coronali verso la posizione equatoriale (vedi ad esempio in queste ore la CH 782 & CH 783 ) sono un’ulteriore indicazione dell’avvicinamento verso la prossima transizione del ciclo solare e quindi prossimo cambiamento di polarità della nostra stella.

Ulteriori considerazioni e osservazioni saranno riportate nei commenti, strada facendo, nei prossimi giorni.

Attendo vostre idee e pensieri … ad esempio, fra quanti anni ci sarà la transizione ?

Michele

Janssens J. ha aggiornato la sua pagina web

Mentre il ciclo solare (nella sua preliminare fase di discesa) sta mostrando passeggeri periodi d’accelerazione con : balzi del flusso solare, crescita di deboli macchie solari, esplosioni di massa coronale etc.. Janssens J., persona della quale non conosco minimamente alcuna generalità, ha recentemente aggiornato (in data 3 luglio 2016) la sua ottima pagina web di monitoraggio d’avanzanzamento del ciclo solare SC24.

Per gli amanti dello studio/monitoraggio del Sole, consiglio caldamente la pagina web sotto riportata. Pagina web costruita in maniera decisamente ottima, con tutti i principali indici solari e meno conosciuti, tenuti costantemente aggiornati e sotto osservazione.

http://users.telenet.be/j.janssens/SC24web/SC24.html#RSC24

Di seguito ho riportato traccia di alcuni dei principali indici di monitoraggio dell’attività solare.

Absolute and smoothed sunspotnumber SC23-SC24

Hemispheric sunspotnumber SC23-SC24

Butterfly-diagram

Sunspot Area

Hemispheric sunspot area

Smoothed number of C-, M-, and X-class flares

Buon fine settimana/inizio,

Michele

Aggiornamento solare di marzo 2016

Sono ben costruite e ripiene di interessanti osservazioni, le relazioni solari mensili redatte dal Sig. David Archibald. Quella che riporto è una veloce traduzione del post scritto da david e depositato sul blog di Antony Watts.

….

Ci sono un paio di caratteristiche interessanti sullo stato attuale del Sole. Il primo è il conteggio dei raggi cosmici, che ha avuto una rapida inversione negli ultimi mesi :

Figura 1 : Oulu conteggio dei raggi cosmici dal 1964 al 2016

Il conteggio dei neutroni è sulla strada per il raggiungimento di un conteggio pari a quello registrato durante la rapida inversione del ciclo solare 19. Ciclo solare, nel quale si è verificato il periodo di raffreddamento del 1970. Mentre siamo ancora probabilmente lontani (circa tre anni) dal minimo solare, ci si stiamo avvicinando ai valori (conteggio minimo) prima dell’ultimo minimo.

Figura 2 : Indice Ap dal 1932 al 2016

Il conteggio del picco dei neutroni, in relazione al minimo solare occorso tra il ciclo 23 e il 24 è ben al di sopra dei livelli registrati prima del minimo. Attualmente, siamo ancora lontani dal quel piano d’attività che ha dato origine al crollo dell’indice Ap concluso nel 2009.

Figura 3 : F10.7 Flux 2014-2016

Il flusso solare F10.7 sembrava aver registrare un trend al ribasso disciplinato durante la maggior parte del 2015. Dal mese di agosto 2015,  la pendenza della tendenza al ribasso è rimasta la stessa, ma la gamma si è dimezzata.

Figura 4 : Attuale angolo d’inclinazione della corrente eliosefrica

Tutto ciò che si può dire da questo grafico è che siamo ancora lontani dal quel momento nel quale la corrente eliosferica diffusa è appiattita, miglior segnale possibile dell’ingresso in un minimo solare.

Figura 5 : Pressione del flusso del vento solare dal 1971 al 2016

Figura 6 : Campo Magnetico Interplanetario dal 1966 al 2016

L’ IMF e la pressione del flusso del vento solare hanno eseguito una rampa di salita, mentre il flusso solare F10.7 è sceso.

Figura 7: Emisferica area delle macchie solari dal 1985 al 2016

Il picco delle macchie solari è stato registrato più tardi ed è stato più grande nell’emisfero sud che nell’emisfero settentrionale, negli ultimi tre cicli solari.

Figura 8: Emisferica area delle macchie solari e flusso solare F10.7 dal 1985 al 2016

Questo grafico è stato realizzato prendendo i dati dalla figura 7 con i dati dell’area delle macchie solari tracciati cumulativamente con il flusso F10.7. Essa mostra una buona correlazione tra l’area delle macchie e il flusso F10.7. Flusso F10.7, che è il migliore indicatore del livello dell’attività solare.

Figura 9: Intensità del campo magnetico polare solare emisferico dal 1976 al 2016

La seconda cosa interessante circa lo stato attuale del sole è l’asimmetria evidente nelle figure 7 e 8, che potrebbe aumentare molto di più, se ci basa sulla divergenza della forza del campo magnetico polare solare tra il nord e il sud.

Figura 10: Flusso solare F10.7 e conteggio dei neutroni

Anche questa traccia sembra altrettanto interessante. Fino al 2006, l’invertito numero di neutroni ad Oulu seguiva il flusso F10.7, ha stretto contatto e con un certo ritardo. Dal 2006, ad ora il numero di neutroni è di circa 500 impulsi al minuto superiore a quello che era stato in precedenza e rispetto al flusso solare è in ritardato.

 

Fonte : http://wattsupwiththat.com/2016/03/28/solar-update-march-2016/

Squilibrio emisferico solare

Mentre il ciclo solare SC24 sta lentamente procedendo verso la sua iniziale fase di discesa, oltre alla nota è discussa debolezza del ciclo, volevo porre alla vostra attenzione quella che ritengo essere una chiara peculiarità del corrente ciclo solare : Il deciso squilibro dei due emisferi solari. A testimoniare detto squilibrio, non troviamo solo il noto grafico dei campi magnetici polari, ma anche lo specifico grafico sotto riportato. Grafico, che rappresenta la differenza fra i campi polari solari emisferici. I valori positivi indicano i campi riferiti al nord, i valori negativi, più forti, sono riferiti al sud.

Attualmente si sta registrando la più grande differenza nel campo dal 1976 ( inizio della raccolta dei dati ).

Link : http://www.kaltesonne.de/die-sonne-im-februar-2016-und-die-aktuellen-warmerekorde/

Squilibrio fra i due emisferi evidenziato anche dal totale trasporto del flusso magnetico (zone) per gli ultimi 3,5 cicli solari.

Link : http://wso.stanford.edu/gifs/all.gif

L’immagine sopra riportata, oltre ad evidenziare il totale rallentamento del flusso del corrente ciclo, in confronto ai passati, mostra la forte flessione che ha subito l’emisfero nord (l’aree di colore grigio sono fortemente ridimensionate o assenti alle varie latitudini nell’emisfero nord).

Ed inoltre…. recentemente J. Janssens ha aggiornato la sua ottima piattaforma di monitoraggio dell’attività solare. Link  : http://users.telenet.be/j.janssens/SC24web/SC24.html

In quest’ultima piattaforma, ha testimonianza del sopra citato squilibrio troviamo altre due tracce. La prima rappresenta l’emisferico conteggio delle macchie solari SC23-24. La seconda, l’emisferica area delle macchie solari.

Il grafico sopra riportato mostra l’evoluzione del numero delle macchie solari emisferico. E’ chiaro che il primo massimo solare del ciclo SC24 è dovuto alla maggiore attività dell’emisfero settentrionale solare (Rn=66,4 nel mese di novembre 2011), mentre il secondo e maggiore massimo è il risultato di una maggiore attività del polo sud solare (R = 83,3 nel mese di febbraio 2014).

Dal massimo solare del ciclo SC18 fino al massimo del ciclo solare SC20, l’emisfero settentrionale solare ha chiaramente dominato l’attività solare. Dal ciclo solare SC21 al corrente SC24, il testimone sembra essere passato a l’emisfero sud.

Entrambi i grafici (linea di colore rosso per il primo e area di colore rosso per il secondo) evidenziano l’attuale e maggiore attività concentrata a sud. Quale significato e valenza possa avere questa separata e distinta progressione dei due emisferi mi risulta essere decisamente poco chiaro. Questa distinta progressione, mi spince ad ipotizzare un collegamento fra lo squilibrio dei due emisferi e la bassa attività solare. Infatti, se osserviamo la seconda traccia, notiamo che detta irregolarità era già presente nel debole ciclo solare SC20. Tuttavia, nel passato ciclo solare SC20 (1960-1970 circa) a prevalere era stato l’emisfero nord.

Il mio consiglio è quello di monitorare le prime due traccie (la differenza fra i campi magnetici polari e il trasporto totale del flusso). Per il momento è tutto … non voglio spingermi oltre, c’è il forte rischio di entrare nel campo delle effimeri ipotesi e congetture campate in aria…

Michele