New Mexico, 14 giugno 2011, NIA non è più sola: tre ricerche scientifiche indipendenti annunciano un forte calo dell’attività solare nell’arco dei prossimi decenni!

Nella giornata di ieri si è tenuta un importantissima conferenza sul sole nel New-Mexico in cui si sono svelati i risultati di tre ricerche scientifiche che portano tutte alla stessa conclusione: il nostro astro sta attraversando una profonda fase di quiete iniziata come ben tutti sappiamo nel corso del 2008, ma che sarebbe destinata  proseguire anche nei prossimi decenni.

Questo è il link in lingua inglese:

http://www.space.com/11936-sun-weather-sunspot-cycle-announcement-preview.html

Partiamo con la traduzione (non linciatemi se non sarà in italiano perfetto, spero comunque di farvi capire almeno i concetti principali)

Nel sole stanno accadendo delle cose strane, tra cui la veloce decadenza delle macchie solari e il forte indebolimento dell’attività magnetica vicino ai poli, tutti fatti che potrebbero voler dire che il nostro astro si prepara ad essere meno attivo nei prossimi anni.

I risultati di tre studi separati sembrano dimostrare che anche ora che il ciclo sta andando verso il suo massimo, il sole potrebbe andar incontro ad un periodo di bassa attività, che potrebbe perdurare anche nel corso del prossimo ciclo, con forte diminuzione delle numero delle macchie o con addirittura la loro totale scomparsa!

Gli studi hanno esaminato una corrente a getto mancante all’interno del sole, la dissolvenza delle macchie solari sulla superficie visibile del sole, e i cambiamenti nella corona e vicino ai poli.

“Questo fatto è molto insolito e inaspettato”, ha dichiarato Frank Hill, direttore associato del National Solar Observatory. “Ma il fatto che tre studi sul sole totalmente differenti ed indipendenti abbiano puntato nella stessa direzione è un potente indicatore che il ciclo delle macchie solari potrebbe andare in letargo.”

Le Macchie Solari

Le macchie solari sono zone temporanee sulla superficie del sole che sono causate da una intensa attività magnetica. Queste strutture talvolta possono sfociare in energiche tempeste solari che inviano flussi di particelle cariche nello spazio.

Gli astronomi studiano queste macchie perché il loro numero e  frequenza sono gli indicatori principali dell’ attività del Sole, che aumenta e diminuisce in un ciclo di 11 anni. In genere, un ciclo dura circa 5,5 anni per passare da un minimo solare, quando ci sono poche macchie solari, ad un massimo solare, durante il quale viene amplificata l’attività delle macchie solari.

Attualmente, il sole è nel bel mezzo del periodo designato come ciclo 24 e sta procedendo verso il suo massimo. Tuttavia, i risultati recenti indicano che l’attività del prossimo ciclo solare,ovvero il ciclo 25, potrebbe essere notevolmente ridotta. Infatti, alcuni scienziati si chiedono se questo calo di attività potrebbe portare ad un secondo minimo di Maunder, che è stato un periodo di 70 anni (dal 1645 al 1715) durante il quale il sole ha fatto vedere praticamente poche o addirittura nessuna macchia soalre.

Hill è l’autore principale di uno degli studi che hanno utilizzato i dati del Global Oscillation Network Group che guardano le caratteristiche all’interno del Sole. (Il gruppo comprende sei stazioni di osservazione in tutto il mondo.) Gli astronomi hanno esaminato un  flusso del vento zonale da est ad ovest all’interno del sole, chiamato oscillazione torsionale. La latitudine di questa corrente a getto corrisponde alla formazione di nuove macchie solari in ogni ciclo, e questo modello ha già avuto successo per aver previsto l’inizio ritardato dell’ attuale  ciclo 24.

“Ci aspettavamo di vedere l’inizio del flusso zonale per il Ciclo 25 da ora, ma non vediamo alcun segno di esso”, ha detto Hill. “Ciò indica che l’inizio del ciclo 25, può essere ritardato al 2021 o 2022, o può addirittura non accadere più.”

Il campo magnetico del sole (L&P)

Nel secondo studio, i ricercatori hanno notato una tendenza nel lungo termine ad un indebolimento nella forza magnetica delle macchie solari, e prevedono che entro il prossimo ciclo solare, il campo magnetico del sole sarà così debole che poche, o addirittura nessuna macchia risucirà a formarsi!

Con più di 13 anni di dati raccolti sulle macchie solari grazie al telescopio McMath-Pierce al Kitt Peak in Arizona, Matt Penn e William Livingston hanno osservato che la forza media del campo magnetico è diminuito in modo significativo nel corso del ciclo 23 e ora prosegue nel ciclo 24. Di conseguenza, le temperature delle macchie solari sono aumentate divenendo meno scure e quindi meno visibili.

Se la tendenza continuerà, la forza del campo magnetico del sole scenderà sotto una certa soglia e le macchie solari potrebbero scomparire del tutto, perchè il campo non sarà forte abbastanza per superare tali forze convettive sulla superficie solare.

Studi sulla corona solare

In un altro studio separato, Richard Altrock, responsabile del programma di ricerca sulla corona solare presso presso lo stabilimento NSO nel New Mexico, ha esaminato la corona solare, osservando un rallentamento della normale attività magnetica a livello dei poli.

“Una cosa fondamentale da capire è che quei meravigliosi filamenti coronali sono in realtà potenti e robuste strutture magnetiche radicati all’interno del sole”, ha detto Altrock. “I cambiamenti che vediamo nella corona riflettono profondi cambiamenti all’interno del sole.”
Le nuove macchie solari emergono solitamente a una latitudine di circa 70 gradi all’inizio del ciclo solare e poi si spostano verso l’equatore. Il nuovo campo magnetico spinge contemporaneamente i residui del ciclo passato per 85 gradi verso i poli. Il ciclo attuale, tuttavia, sta mostrando un comportamento diverso.

“Il ciclo 24 è iniziato tardi e lentamente e non può ormai essere abbastanza forte da creare una corsa ai poli, così vedremo un massimo solare molto debole  nel 2013, se non del tutto mancante”, ha detto Altrock. “Se la corsa ai poli non si riesce a completare, questo crea un dilemma enorme per gli studiosi, in quanto significherebbe che il campo magnetico del Ciclo 23 non sparirà completamente dalle regioni polari. … Nessuno sa cosa il sole farà in quel caso “. (Aggiungo io, vi sarà la non inversione dei poli magnetici, la stessa cosa che accadde durante il Maunder!)

Se i modelli si rivelano corretti e le tendenze dovessero continuare, le conseguenze potrebbero essere di vasta portata.

“Se abbiamo ragione, questo seppur debole massimo solare potrebbe essere l’ultimo che vedremo per qualche decennio,” ha detto Hill, in grado di influire su tutto, dalle esplorazioni spaziali alla delicata situazione climatica del nostro pianeta!”

Quindi riassumendo, abbiamo che 3 ricerche indipendenti, una sulle macchie soalri, un’altra (quella di L&P) sul campo magnetico e l’ultima sulla corona solare, hanno raggiunto lo stesso risultato: stiamo attraversando un periodo di bassa attività solare (e questo già lo sapevamo) destinato molto probabilmente a perdurare per diversi cicli o decenni.

Senza nulla togliere a questi ricercatori, qui su NIA è tre anni che in maniera seppur amatoriale stiamo dicendo le medesime cose…dalle ricerche effettuate e rese pubbliche nella conferenza di ieri non vi è traccia della probabile interferenza che i giganti gassosi quali su tutti Giove e Saturno possono avere sulla inibizione dell’attività soalre…qui su NIA abbiamo più volte parlato anche di questo, facendo particolare riferimento agli studi del compianto Timo Niroma  e del prof Landsheidt, senza poi contare infine il filone di pensiero della scuola russa guidata dal prof Abduasmatov e i suo stuti sulla Astometria (basta che digitate questi nomi sul motore di ricerca del blog e troverete molti articoli su questi studiosi).

Insomma, fateci togliere un piccolo sassolino dalle scarpe, alla faccia di chi continua e continuerà a dire che nel sole è ancora tutto normale…

Simon
 
 
 

 

49 pensieri su “New Mexico, 14 giugno 2011, NIA non è più sola: tre ricerche scientifiche indipendenti annunciano un forte calo dell’attività solare nell’arco dei prossimi decenni!

  1. Preferirei quasi che censuraste questi ultimi interventi, tanto per me quello che conta è che qualcuno di voi li abbia letti. Tanto la mia speranza di convincere qualcuno è sempre scarsissima seppur in lieve aumento.

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  2. Riposto il mio commento di ieri fatto sull’altro topic

    Mi dispiace per i caldofili e catastrofisti del global warming e del moriremo tutti affogati per lo scioglimento dei ghiacciai che nei prossimi 10/20 anni credo si impiccheranno. 😀

    e rinnovo anche io i complimenti al curatore del sito simon, ad ale, e un pò a tutti quelli che contribuiscono e hanno contribuito alla ricerca, quella vera e non farlocca!!!

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  3. malleus :

    Preferirei quasi che censuraste questi ultimi interventi, tanto per me quello che conta è che qualcuno di voi li abbia letti. Tanto la mia speranza di convincere qualcuno è sempre scarsissima seppur in lieve aumento.

    accolgo la tua richiesta a braccia aperte

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  4. Grande NIA!! Mi sento con voi, nelle mie piccole ricerche partite da altri ambiti se sono arrivato al Sole non è affatto per un caso. Siete una fonte inesauribile, continuate così!

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  5. Ringrazio a tutti per i complimenti, ma vorrei anche invitarvi a rimanere tranquilli e a nn viaggiare troppo in alto cn la fantasia….

    il sole è in letargo, e questo è ormai un dato di fatto e molto probabilmente rimarrà in tale fase per altri anni, ma nn ci è dato sapere quanti e soprattutto bisognerà studiare meglio il modo in cui la bassa attività solare intereagisce col clima!

    Continuo a ribadire che nessuno degli articolisti di NIA ha mai parlato di ere glaciali o di Peg, per quanto il nome del blog stesso possa invitare a farlo…

    serve del tempo, tanto tempo per capire meglio le dinamiche che stanno dietro al sistema climatico terrestre, di certo ho sempre pensato che il sole sia il principale motore del clima sulla terra, ma ripeto nn sappiamo in che modo precisamente intereagisce e quanto tempo occorre!

    Speriamo che molti più scienziati in futuro seguano il nostro esempio e lascino perdere la storiella della CO2, per riuscire a comprendere meglio i difficili legami tra il sole ed il clima…servono cervelli in gamba…noi continueremo a fare del nostro meglio per raccontarvi le novità nn solo sul sole ma anche sui cambiamenti climatici legati alla sua bassa attività!

    Simon

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  6. Complimenti anche da parte mia, ma aspettiamo che siano passati i fatidici 3 anni…questo ciclo ci ha insegnato l’imprevedibilità dell’attività solare, prendendo spesso in contropiede tutti quanti…

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  7. @ice2020
    quoto!!!!!step by step.Per ora abbiamo azzerato una trentina d’anni di GW,siamo di fatto tornati al punto di partenza,speriamo bene di andare anche sotto nei prossimi anni.

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  8. Luke73 :
    Complimenti anche da parte mia, ma aspettiamo che siano passati i fatidici 3 anni…questo ciclo ci ha insegnato l’imprevedibilità dell’attività solare, prendendo spesso in contropiede tutti quanti…

    perfettamente d’accordo

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  9. Ciao a tutti, naturalmente ho seguito anche io quanto si é discusso a New Mexico. Resto sempre della mia idea (lievemente differente da quell di Simon) che ogni lungo minimo ha sue caratteristiche uniche, e che questo minimo di Eddy (chissá se poi lo chiameranno cosí o lo chiameranno minimo della CO2?) forse potrá essere piú simile ad un Maunder 2 che a un dalton 2…. ma queste sono solo mie impressioni che ho sempre sostenuto da oltre 1 anno.

    Per quanto riguarda quello che sará l´impatto di un tale cambiamento climatico sulle varie regioni del pianeta, Vi rimando alla lettura di quanto studiato e scritto da un Ente Governativo americano.
    Sarebbe forse interessante tradurre le decine di pagine e pubblicarle a puntate… perché danno una idea interessante di cosa ci potrebbe riservare un futuro prossimo.
    http://www.cna.org/sites/default/files/news/FlipBooks/Climate%20Change%20web/flipviewerxpress.html

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  10. Intanto faccio questo aggiornamento importante!!!

    Aspetto la conferma di nitopi per il conteggio del NIA’s Count, perchè potremmo tornare al vecchio metodo, quello più preciso e molto più affidabile

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  11. Ciao fabio.
    Intanto complimenti per la traduzione a Simon..
    Tanti pezzetti che cominciano a incastrarsi e il puzzle diventa un pò più chiaro.

    Fabio, hai ricevuto l’e-mail?
    Secondo me ricalibrando i parametri del vecchio programma (l’ultimo per soho) dovrebe funzionare…

    Se ci riesco faccio due prove anche io ma sono molto occupato sul lavoro e la prossima sett. vacanze in Corsica 8) )

    Ciao
    Luca

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  12. P.S.
    Sarà interessante vedere il comportamento dei poli e dell’atmosfera all’ingresso di un ciclo di bassissima attività…
    Dico l’ingresso perchè il culmine io di sicuro non lo vedo … forse mia figlia… da anziana….

    Ciao
    Luca

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  13. So che è dura andare su certi siti ,ma è interessante sapere che anche se il ns Sole si spegnesse lentamente, la CO2 farebbe comunque “arrostire” xchè……”L’effetto di riscaldamento dovuto all’aumento di CO2 supera di gran lunga l’influenza dovuta ai cambiamenti dell’orbita terreste od alla attività del Sole”……!
    …complimenti a tutti x il lavoro che fate!
    http://www.skepticalscience.com/translation.php?a=53&l=17

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