La corrente del golfo oggi.

– Minore spinta e andamento più caotico –

 Torniamo a parlare della corrente del Golfo qui su Nia. L’idea di riproporre quest’argomento sul blog, non è figlia della mia mente, ma della nostra utente “Betty” che la alcune settimana fa scriveva:

Ciao… La corrente del golfo potrebbe essere un effetto scatenante per quel che riguarda il raffreddamento del clima in alcune zone del globo? Si sa attualmente come sta? In alcuni siti si dice che sta per spegnersi, ma, leggendo poco tempo fa su Meteo Giuliacci alcune curiosità in proposito, egli sosteneva che la corrente del golfo non solo non sta rallentando ma anzi sembra lavorare con maggior intensità per regalarci più tepore….Betty “

Detto argomento è già stato sviscerato ed analizzato più volte nei passati anni su questa piattaforma. Quale occasione migliore quindi, per riproporre quest’argomento, controllandone il suo stato attuale di salute.

All’interno di questa nuova analisi troverete inoltre, vari collegamenti a pagine web che fanno riferimento ad articoli scritti nella passata stagione. Articoli teorici, che ne descrivono le caratteristiche e impatti sul clima europeo o contenenti viceversa, analisi, monitoraggi nei passati anni. Lavori, come :

Il sistema delle correnti e la circolazione termoalina (1) http://daltonsminima.altervista.org/?p=10070

Un aggiornamento sulla Corrente del Golfo http://daltonsminima.altervista.org/?p=6609

In breve, ritengo, che il monitoraggio di una delle correnti oceaniche più importanti del nostro pianeta, deve continuare, visto e considerato le vicende solari e climatiche del nostro pianeta che sembrano puntare verso un deciso e radicale cambiamento.

Prima di addentrarci nell’analisi delle carte, premetto che da circa tre anni, oltre a seguire giornalmente le vicende astronomiche e meteorologiche, ho l’abitudine di andare a controllare (ogni circa 15 giorni), il percorso e la velocità della CDG, che ricordo per i meno addetti ai lavori : La corrente del golfo e la corrente nord Atlantica: che cos’è e COSA GLI STA ACCADENDO!

http://daltonsminima.altervista.org/?p=4933

“…..La corrente del Golfo, insieme alla sua estensione nord verso l’Europa, la corrente nord-atlantica, è una potente calda e veloce corrente oceanica che ha origine nel Golfo del Messico, esce attraverso la Stretto di Florida, e segue le coste orientali del Stati Uniti fino a Terranova, prima di attraversare l’Oceano Atlantico verso il Nord Europa dividendosi in due a circa 30° W, 40° N , una parte prosegue verso l´Europa del nord e una parte meridionale della corrente ricircola verso il sud verso l´Africa occidentale…”

Di seguito ho riportato un collegamento ad una interessante pagina web, che spiega, con una corretta ed adeguata terminologia le dinamiche interne ad essa ( vedi ad esempio i vortici stazionari eddy  ed i meander ), in uscita dal golfo del messico.

http://rads.tudelft.nl/gulfstream/info.shtml

Immagine che vi servira come termine di paragone,analisi, quando a termine di questo articolo riporterò le elaborazioni dei rilevamenti odierni. Continuando nella trattazione, c’è proprio da dire che in questi anni se non sono sentite e scritte di tutti i colori. Di notizie al limite del fantascientifico che ipotizzano un blocco totale, già in corso, ne sono uscite a bizzeffe.

Ma gli studiosi seri e che scendono in campo con strumenti e meno chiacchere, che cosa dicono i merito ? Come non ricordare allora, la ricerca della prof. Fiammetta Straneo. Qui trovate l’articolo scritto dal nostro Sand-rio : Una scienziata italiana in Groenlandia dice che….(e possibili relazioni con la deviazione della corrente del golfo?)

http://daltonsminima.altervista.org/?p=7492

“….I ricercatori, guidati da Fiammetta hanno scoperto che i cambiamenti nelle correnti oceaniche del Nord Atlantico portano acqua subtropicale, molto piú calda, sempre più a nord. Acqua calda con circa quattro gradi Celsius è stato trovata durante le loro ricerche. Questa acqua calda combinata con una sua rapida propagazione, ha consentito lo scioglimento di masse dei ghiacciai della Groenlandia…”

Ci sarebbe conferma quindi di un cambiamento . Ma che cosa sta realmente accadendo in questi anni. Già nel 2010 il nostro sand-rio aveva scritto questo post nel quale evidenziava una strana irregolarità :

 

“…..Infine voglio farvi vedere questa immagine del 6 gennaio 2010 dove potrete notare come ad un certo punto la corrente del Golfo gira a sinistra verso il Labrador…..”

Entrando nello specifico di questa trattazione riporto i siti web dai quali ho prelevando i vari report.

Il primo database è francese e ci fornisce dei report generati dopo aver eleborato i dati provenienti dal satellite euro-americano poseidon. Questa prima piattaforma è quella che preferisco per i suoi notevoli contenuti, analisi e l’ottima impostazione grafica. Piattaforma dove è possibile trovare animazioni delle temperature, correnti e salinitá di tutti gli oceani del mondo:

http://bulletin.mercator-ocean.fr/html/produits/bestproduct/welcome_fr.jsp

A nostra disposizione troviamo inoltre l’americano, fonte NOAA :

http://polar.ncep.noaa.gov/ofs/

E per concludere vi passo quest’ultima risorsa, fornita di un’ottimo archivio :

http://rads.tudelft.nl/gulfstream/#fig1

Su quest’ultima risorsa sono disponibili analisi a partire dal 2003.

Come avrete sicuramente compreso, quest’articolo non si prefigge l’obbiettivo di dimostrare cose eclatanti e scioccanti, come riportato in precedenza, ma segnalare una minor forza e degli strani comportamenti (cambi di direzione), che oggi sembrano essere confermati, paragonando le carte del 2007/2008 a quelle degli ultimi tre anni 2009-2010-2011 ed inizio 2012.

Che ci siano dei collegamenti con le posizioni delle alte/basse pressioni, uragani, cicloni o altro ? Nel successivo dibattito cercheremo di chiarire la questione.

Partiamo quindi con il riportare la situazione dell’intera visione della circolazione nel nord Atlantico in data  21 Feb 2007 a 0 metri di profondità.

http://img210.imageshack.us/img210/9967/29441035.jpg

Il 21 Febbraio 2007 a 100 metri di profondità.

CDG - 21 Febbraio 2007 - 100 metri di profondità
CDG - 21 Febbraio 2007 - 100 metri di profondità

Circolazione in uscita dalle coste Statunintesi il 21 Febbario 2007

http://img651.imageshack.us/img651/4034/49869787.jpg

Adesso andiamo a riportare e paragonare tali immagini, con l’attuale situazione. Registrazione del 22 Febbraio 2012 a 0 metri di profondità.

http://img705.imageshack.us/img705/6075/11417950.jpg

Il 22 Febbraio 2012 a 100 metri di profondità

http://img718.imageshack.us/img718/1306/54948545.jpg
CDG - 22 Febbraio 2012 - 100 metri di profondità

Circolazione in uscita dalle coste Statunintesi il 17 Febbario 2012

http://img827.imageshack.us/img827/7127/83922242.jpg

E’ evidente, in particolar  modo a 100 metri di profondità la netta differenza di velocità fra la carta del 2007 e l’attuale. Credo che a tale profondità siano da escludere collegamenti con i cambi circolazione troposferica…o sbaglio ?

Sono riuscito a trovare alcune vecchie immagini che risalgono nello specifico al 1996 e al 2000 rispettivamente :

 http://img585.imageshack.us/img585/6239/96939173.jpg

http://img859.imageshack.us/img859/9454/64127453.jpg

– Aggiornamento –

Ho trovato un ulteriore piattaforma, con un ottimo archivio che parte dal Marzo 2004.

Link : http://www7320.nrlssc.navy.mil/global_nlom32/navo/arc_list_GFSTRSP1.html

Confronto 11 Gennaio 2005 – 11 Gennaio 2012

Analisi :

–       2012 minore “vorticosità” rispetto al 2005 ( Vortici segnalati all’interno dei cerchi di colore bianco )

–       2012  minore velocità della “main current”. I vero e proprio asse o binario principale di spinta ( Vedi le linee di colore nero indicate all’interno del binario di colore rosso principale , segnalate con dei rettangoli di colore bianco)

 Animazioni primi venti giorni mesi di Gennaio 2005 – 2012

Ho realizzato anche due animazioni (primi venti giorni) che poste a confronto, evidenziano, mettono in risalto ad un osservatore attento, le differenze sopra riportate. In particolare si ponga maggiore attenzione alle caratteristiche che la main current del 2012 assume tra  i 50° e 60° gradi di longitudine (50W – 60W), in confronto a quella 2005.

 L’attuale corrente è frammentata ed i vortici sono estremamente rari o assenti . Sintomo di una spinta minore !

Prego l’utenza di attendere il caricamento dell’animazione (durata di circa 2,3 minuti) e porre successivamente particolare attenzione al confronto delle immagini, avvio dell’animazione.

 

 

 

A questo punto dell’analisi , ulteriori commenti ed osservazioni mi sembrano superflue.  Considerando che l’immagini non sono state prelevate da una sola banca dati, ma bensì da tre banche dati distinte .

Analisi, che confermano chiaramente che la corrente del golfo si è INDEBOLITA e il suo percorso verso l’Europa è più CAOTICO e FRAMMENTATO. Infatti come altri editor di Nia avevano già riportato in alcuni articoli passati , vedi biennio 2009 -2010, in alcune settimane si è perfino registrato  un cambio di direzione. Nello specifico, nel bel mezzo del’oceano Atlantico, in alcuni periodi è stato riportato un cambio di direzione.

La corrente è sembrata deviare verso le coste della Groenlandia, invece di proseguire verso l’Europa. Questa anomalia confermerebbe la scoperta della prof. Fiammetta Straneo.

In base a queste preliminari analisi , questo cambiamento, sembrerebbe aver avuto inizio a partire dal 2000. Il collegamento con la flessione dell’attività solare sembra quindi più che evidente. Credo che in prossimo futuro non ci attendano solo drastici cambiamenti a livello di circolazione atmosferica ma anche veri e propri rivoluzioni a livello di circolazione termoalina globale. Mi viene da pensare a questo punto delle analisi , la corrente presa in esame è una fra le più conosciute, ma le altre, meno conosciute e di importanza non minore, come si stanno comportando ?

Attendo le vostre osservazioni.

 

Michele

125 pensieri su “La corrente del golfo oggi.

  1. Bernardo Mattiucci :Zambo, non maneggio la fisica. Conosco solo i meccanismi che stanno alla base di alcuni eventi di interesse “planetario”. Ma non posso essere preciso e/o usare formule o roba del genere. Studiai queste cose tempo fa e sinceramente il mio neurone ora sta pensando a tutt’altro. Per me, cioe’, queste sono cose assodate che non vanno messe in discussione perche’ e’ come disquisire sulla tonalita’ di un grigio: Se e’ grigio perla, se e’ grigio scuro, se e’ questo o quello. Ma sempre grigio e’, e per noi non ha importanza la tonalita’. Alla base di tutto c’e’ sempre e solo la differenza di temperatura tra aree piu’ o meno distanti. Che poi la rotazione del pianeta imprime una certa direzionalita’ ai venti questo e’ ovvio e la fisica elementare puo’ spiegarci il perche’. E non lo metto in discussione. Ma non mi si puo’ dire che anche senza CDG i venti continuerebbero a muoversi ugualmente perche’ e’ una grandissima stronzata. Il vento viene creato e viene mantenuto in essere dalla differenza di temperatura. Modifica questo parametro e dopo un certo lasso di tempo avrai modificato indirettamente anche i venti. Con o senza rotazione del pianeta.
    Per quanto riguarda il discorso dei ghiacci, non ho mai detto, mi pare, che arriveranno alla Spagna. Ho detto che la francia continentale, e comunque tutta l’europa continentale, verrebbero ricoperte. Ne piu’ e ne meno quello che successe durante l’ultima PEG. C’era neve ovunque…. Neve che persisteva per quasi tutto l’anno e che ha determinato un drastico calo della produzione agricola.
    Ma durante la PEG, tra l’altro, non si e’ avuto neanche il fermo della CDG, ma solo una fluttuazione.
    Se la CDG continuera’ a rallentare, come sta facendo da oltre 30 anni, presto non avra’ piu’ la “spinta” necessaria per oltrepassare le isole britanniche. E questo fara’ scattare modifiche sostanziali al clima europeo.
    Non so se ho risposto o meno alla tua domanda. Perdonami ma ho pochi minuti al giorno per internet… che sto ancora cercando di risolvere i problemi causati dalla Neve!

    Ciao bernardo,
    in parte si, ossia concordiamo che:

    1) una chiave essenziale di lettura del vento è la differenza di temperatura (e qui converrai che l’elementoi di certo ben più importante è il differente riscaldamento tra poli ed equatore)

    2) La rotazione terrestre imprime un andamento tipico alle correnti atmosferiche (ossia Ovest – Est)

    Dunque mi risulta sempre più difficile pensare che, mediamente, la corrente del golfo arrivi a bloccare, sino alla scomaparsa o addirittura all’inversione, la zonalità dei venti. Si tratterebbe di una sorta di “zona morta” nell’ambito di un generale Ovest-Est…
    Cioè in altre parole, sinché il gas atmosferico ha pressione (dunque sinché c’è il Sole che ci scalda – Poli ed Equatore in primis) e la Terra continuerà a ruotare, non riesco proprio a realizzare come possa esistere un’alterazione così vistosa nella struttura atmosferica.

    Ma riflettiamo un momento ancora su questa ulteriore cosa; che figure bariche ci vedresti dentro a quell’ipotetica succiatata area ?

    Forse in tal senso potresti darmi un chiarimento più preciso di ciò che intendi…

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  2. @zambo
    Sta di fattoche durante le glaciazioni recenti qualcosa cambia e la CdG non é in grado di mantenere la temperatura della zona settentrionale abbastanza calda da impedire la formazione di ghiacciai. Studiando un documento sulla Serra d’ Ivrea e la storia del Ghiacciaio Balteo sembra che l’ antica vegetazione nella zona a valle del ghiacciaio fosse molto simile a quella che attualmente si trova a circa 1500 mt di quota. Come se quindi il livello del mare fosse spostato di circa 1500 mt più in basso, probabilmente la verità é nel mezzo ovvero non credo che il levello del mare fosse così basso, oppure lo era solo il Mediterraneo.

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  3. Luci0 :
    @zambo
    Sta di fattoche durante le glaciazioni recenti qualcosa cambia e la CdG non é in grado di mantenere la temperatura della zona settentrionale abbastanza calda da impedire la formazione di ghiacciai. Studiando un documento sulla Serra d’ Ivrea e la storia del Ghiacciaio Balteo sembra che l’ antica vegetazione nella zona a valle del ghiacciaio fosse molto simile a quella che attualmente si trova a circa 1500 mt di quota. Come se quindi il livello del mare fosse spostato di circa 1500 mt più in basso, probabilmente la verità é nel mezzo ovvero non credo che il levello del mare fosse così basso, oppure lo era solo il Mediterraneo.

    Ciao Lucio,
    si sa benissimo quanto fosse più basso l’oceano nel momento di massima espansione dei ghiacciai wurmiani ossia circa 120 metri.
    Ben si conosce che sul Nord Italia, durante la glaciazione, vi erano probabilmente frequenti i – 40°C e che la fase estiva era fredda.
    Si sa benissimo che durante la PEG la corrente del Golfo era ben attiva, tant’è, come ho detto qualche post fa, è stata scoperta nel 1500 circa e mappata (propio nell’Atlantico centro-settentrionale) a fine del 1700. La massima espansione glaciale della PEG la si è avuta a metà del 1800 circa.

    Dunque la corrente del Golfo non ha sortito di fatto granché effetto nella PEG, su che base puoi pensare che abbia avuto un qualche effetto rilevate in una fase ben più severa e deterministicamente imposta da una situazione astronomica ?

    Durante gli anni dal ’50 al ’70 era o non era attiva la corrente del Golfo ? Eppure c’è stato lo stallo (della regressione) dei complessi glaciali di mezzo mondo compresi quelli Italiani.
    Si parlava apertamente (e molto erroneamente) di “nuova glaciazione” sui giornali. Dunque

    Non ti pare di sopravvalutare, così come Bernardo, la valenza di questa corrente marina nel contesto dei cambiamenti anche importanti occorsi in Europa ?
    Non so, io mi pongo un mare di domande e soprattutto cerco di guardare i fatti oggettivamente, senza per forza dover trovare una spiegazione a tutti i costi.
    Probabilmente sono io a sbagliare, ma tutti gli elementi qui scritti (documentabili si intende) non ti/vi fanno sorgere alcun dubbio a proposito dell’argomento in discussione ?

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  4. Allora, facciamo un ragionamento assolutamente astratto… teorico…. anche se riferito ad una porzione, emisfero nord, di un ipotetico pianeta simile al nostro. Con questo voglio dire che non mi riferisco affatto al caso europeo o nord-americano… sia chiaro!

    Abbiamo un’alternanza di 5 “zone” ben precise… Oceano pacifico, estremamente vasto, nord-america, con una barriera lungo il meridiano (montagne rocciose) e il resto pianeggiante, l’oceano atlantico con temperature e “potenze termiche” (passatemi il termine) ben superiori all’altro oceano, europa e per finire tutta la zona russo-siberiana.
    I venti acquisiscono il loro calore prevalentemente nelle zone oceaniche equatoriali e si muovono in un certo senso.
    Sappiamo che la zona russo-siberiana fa storia a se per vari motivi… Per il resto abbiamo quindi, e qui inizio con la parte puramente teorica, una zona di “carica” termica (oceano), una zona di “scarica” termina (continente), una di “carica” termina (oceano) ed una di “scarica” termina (continente).
    Finche’ c’e’ questa alternanza, il clima cambiera’ di poco in quanto i venti ogni volta che passano da un continente all’altro, incontrano anche un oceano sul quale si “riscaldano”.
    Se rendiamo “neutro” il contributo del secondo oceano, quello piu’ piccolo e caldo, avremo che i venti non incontrano la relativa zona di “carica” termica e arrivano sul secondo continente piu’ freddi rispetto alla situazione standard. Cosa accade?

    E qui iniziano i problemi.
    In Europa la CDG riscalda soprattutto le isole britanniche…. poi in parte si insinua nel mare del nord raggiungendo capo nord e addirittura le coste siberiane, in parte ridiscende lungo la francia.
    Ma la cosa piu’ importante e’ che la CDG attraversa da parte a parte l’oceano. Se continua a perdere di forza, e lo abbiamo visto qualche anno fa, la CDG non oltrepassa l’oceano, ma si infila nel canale di labrador aumentando lo scioglimento dei ghiacci della groenlandia. Questi sono essenzialmente acqua dolce, fredda, che si riversano nell’oceano atlantico e vanno a formare un ulteriore blocco contro il quale la gia’ indebolita CDG non riesce ad avere ragione. E’ questo il vero e proprio problema. La CDG arriverebbe a lambire la groenlandia nella parte occidentale e ridiscenderebbe comunque lungo le coste americane per ricominciare un ciclo che avrebbe vita breve. Perche’? Perche’ non c’e’ scambio di calore tra due sorgenti termiche poste alla stessa temperatura. Identicamente non c’e’ scambio di acqua tra due punti a salinita’ uguale. Questo e’ il problema…. non i venti o il clima che vengono sempre e soltanto dopo.
    Con il blocco della CDG nel mare del nord, si verrebbe a creare a distanza di qualche tempo un secondo blocco nel centro dell’oceano atlantico… e a seguire un ulteriore blocco nell’area equatoriale. E questo proprio perche’ tra equatore e tropico si avrebbe la stessa temperatura e salinita’… quindi niente scambio di fluidi.
    Quando tutto si blocchera’, i venti che sferzano gli stati uniti e che portano la neve periodicamente (ma sempre piu’ frequentemente) fin quasi alla florida, non incontrando la zona calda oceanica, continuerebbero la loro “corsa” verso est arrivando alle coste europee ancora molto freddi o comunque molto meno freddi di oggi. E questo costituirebbe un problema che sicuramente gli esperti di meteo potranno inquadrare molto meglio.

    Qui e in altri luoghi del web si e’ sempre detto che il film “the day after tomorrow” e’ una grandissima stronzata per questo o quel motivo. In realta’ il film ripropone in versione accelerata cosa realmente potrebbe accadere,… enfatizzando notevolmente gli effetti per poter meglio impressionare lo spettatore. Se stotituite ad ogni minuto della pellicola un anno terrestre… ecco che avrete un certo andamento che, purtroppo, gli scienziati hanno ben calcolato.

    Non credete a chi vuole vendervi aria fritta… il problema della CDG e’ per tutto il mondo occidentale un problema serio… e viene studiato e monitorato giornalmente dalla NASA, dal NOAA e dal Pentagono. E ci sono fior di studiosi che stanno cercando di capire a che punto siamo di questo benedetto rallentamento. E questo e’ un compito assai gravoso in quanto non si conoscono gli estremi.
    Se sai che una automobile puo’ avere una velocita’ massima di 200 km orari, nel momento in cui la vedi sfrecciare a 100 km orari puoi affermare che sta viaggiando al 50% della propria velocita’.
    Ma se la vedi sfrecciare a 100 km orari e non sai se la sua velocita’ massima e’ di 110 o 1600 km orari (e’ solo un banale esempio), beh… non puoi dire che questa macchina sta ancora andando fortissimo o se si sta praticamente fermando. Chi puo’ stabilirlo?

    spero di essere stato chiaro…
    a poi!

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  5. Zambo e Luci0. L’altezza degli oceani durante il punto di massima glaciazione era di circa 400 metri piu’ basso dell’attuale. Ci sono prove scientifiche che lo dimostrano.
    Inoltre c’e’ un sito web di uno degli studiosi che ha calcolato tale livello, nel quale e’ possibile vedere com’era la geografia terrestre con quel particolare livello degli oceani.

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  6. @zambo, leggo per intero solo ora il tuo ultimo post…
    Devi fare una distinzione enorme tra ghiacci marini e ghiacci continentali.
    Non dipendono dalla stessa causa e non hanno uno sviluppo cronologicamente simile…
    Durante l’ultima era glaciale, sul continente americano c’era una tale estensione di ghiaccio da ricoprire tutto il Canada e parte degli Stati uniti con uno spessore che arrivava fino ai 1500 metri. Questa estensione di ghiaccio, di fatto, continuava anche sulla groenlandia, l’islanda e la scandinavia.
    Durante l’erga glaciale la CDG aveva un percorso differente rispetto a quello attuale. Anche perche’ si presume che tutta lo crosta terrestre fosse disposta in modo leggermente differente rispetto ad oggi. E questo perche’… mentre nelle suddette zone vi era tanto di quel ghiaccio da ricoprire anche molti rilievi montuosi, in Siberia c’erano foreste rigogliose.
    E qui si aprirebbe un dibattito enome…. cosa avviene durante un’era glaciale?
    In molti pensano che tutto il mondo si ricopre di ghiaccio…. o almeno uno dei due esmisferi. Ma non e’ cosi’. Semplicemente si ha una estensione notevole di ghiaccio in zone dove attualmente non vi sono.
    Prendete ad esempio il polo sud… c’e’ un continente… ricoperto di ghiaccio con spessori anche di 1500 metri.
    Ora prendete il polo nord. C’e’ solo acqua… e ghiaccio piu’ o meno spesso.
    Se anche qui ci fosse stato un continente, il ghiaccio avrebbe raggiunto spessori considerevoli…
    ed e’ esattamente quello che e’ accaduto durante l’ultima era glaciale… quando il polo nord magnetico si trovava in una posizione differente e si presume che a causa della dislocazione della crosta terrestre, anche quest’ultima si trovava in una posizione differente.
    La fisica ci insegna che su un geoide come il nostro pianeta, una quantita’ di ghiaccio sufficientemente elevata, puo’ destabilizzare l’asse di rotazione imprimendo al corpo in rotazione un movimento per cosi’ dire squilibrato.
    Tale squilibrio puo’ provocare, insieme con uno spostamento repentino del campo magnetico terrestre, tutta la crosta terrestre facendola slittare su mantello sottostante.
    Questo e’ l’unico modo per spiegare in modo concreto e logico il perche’ durante l’era glaciale il nord america fosse ricoperto di ghiaccio e la siberia invece no.
    Poi.. probabilmente… la situazione e’ cambiata ancora diventando quella attuale.

    Ed ora?
    ora abbiamo che la CDG si sta fermando… inizia a perdere colpi…. il campo magnetico si sta spostando abbastanza rapidamente (non si sa di preciso di quanto… visto che il dato non lo troviamo da nessuna parte se non in riferimento a dati vecchi) e il ghiaccio sui continenti inizia ad aumentare anno dopo anno….
    E per finire il ciclo solare 24 e’ debole… e il 25 potrebbe abortire. Di sicuro questo non aiuta!

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  7. Bernardo Mattiucci :
    Zambo e Luci0. L’altezza degli oceani durante il punto di massima glaciazione era di circa 400 metri piu’ basso dell’attuale. Ci sono prove scientifiche che lo dimostrano.
    Inoltre c’e’ un sito web di uno degli studiosi che ha calcolato tale livello, nel quale e’ possibile vedere com’era la geografia terrestre con quel particolare livello degli oceani.

    Ciao Bernardo,
    domani leggo gli altri post e poi ti dico.
    Frattanto però mi ha colpito quel dato di 400 metri… Dove l’hai pescato ?
    Per curiosità sono andato a prendere il libro “Le variazioni del clima” per vedere se ricordavo bene e difatti è così.
    Poi cercando brevemente in internet: http://www.giss.nasa.gov/research/briefs/gornitz_09/
    ad un certo punto si legge

    “Massive ice sheets covered parts of North America, northern Europe, and several other regions during the last ice age. This huge volume of ice lowered global sea level by around 120 meters as compared to today”

    Dunque mi sa che i 400 metri non sono da intendersi come dici.

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  8. Io dico che non solo la formazione dei ghiacci aumenta l’ albedo, ma anche la riduzione dell’ estensione degli oceani crea problemi di alterazione dell’ albedo complessivo .. meno mari albedo in aumento più ghiaccio albedo in aumento e non solo i ghiacci altererebbero la circolazione delle correnti marine.
    Inoltre il tratto di oceano tra Groenlandia Islanda e Gran Bretagna risulta esser poco profondo probabilmente una volta innescata la fase di formazione dei ghiacci al nord i mari si ritirerebbero e isolerebbero l’ oceano Artico che non avendo più un sufficiente riscaldamento congelerebbe per metri e metri peggiorando ancora di più la situazione. In pratica superata una certo grado raffreddamento il processo sarebbe irreversibile … come un interruttore che scatta.

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  9. già 120 metri non mi sembrano proprio pochi..
    @Bernardo Mattiucci non è che riesci a postare il link di quel sito? ho archiviato già una valanga di immagini di vari periodi della nostra italia ed europa in generale mi incuriosisce alquanto certi tipi di studi!

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  10. Probabilmente durante i periodi glaciali le zone colorate di celeste erano terre emerse, in queste condizioni la Corrente del Golfo aveva grosse difficoltà a raggiungere l’ artico.
    Il blocco della CdG avveniva per mancanza d’ acqua.

    Fonte http://maps.ngdc.noaa.gov/viewers/bathymetry/

    Quando ho trovato questo sito si é aperto un mondo, notate le zone vicino alle coste delle Swalbard e Groenlandia sono solcate da specie di fiumi che io credo essere i segni lasciati di antichi ghiacciai … impressionante!! Che dire le risorse del Web sono impensabili 🙂

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  11. Effettivamente credo di aver confuso qualche dato :$ sorry… 🙁 (spero non sia segno di vecchiaia!!!!) 😀

    Qui c’e’ una mappa del pianeta con il livello dei mari a -120m: http://www.ngdc.noaa.gov/mgg/topo/pictures/GLOBALsealevelsm.jpg

    Qui potete trovare un applicativo per realizzare l’immagine del pianeta con il livello che volete…
    http://merkel.zoneo.net/Topo/Applet/

    Resta il fatto che moltissime immagini partono dal presupposto che tutto l’emisfero nord del pianeta fosse ricoperto di ghiaccio. Mentre non sembra essere cosi’. Ricerche scientifiche (ora non mi ricordo quali) hanno dimostrato che la Sibera era priva di ghiaccio durante l’era glaciale. Mentre il nord america. Si. Quindi la calotta era spostata rispetto all’attuale nord geografico… Le immagini quindi andrebbero rifatte.
    Se fosse effettivamente cosi’… potremmo avere una situazione molto differente dall’attuale… con una “cintura” di ghiaccio che univa il nord america all’europa…

    …da studiare!

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  12. Ciao Bernardo,
    allora allora… I tuoi duie post sono perlmeno discutibili, con in più evidenti incongruenze.

    Prendiamoli per pezzi, così proviamo a far luce su ciò che vado dicendo:

    1) Parlando del blocco della CDG scrivi:

    “Quando tutto si blocchera’, i venti che sferzano gli stati uniti e che portano la neve periodicamente (ma sempre piu’ frequentemente) fin quasi alla florida, non incontrando la zona calda oceanica, continuerebbero la loro “corsa” verso est arrivando alle coste europee ancora molto freddi o comunque molto meno freddi di oggi.”

    Dunque qui possiamo concordare, a differenza di quanto sostenuto da te qualche post fa, che la “zona morta” (come da me pittorescamente definita) dei venti dell’Atlantico non esisterà mai, Corrente del Golfo o meno. Ossia che ci sia o meno la corrente del Golfo possiamo concordare che la zonalità dei venti sarà conservata. Do inoltre per scontato Che tu intendessi non “comunque molto meno freddi di oggi” ma “molto più freddi”.

    2) Parlando della successione tra oceani e mari scrivi:

    ” Per il resto abbiamo quindi, e qui inizio con la parte puramente teorica, una zona di “carica” termica (oceano), una zona di “scarica” termina (continente), una di “carica” termina (oceano) ed una di “scarica” termina (continente). Finche’ c’e’ questa alternanza, il clima cambiera’ di poco in quanto i venti ogni volta che passano da un continente all’altro, incontrano anche un oceano sul quale si “riscaldano”

    Qui tuttavia non cosideri che i continenti non sempre sono più freddi del mare. Proprio in virtu della grande differenza tra la capacità termica dell’acque e della terra, l’effetto di continentalità indotto dalla stagionalità muta radicalmente questo schema. Infine, specialmente nel pacifico, sappiamo quanto e con che forza vi sia un cambio di temperatura della superficie marina, che insiste per anni nella medesima area. Ad un certo punto richiami la continentalità asiatica; chi più di essa rende evidente il discorso della continentalità delle terre emerse ? Ed anche come muti il clima sotto la spinte degli effetti indotti da ENSO ! Ma nonostante tutto la struttura atmosferica in buona sostanza non subisce alterazioni strutturali. Ai poli non pianti le banane e nei deserti non pianti le fragole. All’equatore c’è sempre caldo e le correnti si muovono da Ovet ad Est per via della rotazione terreste e l’insieme delle cose da vita alla classica struttura tricellulare con le fascie pressorie (mediamente) tipiche.

    3) Quando scrivi, sempre a proposito del collasso della CDG:

    ” Perche’? Perche’ non c’e’ scambio di calore tra due sorgenti termiche poste alla stessa temperatura. Identicamente non c’e’ scambio di acqua tra due punti a salinita’ uguale. Questo e’ il problema…. non i venti o il clima che vengono sempre e soltanto dopo.”

    Qui mi pare che la cosa si in contraddizione col punto 1, poiché se i venti vengono solo e “sempre dopo” dovrebbe pur contare ben più che qualcosa il fatto che ci sia o meno la CDG no !?

    4) Infine (così la facciamo breve) ad un certo punto scrivi:

    “La fisica ci insegna che su un geoide come il nostro pianeta, una quantita’ di ghiaccio sufficientemente elevata, puo’ destabilizzare l’asse di rotazione imprimendo al corpo in rotazione un movimento per cosi’ dire squilibrato.
    Tale squilibrio puo’ provocare, insieme con uno spostamento repentino del campo magnetico terrestre, tutta la crosta terrestre facendola slittare su mantello sottostante.
    Questo e’ l’unico modo per spiegare in modo concreto e logico il perche’ durante l’era glaciale il nord america fosse ricoperto di ghiaccio e la siberia invece no.
    Poi.. probabilmente… la situazione e’ cambiata ancora diventando quella attuale.”

    Questa, passami la battuta, l’hai presa da un libro di fantascienza vero ? Anche perché, semplicemnete appellandomi all’evidenza geologica, di esempi che negano in modo assoluto quanto stai dicendo ve ne sono una vagonata. Uno per tutto l’evoluzione temporale del punto caldo della Hawaii.
    Concludo facendoti presenti, visto che a volte ho notato che lo richiami, che il campo magnetico (polo magnetico) e quello gravitazionale (polo geografico) non sono la stessa cosa e si espimono attraverso forze differenti.

    Insomma Bernardo, ti lascio alle tue convinzioni. Però, per cortesia, non torturare la fisica.

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  13. Zambo, se uno ti dice per anni che il colore dell’asfalto e’ rosso, questo non significa che effettivamente lo sia….

    detto questo…

    1) effettivamente c’e’ stato un pri-pro-quo… se i venti non vengono riscaldati arrivano molto piu’ freddi.

    2) Il discorso dei continenti e’ valido in condizioni standard… ovvero in presenza di cicli solari normali. Oggi sappiamo benissimo che il ciclo 24 non e’ normale e che il ciclo 25 potrebbe essere molto peggio di quello attuale. Ergo, da qui ai prossimi 25 anni circa… la temperatura dei continenti continuera’ a scendere gradatamente… in quanto l’energia termica e’ relativamente piccola e non va oltre la singola stagione!
    Parimenti (bel termine questo, mi fa tanto da sapientone 😀 (non farci caso, e’ la birra bevuta a pranzo)) l’energia termica accumulata dagli oceani e’ semplicemente enorme…. ed e’ il risultato di anni e anni di continuo riscaldamento.

    3) Come ho specificato, non considerando l’asia, ci sono 2 oceani e 2 continenti… fino a quando c’e’ almeno un oceano e un continente, il vento si forma… magari il calore che trasporta non sara’ elevato, ma il vento c’e’! Quando entrambi gli oceani si raffredderanno, invece, il vento non si creera’ piu’ se non a ridosso dell’equatore e con direzionalita’ che oggi non abbiamo.

    4) nessuna tortura ai libri di fisica. Ci sono concetti che sono stati volutamente omessi nella fisica moderna. E questo per evitare di dover riscrivere troppe leggi. Qui in molti mi odieranno… e non concorderanno con quanto affermo, ma la semplice deriva dei continenti non spiega tutta l’evoluzione della superfice terrestre.
    Campo magnetico e campo gravitazionale so bene che sono diversi…. grazie… come so bene che l’asse del campo gravitazionale non coincide con l’asse di rotazione del pianeta che ovviamente non coincide con quello magnetico.
    Ma devi capire una cosa…
    le masse in movimento all’interno del pianeta creano un campo magnetico. Se questo, per qualche motivo ESTERNO al pianeta, viene alternato in modo significativo, le masse subiscono le conseguenze di tale alterazione. Questo e’ possibile vederlo anche in un motore elettrico…..
    ….se messo in rotazione con l’eneriga elettrica… questo fa muovere un determinato carico. Se io modifico il carico, il motore va sotto sforzo. Questo e’ esattamente quello che avviene in natura.
    E noi di NIA questo lo sappiamo bene…. dovremmo saperlo alemno.

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  14. @Tutti

    Ho seguito da spettatore questi più o meno pacati round di sfida sulla conoscenza della fisica atmosferica.
    Direi che il primo round Ric. vs Berm. non lo ha vinto nessuno per scorretteze ( 🙁 )
    Il second Zambo vs Bern. lo ha vinto invece Zambo, in quanto Bern. ha incassato almeno due ganci pieni pieni e ha sfilato a vuoto tre mancini (quelli sull’omissione dei libri di fisica, il ghiaccio che torce l’asse terrestre e il motore elettrico).
    😉

    Scherzosamente
    Ciao
    Fano

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  15. Fano, non sono io a dire che l’asse di rotazione viene squilibrato dalle masse di ghiaccio…. ma diversi scienziati e ricercatori.
    Ad ogni modo… se Giorgio ha ragione… basta aspettare e vedremo con i nostri occhi diverse cosette interessanti! 😀

    “il bello di una Era Glaciale? Si potra’ avere birra ghiacciata ovunque” – Anonimo

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