Strane cose accadendo nel gelido Artico, era il 1920 o il 1922 oppure il 1935

Volevo lanciare questo breve articolo fine settimanale postandovi le ultime rivelazione sui ghiacci artici, quando mi sono detto…

“…no lasciamo stare, tanto l’utenza di Nia è sicuramente abituata, svezzata nel controllare settimanalmente il brutto stato, che la calotta del polo nord sta attraversando in questi anni. Cerchiamo invece qualcosa di interessante da pubblicare  …. “

Volevo quindi riportarvi un’interessante analisi grafica, che evidenzia, la stretta relazione che intercorre fra l’indice di trasporto delle correnti oceaniche e le variazione geomagnetiche. Articolo, il cui scopo era quello di aprire una possibile discussione, strada o ulteriore spiegazione alle eclatanti, per non dir storiche,  anomalie che stanno interessando il mare di Beaufort, quando in cerca di varie ed ulteriori informazioni scientifiche, pesco, nel vero e proprio senso della parola questi retrodatati trafiletti, ripresi da dei vecchi giornali d’epoca.

Questo prima immagine è stata ripresa dal Pittsburg Press, del 3 Dicembre del 1922 (pagina 92) :

http://news.google.com/newspapers?nid=djft3U1LymYC&dat=19221203&printsec=frontpage

 

Alcuni passi significativi ripresi dall’articolo :

La scienza è perplessa per questa notizia sorprendente, che arriva dal lontano nord, e che indica che il mare polare si sta riscaldando e la grande calotta di ghiaccio si sta lentamente sciogliendo e questo potrebbe presto svelare i segreti nascosti, del continente polare sconosciuto.

Il polo nord sta cambiando pelle ? Le regioni artiche sono in fase di riscaldamento, con la prospettiva di un grande cambiamento climatico proverbiale in quella parte del mondo? La scienza si sta ponendo queste domande. I rapporti dei pescatori, cacciatori e gli esploratori che navigano i mari nei pressi Spitsbergen e l’Artico orientale, tutti i punti di un cambiamento radicale delle condizioni climatiche, finora inedite caratterizzate da elevate temperature da parte della superficie terrestre da cinquantaquattro anni.
Il capitano dice di aver notato un calore insolito nel 1918, e da allora le temperature sono aumentate costantemente . Oggi l’artico orientale è “difficilmente riconoscibile rispetto alla stessa regione fra il 1868-1917

Interessante anche questo trafiletto ripreso dal New York Times del 12 Dicembre del 1938 :

http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F40D14F63C5F1B7A93C0A81789D95F4C8385F9

 

“……I risultati degli esploratori sovietici a bordo della rompighiaccio Syedoff, ora alla deriva a 300 miglia dal Polo Nord, insieme con le precedenti osservazioni di altri ricercatori, hanno portato gli scienziati sovietici a concludere che la regione artica e, anzi, il mondo intero sta diventando più caldo.….”

 

 

 

 

 

 

 

Come questo piccolo articolo ripreso dal  The Evening Independent”, del 10 Settembre 1920 (pagina 7) :

 

Questa cornice, appena arrivata da l’Alaska, mostra  Roald Amundsen, l’esploratore norvegese quando arrivò a Nome, in Alaska dopo aver combattuto contro l’artico, per due anni, periodo nel quale egli era stato segnalato più volte come “disperso”. Il norvegese è stato il primo ad aver completato la  circumnavigazione del mondo, tra le coste settentrionali dell’Europa, l’Asia e l’America e il bordo della banchisa artica.

 

 

Bè che dire ….. sicuramente ci sono poche informazioni scientifiche che possiamo ricavare da questi trafiletti, faceva caldo come adesso ? Chi lo sà ? Di sicuro c’è che la calotta del polo nord ha manifestato già innumerevoli situazioni di crisi.

Come non ricordare anche il 1958 e il 1959.

http://daltonsminima.wordpress.com/2009/04/28/i-ghiacci-artici-nel-1958-1959cartoline-da-gw/

Sappiamo molto poche dei cicli delle correnti marine nei mari del nord, che M.A. Vukcevic abbia ragione ? Che ruolo assumono le variazioni geomagnetiche (vedi il polo magnetico sopra il Canada) sulle correnti del mare di Beaufort.

Oggi Beaufort (occidente)…nel 1922  (oriente) il polo magnetico sopra la siberia sottoposto a sollecitazioni ? Congetture,ipotesi …  ?

http://hal.archives-ouvertes.fr/docs/00/41/83/04/PDF/NATA.pdf

Relazione tra l'indice di trasporto della circolazione oceanica del Nord Atlantico  e l'indice di variazione geomagnetico
Relazione tra l'indice di trasporto della circolazione oceanica del Nord Atlantico e l'indice di variazione geomagnetico

Ecco ho cambiato idea, vi passo il grafico !

🙂

Michele

57 pensieri su “Strane cose accadendo nel gelido Artico, era il 1920 o il 1922 oppure il 1935

  1. Sicuramente l’artico avrà avuto nel corso della storia anche non troppo passata delle oscillazioni, magari anche più marcate di quelle attuali, certo però che vedere il grafico della situazione dei ghiacci oggi fa davvero spavento, e sicuramente sarà un prossimo cavallo di battaglia per i sostenitori dellAGW.

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  2. dario :

    Sicuramente l’artico avrà avuto nel corso della storia anche non troppo passata delle oscillazioni, magari anche più marcate di quelle attuali, certo però che vedere il grafico della situazione dei ghiacci oggi fa davvero spavento, e sicuramente sarà un prossimo cavallo di battaglia per i sostenitori dellAGW.

    il punto è questo.
    invece che spendere tempo e denaro per cercare le cause di queste fluttuazioni preferiscono dire che l’artico è sempre rimasto stabile e che adesso cala perchè c’è più CO2.

    così intascano milioni di soldi pubblici per non aver fatto nulla

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  3. Tanto arriverà l’inverno e l’artico recupererà tutto il gap…ciò nn toglie che quest’estate è stata deleteria, ma diciamocelo chiaramente: siamo al top del periodo con amo +, con il sole che è andato a mille per 50-60 anni…

    Direi che bisogna ancora aspettare che il surplus di calore venga estinto, e non è che può farlo in pochi anni, lasciamo lavorare questo minimo solare e se tutto va come deve andare, ci aspetta un raffreddamento, nn il caldo infinito!

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  4. ice2020 :

    Tanto arriverà l’inverno e l’artico recupererà tutto il gap…ciò nn toglie che quest’estate è stata deleteria, ma diciamocelo chiaramente: siamo al top del periodo con amo +, con il sole che è andato a mille per 50-60 anni…

    Direi che bisogna ancora aspettare che il surplus di calore venga estinto, e non è che può farlo in pochi anni, lasciamo lavorare questo minimo solare e se tutto va come deve andare, ci aspetta un raffreddamento, nn il caldo infinito!

    come minimo dobbiamo sperare in un ciclo lungo e debole seguito da un’altro uguale e vedere come evolverà questo decennio meteorologico

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  5. Secondo me il quesito da porsi e’ un’altro. Ovvero….

    Sappiamo che per il calcolo della CO2 nel mondo viene considerato il valore della sola stazione di Mauna Loa, alle Hawaii. Ma per i ghiacci artici, dove si trovano le stazioni che ne misurano l’estensione, lo spessore e tutto il resto?
    Gia’ piu’ volte sono tornato su questo argomento… perche’ ci si dimentica molto facilmente che la CDG attualmente entra nel Passaggio a Nord Ovest, dove casualmente si rilevano le anomalie positive… mentre sulle coste orientali della Groenlandia il trend e’ positivo.

    Se la memoria non mi inganna, ci sono soltanto 3 o 4 stazioni in tutto l’artico che rilevano tali dati. Il resto viene fatto dal satellite… Ma il satellite ha una tolleranza minima sotto la quale viene considerato tutto “privo di ghiaccio”… anche se cosi’ non e’….

    Tali valori, quindi, sono corretti e indiscutibili?

    boh….
    Io comunque non griderei “agw” perche’ l’artico puo’ recuperare tutto il suo gap in pochi mesi… e invertire definitivamente il trend nel giro di 1 o 2 anni!

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  6. tralaltro il sole accenna una debole ripresa ho come l’impressione che il prossimo picco sia molto più basso rispetto ai due picchi precedenti, se continua così presto diventerà piatto il grafico:)

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  7. Se il trend è ormai avviato dagli anni 80 ad oggi si è perso metà volume dell’Artico….se nn si cambia rotta entro 20 anni in Estate potremmo trovarci con solo acqua lassù….speriamo no!

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  8. Io credo che attualmente sia solo la superficie dell’ Artico ad essere calda questo non vuol dire che gli oceani si stiano scaldando. Bisogna vedere in profondità quello che avviene, bisogna considerare tutta la massa di H2O calcolarne la quantità di calore immagazzinata e verificarne annualmente il bilancio termico, usare gli oceani come un calorimetro solo così possiamo sperare di capirci qualcosa. Prendere le misure di temperatura sulla superficie non serve quasi a niente per calcolare il calore contenuto negli oceani che é immenso. Io sono sempre del parere che ad una riduzione dei ghiacci artici nel contesto attuale porti ad un rapido raffreddamento dell’ Artico. Senza coperta di ghiaccio l’ Artico disperderà questo inverno una grandissima quantità di calore per irraggiamento. Il raffreddamento che sarà tanto più rapido quanto minore sarà la superficie coperta dai ghiacci. Questo potrebbe portare ad un vero e propria crisi termica nell’ emisfero Nord. Le cause dello scioglimento sono il riscaldamento superficiale, che potrebbe esser prodotto da cause non solari in senso radiativo e che potrebbero essere ad esempio attività vulcanica della dorsale artica, iterazioni magnetiche probabilmente qualcosa di analogo a quello che accadde nel ’22. Ancora una volta l’ andamento dei ghiacci Artici sembra non seguire regole facili. Nel 2007 in pieno periodo di bassissima attività solare, l’area dei ghiacci artici andò ai minimi adesso in pieno massimo solare (anche se di un ciclo debole) questa configurazione si ripresenta … di sicuro non c’é una risposta semplice a questi fenomeni.

    Fermo restando che ho scritto questo commento senza prendere in considerazione i luoghi comuni mediaci e le teorie semplicistiche ed infantili dell’ AGW.

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  9. era da molto che non visitavo la pagina del MASIE

    http://nsidc.org/data/masie/index.html

    il sistema migliore che ha il NOAA per i ghiacci artici e le immagini sono incredibilmente diverse da quelle degli altri centri.
    non so cosa pensare a riguardo, ma non abbiamo i dati del 2007 del MIASIE quindi non possiamo fare un confronto a parità di strumento.
    ma se questo sistema è veramente migliore allora gli altri fanno proprio schifo

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  10. Giovanni Micalizzi :
    Se il trend è ormai avviato dagli anni 80 ad oggi si è perso metà volume dell’Artico….se nn si cambia rotta entro 20 anni in Estate potremmo trovarci con solo acqua lassù….speriamo no!

    Non si puo’ arrivare mai allo sciogliemnto completo dell’Artico con le attuali condizioni di circolazione oceanica… questo perche’ le correnti calde che dalle zone equatoriali salgono all’artico, vengono mantenute attive da 2 fattore contemporanei: calore oceanico presente e persistente nella fascia equatoriale… e mancanza di calore presente e persistente nella zona polare. Quando la differenza di calore tra Polo ed Equatore si riduce, la “potenza” delle correnti calde diminuisce e la loro risalita viene compromessa dalla presenza di acqua dolce nella zona polare. 🙂

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  11. 2012:08:10_21h:07m:13s -15N 10S -12Avg 20nhz filt: 3Nf 42Sf -20Avgf guardate un po’ che bei valori sono usciti dall’aggiornamento, un bel -15 dell’emisfero nord non me lo aspettavo

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  12. Un altro possibile effetto di induzione correnti forti ‘anello’ sotto l’oceano Artico può manifestarsi sotto forma di freno elettromagnetico sul vortice magma. Poiché il momento angolare di rotazione della Terra deve essere conservato, rallentamento della Baia di Hudson vortice e la velocità maggiore nel Siberian più forte, si rifletterà sulla rotazione della Terra. Se è così che questo sarebbe stato registrato nel ‘lunghezza del giorno’ – LOD. Questo è davvero il caso in quanto vi è una stretta correlazione tra livello di dettaglio e della Terra (z), intensità di campo come calcolato per il Polo Nord. Come la baia di Hudson indebolisce l’effetto può scomparire.

    Come già indicato effetto delle tempeste solari sembrano essere principalmente sulla baia di Hudson vortice, dove la forza del campo magnetico diminuisce, è probabile che nel prossimo futuro (scala secolo), questo vortice può indebolire tanto fino a scomparire, nel qual caso il polo magnetico si trovano nella Siberia centrale (64-65N, 107-110E).

    Ciò può avere conseguenze profonde per il campo magnetico della Terra, con un rigonfiamento nell’emisfero orientale con il polo opposto a ~ 60S, 140E).
    http://www.vukcevic.talktalk.net/MF.htm

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  13. Altre iterazioni tra vulcanismo e clima possono essere eruzioni di pomice bianchissima altamente riflettente …
    bisogna vedere quanto possa essere frequente il fenomeno …

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  14. Per quanto riguarda l’attività solare, direi che, in generale, il sole continua a fare pena… l’emisfero sud ha tirato di nuovo il freno a mano anche se, dal behind, si notano aree in formazione sempre più prossime all’equatore.
    I ghiacci artici? Boh! Sinceramente: se si sciolgono, amen, e gli diamo una chiusa! :mrgreen: Perché non se ne può più di sentire ogni giorno i vari tg dire che questi sono gli effetti della CO2 prodotta dall’uomo!

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  15. Bernardo Mattiucci :
    Sappiamo che per il calcolo della CO2 nel mondo viene considerato il valore della sola stazione di Mauna Loa, alle Hawaii.

    ecco.. è già questa cosa dice tutto.. dove misurano al co2? nel parco dei vulcani piu attivi del mondo.. complimenti..

    a certo poi loro fanno i calcoli e al valore sottraggono il fondo e calcolano il vento e calcolano tutto loro.. e il risultato è pulito e perfetto..

    ma secondo voi è normale??

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  16. Se il sole è davvero così importante per l’andamento climatico terrestre bisogna ricercare la sua influenza nel campo del visibile e non in quello infrarosso(Co2). Mi spiego meglio.. il Sole ha il picco di emissione di corpo nero nella regione del visibile, in questa regione emette la stragrande maggioranza dell’energia che raggiunge la terra. Cosa più fare l’uomo e cosa ha fatto in questi anni per aumentare l’assorbimento del ghiaccio e quindi accelerare la sua fusione??…ha inquinato! Materiale particolato di colore scuro(residui di combustione) che si deposita sui ghiacci a li fa fondere più velocemente perché assorbono più radiazione visibile. E’ solo questione di tempo e anche la Co2 passerà di moda… accadrà quando si accorgeranno che la sua concentrazione continuerà a crescere mentre la temperatura globale proverà a scendere.

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  17. Tommaso, la temperatura media sta gia’ scendendo… e la CO2 sta continuando ad aumentare. Ma lo fara’ ancora per poco. La differenza sono circa 10 anni… anno piu’… anno meno… poi scendera’ anche quella.

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