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SIAMO SPOTLESS!!!

La cosa era già nell’aria da giorni, ma ora possiamo dire che è ufficiale, almeno per il Nia’s count!

Infatti se notate sia nell’emisfero nord, sulla sua parte orientale (che sarebbe la parte sinistra) e sia in quello sud a destra, da stamane sono spuntati degli ignobili pore, voglio proprio vedere se quelli del sidc avranno il coraggio di contarli!

Ve lo dico io…molto probabilmente si, ma ormai sappiamo da tempo che l’organo belga ha perso ogni credibilità!

Cari amici Giorgio aveva predetto tutto, aveva ben previsto l’aumento di attività del sole a cavallo di aprile e maggio (ha solo sbagliato pensando che ci sarebbe stato il nuovo massimo relativo del ciclo24, ma gliela passiamo 😉  ), ed aveva anche previsto il crollo di attività nei mesi successivi!

Ieri sera alle ore 20 il valore del flusso solare aggiustato si attestava a 87, mai così basso dall’agosto 2011!

Diamo un’occhiata al Behind:

Una certa attività la si nota, ma le regioni sono ancora distanti prima che si affacceranno sul lato visibile del sole.

Infine ricordiamo anche in questo nowcasting solare il discorso molto gettonato ultimamente qui su NIA della probabile non inversione del sole, abbiamo infatti visto che ogni tentativo dell’emisfero nord di invertire viene puntualmente inibito dal ritardo colossale dell’emisfero sud, così facendo la vedo molto dura che i 2 emisferi riescano ad invertire i loro poli!

Stay tuned with NIA, Simon

 

Rubrica Sole Maggio 2012

 

Introduzione

Ci siamo lasciati alla fine di aprile con un sole che dava l’impressione di cercare con più convinzione un “cambio di passo” rispetto all’andamento degli ultimi mesi; alla fine sembra che ciò non abbia portato a dei risultati eclatanti in termini numerici anche se va sottolineato che comunque una certa crescita dei valori relativi agli indici solari più rappresentativi di fatto c’è stata. Il mese è iniziato con una fase di crescita graduale dell’attività, culminata nella decade centrale e che ha lasciato il posto ad un leggero declino nel corso dell’ultima, salvo poi tendere a crescere nuovamente a fine mese. In definitiva, l’attività ha fatto registrare un timido progresso ma non quel balzo in avanti che, più o meno, tutti quanti ci aspettavamo in virtù delle configurazioni planetarie che si sono realizzate proprio in questo periodo. In dettaglio  l’SN mensile si è fermato a 69,0 ovvero 13,8 punti in più di aprile. Il solar flux, invece, ha registrato una crescita percentualmente più modesta, di circa 10 punti, attestandosi attorno a 124. Da monitorare con attenzione l’andamento dei prossimi mesi in quanto dopo una prima evidente stasi, l’andamento delle curve delle medie smoothed (sia SIDC che NIA’s) è tornato nuovamente a crescere. Sembra quindi allontanarsi, almeno per il momento, la discesa di questi valori verso un nuovo minimo anche se questa cosa non è da escludersi a priori:

 

Il valore del NIA’s di maggio 2012 è 35,0.

L’andamento delle curve delle medie smoothed naturalmente non tiene conto di un eventuale secondo massimo del ciclo 24, non improbabile stante la previsione NASA (massimo nella prima metà del 2013) e la relativa precocità del primo massimo rispetto al minimo del 2008.

 

Il solar flux degli ultimi tre mesi (immagine sopra) conferma il declino dopo i massimi autunnali e una timida ripresa dopo i minimi raggiunti tra febbraio ed aprile.

 

Solar flux

Sono ancora evidenti le difficoltà che il Sole incontra e, nonostante il tentativo di ripartenza degli ultimi mesi, il ciclo non decolla, anche se la distanza media dai cicli precedenti non è più in aumento, segno forse che sono tutti in prossimità del massimo.

 

In termini generali, il grafico conferma la peculiarità del ciclo 24, rispetto a quelli immediatamente precedenti: è un ciclo “pigro”, con le “marce lunghe”, è l’unico dal ciclo 19 che non sia ancora riuscito a raggiungere la soglia di 200, ampiamente superata da tutti quelli precedenti. Inoltre, negli ultimi mesi si osserva chiaramente la brusca frenata rispetto ad un massimo, per ora relativo, comunque tutt’altro che eccezionale.

Più in dettaglio, nell’ultimo mese il valore medio del flusso “aggiustato” (ore 20) è stato pari a 124,12 (Aprile 2012 aveva fatto registrare un 114,14) mentre la “forbice” tra il valore minimo e quello massimo è rimasta compresa tra 109,2 (ore 23 del 29/05) e 140,4 (ore 23 del 11/05). Nell’ultima decade (dal 20 al 31 compresi) la media è stata pari a 119,12 (valori delle ore 20), valori che testimoniano una certa uniformità: una “ripresina” quindi, senza particolari picchi di intensità.

 

Altri diagrammi

Il cosiddetto “butterfly diagram”, per quanto ancora incompleto nella rappresentazione del ciclo 24 è eloquente: http://solarscience.msfc.nasa.gov/images/bfly.gif

Il ciclo 24 è inferiore a quelli immediatamente precedenti, sia come numerosità che come estensione delle macchie. Attualmente appare paragonabile a cicli come il 12, o addirittura lievemente inferiore.

Per quanto concerne lo stato di avanzamento dell’inversione dei poli solari (o, per meglio dire, il tentativo di inversione http://wso.stanford.edu/Polar.html#latest , ultimamente ci sono state notizie oltremodo attendibili che danno per imminente o in corso  il cambio di polarità per quanto riguarda l’emisfero nord http://solar-b.nao.ac.jp/news/120419PressRelease/index_e.shtml

L’ultimo dato disponibile (22 maggio) evidenzia un valore “filtrato” pari a 0, finora in costante e graduale salita. Ciò testimonia che, molto probabilmente, l’inversione dell’emisfero nord è in corso: per l’emisfero sud invece il percorso sembra essere ancora  molto lungo, infatti i valori si stanno gradatamente allontanando da quelli che potrebbero consentire l’inversione in tempi relativamente brevi anche per questo emisfero e tale andamento pare essere proporzionalmente inverso a quello dell’emisfero nord.

Dunque ad oggi lo scenario che appare più probabile è quello di una inversione parziale, del solo emisfero Nord, fenomeno mai osservato finora e sulle cui conseguenze gli studiosi si stanno tuttora interrogando: ad esempio, David Hathaway, in un recente intervento apparso sul sito della NASA, osserva come i modelli di previsione (almeno quelli più attendibili) dei cicli solari non incorporino l’asimmetria, non la prevedano insomma. Quindi, in tal caso, le conseguenze di un Sole non più bipolare sarebbero tutte da scoprire.

Le immagini “Stereo Behind” attualmente testimoniano una situazione piuttosto movimentata confermando che questo ciclo risulta davvero di difficile lettura. Sempre valida quindi la regola che occorre attendere ancora qualche mese per poter avere un quadro complessivo della situazione solare. L’estrema debolezza e variabilità di questo ciclo non lasciano ancora spazio ad interpretazioni univoche, sebbene appaia ormai evidente da tempo la debolezza e le svariate anomalie di questo ciclo, descritte sopra.

 

Conclusioni

Questo ciclo aveva fornito una parvenza di “normalità” lo scorso autunno, quando la progressione era parsa netta e, per la prima volta dal minimo, continua per qualche mese consecutivo. Gennaio ed in particolare Febbraio hanno fatto segnare un crollo difficilmente pronosticabile che ha di fatto minato l’ipotesi di un proseguimento “normale”, anche se contraddistinto da un debolezza di fondo, di questo ciclo 24. Marzo, Aprile e Maggio non hanno evidenziato alcuna nuova netta progressione. Ciò avvalora ancor di più la possibilità che il massimo raggiunto a novembre possa addirittura essere quello del ciclo, oppure uno dei due massimi che spesso si sono verificati nei cicli precedenti, tipicamente a distanza di 18-24 mesi. La modesta attività degli ultimi mesi è ben poca cosa se confrontata con quanto accadeva al sole negli approcci al massimo dei passati cicli e non  è in grado di sovvertire quanto sopra scritto: solo in caso di una forte ripresa nei prossimi mesi si potrebbe riaprire il discorso. Di fatto, se davvero dovesse andar in porto l’inversione del solo emisfero nord, che appare ormai in corso, rimarrebbe da monitorare unicamente il declino dell’attività di tale emisfero e verificare invece la reale capacità dell’emisfero sud di uscire da questa fase di stallo e dare vita quindi al proprio massimo .

Restate sintonizzati per i prossimi aggiornamenti!

Apuano70 e FabioDue

Il sole ce la mette tutta, ma fa quasi tenerezza…

Tempo fa Michele aveva postato in un suo articolo di nowcasting un immagine del sole ai tempi del massimo del ciclo scorso…che dire, oggi il sole a confronto sembra un gattino contro una tigre siberiana!

A dire il vero comunque, ultimamente l’emisfero sud ha iniziato ad impegnarsi un pò di più, anche se è sempre quello nord che riesce a generare le macchie più grandi.

Macchie che nonostante tutto non sono in grado di partorire effetti magnetici degni di nota:

GOES 1-min X-ray Plot

Insomma tranne il solar flux che è balzato nella giornata di ieri a 132, ogni altro indice solare è sotto i tacchi…

E dal behind si bene benissimo che ci aspetta un periodo di molta tranquillità:

Diamogli tempo ancora qualche mese, ed anche quelle poche macchioline che ancora compaiono lentamente se ne andranno…il super minimo procede inesorabilmente…

Vediamo infine come ha chiuso il mese di maggio:

per il Sidc: 69.0

per il Nia’s: 44.7

Solar Flux: 123.80

Stay tuned with NIA, Simon

Nowcasting del W-E, Giorgio Vs Simon parte terza: la partita è finita in parità!

E’ innegabile cari amici che il nostro sole da metà aprile fino ai giorni nostri ha avuto una parziale ripresa della sua attività.

Sono apparse delle regioni importanti soprattutto dal punto di vista della loro dimensione, anche se queste poi non sono state altrettanto attive dal punto di vista magnetico.

Ed è questa un importante differenza con il picco di attività dello scorso autunno, nonchè ovviamente il valore del solar flux che per quanto visto in aumento proprio in questi ultimi 20 giorni, non è stato comunque paragonabile a quello degli scorsi mesi di ottobre e novembre 2011.

Giorgio ha avuto in parte ragione quindi: il sole grazie alle influenze orbitali ha dato un’accelerata, accelerata che comunque non ha sortito gli effetti che lo stesso baby-fenomeno di NIA aveva previsto, ovvero un secondo picco più pronunciato di quello dello scorso autunno.

In conclusione quindi, la partita tra il sottoscritto ed il caro Giorgio può dirsi finita in sostanziale parità!

Anzi se guardiamo il valore mensile del nia’s conut alla giornata di ieri 18 maggio, stiamo viaggiando con una media abbastanza alta, molto vicina al valore più alto finora raggiunto dal ciclo solare 24, ovvero novembre 2011 che chiuse a 47.9. Non è da escludere che tale valore possa persino essere superato, quindi almeno per il Nia’s count, avere il picco relativo del ciclo 24!

Infine ecco come si presenta il Solar Behind:

almeno altre tre AR stanno per sopraggiungere nella parte visibile del Sole, vedremo quale sarà la loro dimensione e coalescenza.

E per finire un mio personalissimo parere su questo ciclo solare 24, che riprende un tema molto caro a tutti i lettori del NIA: è molto probabile che il sole non riesca ad invertire i suoi poli, mancaormai   poco alla verità!

Stay tuned with NIA!

Simon

Rubrica Sole Aprile 2012

Introduzione

Nel corso del mese di aprile si è manifestato un trend di attività solare del tutto simile a quello del passato mese di marzo, anche se in verità con andamento “speculare”, ovvero, ad una prima parte del mese contrassegnata da livelli di attività da pieno minimo (media del solar flux sotto i 100!), ha fatto da contraltare il “picco” (decisamente relativo se paragonato a quanto il sole ci aveva abituato nei cicli precedenti) della seconda parte del mese: quindi esattamente il contrario di quanto accaduto a marzo. In sostanza, almeno per adesso, l’attività non ha fatto segnare quel balzo in avanti che, più o meno, tutti quanti ci aspettavamo in virtù delle configurazioni planetarie che si stanno realizzando proprio in questo periodo. In dettaglio  l’SN mensile si è fermato ad un 55,2 ovvero 9 punti in meno di marzo, pur rimanendo il solar flux su valori perfettamente sovrapponibili a quelli del mese precedente. Da monitorare con attenzione l’andamento dei prossimi mesi in quanto sembrerebbe trovare conferma la tendenza delle curve delle medie smoothed (sia SIDC che NIA’s) ad essere arrivate, almeno per il momento, al culmine della fase di crescita e pronte quindi ad iniziare la discesa verso un nuovo minimo:

 

NB: il valore del NIA’s di aprile 2012 (38,2) è in attesa di conferma.

L’andamento delle curve delle medie smoothed naturalmente non tiene conto di un eventuale secondo massimo del ciclo 24, non improbabile stante la previsione NASA (massimo nella prima metà del 2013) e la relativa precocità del primo massimo rispetto al minimo del 2008.

 

Solar flux

Nonostante il tentativo (per ora fallito) di ripartenza di marzo e aprile, è evidente l’aumento della distanza media del ciclo 24 da quelli precedenti, dallo scorso autunno.

In termini generali, il grafico conferma la peculiarità del ciclo 24, rispetto a quelli immediatamente precedenti: è un ciclo “pigro”, con le “marce lunghe”, è l’unico dal ciclo 19 che non sia ancora riuscito a raggiungere la soglia di 200, ampiamente superata da tutti quelli precedenti. Inoltre, negli ultimi mesi si osserva chiaramente la brusca frenata rispetto ad un massimo, per ora relativo, comunque tutt’altro che eccezionale.

Più in dettaglio, nell’ultimo mese il valore medio del flusso “aggiustato” (ore 20) è stata pari a 114,14 (Marzo 2012 aveva fatto registrare un 114,53) mentre la “forbice” tra il valore minimo e quello massimo è rimasta compresa tra 92,2 (ore 23 del 8/04, valore davvero molto basso se considerato alla luce del fatto che questo periodo dovrebbe essere relativamente molto prossimo al massimo di questo ciclo) e 152,7 (ore 17 del 22/04). Nell’ultima decade (dal 21 al 30 compresi) la media è stata pari a 130,41 (valori delle ore 20), valore che testimonia la ripresa relativa alla seconda parte del mese, anche se i dati evidenziano una nuova ricaduta verso livelli di attività nettamente più bassi: infatti si passa dal valore di 150,6 del giorno 21/04 al 115,9 dell’ultimo giorno del mese, confermando una volta di più la palese debolezza magnetica del nostro astro.

 

Altri diagrammi

Il cosiddetto “butterfly diagram”, per quanto ancora incompleto nella rappresentazione del ciclo 24 è eloquente: http://solarscience.msfc.nasa.gov/images/bfly.gif

Il ciclo 24 è inferiore a quelli immediatamente precedenti, sia come numerosità che come estensione delle macchie. Attualmente appare paragonabile a cicli come il 12, o addirittura lievemente inferiore.

Per quanto concerne lo stato di avanzamento dell’inversione dei poli solari (o, per meglio dire, il tentativo di inversione http://wso.stanford.edu/Polar.html#latest , ultimamente ci sono state notizie oltremodo attendibili che danno per imminente il cambio di polarità per quanto riguarda l’emisfero nord http://solar-b.nao.ac.jp/news/120419PressRelease/index_e.shtml così come avevamo già in qualche modo “percepito” e annunciato nella rubrica di marzo: per l’emisfero sud invece il percorso sembra essere ancora  molto lungo.

Inoltre, le immagini “Stereo Behind” attualmente confermano la sensazione che si è avuta negli ultimi due mesi: il lato nascosto del Sole presenta un livello di attività leggermente più alto nell’emisfero meridionale, anche se per il momento questo non sembra poter determinare un massimo relativo come quello raggiunto dall’emisfero nord. Tuttavia è più che mai il caso di dire che occorre attendere ancora qualche mese per poter avere un quadro complessivo della situazione solare. L’estrema debolezza e variabilità di questo ciclo non lasciano ancora spazio ad interpretazioni univoche: vedasi ad esempio il continuo modificarsi (talvolta anche in modo sostanziale) delle “previsioni” rilasciate dai più famosi scienziati solari.

Infine, sorprende l’assenza di qualsiasi cenno circa lo stato dell’inversione dei poli nel sito NASA dedicato al monitoraggio del ciclo solare, come se il continuo ritardo dell’inversione non rappresenti un fatto anomalo e meritevole di qualche analisi e considerazione circa le possibili conseguenze.

 

Conclusioni

Questo ciclo aveva fornito una parvenza di “normalità” lo scorso autunno, quando la progressione era parsa netta e, per la prima volta dal minimo, continua per qualche mese consecutivo. Gennaio ed in particolare Febbraio hanno fatto segnare un crollo difficilmente pronosticabile che ha di fatto minato l’ipotesi di un proseguimento “normale”, anche se contraddistinto da un debolezza di fondo, di questo ciclo 24. Ciò avvalora ancor di più la possibilità che il massimo raggiunto a novembre possa addirittura essere quello del ciclo, oppure uno dei due massimi che spesso si sono verificati nei cicli precedenti, tipicamente a distanza di 18-24 mesi. La modesta attività di Marzo e Aprile non è in grado di sovvertire quanto sopra scritto: solo in caso di una forte ripresa nei prossimi mesi si potrebbe riaprire il discorso. Di fatto, se davvero dovesse andar in porto a breve l’inversione del solo emisfero nord, rimarrebbe da monitorare unicamente il declino dell’attività di tale emisfero e verificare invece la reale capacità dell’emisfero sud di uscire da questa fase di stallo e dare vita quindi al proprio massimo.

Restate sintonizzati per i prossimi aggiornamenti!

 

Apuano70 e FabioDue