Archivio mensile:Giugno 2016
Anomalie Temperature e Precipitazione Italia – Dati CNR Maggio 2016 & Primavera 2016
Questi sono i Dati del CNR, sono quindi le anomalie ufficiali Italiane e sono calcolate basandosi sulla rete AM/Enav integrando anche gli osservatori più antichi sparsi per la penisola, la media di riferimento è la 71-00 utilizzata ufficialmente anche dell’Aeronautica e che dal 2011 è divenuta quella ufficiale anche per l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ( OMM ).
Anomalia Temperature Maggio 2016 :
Il mese chiude pressochè in media, con una leggera anomalia positiva di +0.10 °C.
Anomalie Precipitazioni Maggio 2016 :
Il mese chiude con un surplus del +53% ed è il 30° mese di Maggio più umido dal 1800. Il record spetta al Maggio del 1879 con un deficit del +125%.
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Ora passiamo al resoconto della Primavera appena passata
Anomalia Temperature primavera 2016 (Marzo – Aprile – Maggio):
La Primavera si chiude con una anomalia di +1.21 °C ed è la 12° più calda dal 1800. Il record spetta alla Primavera 2007 con un’anomalia di +2.11°C.
Anomalia Precipitazioni primavera 2016 (Marzo – Aprile – Maggio) :
La Primavera si chiude con un surplus del 0%. Siamo in meda ! …. ma lo stivale italiano è diviso in più parti !
Fonte : http://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html
La prova che il Sole ha sempre avuto una notevole influenza sui cambiamenti climatici
Abreu et al. [2012] scrivono nel loro documento :
” Il parametro che meglio rappresenta il ruolo del campo magnetico solare e i raggi cosmici [e di conseguenza, il livello generale dell’attività solare] è il potenziale della modulazione solare, che può essere derivato sia dal berillio 10Be o dei tassi di produzione del carbonio C14 “.
e
“…. l’analisi spettrale [del potenziale della modulazione solare nel corso degli ultimi 9400 anni] individua una serie di periodicità distinte (Stuiver & Braziunas 1993), ad esempio 88 anni (Gleissberg), 104 anni, 150 anni, 208 anni ( de Vries), 506 anni, 1000 anni (Eddy), e 2200 anno (Hallstatt) [cicli] … “
La figura in alto nel seguente diagramma mostra la trasformata di Fourier della variazione della modulazione solare potenziale negli ultimi 9400 anni [Abreu et al. 2012]. Questo dato dimostra che il potenziale ha dei distinti picchi spettrali a 88 anni (ciclo di Gleissberg ), 104 anni, 133 anni, 150 anni, 210 anni (ciclo di de Vries Cycle), 232 anni, 356 anni e 504 anni.
Sotto, nella seconda figura, è mostrato lo spettro di ampiezza delle variazioni delle serie storiche della temperatura nel Nord America (negli ultimi ~ 7000 anni). La serie storica della temperatura è ottenuta dai dati degli anelli dei pini nell’altopiano del sud Colorado [per i dettagli della fonte di questi dati si veda: Potrebbe essere questa la pistola fumante del clima ? da Salzer e Kipfmeuller (2005). La figura in basso mostra chiaramente i picchi spettrali a circa 88, 106, 130, 148, 209, 232, 353 e 500 anni.
Questa sembra essere una forte evidenza che il Sole ha sempre avuto una notevole influenza sulle condizioni climatiche [come la temperatura] a livello regionale.
Allora… perché molte persone continuano ad ignorare la connessione Sole – Clima ?
Nota: La figura in alto è stata creata atttraverso la digitalizzazione della figura 5a da Abreu et al. [2012]. Mentre il dato di fondo è stato ricreato dalla digitalizzazione di una parte della figura 3a di Ron et al. [2012].
Riferimenti
1. Is there a planetary influence on solar activity?
J. A. Abreu, J. Beer, A. Ferriz-Mas; K. G. McCracken, and F. Steinhilber.
A&A 548, A88 (2012)
2. Solar Excitation of Bicentennial Earth Rotation Oscillations.
Cyril Ron, Yavor Chapanov and Jan Vondrak
Acta Geodyn. Geomater., Vol. 9, No. 3 (167), 259–268, 2012
3. Reconstructed temperature and precipitation on a millennial timescale from tree-rings in the Southern Colorado Plateau.
Salzer, M.W. and Kipfmueller, K.F.: 2005,
U.S.A. Climatic Change, 70, No 3, 465–487
Fonte : http://astroclimateconnection.blogspot.it/2016/03/evidence-that-sun-has-always-had.html
Un campo magnetico pulsante
I tre satelliti ESA Swarm hanno misurato i cambiamenti del campo magnetico della Terra degli ultimi anni, ecco dove si è ridotto e dove si è rafforzato
Il campo magnetico terrestre è in continuo cambiamento. Si sposta e si muove con il passare del tempo. Il trio satellitare Swarm, una costellazione ESA per lo studio del campo magnetico del pianeta, ha fornito nuovi dettagli su questo fenomeno. I risultati sono stati presentati al Living Planet Symposium sull’Osservazione della Terra, che si sta tenendo questa settimana a Praga. I nuovi dati ci dicono dove il campo magnetico si è indebolito in alcune regioni e rinforzato in altre, ma soprattutto quanto velocemente siano avvenuti questi cambiamenti. “La missione Swarm è stata lanciata appena 2 anni e mezzo fa e già sta fornendo dati di altissima qualità”, spiega Rune Floberghagen, ESA Swarm mission manager.
Dal 1999 al 2016 il campo magnetico della Terra sopra il Nord America si è ridotto del 3.5%, mentre è aumentato del 2% sopra l’Asia. Il suo punto più debole rimane sempre l’Anomalia del Sud Atlantico – una regione tra il Sud America e il Sud Africa – in cui il campo magnetico si è ulteriormente indebolito del 2%, mentre il Polo Nord magnetico si è spostato a est, in direzione dell’Asia. Il campo magnetico viene generato dal ferro liquido nel nucleo esterno terrestre, creando una magnetosfera che ci protegge dai pericolosi raggi cosmici e altre particelle cariche dannose per la vita. Si teorizza che questi cambiamenti registrati siano dovuti a come questo ferro liquido scorra all’interno del nucleo esterno. I satelliti Swarm continueranno il loro lavoro di monitoraggio, fornendo nuovi aggiornamenti sui cambiamenti del campo magnetico terrestre.
Fonte : http://www.asi.it/it/news/un-campo-magnetico-pulsante
Mazzarella & Scafetta : Evidenze di una maggiore attività sismica notturna sul Monte Vesuvio
L’ultima eruzione del Vesuvio – 18 Marzo 1944 –
Riassunto
Analizziamo i dati sismici rilevati presso l’Osservatorio Vesuviano Ovest (OVO, 1972-2014) e presso la stazione di Bunker Est (BKE, 1999-2014) sul monte Vesuvio. La registrazione OVO è completa per gli eventi sismici con magnitudo M ≥ 1.9. Abbiamo dimostrato che prima del 1996 questo disco presenta una oscillazione quotidiana che quasi scompare in seguito. Per determinare se esiste una oscillazione giornaliera nell’attività sismica del Monte Vesuvio, usiamo le registrazioni BKE, di qualità superiori e che sono complete per gli eventi sismici con magnitudo M ≥ 0.2. Abbiamo dimostrato che la stazione BKE conferma che l’attività sismica sul Monte Vesuvio è più alta durante la notte che durante il giorno. L’ampiezza dell’oscillazione giornaliera è aumenta durante l’estate e si smorza durante l’inverno.
Ipotizziamo possibili legami con i cicli diurni di raffreddamento/riscaldamento del edificio vulcanico, con il campo magnetico terrestre esterno e con la magnetostrizione, che stressa le rocce. Troviamo che l’ampiezza del ciclo giornaliero sismico cambia nel tempo ed è in aumento dal 2008. Infine, proponiamo un indice dell’attività sismica per monitorare l’oscillazione nelle 24 ore. Indice, che potrebbe essere utilizzato per integrare altre metodologie attualmente adottate per determinare lo stato sismico del vulcano e per evitare il relativo rischio.
[A] Istogramma orario dei dati sismici misurati presso la stazione BKE sul Vesuvio dal 1999 al 2014. [B] fascicolo comprendente solo gli eventi con magnitudo M ≥ 0.2. L’ombra grigia si riferisce alla notte.
Fonte : http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0377027316300683