Ghiacci Marini Antartici – Situazione Agosto 2009

Estensione:

Anomalia Concentrazione:

Area:

Trend Anomalia Estensione:

Curiosità:

Rispetto a 10 anni fa abbiamo 0.3milioni di kmq di estensione in più e 0.2 in più di area

Rispetto a 20 anni fa abbiamo 0.9milioni di kmq di estensione in più e 0.4 in più di area.

Rispetto a 30 anni fa abbiamo 0.5milioni di kmq di estensione in più e 0.6 in più di area

FABIO

34 pensieri su “Ghiacci Marini Antartici – Situazione Agosto 2009

  1. dOVE SN FINITI I SOSTENITORI DEL GW?

    perchè nessuno parla del fatto che l’antartico si sta espandendo?

    fose che il pianeta cerca di riequilibrare la temp globale?

    DA SOLO?

    DOV’è L’EFFETTO DELLA CO2?

    SIMON

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  2. A quanto pare siamo alla massima estensione negli ultimi 30 anni e vedo una media con pendenza praticamente nulla! A questo punto per il prossimo anno mi aspetto che l’estensione scenda… anche se non so minimamente i meccanismi che regolano questi cambiamenti! Ma non capisco pero’… gli ultimi decenni di riscaldamento globale non hanno proprio inciso sull’antartico?

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  3. Il motivo dell´aumento dei ghiacci nell´antatico, secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Journal of Geophysical Research (Ocean)” deriva dall´aumento delle precipitazioni dovuto al riscaldamento dell´aria negli ultimi anni. Il che fornisce ulteriori prove di una potenziale asimmetria fra i due poli e che indica come i processi dei cambiamenti climatici possono avere impatti diversi su differenti aree del globo. La perdita di ghiaccio al polo nord é ben compensata dall´aumento dei ghiacci al polo sud.
    Dylan C. Powell dell´Università del Maryland della Contea di Baltimora, principale autore dello studio.

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  4. Ok non voglio ora entrare in discorsi tipo che il GW e’ solo un’invensione dei quartieri alti, pero’ e’ indiscutibile che abbiamo avuto dei clicli solari “forti” negli ultimi decenni… quindi neanche questi hanno inciso sul clima in modo tale da assottigliare l’antartico anche in modo lieve? Boh….

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  5. L’Antartide è grande il doppio degli Stati Uniti continentali, e la sua calotta ghiacciata contiene oltre il 90 per cento di tutto il ghiaccio del mondo. In altre parole, più del 90 per cento dei ghiacciai di tutto il mondo sono in crescita, e tutti abbiamo sentito parlare solo di quelli che sono in fusione. Nel marzo del 1980, il mar glaciale Antartico copriva 3,5 milioni di kmq. (1,6 milioni di miglia mq). Oggi ne copre cinque milioni di kmq. (1,9 milioni di mq miglia). Questo corrisponde ad un aumento di 1,5 milioni kmq. (386.000 miglia quadrate)!

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  6. Non capisco: la banchisa è il mare che gela. Se la banchisa è più estesa significa che la temperatura del mare è scesa. L’aumento di precipitazioni semmai influisce sullo spessore dei ghiacci continentali. Boh, mi cerco questo articolo e gli do un’occhiata.

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  7. salve,vi seguo da un po.
    nn vorrei sentirmi che mi tiriate pomodori in faccia ma secondo me il global warming non è un fattore dell’uomo.
    secondo me centra di più il sole e i fenomeni naturali.
    cmq sono dell’idea che presto potrebbe cominciare un nuovo raffreddamento già entro questo decennio.

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  8. X Sand-rio, le precipitazioni possono influire sui ghiacciai che poggiano sulla terra ferma, non certo sul ghiaccio marino.
    io l’ho sempre sottolineato nei titoli di questi post, noi parliamo di ghiacci marini.

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  9. Da una relazione del 2006 del centro meteorologico brasiliano BASE FERRAZ nel continente antartico:

    Altro fattore osservato é stata la tendenza di riduzione della temperatura media dell´aria nel nord della Penisola Antartica tra il 1998 e 2005, in contrapposizione al modello di riscaldamento delle ultime decadi. Questa condizione implica la necessitá che i modelli attuali devono essere rivisti, una volta che non sono riusciti a prevedere tale raffreddamento che dura giá sette anni. (adesso dura da 11 anni considerando che tale relazione é del 2006 su dati al 2005).
    Si´e constatato che le variazioni di temperatura nella regione del nord della Penisola Antartica sono dati non dal riscaldamento o raffreddamento regionale, ma da cambiamenti di origine delle masse di aria che migrano nella regione nella bassa Troposfera.
    Per esempio periodi piú caldi ci sono con piú venti da ovest a nord, e periodi piú freddi con piú venti da est a sudovest.
    L´implicazione di questa condizione é che la variazione climatica nelle ultime decadi nel Nord della penisola Antartica non derivano da un modello tipo “effetto stufa”

    http://antartica.cptec.inpe.br/~rantar/publicacoes/200612_setzer_mec_mma_10.pdf

    http://antartica.cptec.inpe.br/

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  10. Il nord emisfero ha subito gli effetti del riscaldamneto, mentre il sud ha cercato di bilanciare il sitema…ecco il minor impatto e la maggior estensione e area dei ghiacci. Il nord emisfero comprende la maggior parte delle terre emerse.

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  11. Purtroppo, ragazzi, e’ sempre una questione economica a muovere tutto.
    Sia nel contesto del GW, sia in quello dei Ghiacciai, si preferisce guardare la piccola percentuale legata all’attivita’ umana piuttosto che a quella legata all’attivita’ solare della quale noi non siamo che “vittime”… nel senso che la subiamo senza poterla influenzare.
    Vendono sempre di piu’ le cattive notizie che quelle buone… e questo fa disinformazione.

    Nell’ambito della CO2, la parte antropica corrisponde a circa lo 0.45%…. eppure i grandi della Terra e moltissima gente attribuisce all’essere umano la colpa dell’aumento della CO2 nell’aria. Mentre non considera quasi per niente l’attivita’ solare e i relativi cicli pluriennali.

    Nello specifico, dopo la fine della Piccola Era Glaciale (1800 circa), l’attivita’ solare e’ aumentata in modo pressoche’ costante… e la Terra, ovviamente, ha ricevuto sempre maggiore energia.
    Il sistema Terra ha pero’ una certa inerzia termica… per cui gli effetti dell’aumento nel tempo dell’energia apportata al sistema Terra, si sono visti solo dopo molti decenni. Da qualche anno, invece, l’attivita’ solare e’ in diminuzione… ed essendo l’ambiente Terrestre molto poco “isolato” termicamente, ecco che… mentre per un riscaldamento sono necessari decine di anni, un raffreddamento puo’ avvenire anche nel giro di pochi anni.

    Poi, per quanto riguarda la differenza tra Polo Sud e Polo Nord, influisce molto la quantita’ di terre emerse….

    In un futuro non troppo lontano, la temperatura media del pianeta sara’ scesa di diversi gradi centigradi… e questo provochera’ quasi sicuramente un nuovo periodo glaciale. Purtroppo, facendo delle ipotesi basate sulla Storia Geologica del pianeta e sui cicli solari, quella cui andiamo incontro non sara’ una nuova PEG… ma qualcosa di potenzialmente piu’ lungo e devastante!

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