Archivi giornalieri: 18 Settembre 2009

Piccole fluttuazioni dell'attività solare causano una grande influenza sul clima!

La frequenza delle macchie solari ha un’influenza inaspettatamente forte sulla formazione di nubi e precipitazioni.

Il nostro sole non irradia uniformemente. L’esempio più noto delle fluttuazioni della radiazione solare è il famoso ciclo di 11 anni delle macchie solari. Nessuno nega la sua influenza sulla variabilità naturale del clima, ma i modelli climatici, di prima mano, non sono stati sufficienti a ricostruire il suo impatto sulle attività del clima.

Ma alcuni Ricercatori provenienti dagli Stati Uniti e dalla Germania hanno recentemente, per la prima volta, simulato con successo e nel dettaglio, la complessa interazione tra la radiazione solare, l’atmosfera e l’oceano. Come infatti riporta la rivista “SCIENCE” nella sua ultima uscita, Gerald Meehl della US-National Center for Atmospheric Research (NCAR) e il suo team sono stati in grado di calcolare quanto le variazioni estremamente piccole di radiazioni solari determina un cambiamento relativamente significativo nel sistema ” atmosfera-oceano “.

Katja Matthes del GFZ (Centro di Ricerca Tedesco per le Geosciences), co-autrice dello studio, afferma: “Tenendo in considerazione l’intera gamma delle radiazioni del sole, l’intensità della radiazione all’interno di un ciclo solare di 11 anni, varia solo di circa lo 0,1 per cento. Tuttavia complessi meccanismi collegati tra loro nella stratosfera e nella troposfera, creano cambiamenti misurabili nella temperatura delle acque del Pacifico e nelle precipitazioni “.

All’interno di tale sistema hanno luogo molti e piccoli fattori che poi si intrecciano. Il processo iniziale procede dall’alto verso il basso: una maggiore radiazione solare infatti porta ad una maggiore concentrazione di ozono e a temperature più elevate nella stratosfera.

“La quota di radiazione ultravioletta varia in misura molto maggiore rispetto alle altre parti dello spettro e cioè dal cinque all’otto per cento, e ciò forma più ozono”, spiega Katja Matthes. Come risultato, si ha soprattutto che la stratosfera tropicale diventa più calda, e questo a sua volta porta a modificare la circolazione atmosferica. Così, il tipico pattern delle precipitazioni tropicali varierà.”

Il secondo processo (dal basso verso l’alto) si svolge nel modo opposto: l’attività solare più elevata porta ad una maggiore evaporazione nell’area libera da nuvole. Gli alisei trasportano un gran volume di umidità verso l’equatore, dove causano forti precipitazioni, basse temperature nell’Oceano Pacifico orientale e minore formazione di nubi, che a sua volta permette di aumentare l’evaporazione.

Continua Matthes Katja: “E ‘ proprio questo accoppiamento positivo che rafforza il processo”. Con questo collegamento tra radiazioni del sole e clima, è possibile spiegare le rispettive misurazioni e osservazioni sulla superficie della Terra.

Il professor Reinhard Huettl, presidente del Comitato scientifico esecutivo della GFZ , aggiunge: “Lo studio è importante per comprendere la naturale variabilità climatica, che – in tempi diversi – è significativamente influenzata dal sole. Al fine di comprendere meglio i cambiamenti climatici di origine antropica e per rendere più affidabile gli scenari climatici futuri, è molto importante capire la base naturale della variabilità climatica. Questa indagine dimostra ancora una volta che dobbiamo ancora lavorare molto per comprendere il sistema climatico “.

Insieme con la Alfred Wegener-Institute for Polar and Marine Research e il Senckenberg Research Institute del GFZ è stato infatti organizzato un convegno intitolato “Il clima nel Sistema Terra”, previst0 per il 2 /3 Novembre 2009 a Berlino.

Fonte: http://wattsupwiththat.com/2009/08/27/ncar-spots-the-transistor-effect-small-solar-activity-fluctuations-amplify-to-larger-climate-influences/

SIMON