IL “MITO” DELL’EFFETTO SERRA VA IN FRANTUMI (Prima Parte)

L’effetto-serra è un argomento che solleva reazioni emotive, a volte impulsive e irrazionali, perché molti anni di propaganda martellante dei media lo hanno radicato nella mente di molte persone, e dunque non tutti accettano di mettere in discussione quanto per anni hanno considerato vero.

Al di là del fatto che il problema dell’effetto-serra, insieme a quello del GW, sia stato sciaguratamente “tirato per la giacca” dai politici di ogni orientamento, e pertanto ogni discussione su di esso rischia di vedere non di rado strumentalizzate  argomentazioni pseudo-scientifiche per scopi puramente politici.

Ma il problema è che per molte persone, e più in generale per la mente umana, è sempre difficile liberarsi da convinzioni che per lungo tempo erano state ritenute valide.

Quando queste convinzioni radicate – o luoghi comuni – vengono messe in discussione, in molte persone scatta una reazione di fastidio, o un rifiuto istintivo – dettato da prevenzione – di voler esaminare con attenzione ed equilibrio i nuovi argomenti, nel timore più o meno inconscio di dover ammettere di avere creduto per lungo tempo a concetti falsi.

Inoltre, poiché è un concetto semplice da imparare (atmosfera = serra, o = coperta), molti si sentono a disagio nel sostituire quel concetto con altri scientificamente validi, ma più complessi.

Come già detto, questa teoria ha trovato larga diffusione nelle pubblicazioni dei “climatologi” degli ultimi 20 anni, ma è del tutto assente nei testi più autorevoli di fisica e termodinamica, proprio perché non soltanto è in flagrante contraddizione con principi basilari della fisica, ma anche perché di conseguenza nessun esperimento, né fenomeno naturale osservabile e riproducibile è mai riuscito a confermarla.

Semplicemente l’”effetto-serra” è una colossale bufala pseudo-scientifica, benchè di gran successo popolare.

E’ una sorta di “Cacao Meravigliao” pseudo-scientifico, una cosa inesistente che però è stata ritenuta reale da molti grazie all’efficacia della comunicazione imbonitrice dei media.

E non a caso fisici autorevoli, ed esperti quali Claes Johnson, Nahle, Siddons, Gaerlich, Tscheuschner, Thieme, Miskolczi, Casey, ecc., ecc, negli ultimi tempi hanno pubblicato importanti lavori per ribadire l’infondatezza della teoria.

Ciò non deve stupire, dal momento che fin dal lontano 1909 il fisico Robert Wood (l’inventore della famosa “lampada”, al quale uno dei padri della fisica moderna, il grande Niels Bohr, aveva dedicato un lavoro) aveva demolito con l’esperimento delle due serre http://www.tech-know.eu/uploads/DeathGH.pdf  la teoria di Arrhenius, secondo cui il vetro del soffitto delle serre avrebbe innalzato la temperatura interna di ulteriori 15°C, trattenendo il 20% in più di radiazione IR. Wood dimostrò che anche una serra col soffitto di alite (salgemma, abbastanza neutro ai raggi IR) raggiungeva la stessa identica temperatura dell’altra (55°C), quindi tutto dipendeva dal calore accumulato dal suolo delle serre, non dai soffitti e dal loro materiale, o dalla fantasiosa ipotesi che il vetro potesse “intrappolare” più raggi infrarossi, e riscaldare di più.

Ma il genere di risposte avute dalla pubblicazione dell’articolo, mi inducono a chiarire ed approfondire alcuni concetti, onde evitare malintesi su questo importante argomento.

1)      Cosa si intende per effetto-serra.

Credo che molti non abbiano un’idea chiara di cosa sia l’effetto-serra, secondo quando vanno divulgando personaggi di enti quali l’IPCC e la NASA. Non a caso si tratta di due enti pubblici con bilanci faraonici, sempre a caccia di fondi tramite politici compiacenti che introducano nuove tasse, e quindi molto allettati dall’idea che le teorie sull’effetto-serra conducano a nuove imposte sulle “emissioni da gas-serra”.

Per effetto-serra, o effetto-atmosfera, o effetto-coperta (chiamatelo come volete) si deve intendere l’idea secondo cui l’atmosfera e i gas che contiene possano “riscaldare” o aggiungere ulteriore energia termica, rispetto a quella prodotta dal Sole riscaldando la superficie terrestre.

Come già detto nell’articolo precedente, uno dei concetti falsi più diffusi è proprio l’idea secondo cui l’atmosfera aggiungerebbe 33°C di calore alla superficie terrestre.

Attenzione! Per effetto- serra NON si intende semplicemente la differenza di temperatura tra i suoli o la superficie degli oceani rispetto alle temperature dell’atmosfera terrestre, perché è evidente che la superficie terrestre e l’atmosfera hanno temperature diverse, e anzi l’atmosfera (in particolare la Troposfera a media-alta quota, dai 4 km. in su) è sempre più fredda rispetto alla temperatura media della superficie terrestre.

Ma il concetto-chiave (falso) che viene costantemente ripetuto da IPCC & friends è quello secondo cui: “…il Sole riscalda la superficie terrestre, e poi i gas-serra intrappolano la radiazione IR (infrarossa) in uscita verso lo spazio, e ne rimandano una parte a Terra, accrescendo le temperature della superficie”. (Greenhouse gases absorb heat that radiates from Earth’s surface and release some of it back towards the Earth, increasing the surface temperature …)

http://www.americanthinker.com/2010/02/the_hidden_flaw_in_greenhouse.html

Questa bislacca teoria ha poi fornito all’IPCC il trampolino concettuale per rilanciare la nota litania che la crescita dei gas-serra, in particolare quelli di origine umana, porterebbe in futuro alla crescita delle temperature fino a 5°-6° C in media, di qui alla fine di questo secolo.

2)      Perché l’effetto-serra viola le principali leggi della Fisica.

Il concetto esposto sopra è palesemente falso, poiché viola le 2 leggi principali della termodinamica, cioè il 1° principio (conservazione dell’energia) che afferma l’impossibilità di creare in un sistema termodinamico nuova energia dal nulla (senza lavoro esterno) , ed il 2°, nella formulazione di Clausius, che stabilisce l’impossibilità che un corpo più freddo (atmosfera) possa aggiungere calore ad un corpo più caldo (superficie terrestre) innalzandone la temperatura.

E si noti bene che i principi della termodinamica valgono sia per i sistemi chiusi (es. motore ideale) che non scambiano calore con l’esterno, che per quelli aperti, ( es. atmosfera), che scambiano calore e materia con l’esterno del sistema.

Nella realtà, la trasmissione di calore sulla Terra avviene nel seguente modo.

I raggi solari dapprima riscaldano la superficie terrestre (suoli e oceani) per conduzione e convezione.

Conduzione significa che le radiazioni solari producono energia cinetica e vibrazioni molecolari in corpi della medesima sostanza (es.: terreni e acque oceaniche).

A loro volta i corpi della superficie terrestre (suoli e oceani), riscaldati dal Sole, trasmettono energia termica alle masse d’aria sovrastanti, causandone il movimento, e poi la trasmissione di calore per spostamento, poiché queste masse d’aria riscaldate da suoli e oceani si espandono, e trasmettono a loro volta calore ad altre masse d’aria a diversa temperatura con cui vengono a contatto ( e così abbiamo venti, perturbazioni, nubi, ecc.)

E questa è la convezione, cioè la trasmissione di calore per movimento dei fluidi (gas, liquidi) per contatto con corpi a diversa temperatura.

E’ importantissimo notare che la trasmissione del calore per conduzione e convezione termica costituisce ben il 99% della modalità con cui si trasmette il calore ricevuto dal Sole sulla Terra. (cfr. Siddons http://www.americanthinker.com/2010/02/the_hidden_flaw_in_greenhouse.html )

L’ultima modalità – che  costituisce appena l’1% della trasmissione di calore sulla Terra – è l’irraggiamento, ovvero la trasmissione di calore attraverso radiazioni ed onde elettromagnetiche tra corpi anche molto distanti, in particolare le radiazioni  dei raggi infra-rossi (IR), la cui intensità è direttamente proporzionale alla crescita delle temperature (quanto più si innalzano le temperature dei corpi riscaldati, tanta più radiazione IR emettono).

Il punto fondamentale è che nè i gas cosiddetti “serra”, né  alcun altro gas, hanno la capacità di “rimandare” verso Terra le radiazioni IR ricevute dalla superficie terrestre, proprio perché i gas dell’atmosfera ( che circolano a temperature  inferiori rispetto alla superficie terrestre) non possono riscaldare dei corpi più caldi di loro, sempre per il 2° principio della termodinamica.

3)      Alcuni esempi.

E’ abbastanza semplice dimostrare quanto sopra, sia con alcuni esempi di immediata comprensione, che con qualche esperimento pratico (oltre quello delle serre di Wood già visto).

Ad esempio, c’è chi contesta l’applicazione del 2° principio, dicendo che dopo tutto l’atmosfera agisce come una coperta, o come un cappotto, e dunque senza l’atmosfera e i suoi gas la Terra sarebbe più fredda, allo stesso modo in cui il nostro corpo rimane più caldo perché aggiungiamo una coperta, oppure un cappotto, ai nostri abiti invernali.

Attenzione, c’è un grosso equivoco concettuale!

Quando noi aggiungiamo una coperta, o un cappotto, ai nostri abiti, NON innalziamo la temperatura del nostro corpo, che rimane sempre di 36°-37° C. Semplicemente tratteniamo più a lungo il calore che già il nostro corpo produce, ed impediamo che venga dissipato facilmente (come accade d’estate, quando indossiamo abiti leggeri).

Ma la temperatura del nostro corpo non sale certo a 38°C o a 40°C perché mettiamo il cappotto, o la coperta sul letto, il cappotto e la coperta non “aggiungono” nuovo calore!

Allo stesso modo, i gas dell’atmosfera NON innalzano la temperatura che i terreni o le acque degli oceani raggiungono, dopo essere stati riscaldati a lungo dai raggi solari. E’ il Sole – e basta! – che fa salire la temperatura dell’asfalto sotto casa vostra fino ed oltre 70°C nelle giornate estive più calde, nessun gas atmosferico può aggiungere nemmeno un miliardesimo di °C a quelle temperature!

I terreni riscaldati dal Sole salgono a 40°C, o a 50°C, (o a 60°-70° C nel caso di asfalto o simili) ecc., ma la loro temperatura NON viene ulteriormente incrementata dalla presenza dei gas nell’atmosfera (anzi, come vedremo, i gas dell’atmosfera possono solo ABBASSARE la temperatura dei suoli, o delle acque marine).

E ancora, se versiamo un the caldo a 80°C in un thermos, le sue pareti isolanti ed ermetiche (mille volte più efficaci ed isolanti di qualsiasi gas!) NON fanno alzare la temperatura del liquido nemmeno di 1 milionesimo di °C!

Quando versiamo il liquido nel thermos, la temperatura massima è sempre quella che registriamo nel momento in cui l’abbiamo versato, se era 60°C resterà a 60°C, se era 75°C rimarrà a 75°C, e poi potrà solo diminuire lentamente.

La differenza è che nel thermos (così come sotto il cappotto, o sotto la coperta), la temperatura scende più lentamente, e potremo tenere il liquido al caldo diverse ore, e non 1-2 decine di minuti come accade quando versiamo il the in una normale tazza di ceramica.

E viceversa, secondo l’IPCC e i tanti “serristi”, l’atmosfera e i gas che contiene “aggiungono” ulteriore calore, e fanno alzare le temperature terrestri, rispetto a quelle massime prodotte dal riscaldamento del Sole sulla superficie terrestre.

Ora, è evidente che ciò è impossibile, allo stesso modo in cui il cappotto non aumenta la temperatura del nostro corpo, non ci fa venire la febbre, o il thermos non fa salire a 100°C la temperatura del the caldo a 60°C che vi abbiamo versato, e non lo fa bollire!

Quindi un corpo più freddo non può da solo (e senza lavoro dall’esterno) innalzare la temperatura di un corpo più caldo.

Il nostro corpo intirizzito,  e riscaldato da una stufa a 200°C in una fredda giornata invernale, poi una volta riscaldato non “rimanda” ulteriore calore alla stufa, e non può assolutamente far salire la temperatura massima di 200°C della stufa medesima, perché ciò violerebbe il 2° principio della termodinamica, creando nuova energia dal nulla, senza lavoro esterno.

Eppure l’IPCC afferma il contrario nel caso delle temperature terrestri, secondo loro i gas dell’atmosfera (sempre più freddi dei suoli terrestri) avrebbero il miracoloso potere di rimandare verso Terra (= “backradiation”) la radiazione infrarossa ricevuta dal basso, in una sorta di incontro di tennis spaziale, facendo salire ulteriormente la temperatura delle superfici terrestri.

Quindi secondo loro l’asfalto delle strade, riscaldato dal Sole fino a 70°C, od oltre, in una calda giornata estiva, poi verrebbe ulteriormente scaldato dalla radiazione proveniente dai gas atmosferici in quota (ed in particolare dalla CO2).

Come ciò possa avvenire è una magia esoterica che travalica. le ordinarie leggi della fisica ed il comune buon senso.

4)      I gas atmosferici “rallentano” il raffreddamento della superficie terrestre?

Ma conosco già l’obiezione di alcuni “serristi”:

“Eh no, è vero quello che dici, e cioè che i gas serra non fanno aumentare le temperature della superficie terrestre. Però è anche vero che i gas serra rallentano molto i tempi di raffreddamento (come il thermos o la coperta), quindi vuol dire che in futuro avremo sì uguale caldo, ma per tempi più lunghi. E ciò è del tutto conforme al 2° principio della termodinamica”.

Ora, a parte il fatto che l’IPCC e la maggioranza dei “serristi” non dicono questo, ma hanno sempre sostenuto che in futuro avremo temperature PIU’ ALTE DI 5°-6° C (a parità di intensità dell’attività solare), non le medesime temperature di adesso per tempi più lunghi.

In altre parole, secondo loro non avremo a giugno – che so – temperature di 28°C, come abbiamo oggi, ma per più tempo.

Secondo loro tra 30-40 anni, a causa della CO2 crescente,  dovremmo avere 33°-34° C a giugno, rispetto ai 28°C di max. che abbiamo oggi, a parità di intensità dei cicli solari!

Quindi ciò che sostengono i “serristi” più moderati è ben diverso da quello che sostiene la propaganda dell’IPCC & soci.

Ma il punto è stabilire se ciò che accade con la coperta, o col cappotto, o col thermos, e cioè un “rallentamento” dei tempi di raffreddamento naturali dei corpi più caldi, grazie alla loro funzione isolante e di coibentazione, possa essere esteso meccanicamente all’atmosfera terrestre e ai gas che contiene.

La risposta anche qui è negativa, anche se è vero che – in teoria – è giusto affermare che i gas atmosferici pur non contribuendo ad innalzare le temperature, sicuramente rallentano i tempi di raffreddamento, e che ciò è del tutto conforme alle leggi della fisica.

Ma qui di seguito vorrei spiegare perché anche il c.d. “rallentamento” dei tempi di raffreddamento delle temperature della superficie terrestre, che potrebbe essere causato dall’aumento dei c.dd. “gas-serra” e dalla CO2 in particolare, in realtà NON ha affatto conseguenze di durevole mantenimento del calore, ma si inserisce in un processo di “raffreddamento” atmosferico più ampio.

-FINE PRIMA PARTE-

I LIKE CO2

82 pensieri su “IL “MITO” DELL’EFFETTO SERRA VA IN FRANTUMI (Prima Parte)

  1. Se per il NIA`SN è spotless… allora lo siamo veramente. Gli altri enti (con lettera minuscola) non mi interessano. SF a 76,6 alle 17 é il dato importante come l´AP index quasi a zero.

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  2. @ IlikeCO2
    no, non mi è semplice. Scrivi “scaldati dal sole”, solo dopo ci metti la conduzione. Questo “scaldati” come avviene?

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  3. e’ possibile quantificare quanta differenza di energia termica immagazzina a parita’ di irraggiamento solare e di dimensioni in km2 una citta’ o una zona boscosa?
    credo che molto del gw sia dovuto all’urbanizzazione sempre crescente del nostro pianeta… piu’ che sulla co2 si dovebbe combattere lo sfruttamento intensivo la deforestazione ed il crescere a ritmi insostenibili delle citta’….
    aspetto con ansia la seconda parte perche’ mi interessa molto la conduttivita’ termica dell’atmosfera in diverse condizioni di umidita’.
    continuate cosi….
    sole pulito se iniziano a contare i moscerini la prossima lettera al sidc l’ha iniziamo cosi.
    questa e proprio una ca
    una vera cazza
    una grande gigantesca strepitosa cazzataaaa !!
    possiamo inviarglielo anche in sonoro con un bel coretto…..

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  4. Incredibile si

    Ma la cosa più’ incredibile e’ che ho postato il video in un noto forum ieri nessuno si e’ scandalizzato. Anzi l’ hanno trovato simpatico

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  5. faste2008 :
    Per ottenere fondi dai governi questa gente inventerebbe nuove leggi fisiche e attraverso i media le propagherebbe in tutto il mondo, ingannando milioni di persone, facendoli credere cose che vanno fuori dalla scienza e soprattutto prive di ogni fondamento logico, vergogna a loro, semplicemente vergogna

    ti riferisci agli scienziati che sono elencati nella discussione da me linkata?

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  6. franco :

    @ IlikeCO2
    no, non mi è semplice. Scrivi “scaldati dal sole”, solo dopo ci metti la conduzione. Questo “scaldati” come avviene?

    Irraggiamento … gli oggetti colpiti dalla radiazione solare si scaldano e trasferiscono il calore acquisito con i classici modi ovvero ancora … irraggiamento conduzione e convezione. Non c’è niente di magico in tutto questo.
    Se tutto avviene in una serra la temperatura interna dipenderà dalla bontà di isolamento delle superfici trasparenti, quindi dalla capacità di trattenere il calore delle stesse, la composizione del miscuglio di gas all’ interno, (aria e vapore acqueo ) si comporteranno da agente in grado di accumulare calore o meno in base alla capacità termica variabile in base alla composizione.
    Se invece del vetro usiamo altri materiali cambieranno i parametri di trasparenza alle radiazioni ed il potere isolante ma alla fine il conto da fare é quello della serva se la composizione del gas all’ interno della serra é alterato rispetto all’ esterno avrà caratteristiche di capacità termica differente rispetto all’ originario e un opacità un pò diversa a qualche radiazione ma poi tutto finisce lì. La radiazione infrarossa di ritorno dal vetro non esiste.

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  7. @paolo
    No, l’inerzia termica dell’acqua in atmosfera è irrilevante rispetto all’enorme inerzia termica del terreno che ci sta sotto. E’ la temperatura del terreno quella che conta: l’aria, passandoci sopra, si porta alla stessa temperatura del terreno senza riuscire a riscaldarlo o raffreddarlo.

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  8. Nella realtà, la trasmissione di calore sulla Terra avviene nel seguente modo.

    I raggi solari dapprima riscaldano la superficie terrestre (suoli e oceani) per conduzione e convezione.

    In effetti come faceva notare qualcuno … qui manca qualcosa l’ irraggiamento 🙂

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  9. OT

    Scusate l’OT, volevo solo segnalarvi che su meteoweb hanno pubblicato una mia mail con allegate le foto che ho fatto oggi durante l’eccezionale e imprevisto tornado che si è abbattuto a mezza mattinata poco fuori l’abitato della mia città, Taranto. Questo il link:
    http://www.meteoweb.it/cgi/intranet.pl?_tit=Grosso tornado a un passo da Taranto: le foto&_cgifunction=form&_layout=sezioni&keyval=sezioni.sezioni_id%3d6768

    Buona serata a tutti.

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  10. A me pare che questo articolo faccia un po’ quello che afferma di non voler fare nelle prime righe: “Ma il problema è che per molte persone, e più in generale per la mente umana, è sempre difficile liberarsi da convinzioni che per lungo tempo erano state ritenute valide.”
    La sensazione è che l’autore reputi necessario distruggere l’intera teoria del AGW fin dalle fondamenta, mentre alcune fondamente sono solide. Mi pare che si possa tranquillamente accettare le parti della teoria che fisicamente stanno in piedi (per esempio il concetto di effetto serra) e non accettare invece l’ipotesi che la CO2 antropica stia causando un incremento delle temperature. Anzi, criticando le parti valide della teoria si fa perdere valore alla critica sulle parti che invece sono infondate.
    Suggerirei di leggere questo:
    http://www.drroyspencer.com/2009/04/in-defense-of-the-greenhouse-effect/
    che viene da fonte non sospetta (visto che Roy Spencer è un accanito sostenitore della origine NON antropica ma naturale del GW). Se volete, per i non anglofili, una settimana o poco più e lo traduco.

    Tra l’altro, se l’effetto serra non esistesse, mi chiedo come sarebbero spiegabili le altissime temperature superficiali di Venere, persino maggiori di quelle di Mercurio che è assai più vicino al sole.
    Infine, un osservazione sull’esempio del cappotto: secondo me non funziona. Tutti noi generiamo calore (se no saremmo già morti di freddo) quindi se metto un cappotto certo che la mia temperatura sale, e arriverebbe ben più in alto di 38-40 °C, solo che interviene il meccanismo dell’evaporazione dell’acqua del sudore che mi permette di regolare la mia temperatura corporea a circa 37 °C. Quindi non si applica realmente alla Terra, che non genera calore. L’esempio del termos anche non si applica, in quanto la Terra, anche se non genera direttamente calore, lo riceve dal sole, mentre il termos no.
    La Terra dunque non genera calore di per sé, ma lo riceve dal sole, come radiazione a varie lunghezze d’onda; in parte la riflette in parte la assorbe e la riemette come IR (sottolineo _la riemette_: lo spettro di emissione del Sole, corpo a circa 6000 K, è ben diverso da quello della Terra, corpo intorno ai 300 K).
    Ora, io non ho fatto i conti (Roy Spencer pare di sì), ma non mi sembra per niente assurdo che se ci sono gas nell’atmosfera che assorbono gli IR (l’acqua in primis), tali gas assorbano una parte di radiazione che, riemessa dalla Terra, altrimenti si perderebbe nello spazio.
    La radiazione IR assorbita dai gas atmosferici li scalda, quindi scalda l’atmosfera. Se l’atmosfera è più calda la superficie terrestre si sfredda più lentamente e quindi la sua temperatura è un po’ superiore. E’ come se faccio il bagno in una stanza fredda o calda, l’acqua della vasca si sfredda più o meno velocemente.
    Non riesco sinceramente a vedere dove il discorso non torni.
    Che poi la CO2 di origine antropica faccia aumentare la temperatura media terrestre, lì è tutt’altro discorso!

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  11. Luci0 :
    In effetti come faceva notare qualcuno … qui manca qualcosa l’ irraggiamento

    L’irraggiamento però è citato più sotto come forma di trasmissione tra corpi terrestri (dove inciderebbe per l’1%). Il problema è che tirando in ballo l’irraggiamento dal sole alla terra, va a farsi benedire il discorso secondo cui il primo principio della termodinamica smentisce il “mito” dell’effetto serra.
    Non è che voglia difendere l’esistenza dell’effetto serra. Non m’interessa molto che esista, dato che a prescindere da esso per me conta che l’anidride carbonica non mi ossigena il cervello. Solo che se uno pubblica qualcosa per confutare qualcos’altro che è preso per buono (dogma o dimostrata verità che sia), lo fa per spiegarlo a se stesso o per spiegarlo ad altri? Se lo fa per spiegarlo a se stesso non serve che lo pubblichi, se lo fa per spiegarlo ad altri deve essere convincente. Se ci ficca argomentazioni che non stanno in piedi già in base a nozioni che si apprendono dopo pochi anni dalla terza media non lo è. Galileo aveva _quasi_ ragione (nemmeno il sole è fermo), ma quanto gli ci volle per farsi prendere sul serio? Figuriamoci chi mai gli avrebbe dato credito se fosse stato confutabile già dalle basi elementari delle sue argomentazioni.

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  12. @Kjai
    Ringrazio Kjai per aver portato la discussione su un profilo più strettamente scientifico. L’effetto serra è un concetto scientifico, ampiamente verificato. Se qualcuno è così convinto che sia una bufala, gli consiglio di scrivere le sue idee in 4 paginette e di mandarle a Physical Review Letters. Se proprio avete ragione potrebbero anche darvi il nobel fra qualche anno!

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  13. @ Kjai e Lamarozzo e chiunque altro che dissenta con l’articolista:

    Prego porre le vostre domande direttamente nella seconda parte dell’articolo in modo da essere di più facile individuazione, in ogni caso sn sicuro che I Like CO2 interverrà presto per rispondere ai vostri interventi.

    Simon

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  14. @franco e lucio

    C’è un grosso equivoco in quello che mi scrivete

    Qui si sta parlando della trasmissione di calore che avviene in relazione al presunto “effetto-serra”, cioè dal momento in cui la superficie terrestre rimanda verso l’atmosfera il calore, e per il 99% ciò avviene per convezione e conduzione, e solo per l’1% per irraggiamento con raggi IR.

    C’è una confusione tra radiazione solare in entrata e radiazioni IR in uscita, da quanto leggo.

    In altre parole: quando il Sole inizia ad irraggiare la superficie terrestre invia una gamma di radiazioni ad altissima frequenza (gamma, x, ultravioletti) che provocano un’eccitazione delle molecole dei corpi sulla superficie terrestre (acqua, terreni), e quindi un’aumento della loro energia cinetica.

    Questo è “calore in transito” (energia cinetica delle molecole) che poi produce i fenomeni di conduzione nelle sostanze omogenee (acqua, terreni), allo stesso modo in cui scaldando l’estremità di una sbarra le molecole eccitate si muovono e trasmettono il moto da una parte all’altra della sbarra, sotto forma di transito di calore e variazione di temperatura delle due estremità della sbarra.

    Ma non è finita, perchè i terreni e le acque riscaldati (e la cui temperatura è aumentata), trasmettono calore ai gas atmoferici sovrastanti, causandone l’espansione e il movimento, e questa è la convezione.

    E ora veniamo all’irraggiamento.

    I raggi IR sono emessi dai corpi riscaldati, su frequenze proporzionali alla temperatura

    E siccome i corpi sulla superficie terrestre riscaldati hanno temperature relativamente basse, si calcola che in media solo l’1% del calore in uscita verso l’atmosfera sia da radiazioni IR, il resto è appunto dovuto al movimento (convezione) delle masse gassose.

    Il punto che forse vi è sfuggito è che le radiazioni solari in entrata sono tutte radiazioni al altissima frequenza (x. gamma, UV), che però non hanno nulla a che fare con le radiazioni
    che riguardano il presunto “effetto-serra”, perchè una volta che raggiungono la superficie terrestre poi non vengono “rispedite” ancora verso l’atmosfera.

    Quelle che invece vengono mandate nell’atmosfera dai terreni e dalle superfici degli oceani, anche se solo per l’1%, sono le radiazioni IR, infrarosse.

    E qui si tratta di stabilire se le radiazioni infrarosse che colpiscono le molecole dei gas atmosferici possan essere rimandate a Terra, almeno in parte, alzando la temperatura.

    E qui rispondo a Lamarozzo.

    Non c’è bisogno di scrivere alla Physical Review, nè di concorrere al Nobel.

    Poichè è IMPOSSIBILE , per il 2° principio della termodinamica che il calore possa spontaneamente passare da un corpo più freddo (gas atmosferici) ad un corpo più caldo (terreni e acque oceaniche), suggerisco a chi riesce a dimostrare che avviene di dimostrarlo, ma non con la fesseria degli scatoloni avvolti con strati diversi di cellophan, ma con la dimostrazione in base alle leggi fisiche.

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  15. @kjai.

    Quello che scrivi su Venere dimostra come i luoghi comuni facciano nascere “leggende metropolitane” prive di spessore scientifico.

    Venere non ha alcun “effetto serra” da CO2, come ha dimostrato brillantemente il prof. Nasif Nahle
    http://www.biocab.org/New-Pages.html, in uno studio dell’agosto 2010.

    Le altissime temperature della superficie di Venere sono dovute a due fattori:

    a) assenza di campo magnetico su Venere (a differenza della Terra), che fa sì che le particelle di plasma supercalde raggiungano la superficie del pianeta.

    b) irradianza solare.

    La combinazione di questi fattori spiega le altissime temperature della superficie, ma la CO2 non c’entra nulla, anche perchè l’atmosfera di Venere è piuttosto fredda, quindi è impossibile che i gas a temperature basse scaldino la superficie venusiana.

    Ma leggiti Nahle, perchè il suo lavoro dimostra quanta ignoranza ci sia in giro, e quanti luoghi comuni, tra cui il paragone tra Venere e la Terra a proposito del presunto “effetto-serra” che è improponibile perchè si tratta di pianeti in condizioni totalmente diverse.

      (Quote)  (Reply)

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