Archivio mensile:Maggio 2014

Sole down ….. big eruption is online !

Breaking news

Si è verificata una grande eruzione vulcanica in indonesia, da parte vulcano Sangeang. VAAC stima l’altezza delle ceneri intorno ai 20km.
Il vulcano : http://en.wikipedia.org/wiki/Sangeang_Api

Alcune immagini :
http://www.dailymail.co.uk/news/article-2644253/Incredible-moment-huge-volcano-erupts-Indonesia-sending-ash-spewing-thousands-feet-sky.html

Post in continuo aggiornamento.

Michele

Api disorientate

Che cosa sta succedendo a quello straordinario mondo delle Api ?

Che queste straordinarie e sensibili creature siano in difficoltà e cosa risaputa da diverso tempo. Certo è, che la cronaca di questi giorni è foriera di casi di disorientamento.

Si parla di pesticidi, cambiamenti climatici e altre…

Tuttavia, in più notizie, si legge, che il mese corrente è un periodo estremamente delicato per questi piccoli animaletti, causa la sciamatura. Credo comunque, che le vicende di questo straordinario mondo, di insetti sociali, sia da seguire molto attentamente.

Le api, rientrano sicuramente, in quella categorie di insetti, che possono avvertire con leggere anticipo, importanti cambiamenti ambientali.

 

La cronaca di questi giorni :

25 Maggio – Padova – Sciame d’api ai tavolini del bar in piazza delle Erbe, panico in centro. Intorno alle 18.15 di domenica, una folta nube di insetti si è insediata in un locale centrale di Padova, occupando una sedia e suscitando lo spavento generale. Un apicoltore è intervenuto per raccogliere le bestiole“.

http://www.padovaoggi.it/cronaca/sciame-api-piazza-erbe-padova-25-maggio-2014.html

26 Maggio – Napoli- Come in un film: “Erano migliaia, anzi decine di migliaia, sembrava una pioggia di insetti”. La voce di Piera, che in quel momento era in macchina e tornava a casa è tra il divertito e il terrorizzato. E’ accaduto intorno alle 17, ancora non si è capito bene perché: uno sciame di api ha invaso via Ponti rossi per circa mezz’ora, spaventando passanti e residenti. Forse la rottura di un alveare o la disattenzione di un apicoltore, la causa dell’incursione. L’inconveniente ha causato rallentamenti al traffico lungo la strada e fughe in scooter di qualche malcapitato sotto la nube di vespe. Un lettore, Gianpiero Di Stasio, ha scattato qualche foto dal suo ufficio. Lo sciame impazzito è poi svanito nel nulla, inoltrandosi tra gli alberi del vicino bosco di Capodimonte

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2014/05/26/foto/sciame_d_api_impazzito_in_via_ponti_rossi-87303150/1/#1

26 Maggio -Pordenone-

http://www.gazzettino.it/PAY/PORDENONE_PAY/scoppia_il_caldo_allarme_api_insetti_in_fuga_da_sei_alveari/notizie/709188.shtml

Pomeriggio impegnativo per i vigili del fuoco sul fronte degli interventi per gli sciami d’api che in poche ore hanno interessato più zone del Friuli Occidentale creando anche un possibile pericolo. Con il caldo, infatti, in diversi comuni del Friuli Occidentale sono arrivate chiamate di soccorso per la presenza di sciami scappati dall’alveare principale.

27 Maggio -Piacenza-

Condominio “invaso” dalle api a Piacenza. Nel tardo pomeriggio di martedì i vigili del fuoco sono intervenuti in via Montebello per alcuni sciami di api all’esterno delle abitazioni. Circa 5mila gli insetti che stazionavano in particolare su un pino all’interno della recinzione di uno stabile per poi portarsi anche lungo la strada. A farne le spese alcuni passanti: a rischiare di perdere il controllo del proprio scooter è stato un ragazzo dopo che alcuni insetti si erano intrufolati all’interno del casco. Un fenomeno non nuovo in questa stagione dell’anno, che ha richiesto l’arrivo di un’autoscala dei vigili del posto e la presenza di un apicoltore per “domare” gli insetti, con gli agenti delle volanti che hanno momentaneamente chiuso al traffico il tratto di strada compreso tra via Monte Penice e Strada Raffalda in attesa che la situazione tornasse alla normalità.

http://www.piacenzasera.it/piacenza/via-montebello-invasione-api-intervengono-vigili-del-fuoco-foto.jspurl?IdC=1093&IdS=1093&tipo_padre=0&tipo_cliccato=0&id_prodotto=48420&css=homepage.css&com=c

28 Maggio -Pistoia-

Uno sciame d’api si è “impossessato” intorno alle 13 su una macchina tra via Vivaldi e via Borgognoni all’entrata del bar Crudelia . Due apicoltori, che erano per caso a pranzo qui vicino si sono messi all’opera: hanno preso l’ape regina e l’hanno messa dentro un’arnia porta sciami (e.f.)

http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2014/05/28/news/sciame-d-api-s-impossessa-di-un-auto-1.9313261

28 Maggio -Lugano-

Pompieri di Lugano in azione questo pomeriggio attorno alle 16 per recuperare uno sciame di api che si era installato sulla parete di un palazzo in via Balestra 12 (che ospita anche la redazione luganese del CdT), all’altezza del quinto piano. Due militi con lo speciale abbigliamento protettivo sono saliti su un’autogru e hanno recuperato gli insetti con un aspiratore, rinchiudendoli in un apposito contenitore per poterle trasferire in un luogo sicuro.

In primavera può capitare di vedere sciami anche in ambienti urbani perché è il periodo della sciamatura (quando cioè una regina si allontana dall’alveare con le sue seguaci per crearne uno nuovo altrove). Si raccomanda in questi casi di non disturbarle e di allertare il 118 per far intervenire i pompieri.

http://www.cdt.ch/ticino/cronaca/107622/sciame-di-api-in-centro-a-lugano.html

28 Maggio -Como-

Una vera invasione di api. A Como, in queste ultime ore, altri due episodi che hanno fatto scattare l’allarme con l’arrivo di vigili del fuoco prima e apicoltore poi. Ed è stato quest’ultimo a prelevare il grosso alveare che si era radunato: primo caso in piazzale Gerbetto, il secondo all’alba in via Mentana. Un pò quello che è già successo settimana scorsa in città (piazza Perretta)  ed anche in un giardino di una scuola di viale Sinigaglia

http://www.piacenzasera.it/piacenza/via-montebello-invasione-api-intervengono-vigili-del-fuoco-foto.jspurl?IdC=1093&IdS=1093&tipo_padre=0&tipo_cliccato=0&id_prodotto=48420&css=homepage.css&com=c

In altri luoghi :

Milano,Livorno,Lucca etc..

http://www.mbnews.it/2014/05/centinaia-di-api-alla-ghiringhella-a-concorezzo-ci-pensa-lapicoltore/

http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/05/09/foto/milano_uno_sciame_di_api_sul_terrazzo_del_comune-85688021/1/#1

http://www.luccaindiretta.it/dalla-citta/item/27358-paura-per-uno-sciame-d-api-in-centro-storico.html

http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2014/05/08/news/enorme-sciame-d-api-nel-parco-giochi-coi-bimbi-1.9185112

http://video.repubblica.it/edizione/bologna/invasione-di-api-sui-viali-a-bologna/166147/164636

19 Maggio – Londra –Londra, 5mila api invandono Victoria street e attaccano una passante fuori da Topshop

http://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/londra_invasione_api_victoria_street_top_shop/notizie/695268.shtml

Michele

Contrazione dell’attività solare

Telegrafico aggiornamento dell’attività solare. Segnalo una decisa flessione di tutti i parametri solari, raggi X, vento solare e flusso solare. SFI a 111.1, questo è l’ultimo aggiornamento, delle ore 20:00, rilasciato da l’istituto canadese. Controllando la traccia grafica del flusso, credo che era dall’ottobre 2013, che non si registrava un valore così basso.

http://www.spaceweather.gc.ca/solarflux/sx-4-eng.php

Il magnetogramma di SDO ci parla di regioni solari (emisfero sud fronte terra), quali l’Ar 2071 &  2073, in chiara decadenza magnetica. Viceversa, l’emisfero nord, risulta essere da più giorni spotless.

L’unione delle immagini forniteci dalla sonde stereo behind e ahead, evidenzia una decisa flessione magnetica, nella quale la nostra stella sembra essere caduta.

Probabilmente ci siamo, qualche novità è in arrivo, di che tipo e con quale portata, lo scopriremo nelle prossime settimane.

Michele

Gli animali sono davvero in grado di prevedere i terremoti? Icarus cerca la risposta

Il Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt e.V. (Dlr), il centro aerospaziale tedesco, nell’ambito della stazione spaziale internazionale russa (Iss), sta finanziando lo sviluppo di Icarus, un progetto spaziale per la telemetria satellitare digitale, per l’osservazione degli animali ed ha concesso un finanziamento da 19 milioni di euro al dipartimento migrazione animale del Max-Planck-Institut für Ornithologie (Mpio), diretto da Martin Wikelski, per sviluppare questa tecnologia. Il Mpio ha scelto la SpaceTech GmbH come l’appaltatore principale e responsabile tecnico del progetto.

Questo grande progetto avviato nel marzo 2012, dopo uno studio di fattibilità, è entrato nella fase di attuazione nel gennaio 2013, dopo rattifica, degli accordi bilaterali tra l’agenzia spaziale russa Roscosmos e la Dlr che garantisce l’assistenza finanziaria alla Russia con i fondi tedeschi di Icarus. La Max Planck Society ha deciso di finanziare anche lei il progetto con 1,7 milioni di euro, destinati alla miniaturizzazione dei tag Icarus. Questi finanziamenti sono un passo significativo verso la realizzazione di una costellazione indipendente di satelliti Icarus nella Low Earth Orbit (Leo), che permetterà di creare una osservazione globale, nel lungo termine, dallo spazio, di animali di tutte le dimensioni.

Il sistema sperimentale Icarus sarà installato, probabilmente entro il 2015, sul Multipurpose Module Laboratory (Mlm) russo dell’Iss. Quelli di Icarus sono convinti che i dati del progetto forniranno : « una conoscenza scientifica rivoluzionaria sulla vita, i comportamenti e le funzioni vitali e la morte degli animali sul nostro pianeta» e «permetterà, tra le altre cose, di trarre conclusioni sulla diffusione di malattie (zoonosi), risultati sul cambiamento climatico e di prevedere disastri. Le conoscenze scientifiche acquisite saranno senza dubbio di inestimabile importanza per l’umanità e, infine, per la nostra vita sulla terra ».

Infatti, Icarus, partendo dalla consapevolezza della mancanza globale di conoscenze sugli spostamenti e la migrazione di piccoli animali come i pipistrelli, insetti ed uccelli canori, vuole addirittura affrontare cose come la previsione dei terremoti. Se miliardi di uccelli, ogni anno compiono lunghe migrazioni da un continente all’altro, molte  specie di chirotteri  e innumerevoli specie di insetti migrano su lunghe distanze tra i continenti. Fino ad ora , gli scienziati non erano stati in grado di seguire singoli piccoli animali  durante le loro lunghe migrazioni, ma le conoscenze su decisioni individuali sono essenziali per la comprensione ecologica ed evolutiva della dispersione e la migrazione delle specie. Una volta che i ricercatori saranno in grado di seguire i piccoli animali capiranno anche meglio come poter combattere le invasioni biologiche e la diffusione di malattie pandemiche delle quali i piccoli animali sono vettori.

L’altra possibile ricaduta del progetto è quella di sfruttare la presunta capacità degli animali di prevedere i terremoti. Non si tratta certo di una novità, visto che lo dicevano già gli antichi romani, ma è una delle ricadute di Icarus che ha più incuriosito, arrivando ad interessare addirittura The Economist.

Icarus, entro il 2015, dovrebbe rilasciare circa 1.000 uccelli e pipistrelli, dotati di piccoli tag ultraleggeri, per il monitoraggio satellitare, che forniranno in tempo reale dati sul comportamento di questi animali, compresi i movimenti inusuali. Wikelski spiega che «Icarus metterà alla prova per la prima volta se gli animali che volano, possono essere utilizzati come “sensori intelligenti”, di terremoti imminenti». Gli uccelli e i pipistrelli sarebbero particolarmente adatti grazie alla loro capacità di rilevare i campi magnetici, cosa che probabilmente li aiuta ad orientarsi ma potrebbe anche permettergli di percepire i terremoti prima che si verifichino.

Fin dalla fine degli anni ’90 è noto che prima dei terremoti si verificano  fluttuazioni nel campo magnetico terrestre, ma solo agli inizi degli anni 2000 se ne è capito il motivo, con la scoperta di una nuova singolare proprietà  delle rocce. La causa dei terremoti naturali è l’accumulo di energia nel sottosuolo, ma i test di laboratorio effettuati nel 2002 da Friedemann Freund della Nasa  hanno rivelato che le sollecitazioni che portano a terremoti possono essere rilevati elettromagneticamente. Freund ha scoperto che, a causa di “difetti” atomici che esistono nei cristalli delle rocce, queste, quando sono  sottoposte a stress, producono “nuvole” di cariche elettriche positive e si pensa che le stesse “nuvole” siano la causa del misterioso fenomeno delle “luci sismiche”, che vengono a volte viste prima dei terremoti.  Quando sta per scatenarsi un terremoto, queste cariche positive, inducono campi magnetici sulla superficie terrestre e sono questi che Icarus spera di individuare osservando il comportamento di uccellini e pipistrelli.

Va detto che le uniche prove che gli animali che volano siano in grado di percepire il disturbo magnetico prima dei terremoti sono aneddotiche, negli ultimi 10 anni sono stati riportati casi in Cina e in America di pavoni e fenicotteri che si comportano stranamente prima dei terremoti. Ma si tratta di dati isolati e quindi privi di fondamento scientifico, cosa che potrebbe cambiare con Icarus, che sarà presto in grado di monitorare dallo spazio centinaia di gruppi di uccelli in tutto il mondo ed in modo continuo e preciso come mai prima.

Ogni anno ci sono almeno più di 100 grandi terremoti di magnitudo 6 o superiore e la probabilità che almeno qualcuno degli uccelli e dei chirotteri equipaggiati di mini-sensori volino nell’epicentro di un sisma sono alte. Allora Icarus raccoglierà informazioni preziose che potrebbe risolvere il mistero se gli animali siano davvero in grado di “sentire” l’arrivo di un terremoto. Ma gli scienziati non si fanno troppe illusioni e dicono che questa è solo una possibile ricaduta di un progetto che ha l’ambizione di come “funziona” buona parte della vita che rende così magnifico ed imprevedibile il nostro pianeta vivente.

 

Sul progetto Icarus, la pagina web : http://icarusinitiative.org/

Fonte : http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/gli-animali-sono-davvero-grado-di-prevedere-terremoti-icarus-cerca-la-risposta-video/

Michele

Rubrica Meteo-climatica Maggio

Introduzione

La prima parte della Rubrica riporta le previsioni e le tendenze meteo-climatiche per i giorni e le settimane successivi alla pubblicazione della Rubrica. La seconda parte riassume e commenta i principali indici climatici e contiene anche qualche considerazione circa le prossime stagioni primaverile ed estiva.

La legenda relativa ai seguenti (e molti altri) indici è disponibile al link http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3

 

La Primavera 2014 – riepilogo

Dopo un inverno mite e assai piovoso (e nevoso in montagna), la primavera si è finora rivelata anch’essa piuttosto mite, sia pure a fasi alterne: la prima metà di marzo è stata davvero calda in rapporto al periodo; la seconda invece è stata più fresca e perturbata, specie al Nord. Aprile ha proposto un’alternanza di periodo anticiclonici asciutti e relativamente caldi a periodi piovosi e più freschi, specie al Nord, ma comunque in un quadro complessivamente sopramedia. Maggio non si sta per ora discostando molto da Aprile.

 

Verso l’estate 2014

I prossimi giorni

Si è da poco conclusa una fase fresca e instabile, specie al Centro-Sud, che ha visto piogge e persino neve in montagna a quote medie, non rara ma nemmeno consueta. Ora è ormai avviata la prima ondata di caldo africano della stagione: un affondo perturbato nord atlantico ha “scavato” già una depressione appena al largo delle coste del Portogallo e della Spagna settentrionale. La risposta sul bordo orientale di tale “lacuna barica” è inevitabilmente la risalita di correnti molto calde africane verso il Mediterraneo centro-occidentale e l’Italia.

Di seguito è riportata la previsione GFS per le ore centrali di venerdì 24 Maggio, relativa alla pressione al suolo ed in quota:

SLP

Nell’immagine si nota bene a destra l’affondo depressionario che dalle Isole Britanniche si protende verso le coste settentrionali spagnole. L’Anticiclone delle Azzorre è defilato in oceano, molto a destra. Ad est è presente un anticiclone continentale, foriero di bel tempo e temperature elevate per la stagione.

L’aria calda raggiungerà le regioni centrali, ma le isoterme più elevate (fino a +20 ad 850hpa) si avranno localmente su Sardegna e Sicilia. Su queste due isole e in diverse località del Sud (e forse fino al Centro), specie nelle zone interne, si raggiungeranno e forse si supereranno i primi 30 gradi della stagione. Il Nord, specie il Nordovest, sarà ai margini della calura, anche se le temperature al suolo saliranno comunque un po’.

Verso il lungo termine (da 6-7 giorni in poi),  l’avvezione calda africana si sposterà sui Balcani e poi sul Mediterraneo orientale, abbandonando gradualmente la nostra Penisola. La “lacuna barica” ispano-portoghese svanirà gradualmente. Tuttavia, sembra che l’Anticiclone delle Azzorre fatichi a prendere possesso del vicino Atlantico e del Mediterraneo occidentale. Ciò lascia spazio alla possibilità che, nella prima metà di Giugno la “lacuna barica” si ripresenti e con essa nuove avvezioni calde.

aaaaaaaaaa

Possibile evoluzione successiva (Inizio Giugno)

GFS ed in parte anche il suo ensemble (GENS), nonchè ECMWF, prospettano un possibile ritorno della “lacuna barica” di cui si è detto in precedenza, fin dai primi giorni di Giugno. Questa favorirebbe una nuova invasione di aria calda sul Mediterraneo. Ma è davvero presto per le certezze. Tale evoluzione è coerente con l’andamento degli indici AO e NAO, previsti costantemente attorno alla neutralità o appena sotto, a testimonianza della debolezza dell’Anticiclone delle Azzorre sul vicino Atlantico, rispetto alle alte pressioni a latitudini più elevate.

Ad oggi non è possibile dire di più. Visitate comunque la pagina Meteo del blog, per gli aggiornamenti successivi.

 

Gli indici meteo-climatici: i valori del mese precedente

Di seguito si riportano i valori del mese di Aprile, quelli più recenti disponibili. Tra parentesi sono riportati i valori di Marzo.

  1. ENSO (El Niño Southern Oscillation, MEI index): (-0,017) +0,152
  2. PDO (Pacific Decadal Oscillation): (+0,97) +1,13
  3. AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation): (-0,058) -0,071
  4. QBO30 (quasi Biennal Oscillation alla quota di 30Hpa): (+11,7) +7,1
  5. QBO50 (Quasi Biennal Oscillation alla quota di 50Hpa): (+9,2) +9,7
  6. MJO (Madden-Julian Oscillation): risulta molto debole in zona 2.

 

Commento indici

1. l’ENSO dopo un anno e mezzo (autunno 2012-primavera 2014) di sostanziale neutralità, è tornato ad essere positivo. Le previsioni NOAA per i prossimi mesi confermano e anzi rafforzano tale scenario. Tuttavia permangono due incognite: la dispersione dei membri previsionali resta elevata e rende la previsione ancora incerta; inoltre, occorre verificare il comportamento dell’indice PDO nei prossimi mesi. Se tornerà in territorio negativo entro l’estate, come è ragionevole attendersi, indebolirà il Nino. Per verificare l’attendibilità delle previsioni, è possibile esaminare le anomalie sottosuperficiali di temperatura. Esse possono fornire una prima valida indicazione di quanto probabilmente accadrà effettivamente nel prossimo futuro all’ENSO. La figura successiva si può reperire al seguente link http://www.bom.gov.au/cgi-bin/wrap_fwo.pl?IDYOC007.gif ,

ST Subsurface

Dopo una costante alternanza di anomalie positive e negative, per quasi un anno e mezzo, le anomalie positive hanno decisamente preso il sopravvento.

In sostanza, la rilevazione conferma le previsioni NOAA circa la progressione dell’episodio di Nino ormai avviato.

Anche le anomalie superficiali ENSO hanno mostrato a lungo un’alternanza di deboli anomalie di segno opposto, ma ormai il quadro è cambiato. Anche nell’Oceano Atlantico, nell’emisfero settentrionale, si mostra un’analoga alternanza, sebbene disposta a fasce lungo i paralleli.

http://www.ospo.noaa.gov/Products/ocean/sst/anomaly/

L’Oceano Pacifico equatoriale è ormai interamente dominato da deboli anomalie positive. A nord prevalgono le anomalie positive, mentre a sud quelle negative. La persistente anomalia negativa tra il Nordamerica e l’Europa Occidentale, proprio su una parte del percorso della Corrente del Golfo alle nostre latitudini, si è un po’ attenuata rispetto ai mesi precedenti. Il Mediterraneo si sta decisamente scaldando, specie nel comparto orientale.SST

2. La PDO mostra da alcuni mesi un’escursione in territorio positivo, presumibilmente temporanea in quanto inserita in un ciclo pluriennale negativo; sta confermando più che mai il suo ruolo “regolatore” dell’ENSO; lo si è osservato nel caso dell’evento di Nino conclusosi “prematuramente” all’inizio dello scorso autunno e lo si osserva attualmente con il Nino nascente. Al link seguente è riportato il grafico storico della PDO: http://jisao.washington.edu/pdo/img/pdo_latest.jpeg

3. L’AMO mostra un’escursione in territorio negativo, la prima degli ultimi due anni. Al link seguente è riportato il suo grafico storico http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2011/12/november_2011_amo.jpg. L’AMO risulta di dubbia interpretazione in termini climatici, se non nell’arco di decenni, dopo un cambio di segno.

4. La QBO30 negli ultimi mesi ha mostrato qualche saliscendi; ora sta diminuendo, segno che è già giunta ai valori massimi e che ormai sta scendendo verso la neutralità. Le statistiche dal 1979 ad oggi indicano una permanenza in territorio positivo compresa tra gli 11 ed i 16 mesi, dunque un ritorno in territorio negativo entro Luglio 2014. Pertanto si ritiene che la fase di diminuzione sia ormai avviata.

5. La QBO50 da qualche mese mostra una permanenza tra 9 e 10, segno che probabilmente è prossima al proprio massimo. Storicamente, gli intervalli di valori positivi hanno una durata compresa tra 12 e 20 mesi. Pertanto, si può ritenere che la QBO assumerà nuovamente valori negativi non prima dell’estate 2014 e non più tardi dell’inverno 2014-2015, comunque qualche mese dopo la QBO30.

aaaaaaaaaaaaaaa

Considerazioni finali di natura climatica

La prolungata fase neutra dell’ENSO, sebbene ormai conclusa, ha ben pochi precedenti negli ultimi 60 anni.

Volendo anticipare le prospettive per la prossima stagione estiva, pur sapendo che l’ENSO è solo uno dei fattori in gioco, si possono citare analogie con il 2005, anche se nella primavera vi fu un brevissimo episodio di Nino debole, incastonato in un lungo periodo di sostanziale neutralità:

  • la primavera iniziò piuttosto fredda, con ripetute irruzioni di aria gelida continentale nella prima metà di marzo; proseguì molto più mite nella seconda metà del mese; ad aprile non vi furono particolari contrasti e il mese fu lievemente fresco; maggio fu invece più estivo al Sud, più fresco al Nord ma con diversi contrasti caldo-fresco;
  • la stagione estiva fu abbastanza calda ma senza troppi eccessi di natura africana.

Volendo andare ancora più a ritroso nel tempo, si può citare l’ormai lontano 1986, più simile alla stagione attuale in termini teleconnettivi (lunga ed ininterrotta neutralità ENSO, QBO positiva in inverno):

  • la primavera iniziò senza particolari contrasti, con un marzo normale, un po’ più mite nella prima metà, più fresco nella seconda; aprile fu piuttosto fresco al Nord, ben più mite, a tratti estivo, al Sud; maggio fu termicamente nella norma nella prima metà, più estivo, specie al Sud, nella seconda metà;
  • l’estate fu piuttosto calda al Sud ma sempre meno risalendo la nostra Penisola, fino ad un’estate normale al Nord.

L’andamento del mese di Marzo, di Aprile, di Maggio (almeno finora) e le previsioni per i prossimi giorni, pur tenendo conto del perdurante sopramedia, suggeriscono al momento un comportamento più simile a quello del 1986.

FabioDue