Archivio mensile:Luglio 2013

Nowcasting Solare!

Ecco come si presenta il nostro Sole:

 

Direi a parte la regione 1785, le altre non sono degne di un massimo solare.

E poi guardate lo stereo behind:

Direi che ci aspettano dei giorni di relativa tranquillità, il sole sembra riaver messo il freno a mano, anche se ormai l’emisfero sud sta iniziando a prevalere su quello nord!

Senza poi contare che il giorno 12 giugno scorso, per il Nia’s SN abbiamo avuto un giorno spotless, e per poco non lo eravamo anche per i centri ufficiali (e lo saremmo stati 100 anni fa od in pieno minimo di Dalton, è sempre bene ricordarlo!).

Nel mese di giugno abbiamo avuto un calo dell’attività solare rispetto i mesi precedenti con il SN del Sidc che chiude a 52.5, mentre il solar flux a 114.25.

L’ultimo SSN quindi si attesta a 59.6, in flessione di 0.1 rispetto al mese prima: c’è da dire quindi che la fase di moderata attività degli ultimi mesi ha un pò bloccato la flessione del SSN, che ricordiamo aver raggiunto il valore massimo di 66.9 qualche mese fa!

http://daltonsminima.altervista.org/?page_id=3523

Riteniamo comunque improbabile che il sole possa dare una vigorosa accelerata proprio ora risuperando quindi tale valore massimo, anche se questo ciclo solare 24 ha dimostrato di essere alquanto imprevedibile.

Infine, diamo un’occhiata al campo magnetico:

http://wso.stanford.edu/Polar.html

Finalmente anche l’emisfero sud ha dato una bella accelerata negli ultimi mesi e quindi il Sole è prossimo all’inversione dei poli magnetici!

Stay tuned with Nia, Simon

Tante “App” per gli utenti di Nia !

Da circa cinque o sei mesi, la mia persona si è fornita di uno degli oggetti di culto o armamentari più di moda di questi ultimi anni, lo smartphone. Non avevo intenzione di spendere una grossa cifra. I tempi soni quelli che sono e questo lo sappiamo tutti. Bene, la scelta del prodotto si è quindi orientata verso un apparecchio da l’ottimo compromesso qualità/prezzo. Ecco quindi che vi presento la mia interfaccia elettronica. Un “Sony Experia Sole” sul quale è stato caricata la versione di Android 4.0.4.

Pregi : Le ridotte dimensioni, touchscreen di buon livello, fluido e sensibile al punto giusto ed una buona fotocamera da 5 Mpixel.  Difetti : La Ram di 512Mb è un po’ scarsa per un utilizzo spinto delle varie applicazioni caricate sul telefono. Ho dovuto installare una specifica app, “Ram Booster” per ripulire (chiudere) tutte quelle eventuali applicazioni (cache) che lavorano in background e che nel vero e proprio senso “succhiano” risorse al sistema.

Terminata questa preliminare presentazione del mio telefono, vi domanderete : Si michele, ma perchè questo articolo di pubblicità alla “Sony” ? Nessuna pubblicità gente ! 🙂

Questa premessa è stata solo un breve e doveroso trampolino di lancio verso quel mondo gigantesco, divertente e multi-tematico delle “App”, ossia, tutte quelle specifiche applicazioni o utility di vario genere da poter caricare sul vostro smartphone.

Oggi, la totalità delle società telefoniche italiane e estere offre dei pacchetti dati (connessione ad internet) e telefono a dei buoni prezzi. Ecco quindi, che in questi ultimi mesi, navigando in quel negozio virtuale che è play store, ho fatto, vera e propria incetta di applicazioni, che credo possono interessare a tutta l’utenza di Nia.

Applicazioni, che vi permettono di essere costantemente aggiornati, sulle correnti e/o prossime dinamiche meteo, geologiche, solari e persino planetarie, che interessano il nostro pianeta. Play store, fornisce, sia il motore di ricerca, che la presentazione delle varie applicazioni e quindi estremamente facile, per l’interessato, cercare l’applicazione di proprio interesse. Queste sono alcune delle “App” installate sul mio smartphone e che vi consiglio di provare.

Meteociel per Android una applicazione indispensabile, per tutti quegli appassionati, delle proiezioni GFS e ECMWF.

https://play.google.com/store/apps/details?id=com.meteociel.fr&hl=it

Restando nella meteo e nello specifico per tutta l’utenza toscana, consiglio l’ottima e dettagliata “App” realizzata dal consorzio Lamma. http://www.lamma.rete.toscana.it/meteo/app-meteo

Volete monitorare, ora per ora l’arrivo di una intensa perturbazione sul territorio italiano, ecco a voi : Europebig  https://play.google.com/store/apps/details?id=com.wEuropebig&hl=it

 

Queste sono solo alcune delle “App” realizzate per il monitoraggio/previsione della meteo. Ne esistono tuttavia una infinità. E’ sufficiente, come specificato in precedenza , effettuare una veloce ricerca sul play-store del vostro telefonino, per poter individuare, l’“App” di specifico interesse.

Per il monitoraggio dell’attività solare, non siamo da meno. Ottima, ben dettagliata e l’applicazione realizzata dalla Nasa, nello specifico dal Goddard Space Flight Center : NASA Space Weather App.

Non c’è proprio differenza, tra controllare l’evoluzione delle macchie solari – Ar, dal solar dynamic observer SDO, dal proprio Pc di casa o dal proprio smartphone. “App” veramente indispensabile da scaricare !

https://play.google.com/store/apps/details?id=gov.nasa.gsfc.iswa.NASASpaceWeather

Anche l’applicazione  SunTab APK è ben realizzata ed inoltre ci fornisce ,tutta una serie di indici, legati all’attività solare, non disponibili nella precedente applicazione realizzata dalla Nasa. Vedi, ad esempio, il monitor degli X-ray : http://www.appeggs.com/apps/com.webolicus.suntab,67441/

Idem, per la geologia terrestre, le applicazioni sono veramente numerose  e tutte ben strutturate.

Io ho installato sulla mia device “CSEM-EMSC” del European-Mediterranean Seismological Centre (EMSC). https://play.google.com/store/apps/details?id=com.adelino.seismo&hl=it

Per il monitoraggio dell’attività vulcanica non ho effettuato una ricerca approfondita. Devo controllare. Concludiamo la carrellata delle “App” indispensabili per l’utente di Nia, con alcune leggere e divertenti applicazioni, che ci mostrano “live” il sistema solare, fasi lunari comprese :

Sun, moon and planets

https://play.google.com/store/apps/details?id=at.harnisch.android.planets&hl=it

ARTware Free Astro Clock

https://play.google.com/store/apps/details?id=kuba.livewall.astroclock&hl=it

L’Astro Clock Clock Free è un Live Wallpaper e una simulazione in tempo reale del Sistema Solare interno, compresi i pianeti Mercurio, Venere, Terra e Marte per scalare sia per dimensioni e orbita. Le lune di Terra e Marte (Phobos e Deimos) sono inclusi, senza essere in scala. Oltre ad essere un orologio con datario l’applicazione è molto educativo nel mostrare i pianeti e le lune in relazione al movimento terra durante l’anno. Ottimo per i bambini, studenti o adulti con un interesse in astronomia.

 Guarda che Luna…. con Lunar phase : https://play.google.com/store/apps/details?id=com.me.lunarphase

 

Mi piacerebbe monitorare anche lo stato delle calotte dei ghiacci Artici e Antartici, come l’evoluzione della corrente del golfo. Adesso mi metto alla ricerca, chissà….

Aspetto i vostri consigli per gli acquisti.

Michele

 

 

Le inondazioni nel Nord Italia si sono verificate preferenzialmente in periodi di bassa attività solare

“…… La nostra scienza è empirica. Solo tramite l’esperienza è possibile fare scienza . L’esperienza significa che bisogna imparare dal passato per il futuro, imparare dai fatti per rendere possibile cio’ che ci sembrava impossibile….. “

Carl Friedrich von Weizsäcker (1912-2007), fisico tedesco, filosofo della scienza e di filosofia della pace

 

Soprattutto nel settore della ricerca sulle inondazioni e’ utile dare uno sguardo al passato. Chi non conosce i modelli passati non può predire il futuro correttamente. E ‘così semplice. Un gruppo di ricerca franco-svizzero guidato da Boris Vannière ha reso pubblici a settembre 2012, nella rivista, “Il clima del passato“, penetranti nuovi dati sullo sviluppo dell’acqua alta nel nord Italia. Utilizzando gli studi dei sedimenti, gli scienziati, sono stati in grado di sviluppare una statistica delle inondazioni del Lago di Ledro negli ultimi 10.000 anni.

Quando si sono verificate la maggior parte delle inondazioni durante le fasi calde o fredde?

Quale sarebbe potuto essere l’innesco per le fluttuazioni nella storia delle esondazioni?

In cerca di risposte, abbiamo letto la sintesi di questo lavoro :

I dati mostrano uno sviluppo che inizia con una bassa frequenza di inondazione nell’ Olocene antico e medio 10000-4500 anni fa. Lievi aumenti dell’incidenza si sono verificati 8000, 7500 e 7100 anni fa. L’ultimo terzo dell’ olocene è collegato ad un passaggio dell’ aumento della frequenza delle inondazioni, che ha avuto inizio 4500-4000 anni prima di oggi. Con l’eccezione di brevi intervalli 2900-2500 e 1800-1400 anni fa, quando si è verificata una diminuzione di esondazioni, questa tendenza viene mantenuta, inondazioni piu’ frequenti fino al 20 ° Secolo. La massima frequenza è compresa tra il sedicesimo e il diciannovesimo secolo.

Brevi aumenti di frequenza delle piene nell’ olocene antico e medio sono stati innescati da fasi fredde. In una scala di centinaia di anni, i cambiamenti nella frequenza delle piene possono essere associati con i cambiamenti climatici di lunga durata, come il neoglaciale e la piccola era glaciale, che a loro volta, sono stati causati da cicli di Milankovitsch e probabilmente da variazioni dell’attività solare.

 Figura n°1: Frequenza delle inondazioni sopra il lago nel Nord Italia nel corso degli ultimi 10.000 anni. Da Vannière et al. 2012.

Interessante: Le peggiori inondazioni in Nord italia quindi si sono verificate durante la Piccola Era Glaciale, prima dell’industrializzazione globale. Da allora, le inondazioni sono ancora una volta diventate meno frequenti. Focalizziamo meglio i dati in questo intervallo (Figura 2). Gli autori nel loro articolo scrivono:

La tendenza a lungo termine con un aumento della frequenza delle piene durante l’ultimo millennio coinvolge due periodi consecutivi di bassa e alta frequenza, i quali coincidono con il periodo caldo medioevale e la piccola era glaciale (1500-1850).

Ciò si può vedere chiaramente osservare, se si guarda la figura 2, allo stesso modo della caduta dopo la fine della Piccola Età Glaciale. Ora sappiamo che il periodo di caldo medioevale, la piccola era glaciale e il periodo caldo moderno erano in gran parte in sincronia con lo sviluppo dell’ attività solare.

Potrebbe forse, solo forse, l’attività solare aver anche avuto un impatto sullo sviluppo delle alluvioni ?

Leggiamo in proposito che cosa hanno trovato Vannière Boris e i suoi colleghi :

Il confronto con lo sviluppo della radiazione solare globale basata su i dati del carotaggio del ghiaccio, tramite il berillio-10 (Delaygue e Bard, 2011), mostra che i periodi di aumento della frequenza delle inondazioni durante gli ultimi 1300 anni, coincidono con la debolezza solare. Questa relazione temporale significa che le fluttuazioni dell’attività solare nel millennio scorso hanno portato a cambiamenti nel sistema idrologico attraverso processi di circolazione atmosferica indiretti e complessi e di meccanismi di controllo di inondazione locali e sovrapposti.

Figura n°2 : Frequenza delle inondazioni sopra il lago Ledro, visto nel Nord Italia, durante gli ultimi 1300 anni (in alto) rispetto ad all’attività solare (sotto). Periodi di esondazioni (in grigio), spesso coincidenti con i periodi di bassa attività solare.

 

Fonte : http://diekaltesonne.de/?p=11056

 

Traduzione a cura di A.O.T