Il Fuoco di Fine Estate (Seconda Parte)+CONGEDO

Come anticipato ieri mattina fra i commenti, inserisco alcune righe aggiuntive per delineare meglio l’evoluzione futura, in riferimento alle prime 2 decadi del prossimo mese di settembre.
Preciso che il presente articolo è stato da me scritto in data mercoledì 24 agosto. Nelle battute finali del precedente pezzo avevo parlato della possibilità di un drastico calo del fronte di convergenza intertropicale (ITCZ) centro-occidentale causato dall’affermarsi di anomalie negative nell’atlantico nord-tropicale (cerchio nero nell’articolo), la cui formazione è agevolata dal rapido raffreddamento del pacifico orientale (NINA EST). Si era inoltre osservato come, la permanenza di una falla barica ad ovest delle coste settentrionali dell’Africa, potesse mantenere condizioni estive sull’Italia a causa del richiamo di venti miti sciroccali sul mediterraneo. In ultimo, per una fase successiva (4-5 settembre in poi), si era parlato di un cambio della circolazione favorito dal riassorbimento della suddetta falla e dal contemporaneo crollo dell’indice ITCZ. L’unica perplessità sorgeva sulla posizione dell’anticiclone oceanico (hp delle azzorre), elemento fondamentale per le sorti del clima dell’Europa occidentale.
Proprio su questo punto volevo incentrare la presente discussione.
Negli ultimissimi tempi si è verificato un netto cambiamento delle anomalie termiche oceaniche proprio nel vicino atlantico. Infatti, se da una parte si è andata notevolmente riducendo l’anomalia negativa lungo le coste dell’Africa settentrionale responsabile in gran parte della permanenza dell’orribile falla afro-iberica (cerchio bianco), dall’altra la porzione centro settentrionale dell’oceano si è surriscaldata moltissimo portando alla formazione di estese anomalie positive. Se tale processo avanzerà senza eccessivi intoppi si dovrebbe concretizzare un netto cambiamento della circolazione atmosferica, con l’europa occidentale che verrebbe spazzata a più riprese da un tenace flusso zonale oceanico, grazie alla facilità dell’hp dell’azzorre di sostare in pieno atlantico (elemento questo favorito dalla presenza della sopracitata anomalia positiva).
A tal proposito vi invito a fare estrema attenzione alle carte che sto per mostrarvi:

Situazione attuale SSTA:

Previsione GFS per mercoledì 7 settembre:

Si denota chiaramente come l’hp delle azzorre riesca a piazzarsi con buona facilità nelle zone centro-settentrionali dell’atlantico proprio in corrispondenza dell’anomalia positiva (cerchio nero nella nuova carta), imprimendo così una discreta curvatura al flusso perturbato atlantico (freccia viola). Quest’ultimo, incoraggiato anche da un ITCZ occidentale in calo e dunque non più in grado di “stoppare” lo stesso flusso atlantico, potrebbe raggiungere con facilità i lidi occidentali del vecchio continente, Italia inclusa (ovviamente verrà enormemente avvantaggiato il nord Italia).
Si tratta inoltre di una configurazione molto tenace, e che potrebbe tenerci compagnia per un bel pò, soprattutto se si pensa che il VP possa restare a lungo discretamente compatto (grazie anche ala rapida formazione della NINA) . Pertanto, quello che emerge dall’analisi delle carte SSTA e dall’analisi di alcuni indici (ENSO in primis), è un avvio della stagione autunnale regolare e nella norma (mi verrebbe da dire vecchio stampo). Infatti non dovremmo registrare situazioni estreme caratterizzate da sortite artiche premature o eccessive ingerenze dell’hp africano, bensì un regolare e progressivo abbassamento del flusso zonale sull’Europa, con le prime perturbazioni atlantiche che potranno finalmente farci visita. Questo almeno fino alla metà del prossimo mese. Per le fasi successive, se ci sarà occasione, ci ritroveremo a discuterne in questa sede.

CONGEDO

Un saluto a voi popolo di NIA. Vi scrivo semplicemente per salutarvi visto che ho deciso di non scrivere più articoli di questo tipo su NIA e dunque di non trartassarvi più con previsioni meteorologiche. E’ possibile che leggerete qualche altro mio articolo in cui verranno spiegate nel dettaglio ed in modo “scientifico” le modalità con cui l’attività solare influenza il clima terrestre ed in particolare modo come i minimi solari portano il gelo in Europa. Ad dir la verità ho perso molta motivazione, ma probabilmente porterò a termine quest’ultimo lavoro per il semplice motivo che nella vita sono abituato a mantenere le promesse e a raggiungere gli obiettivi prefissati. Mi sarebbe piaciuto tenervi compagnia nella stagione invernale perchè in inverno ancor più che nella stagione estiva ci sono meccanismi complessi ed affascinanti da spiegare. Ma per la contentezza di molti non mi sento più in armonia con alcune situazioni che si sono a poco a poco radicate sul nostro amato blog. Ringrazio tutti ed in particolar modo Simon che mi ha dato la possibilità di pubblicare i miei primi articoli. A quest’ultimo voglio dire di continuare così perchè si è inventato qualcosa di molto bello oltre che fargli i complimenti per tutta la dedizione e l’impegno che mette in questo progetto. Ritengo che nessun’altro farebbe l’enorme lavoro necessario per tirare avanti la baracca solo per pura passione. E saluto affettuosamente tutti quelli che avuto la pazienza di leggere i miei articoli, siete un gruppo fantastico. NIA è popolata da moltissime belle persone, oneste intelligenti ed educate, il cui unico obiettivo è quello di imparare qualcosa nell’ambito di argomenti “oscuri” ed affascinanti come il sole ed il clima terrestre.
Mi congedo lasciandovi con un ultima previsione: dopo esservi goduti un settembre ed autunno in generale molto dinamico e perturbato (ma non freddo), agli amanti del gelo e della neve dico di tener d’occhio la seconda parte dell’inverno (10 gennaio in poi). Ciao ragazzi.

Riccardo

51 pensieri su “Il Fuoco di Fine Estate (Seconda Parte)+CONGEDO

  1. Ho fatto direttamente un nuovo articolo sull’aggiornamento di Riccardo, perchè credo meritasse (ah proposito articoliosti di NIA, è vero che siamo ancora ad agosto, ma “la cassa piange!”)

    Integro qui inoltre un commento apparso nell’altro articolo dell’ottimo Fabio Campanella;


    Fabio Campanella 31 agosto 2011 a 7:16 | #12 Rispondi | Cita | Modifica avanzata Edit
    Bell’articolo Riccardo! Sostanzialmente daccordo anche sulle sorti di agosto completamente inaspettate. Difatti su altri lidi anche il sottoscritto vedeva qualcosa di notevolmente diverso, qualcosa che probabilmente andrà realizzandosi nelle prossime settimane grazie al ripristino delle condizioni iniziali della convergenza intertropicale che in soldoni ricordiamo essere la linea di discontinuità tra le calme subtropicali nella zona inferiore della cella di Hadley e la zona equatoriale.

    Questo approccio a mio avviso è fare meteorologia moderna e con tutta l’umiltà posso dire con convinzione che questa forse è la strada giusta per fare previsioni in ambito mensile o nel futuro anche stagionale.

    Detta così può essere banale e ovvio ma la storia meteorologica viene scritta grazie all’interazione tra Oceano, terre emerse e atmosfera con un ruolo importante naturalmente della latitudine. L’interazione tra questi fattori determina la discontinuità e la deformità delle varie celle della grande circolazione generale (Polare, Ferrel, Hadley), da qui non si scappa.

    Un cenno agli indici.
    Tutti gli indici che sono risultato di un calcolo matematico di differenza di pressione tra un punto e l’altro della terra come qualcuno esageratamente ha detto non servono a nulla, io direi non servono a fare previsioni ma sono utili ad inquadrare il tipo di circolazioni nei vari settori e l’interazione tra essi: quindi EAJ, NAO, AO, PNA, ecc.ecc. non servono a fare previsioni ma a apprendere a colpo d’occhio qual’è il tipo di circolazione che c’è e (grazie alla previsione successiva dell’andamento di questi indici) ci sarà.

    Tutt’altro e molto più interessanti sono gli altri indici: ENSO, PDO, IOD, WTO, NATL, ecc.. questi sono molto importanti perchè descrivono lo stato di una vasta area oceanica che sicuramente avrà impatto sulla circolazione atmosferica creando interferenze al getto, trasporto di calore e momento, onde kelvin e di conseguenza interazioni tra ferrel e hadley che diventano ondulate e discontinue, che alimentano blocchi e di conseguenza spostano enormi masse d’aria. Discorso a parte tutti gli altri indici riguardanti la stratosfera: QBO, ecc.. qui il discorso diventa molto più complesso, specie per il fatto che sono dei concetti nuovi che conosciamo ancora poco e che dobbiamo approfondire.

    Comunque sono daccordo sulla linea di Riccardo circa il futuro; come mi aspettavo anche ad Agosto l’attività tropicale atlantica sarà significativa e viste le anomalie oceaniche presenti con molta probabilità il getto atlantico farà poca fatica ad entrare sul mediterraneo centro-occidentale. Discorso diverso per l’europa orientale e forse anche per l’egeo e le zone ioniche della nostra penisola che potranno ancora essere interessate da stabilità e caldo seppure anch’esse disturbate a tratti da refoli di aria fresca con quindi e comunque fenomeni associati di particolare violenza. Occhio quindi… settembre specie dalla seconda parte della prima decade diventa interessante.

    Saluti.”

    Ancora complimenti Riccardo, ci metti molta passione e voglia di conoscenza!
    Bravo! 😉

    Simon

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  2. bongiorno a tutti.
    OT ma mica tanto.
    L’artico è messo male, molto male. L’AO costantemente negativo e la superficie ai livelli 2007, se va avanti così…
    Anche se penso che sia più una questione di correnti calde oceaniche (vedi il caso di IRENE) che agiscono dal sotto.

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  3. Premetto che sono “molto ignorante ” in materia ..
    Quello che credo di aver capito però é che sono le differenze di temperatura negli oceani ad innescare l’andamento meteo.
    Mi aspettavo che l’ estate riuscisse a ridurre l’ anomalia negativa dell’ atlantico in zona “bianca” perché siamo proprio sul tropico del cancro.
    Forse é tutto normale … oppure la variata nuvolosità in zona tropicale come qualcuno aveva notato ha provocato un deficit termico oramai insanabile e il “buco” rimarrà a modificare in maniera consistente l’andamento meteo.
    Ricordo che la “nuvolosità equatoriale” forse é causata dalla scarsa attività solare.

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  4. Paolo :

    bongiorno a tutti.
    OT ma mica tanto.
    L’artico è messo male, molto male. L’AO costantemente negativo e la superficie ai livelli 2007, se va avanti così…
    Anche se penso che sia più una questione di correnti calde oceaniche (vedi il caso di IRENE) che agiscono dal sotto.

    Sì é verissimo i ghiacci artici stanno ancora sciogliendosi ad un buon ritmo probabilmente andremo sotto il 2007.
    Ma questa cosa che sembra drammatica, provocherà un effetto secondario da non sottovalutare, l’ Aceano Artico “nudo” senza copertura di ghiacci si raffredderà più velocemente tra qualche mese. E’ probabile che questo fenomeno della riduzione dei ghiacci sia innescato dalla ridotta attività solare a causa del Vortice Polare debole. Insomma tutte queste variazioni stanno destabilizzando gli standard meteo normali é ovvio che poi qualcuno si sbaglia a fare le previsioni…

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  5. Insomma tutto é collegato, per fare dei buoni modelli, bisognerebbe inoltre considerare le variazioni di insolazione, stagionali , quelle indotte dall’ eccentricità planetaria. Se becchiamo una fase di ridotta attività solare in estate o in inverno o al perielio in afelio le cose cambiano. Sono questi i parametri che dovranno essere aggiunti ai modelli meteo per farli funzionare meglio.Le quantità di calore che finiscono negli oceani non sono mai le stesse da una stagione all’ altra per infiniti motivi, sono questi enormi quantitativi di energia termica che regolano la meteorologia mondiale e quindi il clima.

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  6. adesso vi faccio una previsione su settembre solo basata sull’esperienza, senza guardare carte o rob’altra.

    settembre nella prima decade risente troppo dell’estate. verso metà mese si riprende molto bene, piogge magari abbondanti.
    sull’ultima parte vi dico che sarà probabilmente secca, magari correnti da est predominanti e sotto-media.
    negli ultimi giorni del mese potrebbe partire una nuova ondata di caldo che colpirebbe ottobre nella sua prima parte

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  7. @ Fabio Campanella
    Grazie Fabio…non ti conosco bene ma dalle tue parole emerge una grandissima preparazione in materia….le tue parole sono sacrosante per ciò che concerne gli indici, e non mi spiego l’astio che dimostra molta gente nei loro confronti e nei confronti di chi li sa maneggiare bene…gli indici descrittivi (AO, NAO ecc…) sono dei numeri che servono per descrivere precise configurazioni bariche e chi fà previsioni li usa solo per descrivere particolari pattern atmosferici….ad esempio dire che l’AO sarà fortemente negativo è solo un sinonimo per dire che il VP sarà poco compatto e vulnerabile, e così via…non si usa l’AO per fare la previsione a lungo termine…caso mai si traccia una previsione sulla base della conoscienza della fisica dell’atmosfera e sulla lettura degli indici predittivi che invece sono la bibbia per un metereologo e sulla base di questa si può arrivare a prevedere un AO debole…non so se mi sono spiegato…spero di sì perchè un concetto questo che in molti non riescono ad afferrare….
    una cosa ho potuto imparare, l'”arte” della meteorologia è tanto bella ed affascinante quanto “bastarda”….tutti di chiedono di fare previsioni e per spiegarle è necessario far riferimento a determinati indici…poi se la previsioni la fai e la sbagli allora sono solo pomodori in faccia e la conclusione è che gli indici non servono a un cazzo….lo ribadisco per l’ennesima volta:IL METEREOLOGO è COLUI CHE HA UNA CERTA CULTURA SULLE DINAMICHE CHE CARATTERIZZARIZZANO ED INFLUENZANO LA CIRCOLAZIONE ATMOSFERICA.GLI INDICI SONO SOLO DEI NUMERI CHE DESCRIVONO DETTI MECCANISMI.L’ERRORE è QUELLO DI SPARARE QUESTI NUMERI SENZA CAPIRNE IL SIGNIFICATO E QUESTO è UN ERRORE CHE FANNO IN MOLTI.

    Nel salutarti ti invito a partecipare maggiormente sul bolg…sarebbe un piacere poter discutere assiduamente con persone preparate come te….

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  8. Non credo che l’anticiclone delle azzorre possa piu’ di tanto in stagione di uragani e cicloni quale quella autunnale.Credo molto di piu’ ad un flusso perturbato zonale sul nord ovest europa con distensione dell’HP sul mediterraneo.In estate e in inverno la figura barica che tu proponi come stabile reggerebbe.Non di certo in autunno (ora poi meno che meno).

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  9. @ice2020

    Grz! Sono rimasto impegnato in durissime ferie lunghe lunghe !!!
    Non mi fare parlare…. 😯

    Ho notato che ultimamente i climalteratori partecipano al blog! Che figata!

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  10. fano :

    @ice2020

    Grz! Sono rimasto impegnato in durissime ferie lunghe lunghe !!!
    Non mi fare parlare…. 8O

    Rifallo e ti banno !

    🙂

    Luca :

    ..lo si vede in tutti i forum meteo..
    http://daltonsminima.altervista.org/?p=15358

    E non solo ha appena postato un commento simile un’altro Luca , nella prima parte…
    http://daltonsminima.altervista.org/?p=15663#comment-58314
    🙂
    Hai paura che “sfugga” la tua osservazione ?

    Che bassezza…

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  11. Ricca…sul personale no …….ho cancellato il tuo post di replica !
    Rispondi al limite con sottigliezza
    Che rimanga d’esempio le persone con un minimo d’intelletto comprenderanno !
    Due volte ha scritto la stessa osservazione…

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  12. Questi tizi si meritano questo tipo di offese…solo così gli passa la voglia di fare i coglioni….purtroppo non potendo usare le mani si possono usare solo le parole….comunque hai fatto bene……

    Michele :
    Ricca…sul personale no …….ho cancellato il tuo post di replica !
    Rispondi al limite con sottigliezza…

      (Quote)  (Reply)

  13. Sarebbe giusto anche cancellare gli altri…..

    Michele :
    Ricca…sul personale no …….ho cancellato il tuo post di replica !
    Rispondi al limite con sottigliezza
    Che rimanga d’esempio le persone con un minimo d’intelletto comprenderanno !
    Due volte ha scritto la stessa osservazione…

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  14. fano :

    @Lucio

    perchè l’artico nudo si raffredda prima?

    Ciao
    Fano

    Il ghiaccio é isolante ed ha un albedo molto elevato 90% e quindi disperde verso l’ infinito per irraggiamento relativamente poco e inoltre riesce a raffreddare poco l’ acqua dell’ artico. L’acqua di mare invece ha un albedo molto basso 4-5% e quindi irraggia verso l’ infinito molto più calore. Ovviamente queste condizioni di irraggiamento si verificano solo durante la notte artica.
    P.S. spero di non aver scritto cavolate!

      (Quote)  (Reply)

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