Forse è l'ultimo giorno della 1027…ma diciamolo piano…

Appare sicuramente in chiara decadenza dopo la ripresa di ieri, ma mai dire mai…anche se a nostro vantaggio giova pure il fatto che si sta spostando verso il limbo occidentale, quindi meno segnalabile dai sat Soho.

Quindi oggi dovrebbe essere l’ultimo giorno con macchie solari.

Deve ancora uscire il dato Noaa, ma al di là di un 13 di wolf non dovrebbe prendere.

A questo punto sono proprio curioso di vedere cosa farà il sole.

Siamo passati dal mese di agosto completamente blank, a quello di settembre che per il sidc potrebbe essere (ma aspettiamo comunque i dati definitivi del primo ottobre) il mese con RI più alto da marzo 2008 (9.3), comunqu sempre sotto al 5 (fortunatamente alla fine Nintendo aveva ragione).

Insomma in 2 mesi tutto ed il contrario di tutto.

Determinante a questo punto, oltre i canonici 6 mesi, sarà vedere come si comporterà il sole già dal mese di ottobre.

Un mese di ottobre sulla falsa riga, o meglio con attività maggiore rispetto a quella di settembre, lasecrebbe aperte poche speranze per chi vorrebbe ancora un sole fermo al 100%.

Stay tuned, Simon

82 pensieri su “Forse è l'ultimo giorno della 1027…ma diciamolo piano…

  1. una domanda guardando il magnetogramma.
    perché l’area attiva della 1027 che all’inizio era così ben suddivisa tra nero e bianco, ora presenta uno sviluppo dell’area nera e una riduzione notevole dell’area bianca? E proprio mentre si sta spegnendo?

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  2. interessante quello che dice Silvano..
    la causa di questo tipo di evento va cercata non solo sugli impatti cosmici..
    secondo me non e’ da sottovalutare anche l’eruzione violenta dei vulcani..

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  3. A proposito di SN gonfiati, io non capisco una cosa: nella formula per il calcolo il primo coefficiente è un valore che dovrebbe proprio tener conto delle nuove tecnologie per permettere il confronto con il passato, nel senso che un secolo fa era pari ad 1 e poi doveva decrescere, tanto che io ero convinto che attorno al 1950 fosse stato posto pari a 0.6. Adesso senbra che sia di nuovo pari 1 (io potevo attendermi uno 0.4). Sicuramente mi sbaglio e mi scuso sin d’ora per l’ignoranza. Tieni conto che in un articolo lo stesso Hathaway definisce l’attuale calcolo dell’SN “slightly overstimated”. Nello stesso articolosi fa vedere come il rapporto tra SunspotArea (dato secondo me più significativo) e SN sia andato via via diminuendo nel tempo. (Appena lo trovo posto il link dell’articolo)

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  4. Concordo con bora71
    nel 1816 mi sembra il Tambora ha dato l’anno senza estate

    un fenomeno simile ho più forte in un periodo di minimo notevole
    può innescare rapidamente un cambiamento
    che poi per cambio di albedo dovuto alle estese nevicate si mantiene

    non è detto che i cambiamenti climatici siano lenti e lunghi nel tempo.

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  5. Anche oggi nn è spotless…

    quella cavolo di 1027 cn le sue micro.nane spots harotto le balle per 10 giorni!

    e a sto punto quella sarà presente anche domani perchè nn fa in tempo a girare cm credevo ieri!

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  6. Vero, così pare, ad esempio stando alle ricerche finora effettuate sul periodo freddo noto come Dryas (anzi, forse furono due), che si sarebbe innescato piuttosto rapidamente, addirittura entro appena 10 anni.

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  7. Dai dai, che sull’area totale conta pochissimo!!!!
    Con il mio programmino ho contato ….
    28/09 = 77.8
    29/09=13.4
    30/09=8.04

    (va be che la parallasse ti aiuta…)

    Ciao
    Luca

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  8. io l’ho scaricato!

    alla fine mi è comparsa una schermata che dovevo comprare zip, e la cartella del programma scaricato è sparita nn so dove…

    dimmi te.-..

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  9. Ma che strano! Su XP lo strumento di zip-unzip e’ incluso nel sistema operativo e per l’ultima versione che ho postato ho usato quello (non e’ particolarmente efficace, ma il suo sporco lavoro lo fa…)… In Vista si vede che hanno voluto farci la cresta … Ti posso dire che, in ambito industriale Vista non e’ mai stato introdotto… ed un motivo ci sara’….

    L’inglese pare che ci sia riuscito…Spero che capisca.. un po’ di tasti sono in italiano 😉
    Mandami una e-mail con il tuo indirizzo, che ti spedisco il CD… 8)
    Luca

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  10. Si su vista c’è un malefico zip incluso nel pacco…io ho fatto la cazzata di uarlo gratis i primi mesi, poi una volta scaduto mi dice sempre di comprarlo…

    ti mando l’email

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  11. Simon ti hanno dedicato una parte dell’articolo,alla fine..su NOTE..ahahah

    Forse il Sole si sta risvegliando..

    Settembre ha registrato la più alta attività magnetica da un anno e mezzo: il minimo potrebbe dunque essere già stato superato. Ma i riflessi sul clima rimangono incerti..

    Stefano Di Battista: 30-09-2009 ore 11:36

    È stata una settimana (terrestre) di moderata attività magnetica, quella appena trascorsa sul Sole, dove due regioni hanno prodotto alcune macchie che porteranno il mese a chiudere con RI 4,6 / 4,8 circa, il valore più alto dal marzo 2008. Dato questo andamento, è possibile che il minimo matematico sia stato raggiunto nel dicembre 2008 e che il ciclo solare 24 stia quindi procedendo verso una ripresa che, nei mesi a venire, dovrebbe farsi più incisiva. A testimoniare questo trend è lo Smoothed sunspot number, la media mobile dell’RI mensile, tramite cui si stabiliscono inizio e fine dei cicli di Schwabe. Ecco i valori degli ultimi sei mesi (essendo una media mobile, è sfasata d’un semestre rispetto al calendario):
    10.2008 1,9
    11.2008 1,8
    12.2008 1,7 possibile minimo
    01.2009 1,8
    02.2009 1,9
    03.2009 2,0 dato previsto

    Va aggiunto che tale crescita proseguirà anche se ottobre terminasse spotless: in questo caso lo Smoothed number di aprile salirebbe a 2,1.

    Fin qui la pura matematica; ma anche la statistica lascia scarse alternative. In base ai giorni senza macchie finora registrati (724 al 29 settembre), si può affermare che il trapasso fra i cicli 23/24 ricalchi quelli del Minimo di Damon (1856-1913). In quel periodo, a un biennio di accentuata quiescenza ha sempre fatto seguito una lenta ripresa che, nell’arco di ulteriori tre – quattro anni, conduce alla scomparsa degli spotless days. Siccome al momento, malgrado qualche sito americano preveda il contrario,1 non ci sono segnali che il trapasso dei cicli 23/24 possa preludere a fasi di più profonda quiescenza, come fu durante il Minimo di Dalton (1798-1823), è altamente probabile che il biennio 2008-’09 chiuda il periodo del Sole in bianco. Ciò non vuol dire che cesseranno anche i giorni senza macchie, bensì che diverranno sempre meno numerosi, ma ancora presenti, forse fino al termine del 2012. Proprio questa è la differenza rispetto ai decenni recenti. Il trapasso del ciclo 20/21 ad esempio, fu ben più rapido: si attuò fra il 23 luglio 1973 (primo spotless day) e il 18 luglio 1977 (ultimo), sommandone 272 in tutto. Il trapasso attuale invece, è iniziato il 27 gennaio 2004 e potrebbe protrarsi per nove anni e forse più. Quel che tuttavia darà il vero senso della svolta, sarà l’intensità del ciclo 24. Dopo varie correzioni al ribasso, il massimo è atteso intorno a RI 90, il più contenuto dal ciclo 16 (1928 = RI 78,1). Se le proiezioni risulteranno azzeccate, si potrebbe parlare di chiusura del Grand maximum del XX secolo, e l’attenzione si sposterebbe a un ciclo 25 previsto di ancor minore intensità.

    Detto ciò, rimane la domanda cruciale: una debole attività solare ha riflessi sul clima terrestre? Malgrado il moltiplicarsi degli studi di settore, la comprensione dei meccanismi di connessione è tutt’altro che raggiunta; tant’è che il seguente schema argomentativo conserva appieno la sua validità: «Almeno quattro sono le risposte possibili: (1) essere d’accordo con gli scettici e negare che l’attività solare influenzi in modo significativo il clima; (2) considerare la possibilità che a lungo termine le variazioni della costante solare siano notevolmente maggiori rispetto alle variazioni osservate durante l’ultimo decennio; (3) ritenere che l’atmosfera terrestre sia più sensibile alle influenze solari di quanto la nostra comprensione del comportamento del clima suggerisca; e (4) valutare in modo più importante la distribuzione della radiazione solare in arrivo sulla Terra» [Hoyt, p. 99].

    Note
    1. Il prolungarsi del minimo del ciclo 24 ha indotto a mettere in dubbio i metodi di conteggio delle macchie solari; secondo tale corrente di pensiero, non sarebbero più confrontabili col passato a causa della maggiore potenzialità degli strumenti osservativi odierni. Tale processo epagogico, il cui scopo è dimostrare che il minimo attuale sia molto più profondo di quanto i dati non dicano, e dunque suscettibile di innescare un processo climatico di raffreddamento, è identico (anche negli isterismi) a quello in uso fra gli estremisti del riscaldamento globale quando esasperano il ruolo dell’anidride carbonica.
    Stefano Di Battista
    © Meteogiornale

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  12. Non è solo dedicato a me, ma agli amatori di mezzo pianeta, nonchè anche ad auorevoli studiosi…

    Isterismi di massa?

    Io almeno qundo sbaglio lo ammetto e dò spiegazioni dei miei errori…

    Note: Ogni riferimento a cose o persone è del tutto casuale,,, 😉

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  13. Senza polemica, solo per scherzare un pò.
    Tutti con ‘sta fregola dei giorni spotless, del sole che dorme, della piccola era glaciale…
    Oh, qua su NIA portate SFIGA !

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