Archivio mensile:Gennaio 2011

NIA Cerca Articolisti e Collaboratori

Ultimamente forse è stato notato ma abbiamo avuto problemi con la pubblicazione di nuovi articoli.

I Nostri collaboratori hanno avuto molti impegni, specialmente Sand-Rio, che saluto da parte di tutto lo staff, il quale fortunatamente non ha ricevuto ripercussioni gravi per via delle alluvioni che hanno colpito il Brasile nelle scorse settimane.

Per NIA non dovete essere esperti in qualche settore in particolare, ma basta avere la voglia di scrivere qualcosa si di un qualche argomento, cerchiamo sia articoli singoli, che anche persone disposte a dare parte del loro tempo libero al blog, per mantenerlo vivo e scrivere articoli più frequentemente.

Se qualcuno è interessato, per privacy, lo contatteremo noi all’indirizzo mail che viene inserito nell’iscrizione o quello che viene richiesto nell’inserimento di un messaggio.

Basta che voi diate la disponibilità a migliorare ed aiutare il blog.

30 anni di Ghiacci Marini – Parte 2

Ed Ecco la 2°Parte

Agosto

Notiamo molto bene 3 fasi distinte, la prima 1979-84 con un’estensione media di 26.1milioni di kmq, la seconda dal 1985 al 2001 con un’estensione media di 25.6milioni di kmq, poi si vede una terza fase, che presenta una variabilità decisamente superiore alla prime 2 ed arriva fino ad oggi con un’estensione media di 24.5milioni di kmq

Media 79-83: 26.2

Media 06-10: 24.4

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 366 Anni

Settembre

In Settembre notiamo un comportamento simile a quello di Giugno, cioè con 3 fasi ben distinte di calo, crescita e di nuovo calo.

Per Giugno i punti di cambio di pendenza erano 1992, 1999 e 2006 ( incerto )

Per Settembre invece la prima fase di calo arriva fino al 1990, il periodo di crescita si ferma al 1996 mentre la 2° fase di calo arriva fino al 2010, anche se vista l’evoluzione di Giugno potremmo supporre che questo calo sia finito nel 2008 e che sia iniziata la nuova fase di ripresa dell’estensione.

Sarebe importante questa cosa perché Settembre rappresenta il periodo di minima estensione per l’artico e di massima per l’antartico, quindi un suo eventuale aumento dovrebbe in maggior parte essere dovuta alla migliore tenuta dell’artico nella fusione estiva.

Media 79-83: 26.2

Media 06-10: 24.1

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 310 Anni

Ottobre

Ottobre risulta molto stabile per quasi tutta la serie, dopo il 2007 si vede però la difficile crisi artica nel riprendere l’estensione perduta in Settembre.

Infatti dopo il 2007 l’estensione è decisamente più bassa, e con l’antartico ancora ai massimi stagionali il fatto è da ricercare nel difficile recupero durante la formazione del ghiaccio autunnale nell’artico.

Media 79-83: 27.8

Media 06-10: 26.3

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 473 Anni

Novembre

Dal grafico si possono valutare una miriade di possibili distinzioni, ma io opto per quella più semplice, ovvero, la prima fase 1979-1994 dove si nota una spiccata variabilità ma restando molto stabili, mentre la 2° dal 1995 fino ad adesso che risulta molto più stabile con un leggero trend di calo, perché la maggior parte della differenza tra i 2 periodi risulta essere avvuta tra il 1992 e il 1995

Media 79-83: 27.8

Media 06-10: 26.7

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 655

Dicembre

Si vede un leggero calo come trend di fondo, ma molto mascherato dall’elevata variabilità annuale che non mostra fasi distinte o periodi particaolari su cui fare osservazioni

Media 79-83: 24.6

Media 06-10: 24.1

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 1’301 Anni

Intero Anno nel Complesso

Si può vedere come le varia fasi distinte, i vari cicli o periodi con comportamenti particolari a livello annuale vengano tutte smussate dal comportamento generale che presenta un trend di calo costante e senza troppe variazioni di pendenza.

Notiamo però che gli ultimi 3 anni sono stati superiori rispetto al minimo registrato nel 2007, un fenomeno del genere è già capitato agli inizi degli anni 90 e fu solo una fase temporana.

Ora vediamo che il 2009 e il 2010 sono in calo rispetto al 2008 se anche il 2011 dovesse calare ancora allora avremo la prova certa che era solo una fase temporanea ( negli anni 90 durò 4 anni ) se invece dovesse chiudere con un’estensione media annuale superiore al 2010 e magari in linea con il 2008 si potrebbe pensare ad un cambio di rotta, magari non una fase di ripresa, ma una fase di stabilizzazione, cosa che è in atto nel comparto temperature.

Media 79-83: 24.4

Media 06-10: 23.2

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 522 Anni

FABIO

Lettera al NOAA – l’attuale evento di Nina

Ripropongo la lettera al NOAA di cui abbiamo già discusso lo scorso autunno, riveduta e corretta alla luce delle nuove previsioni sulla Nina ed anche alla luce del recente cambio di segno della PDO (Pacific Decadal Oscillation).

Aggiungo che, se il NOAA vorrà e potrà risponderci, scriverò un articolo per riassumere quanto sta accadendo, alla luce delle loro risposte.

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Buongiorno,

siamo un gruppo di appassionati di meteorologia, climatologia ed astronomia solare. In particolare, stiamo seguendo con grande interesse l’evoluzione dell’attuale evento di Nina, tramite il blog daltonsminima.altervista.org, grazie anche e soprattutto alle informazioni riportate sui siti NOAA.
Siamo molto colpiti dall’intensità dell’evento e, ancora di più, dalle attuali previsioni NOAA che indicano un Nina persistente, che potrebbe durare ben oltre la prossima estate, richiamando così alla memoria gli eventi del 1955 e del 1974.

Ci chiediamo e quindi vi chiediamo

  1. se le piogge alluvionali verificatesi di recente in Australia, Filippine e Sri Lanka siano da attribuirsi, direttamente o indirettamente, alla Nina;
  2. quali possano essere le conseguenze climatiche di un simile evento, a medio termine, se le previsioni NWS/NCEP per i prossimi mesi saranno sostanzialmente confermate e quindi se l’evento di Nina dovesse prolungarsi oltre la prossima estate,
  3. se sia possibile (e in quale misura) che l’attuale evento di Nina, insieme al cambio di segno della PDO, possa essere il segnale di una svolta climatica, dopo un periodo (dalla seconda metà degli anni ’70 fino quasi ad oggi) caratterizzato da eventi di Nino complessivamente più intensi di quelli di Nina; cioè se sia ragionevole prevedere un nuovo periodo (come in quello dal 1950 al 1975) caratterizzato da una prevalenza di eventi di Nina e, di conseguenza, da temperature globali complessivamente più basse;
  4. inoltre quali potrebbero essere, a vostro parere, le cause prime di tali variabilità e ciclicità (se confermate);
  5. infine, se vi siano correlazioni evidenti tra la “forza” e la durata di un evento di Nina (e di Nino) e l’andamento dei minimi e dei massimi solari e se, a periodi di minimi solari prolungati o comunque di debole attività solare protratta nel tempo (come quella tuttora in corso, iniziata ormai 5 anni fa), possano corrispondere più episodi di Nina che di Nino.

Vi ringraziamo in anticipo per la cortese risposta che potrete inviarci e continuiamo a seguire con sempre maggiore interesse la vostra attività di indagine e previsione.

Saluti

NIA

FabioDue

Un’occhiata al Sole…

Attualmente sono presenti 2 Regioni Attive, la 1147 e la 1149, entrambe nel nord emisfero.

La 1149 in questi giorni ha fatto alzare il Solar Flux fino a valori di 85, portando a ieri la media mensile ad 81.86.

Sempre dalla medesima sono partite varie solar flare, tra cui alcune anche di classe C.

Ciononostante l’Ap-index resta a valori molti bassi, come il vento solare.

In generale quindi, l’attività della nostra stella rimane ancora minima, anche se ogni tanto sembrano comparire dei segnali di accelerazione.

In tal contesto riteniamo anche possibile che il mese di gennaio possa finalmente battere il record medio mensile del flusso solare fermo al febbraio scorso (82.70), anche perchè il Behind non sembra proprio calmissimo:

Ma come sempre sarà solo il consueto nowcasting solare che ce lo dirà…sono proprio curioso di vedere come finirà gennaio e come si comporterà il sole nei prossimi mesi, perchè se dovesse perdurare tale situazione di “relativa quiete”, in molti che non l’hanno ancora fatto dovranno per forza ricorreggere i loro forecasts!

Chiudo dicendo che purtroppo le immagini del Soho Continum sono ferme all’11 gennaio e che quindi non è più stato possibile eseguire il nia’s count.

Ci auguriamo come sempre accaduto finora, che le immagini tornino disponibili al più presto, dandoci anche l’oppurtunità di attingere dall’apposito archivio i giorni mancanti in modo da aggiornare il nostro conteggio.

Stay tuned, Simon

30 Anni di Ghiacci Marini – Parte 1

Come promesso finito il 2010 sarebbe arrivato il riassunto generale dei ghiacci marini totali che annualmente sono presenti nei 2 poli.

L’ultima volta l’analisi era puramente grafica e presentava alcuni errori, che abbiamo corretto in questa nuova stesura, prima di tutti abbiamo resa fissa la scala dei valori della variabile dipendente, l’asse infatti avrà come intervallo i valori di 16milioni di kmq e 30milioni di kmq, valori al cui interno sono contenute tutte le variazioni stagioni dei ghiacci marini.

La linea smoothed nera che vedeva che evidenzia l’andamento smussando i singoli valori è stata migliorata, ora è più “stabile” e rappresenta meglio le variazioni eliminando la variabilità di fondo.

Partiamo con questa prima parte dove guarderemo solo i primi 7 mesi dell’anno.

Per orgni mese sarà inserito il grafico e una breve valutazione sia grafica che analitica qualora ce ne fosse bisogno.

Saranno inoltre aggiunte come valori di confronto la media dei primi 5 anni della serie e la media degli ultimi 5 anni e quanto tempo è necessario affinchè il ghiaccio arrivi a 0 mantenendo un calo costante

Gennaio

Dal grafico si può notare come non ci sia stato un vero e proprio calo continuo ma si possono notare 2 fasi distinte, la prima fino al 1996 abbanstanza stabile su valori medi di 20.1milioni di kmq mentre la seconda che continua tutt’ora ( i valori del 2003 e del 2008 paiono rientrare nella variabilità di fondo e non essere dei cicli importanti ) con valori di circa 19.3milioni di kmq

Media 79-83: 20.2

Media 06-10: 19.2

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 518 Anni

Febbraio

Per Febbraio valgono le stesse considerazioni fatte per Gennaio, ma si nota come il salto di estensione sia avvenuto molto più avanti, infatti solo dopo il 2005 notiamo valori decisamente più bassi che non rientrano più in una normale variabilità di fondo

Infatti se prima del 2005 solo il 1997 chiuse sotto il valore di 18milioni di kmq dopo tale anno tutti tranne il 2008 hanno chiuso sotto tale soglia

Media 79-83: 19.0

Media 06-10: 17.7

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 368 Anni

Marzo

Per Marzo c’è poco da dire, non è mostrato nessun calo significativo e i 2 picchi del 2006 e del 2008 sembrano essere frutto della normale variabilità

Media 79-83: 20.2

Media 06-10: 19.3

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 579 Anni

Aprile

Stesso discorso fatto per Marzo

Media 79-83: 22.4

Media 06-10: 21.9

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 1’183 Anni

Maggio

Se non fosse stato per il periodo 2002-2007 Maggio sembrerebbe mostrare oltre che una incredibile stabilità anche un leggero aumento rispetto alla fine degli anni 80, infatti in quegli anni l’estensione era di 23.8milioni di kmq, valori medi così bassi solo il periodo sopracitato gli ha battuti.

È interessante notare come il periodo 2002-07 abbia avuto un’estensione media di 23.5milioni di kmq mentre i 3 anni precedenti e i 3 successivi hanno avuto una media ( tutti e 6 insieme ) di 24.8 milioni di kmq.

Quel periodo ha quindi avuto un buco di 1.3milioni di kmq quadrati che ora pare essere stato superato ma che risulta inspiegabile, perché mostrato solo in questo mese.

Media 79-83: 24.4

Media 06-10: 24.0

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 1’620 Anni

Giugno

In questo mese possiamo notare dal grafico 3 fasi distinte ed una possibile 4° appena incominciata o in procinto di farlo.

Si capisce infatti come Giugno mostri un calo costante dal 1979 al 1992, successivamente c’è una fase di ripresa dell’estensione fino al 1999 e poi un successivo nuovo calo ( non molto costante ) che pare essersi concluso nel 2006-2007

Adesso infatti potremmo essere in una nuova fase di ripresa

Media 79-83: 26.4

Media 06-10: 25.6

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 864 Anni

Luglio

Questo è il primo mese che mostra un calo costante nel tempo e che nonostante gli ultimi 3 anni superiori al minimo non pare essersi arrestato, sicuramente Luglio sarà un mese da monitorare

Media 79-83: 26.9

Media 06-10: 25.3

Tempo necessario per Azzerare il Ghiaccio: 427 Anni

FABIO