Nowcasting probabile regione 1026

Dunque vediamo come è messa la bestiolina oggi con gli ultimi aggiornamenti dello Stereo Behind:

1Qui invece la situazione Far-Gong aggiiornata alle 12 di ieri: (quindi l’ultima disponibile):

Dal Far, si vede che in teoria alle 12 di ieri le macchie non ci sono. Però avendo avuto modo di seguire giorno per giorno gli aggiornamenti, è già capitato che 12 ore prima davano macchie con probalità sempre attorno al 80-89%2, e 12 ore dopo tutto riscompariva come in questo ultimo caso. Da prendere con le pinze insomma.

Volendo invece dare un parere sulla situazione dello Stereo Behind, qui si nota che la regione è ancora ben presente, anche se onestamente devo riconoscere che rispetto ai giorni passati, mi sembra si stia sfaldando leggermente. Ma anche qui il condizionale è d’obbligo.

Qui sotto sempre lo Stereo Behind autoaggiornante in modo da poter fare dei paragoni con l’immagine salvata sopra:

PS. Con oggi abbiamo raggiunto il 18° giorno spotless conscutivo, non ci resta che attendere l’arrivo della suddetta regione, sperando di arrivare almeno ai 20 giorni di fila, non sarebbe male davvero!

Simon

67 pensieri su “Nowcasting probabile regione 1026

  1. Allora diciamo così…
    aspetto però un commento da Ale, che in quanto docente di chimica e fisica dell’atmosfera ne sa più di noi…

    e già mi aveva un pò messo la pulce nell’orecchio…

    saluti

      (Quote)  (Reply)

  2. Si protrebbe tentare il famoso test del chi quadro… (per valutare la bonta’ delle ipotesi… mi ricordo che le tabelle ti davano “teoria non accettabile” “teoria accettabile” “ottimo accordo con la teoria” e ” Dati sospettosamente buoni” 🙂 🙂 🙂 😉
    Peccato che l’ultimo lo abbia fatto 25 anni fa 8)

    Luca

    P.S.
    Pero’ se ravatto in cantina magari ritrovo le dispense….

    Ciaoooo

      (Quote)  (Reply)

  3. Come abbiamo già fatto osservare più volte io e SImon fluttuazione del Flux da 65 a 70 sono “fisiologiche”, per andare oltre occorono grandi Plage (Maggio 2009), oppure SunSPots degne del nome (2-6 Giugno 2009 e AR 1024 del Luglio 2009), senza di quelle io credo che il superamento della soglia 70 sia molto difficile!
    ALE

      (Quote)  (Reply)

  4. X ALE:
    ricercatori del Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics e altri del Marshall Space Flight Center-NASA, hanno pubblicato una ricerca in cui suggeriscono la possibilitá che il ciclo 24 sia saltato e che stia iniziando il ciclo 25.

    http://solarcycle25.com/index.php?id=52
    questo il Link dove é possibile leggere l´intera ricerca : xrt.cfa.harvard.edu

      (Quote)  (Reply)

  5. Fidatevi ragazzi, regione 1026 sarà spotless!
    Il Sole è bloccato da quattro fattori di cui due presenti, Giove e Saturno e il terzo si aggiungerà tra breve ed è Urano.
    il quarto non l’ho detto?

      (Quote)  (Reply)

  6. Dovrebbe essere

    http://it.wikipedia.org/wiki/Test_chi_quadrato

    http://it.wikipedia.org/wiki/Test_chi_quadrato_di_Pearson

    però si basa sul confronto di dati teorici con dati reali se la discrepanza è maggiore del 1% o del 5% perde si significatività
    Se invece volevi confrontare solar flux e sunspots c’è la covarianza.
    A volte la covarianza viene citata mnemonicamente come la media del prodotto degli scarti dalla media.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Covarianza

      (Quote)  (Reply)

  7. Ciao Ida,
    Ovviamente scherzavo, era solo una provocazione.
    Nulla è certo in questi giorni di osservazione solare e tutte le previsioni possono venire travolte in un istante. Io ritengo che una logica ferrea sta condizionando gli eventi e chissa che dopo questa esperienza venga proposto un modello teorico stabile sull’andamento delle PEG.

      (Quote)  (Reply)

  8. Siamo sempre al punto in cui eravamo mesi fa: il minimo può ancora evolvere in qualsiasi direzione.

    Può riprendere la solita attività ciclica del Sole, magari con massimi più deboli rispetto agli ultimi 70 anni, oppure il minimo può evolvere in qualcosa di diverso:
    una successione di cicli con massimi molto deboli (come nel minimo di Dalton), intervallati da lunghi minimi, oppure addirittura un minimo come quello di Maunder (forse l’ipotesi meno probabile, ma non possiamo certo escluderla, specie se questo minimo continua).

    E c’è sempre da verificare l’ipotesi di Livingston e Penn sulla possibile sparizione delle macchie.

      (Quote)  (Reply)

  9. L’esistenza di questi studi e delle conseguenti ipotesi, peraltro avanzate da studiosi appartenenti ad università e centri di ricerca notoriamente serissimi, testimonia a mio avviso i dubbi e le difficoltà di interpretazione di questo minimo.

    Resto dell’avviso che l’ipotesi più probabile al momento sia ancora quella di una ripresa della normale attività ciclica del Sole. Però bisogna vedere quando il Sole uscirebbe dal minimo, con quale velocità, per produrre poi un massimo di quale intensità e poi un altro minimo di quale profondità e durata.
    Peraltro non è possibile escludere evoluzioni di tipo diverso, come ipotesi ed indizi più volte presentati in questo blog lasciano suppore.

    Dunque, e mi rivolgo a tutti quelli che leggono questo blog, “stay tuned for updates”, restate sintonizzati per i prossimi aggiornamenti, almeno per altri 9-12 mesi, giusto per sapere come va a finire 🙂

      (Quote)  (Reply)

  10. Beh, diciamo che mi riconosco bene nello stile, nel modo di esporre il tema e nelle conclusioni, aperte e prudenti
    Ti soddisfa la risposta ? 🙂

      (Quote)  (Reply)

  11. Bhe se sei te, ti faccio i miei complimenti, ho comprato la rivista appositamente per leggere l’articolo e celebrare col Nia la citazione su una grande rivista nazionale!
    L’articolo è fatto bene, semplice, chiaro, esauriente, divulgativo.
    Le fatiche prima o poi vengono premiate e te ne sei l’esempio vivente!

    Fabio, io mi interesso di fenomeni interplanetari connessi all’attività solare e ho un blog dove raccolgo i miei articoli le rarissime news sulla ricerca di Nemesis! Penso ricorderai lo stupendo articolo apparso su Nuovo Orione nel lontano 1995 se non erro…
    Cosa mi sai dire sulla possibilità di iterazioni sulle regioni attive e quindi sul plasma che genera le macchie da parte dei vortici elettromagnetici prodotti dai giganti gassosi durante gli allineamenti col Sole, come quello che sta per verificarsi?

      (Quote)  (Reply)

  12. A dire il vero, non ho un’opinione precisa in merito.
    Anche perchè ho difficoltà a comprendere il meccanismo di azione di Giove e Saturno sull’attività interna del Sole.
    Intendo dire, i due giganti gassosi saranno pure giganti ma rispetto al Sole hanno un diametro di un decimo, o forse meno e una massa, se ricordo bene, minore di un millesimo di quella solare.
    Per questo, mi chiedo come possano agire, loro, così piccoli, su un gigante come il Sole: campi magnetici? Ma sono lontanissimi dal Sole, possibile che i campi magnetici di Giove e Saturno abbiano influenza su una stella distante oltre 500 milioni di km?

    Qual è, secondo te, il meccanismo di azione di questa presunta influenza ? Senza nessun pregiudizio, per carità, è una domanda da chi non l’ha capito.

      (Quote)  (Reply)

  13. Vito, nel minimo di maunder si intersecarono tre momenti angolari di fila, ossia vi furono 3 allineamenti particolari tra il sole d i principali pianeti gassosi che poi portarono al famoso minimo.

    Oltre all’allineamento del prossimo giugno, ne sn previsti altri nei prossimi anni tali da giustificare una costante bassa attività solare?

    e cmq ritengo che ne possa anche bastare una, se è in grado di inceppare i meccanismi magnetici del sole…

      (Quote)  (Reply)

  14. E poi:
    ci sono osservazioni circa una possibile correlazione tra l’attività interna del Sole (misurata) e la posizione di Giove e Saturno ?

      (Quote)  (Reply)

  15. non ho il mio pc sotto mano con i dati degli allineamenti ma se non ricordo male da qui al 2200 ce ne saranno almeno tre molto lunghi.
    Rispondere in dettaglio e spiegare come la magnetosfera di Giove e Saturno e il loro campo elettromagnetico influenzino l’attività solare è cosa molto ardua in un breve post, ma nonostante le differenze immense tra il Sole e i giganti gassosi, potrebbe inibire il plasma solare alla formazione di macchie, che come sappiamo è strettamente correlata proprio ai campi magnetici.
    posto un link che puo rispondere meglio di me alla domanda di Fabio2:

    http://personal.eunet.fi/pp/tilmari/tilmari3.htm

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.