Archivio mensile:Settembre 2013

I futuri cambiamenti climatici e la popolazione mondiale

Grossi e pesanti cambiamenti climatici nel lungo termine, vogliono dire anche cambiamenti economici, politici e di popolazione per il nostro pianeta.

Prendo spunto da una recente discussione avviata dal nostro @ab 2010, nella sezione vulcani e terremoti, per riportavi questa recente ed interessante nota didattica sulla popolazione mondiale, pescata recentemente sul washingtonpost.

Nota, che ci servirà, per cercare di approfondire l’argomento, in relazione a tutte quelle possibili problematiche e non che un argomento delicato come questo può portarsi dietro …. Continua la lettura di I futuri cambiamenti climatici e la popolazione mondiale

Sole al tappeto, sempre più vicino il collasso magnetico!

Osservando il disco solare anche quest’oggi nulla è cambiato!

La stessa immagine da oltre 20 giorni a questa parte e certamente non ci sono i presupposti perchè si possa parlare di una sua imminente ripresa, situazione che probabilmente perdurerà, guardando la superficie solare completa, fino alla fine del mese di settembre.

Dal Behind zona est in approccio 3 piccole zone attive, ma che sinceramente non credo possano stravolgere il trend delle ultime settimane.

Raggi X deprimenti, da record assoluto per un solar max, addirittura nella giornata di oggi, NOAA, ente di raccolta dei dati, segnala X RAY di Classe A8, la più bassa, mai visto valori così deboli da quando è ripartito il ciclo 24, se si eccettuano situazioni da minimo, come si conviene con questi valori.

Solar Flux a 91, almeno del 60/65 % inferiore ad un classico periodo di massimo solare. Inoltre dal 7 settembre rimane al di sotto dei 100 e questa situazione andrà ancora avanti almeno per qualche giorno.
Macchie solari che in questo momento non superano i 1.700/2.000 Gauss.
Media mensile AP Index poco sopra i 5, per la precisione a 5.88, anche in questo caso media da minimo solare, e voi sapete che un valore così basso, come possa influenzare il nostro clima…. Continua la lettura di Sole al tappeto, sempre più vicino il collasso magnetico!

Il sondaggio di NIA!

Il Sole invertirà i propri poli ?

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Sono tempi interessanti quelli che stiamo vivendo con la nostra stella, si sta infatti avvicinando il momento della verità, quello per cui tante discussioni ed una miriade di articoli sono stati aperti su NIA fin dai suoi arbori

Ora che i tempi sembrano maturi, tutti siamo più che mai impazienti di vedere come si comporterà il Sole, se cioè ce la farà o meno ad invertire i suoi poli magnetici, gettando così le basi per la partenza del prossimo ciclo solare. E’ bene precisare ancora una volta, che prima che si parta il nuovo ciclo, deve prima terminare il ciclo 24, dapprima con la sua fase di massimo che stiamo già attraversando e poi con quella del minimo che si prospetta essere molto più debole di quello passato!

In giro per la rete… Continua la lettura di Il sondaggio di NIA!

Per il Nia’s count siamo spotless dal 7 settembre!

Guardate come si presenta il sole, siamo nel suo massimo eppure è come se fosse il minimo, sono presenti solo dei minuscoli pore che il Sidc conta senza pietà con un SN di  42:

http://sidc.be/archive/product/meu/latest

Chiaro che la continuità col passato se ne va sempre più a benedire ( e sono stato educato!).

Diamo un’occhiata al behind:

Si noti come per altri giorni dovremmo continuare ad avere un’attività debole, solo nell’estremità orientale sono presenti regioni che paiono un pò più “serie” Continua la lettura di Per il Nia’s count siamo spotless dal 7 settembre!

L’autunno 2013 – Situazione e prospettive meteo – Parte 2: i possibili caratteri prevalenti della stagione

Introduzione

Nella Prima Parte si è riepilogata l’estate 2013 e si sono tratteggiate le previsioni per i prossimi giorni. Di seguito si cerca di individuare una tendenza di lunghissimo periodo, valida per l’intera stagione autunnale.

aaaaaaaaaaaaaaaaa

La tendenza successiva – I possibili caratteri prevalenti della stagione autunnale

Scrutare nel lunghissimo termine, come noto, è impresa davvero ardua. Alcuni enti, da qualche anno, emettono previsioni mensili fino a 6 mesi nel futuro; tuttavia, l’attendibilità di tali previsioni è al momento davvero bassa. Pertanto, nel presente articolo non saranno prese in considerazione.

Nelle rubriche relative ai mesi precedenti ci siamo avvalsi delle proiezioni di massima fornite dagli indici AO e NAO (che, comunque, ricordiamo, non sono di natura predittiva e derivano dai “run” previsionali del modello GFS; per il loro significato si veda il link all’inizio dell’articolo), ma soprattutto del comportamento dell’ENSO (Nino/Nina), in rapporto all’andamento di stagioni con un ENSO analogo. In primavera ed estate si è ampiamente sfruttata, con qualche successo, l’analogia con il 2004.

Per cominciare, osserviamo l’andamento attuale di AO e NAO, comunque utili in quanto forniscono informazioni di sintesi, con le seguenti immagini.

Immagine AO

 

L’AO mostra un andamento inizialmente appena positivo ma molto vicino alla neutralità, indice di una certa prevalenza di depressioni alle medie/alte latitudini. Poi però tende a divenire lievemente negativo, segno probabilmente che il Mediterraneo diviene sede di relative basse pressioni e che l’Alta pressione delle Azzorre presidia il vicino Atlantico e l’Europa Occidentale. Pertanto, pare, non dobbiamo attenderci alcuna alta pressione significativa e stabile alle nostre latitudini, nemmeno nel lungo termine.

Immagine NAO

La NAO mostra una costante lieve positività, pur con una certa dispersione, indice di una scarsa tendenza per ora a scambi meridiani lungo l’Oceano Atlantico e l’Europa Occidentale (discese fredde da nord, risalite calde da sud), peraltro fisiologico in questo periodo. una certa diminuzione nel lungo periodo, se sarà confermata, potrebbe invece segnalare un avvio dei suddetti scambi meridiani.

Dunque AO e NAO, se saranno confermate, forniscono un quadro evolutivo del tutto in linea con quello attuale e nel solco di una progressione fisiologica della stagione autunnale, caratterizzata da una progressiva ingerenza di depressioni atlantiche che, dal di la’ delle Alpi, si spingono di solito sempre più verso le nostre latitudini ma, almeno in una prima fase, lasciano spazio a pur brevi periodi di tempo bello e stabile.

Tuttavia, AO e NAO non possono fornirci indicazioni oltre i 15 giorni. Per provare ad andare oltre, esaminiamo un indice davvero importante, già citato in precedenza, l’ENSO (El Nino Southern Oscillation; per il significato si veda il link all’inizio dell’articolo). In base all’andamento di stagioni autunnali passate, riteniamo che il suo comportamento sia importante per dare un carattere complessivo alla stagione autunnale e di importanza crescente man mano che la stagione avanza. Cominciamo però dal comportamento delle acque sottosuperficiali nel Pacifico equatoriale, che spesso si è dimostrato essere un vero e proprio “precursore” dell’andamento dell’ENSO. Per comprendere meglio l’immagine seguente, si consideri che rappresenta l’Oceano Pacifico lungo l’equatore in sezione, dunque dalla superficie fino a 400 metri di profondità. http://www.bom.gov.au/cgi-bin/wrap_fwo.pl?IDYOC007.gif (si è preferito non inserire il quadro aggiornato a settembre, disponibile al link indicato sopra, in quanto conferma in sostanza quanto riportato e perchè non contiene più il riquadro relativo al mese di maggio, ritenuto invece utile per illustrare l’evoluzione delle acque sottosuperficiali):

 

 

Rispetto alla scorsa primavera (primo riquadro in alto), le anomalie negative (azzurre a destra in altro, corrispondenti in superficie ad una moderata “Nina est”) si sono alquanto indebolite. Nel frattempo, quelle positive (rosse a sinistra, Oceano Pacifico ovest) non si sono rafforzate (anzi, semmai il contrario) ma si sono estese un poco verso est. Ad agosto (e a settembre), inoltre, le anomalie positive ad ovest, quasi scomparse a Luglio, hanno di nuovo fatto capolino.

Insomma, permane una condizione di equilibrio tra anomalie di segno opposto che non pare per ora risolversi a favore dell’una o dell’altra. Ciò continua a deporre a favore del proseguimento di una sostanziale neutralità dell’ENSO, un po’ più verso la Nina ad est, un po’ più verso il Nino ad ovest, ma senza una prevalenza dell’uno o dell’altro.

La conferma viene non solo dalla fotografia attuale (immagine seguente, tratta da http://www.ospo.noaa.gov/data/sst/anomaly/2013/anomnight.9.9.2013.gif )

 

Immagine SST

 

 

ma anche dalle previsioni ENSO del NOAA:

 

Immagine ENSO NOAALa riga nera continua rappresenta l’andamento dell’ENSO già rilevato, fino al mese di agosto. La riga nera tratteggiata, media dei diversi membri previsionali, mostra un andamento compreso tra la perfetta neutralità e un Nino molto debole. Essa è però affetta da una certa dispersione dei membri previsionali, specie dopo il mese di Ottobre. Occorre osservare che tale modello di previsione, nei mesi precedenti, aveva sovrastimato la portata delle anomalie positive, preannunciando l’avvio di un Nino debole che, finora, non si è verificato. E’ quindi ragionevole ritenere che il periodo di sostanziale neutralità possa protrarsi ancora a lungo, se non interverranno novità sostanziali nelle acque sottosuperficiali esaminate in precedenza. Continua la lettura di L’autunno 2013 – Situazione e prospettive meteo – Parte 2: i possibili caratteri prevalenti della stagione