Abbiamo affrontato nei POST passati due argomenti cardine per introdurre questo POST che potrebbe finalmente spiegare e fare capire l’eccezionalità della situazione che sta prendendo corpo sull’Eclittica.
Ricordando prima di tutto l’enorme campo magnetico dei 2 principali SiperGiganti gassosi: Giove e Saturno. Sottolineo nuovamente che Giove detiene il record per quanto concerne la potenza del campo del Sistema Solare, solo i campi magnetici estremamente organizzati delle SunSpots sono più potenti! Ricordiamo che l’interazione elettromagnetica a distanza tra due corpi dotati dei mgnetosfera dipende dal “vettore posizione”, quindi dipende in prima battuta dalla distanza, ricordiamo che la rotazione dei pianeti attorno al Sole è specifica per ognuno di loro: 11.859 anni per Giove, 29.657 anni per Saturno e 84.323 anni per Urano.
Ulteriore inciso è doveroso per meglio chiarire la relazione tra campi elettromagnetici e plasma: il plasma è costituito da nuclei di atomi (Idrogeno ed Elio per quello solare) letteralmente immersi in un mare di elettroni. Il plasma solare è dunque sensibile ai campi magnetici, prova tangibile sono la SunSpots, canali meno densi nel plasma solare generati da campi magnetici altamente organizzati.
Per meglio comprendere = http://it.wikipedia.org/wiki/Plasma_(fisica)
Dunque se le SunSpots che sono generate da campi magnetici saranno anche sensibili a campi magnetici esterni applicati, essendo l’interazione elettromagnetica un grandezza vettoriale fortemente dipendente dal vettore posizione, risentirà della distanza a cui si vengono a trovare le entità interagenti.
Veniamo dunque alla teoria del Prof. P.A.Semi:
FONTE = http://arxiv.org/abs/0903.5009
In questa pubblicazione della Cornell University Library, sezione Astrofisica, l’autore analizza con dovizia di particolari le potenzialità dell’azione a distanza tra il Sole e i pianeti che orbitano sul piano dell’Eclittica, il lavoro è estremamente articolato e dettagliato, leggendolo sembra di comprendere al meglio le teorie su base statistica del Prof. Timo Niroma.
Vediamo ora di prendere in esame 5 differenti situazioni sull’Eclittica relative a 5 differenti periodi alcuni dei quali spesso menzionati in questo Blog.
Minimo tra Ciclo 21 e Ciclo 22, Agosto 1986
Giove quasi al perielio, con una distanza dal Sole di 4.9857 UA (UA = unità astronomiche), Saturno a quasi 10 UA con disposizione sfalsata, il vettore che unisce il Sole a Giove e il vettore che unisce Saturno al Sole formano un angolo di circa 90 Gradi, spicca la situazione in quanto i tre giganti gassosi sono “dalla medesima parte” pensando di dividere l’Eclittica in 2 parti con una retta ideale che taglia da est a ovest (Linea gialla orizzontale).
Minimo tra Ciclo 22 e Ciclo 23, Agosto 1996
In questa disposizione Giove piuttosto “fuori gioco” con una distanza dal Sole di 5.248 UA, Saturno è invece più vicino rispetto alla precedente situazione 9.56 UA.
L’angolo tra i due vettori è sempre intorno 90 gradi e questa volta i 3 Giganti sono addirittura quasi nel medesimo quarto dl’eclittica.
Il grande minimo del 1913
Abbiamo spesso utilizzato questa data come termine di paragone rispetto all’attuale minimo, sottolineo che mentre il 1913 fu un solo anno, in questo minimo sia il 2008 che il 2009 vengono paragonati al suddetto anno!!!
La situazione orbitale presenta alcune sostanziali differenza rispetto ai minimi presi in considerazione prima, iniziamo dall’angolo formato dai vettori che congiungono i 2 principali Supergiganti al Sole: almeno di 170 gradi, l’allineamento dunque potrebbe essere molto più efficace per quanto concerne agli effetti elettromagnetici sulla stella!!!
Saturno in questa data si trovò in perielio completo, con sole 9.0469 UA di distanza dalla stella, la situazione di Giove invece non è ottimale per quanto riguarda la distanza dal Sole, con 5.18 UA si trova infatti in una sitazione intermedia tra perielio e afelio.
L’approccio al Maunder’s Minimum
Anno 1653, inizio del periodo noto con il nome di Minimo di Maunder, tutti Voi sapete benissimo cosa si intende quando si parla di questa particolare fase dell’attività solare!
Giove e Saturno perfettamente allineati su una ipotetica retta che li congiunge passando per il Sole. Urano leggermente disassato, questa configurazione è completamente diversa rispetto a quella che si è trovata nei periodi citati in precedenza.
L’angolo formato dai vettori che idealmente congiungono il Sole-Saturno e Sole-Giove è praticamente di 180 gradi, Mentre Saturno è abbastanza prossimo al perielio, Giove risulta essere più distante rispetto al punto di perielio.
La situazione del 2010
Nell’anno 2010 si verrà a realizzare un situazione molto particolare sull’Eclittica: i tre GigantiGassosi (Giove, Saturno e Urano) saranno perfettamente allineati e il Sole sarà tra Giove e Saturno. Giove sarà quasi al perielio con una distanza dal Sole di 4.966 UA, un poco più distante Saturno con 9.53 UA.
La situazione del 2010 sarà per molti simile a quella che si verificò nel 1653 ma con 2 sostanziali differenze:
1) Giove si trova più vicino al Sole rispetto al 1653 mentre Saturno più lontano
2) Urano che nel 1653 era “fuori-asse” ora si troverà perfettamente allineato agli altri 2 Giganti.
Ora non possiamo affermare con assoluta certezza che questa situazione ci porterà diritti verso un nuovo superminimo, come ho già detto da tempo sul Blog “sarà la Storia che valuterà il minimo attuale”.
Quello che possiamo affermare è che i maggiori modelli di previsione dell’attività solare che si basano sui 3 ultimi cicli con un approccio deterministico, sicuramente non hanno mai nei loro dati di input una situazione di allineamento planetario come quella attuale!
Seguiamo con attenzione l’evoluzione solare da qui al 2010, anno per altro candidato per primo ad essere “anno di massimo solare” dal Prof. David Hathaway in persona, essendo la prima SunSpot del ciclo 24 nata il 31 Luglio 2006
Fonte = http://science.nasa.gov/headlines/y2006/15aug_backwards.htm
Come dice Simon dunque “Stay tuned”
FONTE = Per il calcolo delle distanze orbitali abbiamo utilizzato Solex 10.1 in modalità Eliocentrica con correzione
Per la visualizzazione della disposizione planetaria il sito JPL della NASA.
ALESSANDRO