Archivi giornalieri: 21 Marzo 2009

Attenzione: ancora ciclo 23!!!

niaCome potete vedere dall’aultima immagine disponibile del magnetogramma, nell’emisfero settentrionale è apparsa un’altra regione attiva appartenente al ciclo 23! Vediamo se la diverrà macchia o regredirà nelle prossime ore!

stay tuned, Simon

UPDATE: Ragazzi è una macchia! ed è del ciclo 23! (vedi Soho continum sotto, ma meglio se lo vedete ingrandito su www.solarcycle24.com ) Inoltre è singolare notare come sia di latitudine molto settentrionale, fintanto che apparivano nel sud emisfero o a livello equatoriale tanto quanto, ma ora la posizione è del ciclo 24, ma la polarità no! La scorsa estate ho visto contare cose simili o addirittura meno visibili. se non è ancora sunspot, una sunspek lo è di di sicuro!

e-macchia

Incredibile! adesso vediamo se il noaa la conta, al momento mette ancora 0! Se dovesse essere conteggiata, sarebbe la seconda macchia del mese di marzo che nn ha ancora avuto sunspot del nuovo cico! A questo punto il ciclo 23 non sarebbe più da definirsi tecnicamente terminato!

UPDATE2: La situazione resta pressochè invariata a ieri notte, il noaa nn ha contato nulla, ed aspettiamo oggi…la sunspeck è ancorapresente con polarità assolutamente opposta a quella del ciclo 24! Leggendo anche il blog di anthony Watts che ringrazio per avermi dato un pò di visibilità nel suo sito, vedo che c’è molta confusione un pò ovunque sulla reale appartenenza di questa speck! c’è chi dice 24, chi 23 chi addirittura 25…

UPDATE 3: Il Noaa mette 0 anche per oggi, qualunque sia l’appartenenza della regione apparsa ieri, al momento non è stata conteggiata manco oggi!

E’ uscito da poco l’aggiornamento del Soho continum, e la macchietta presente ieri sera, è sparita completamente! Resta il mistero della reale appartenenza di suddetta plage, io resto dell’idea che trattasi di un’altra regione del ciclo 23! Con oggi siamo comunque al 15° giorno spotless di fila!

…non si finisce mai di stupirsi…?

Alcune volte ci sfuggono i risultati di alcune ricerche, in questi giorni facendo “zapping” on line mi sono imbattuto in qualcosa che ha destato il mio interesse e il successivo stupore.

Avevamo sempre creduto che la PEG fosse direttamente correlata al minimo solare di Mounder, ma secondo alcuni ricercatori della Stanford University non è così. Questi ritengono che la PEG fu diretta conseguenza della riforestazione avutasi in quanto molte delle popolazioni dell’ America centro-meridionale, che vivevano all’ epoca quelle terre, furono decimate da epidemie varie, il loro numero si ridusse così drasticamente che abbandonarono le attività agricole. In tal modo i terreni abbandonati a se stessi furono rapidamente ricoperti da nuove foreste, la nuova vegetazione fu in grado di assorbire, grazie alla fotosintesi clorofilliana, ingenti quantità di CO2, il tutto ebbe il suo picco massimo proprio negli anni della PEG,1500 – 1750.

Personalmente avrei qualche domandina da porre a questi ricercatori. La prima è :

La scarsa, in numero, popolazione presente sul pianeta nel 1500, soprattutto in riferimento alle popolazioni indigene dell’ America centro-meridionale,quanto terreno potè mai sfruttare per l’agricoltura, considerato che la riforestazione dello stesso portò ad un cospicuo assorbimento di CO2 tale da provocare un notevole raffreddamento del clima?

Poi: Se realmente erano presenti, in percentuale, notevoli quantità di CO2 nell’ atmosfera tali da garantire un clima “caldo”, chi mai avrebbe potuto produrle tali notevoli quantità di CO2 ? Le cause antropiche le escludo senza esitazione.

I risultati di questa ricerca furono pubblicati il 17 Dicembre del 2008, questo è il link di riferimento: http://news-service.stanford.edu/pr/2008/pr-manvleaf-010709.html

Con tutto il rispetto possibile mi sembra una…”Proposta Indecente”.

Di Antonio Marino

Mi unisco al riso ed al sarcasmo dell’autore del seguente articolo… alle volte certi studi ci sfuggono, magari anche perchè siamo presi a portare avanti le nostre idee e cercare quindi del materiale più consono alla nostra “battaglia” anti AGW…ma questo meritava davvero! Ritengo che ridere infatti faccia sempre bene, soprattutto in tempi come questi…

Per il resto, reputo comunque molto più grave il fatto che alcuni ricercatori all’interno dell’IPCC non riuscendo a giustificare lo stand-by del GW dell’ultimo decennio, affermano spavaldamente che si tartta solo di una pausa momentanea e abreve le temperature riprenderanno a crescere, i mari a salire e che bruceremo tutti vivi entro il 2100.(permettete anche a me un pò di sarcasmo).

Intanto anche oggi probabile 14° giorno spotless di fila, solar flux sempre costantemente sotto i 70, minimo che perdura alla grande…

Simon

Carissimi "detectives" dell'IPCC…non scervellatevi tanto con le vostre teorie, tanto il delitto lo commette sempre il "maggiordomo"…

D’accordissimo che un solo fattore climatico non determini alcunchè: però io vorrei esporvi comunque il quesito filosofico del giurista.

Chi è l’omicida? E’ colui che ha direttamente compiuto l’azione oppure bisogna risalire a ritroso la catena di condotte verso colui la cui condotta è stata il prologo della commissione dell’omicidio? La domanda può apparire stupida . In realtà se noi consideriamo omicida solo colui che ha commesso l’azione, molti dei boss mafiosi ( i mandanti) rimarrebbero impuniti , perchè a commettere l’omicidio sono i picciotti. D’altronde non si deve rischiare di risalire troppo a ritroso, altrimenti si rischia di mettere in carcere anche colui che ha venduto l’arma, il negoziante (la cui condotta e necessaria ma non essenziale per la produzione dell’omicidio: chi vuole uccidere uccide anche a mani nude). La risposta è: responsabile dell’omicidio è colui la cui condotta si è manifestata come necessaria e sufficiente , secondo un nesso di causalità, a provocare la morte di qualcuno, senza che questa condotta fosse interrotta (quanto agli atti che la compongono) da altri atti o fatti: così il venditore viene salvato perchè la sua condotta è sì sufficiente a provocare un omicidio, ma non necessaria! Il boss mandante compie atti necessari e sufficienti a giustificare l’omicidio. Riportiamo la querrelle filosofica giuridica al campo climatico. L’uomo può essere ritenuto: il boss o il negoziante nella vicenda climatica? La risposta risiede dentro ognuno di noi, forse diversissima dall’uno all’altro, ma volendo trovare un oggettivo minimo comun denominatore, possiamo dire: il clima è sempre cambiato, anche in assenza di tracce dell’uomo sulla terra ed anche quando non esistevano forme d’inquinamento diffuso. Dobbiamo pertanto ritenere che ai fini del cambiamento climatico la condotta dell’uomo non solo non è necessaria ma neppure sufficiente: essa può al più concorrere nella produzione di un certo trend climatico. Agli scienziati il compito di capire in che modo e quanto. La risposta che viene data è: l’uomo contribuisce in maniera sensibile attraverso le emissioni inquinanti che producono livelli maggiori di CO2. Domanda: la Co2 è da ritenersi negoziante o boss? Anche qui ognuno si faccia una propria idea. Io dirò questo:la Co2 contribuisce ad aumentare le temperature assieme ad altri gas serra. Tuttavia i dati storici mostrano come la crescita di CO2 segua, e non preceda la salita delle temperature. Indi dobbiamo ritenere che in questo caso la condotta della CO2, non precedendo ma semmai seguendo la crescita termica, si ponga come probabilmente necessaria, probabilmente NON sufficiente ma soprattutto si ponga come illogica. Non può essere omicida colui che nasce dopo che il delitto fu commesso!! La Co2 compie una condotta fuori dal Nesso di causalità. Qualcuno potrebbe obbiettare: “ok, ma se considerassimo come reato non l’omicidio ma ad esempio un reato che può distribuirsi nel tempo, in modo che si possa giustificare come livelli crescenti di CO2 contribuiscano a far ulteriormente aumentare le termiche globali…”. In questo caso potremmo considerare la CO2 come Concorrente nel reato e darle anche la stessa pena che si affibbierebbe all’originario responsabile del cambiamento climatico. Tuttavia andrebbero provate due cose: 1) quale parte nell’aumento di CO2 è determinato dall’uomo e quale è da cosniderare naturale; 2) quale potrebbe essere il contributo che la CO2 di origine antropica comporta nel processo climatico. Ad oggi non si trovano a dire il vero risposte esaurienti su queste due questioni ma solo spot televisivi e mediatici. Ritornando alla questione iniziale. Chi potrebbe essere il primo responsabile del mutamento climatico? esiste un soggetto climatico in grado con la sua condotta di cambiare radicalmente le sorti del nostro pianeta dall’oggi al domani? esiste un qualcosa in grado da sè di poter assorbire interamente la responsabilità dei mutamenti climatici(senza voler arrivare a dire “l’attuale fase di cambiamento climatico)? Io una risposta me la sono data e sapete cosa vi dico? senza voler passare per quello semplicista, irresponsabile, banale ecc..io porto avanti la mia convinzione che una grande risposta ci sta venendo data. E’ vero: ci sono migliaia di scienziati che cercano le risposte ovunque ( molti detective) ma poi alla fine il delitto, chissà come mai, lo compie sempre il solito: il maggiordomo!

Esemplarmente scritto da MARCUS , forum ilmeteo.it