Archivio mensile:Aprile 2009

Per il Noaa aprile chiude con un SSN di 1.2!

Col numero di Wolf di 11 anche oggi, attribuito alla macchia del vecchio ciclo apparsa ieri, il computo totale del sunspot number mensile arriva a 1.2, in leggero aumento rispetto a marzo che ciuse a 0.7. Il mese di aprile dopo essere stato spotless per buona parte del suo corso, ha sfornato proprio allo scadere una macchia appartenente al ciclo 23, che surclassa quella “ridicola” conteggiata lo scorso 21 del mese appartenente invece al ciclo 24.

1.2 è l’ennesimo valore sottotono che il sole fa registrare in questo incredibile 2009, che ha visto finora febbraio chiudere a 2.5 e gennaio a 3.1, per un totale del primo quadrimeste dell’anno pari ad un SSN di 1.8, quindi sotto i 2!

Al momento quindi il minimo solare è tutt’altro che terminato, almeno dal punto di vista dell’SSN, perchè ad esempio se guardiamo al solar flux, è innegabile che questo indice presenta un trend di crescita lenta ma comunque costante, e a detta del dottor Svalgaard con cui ho avuto modo di far 2 chiacchere ieri sul forum di solarcycle24, questo parametro è più che suffciente ad affermare che il minimo è terminato nonostante la quasi assenza delle macchie solari!

Ciò fa riflettere,e fa ritenere che anche nei grandi minimi passati all’assenza di sunspots, non corrispondeva una totale assenza di altri indici solari quali ad esempio il flusso solare, ovvero il sole aveva comunque dei cicli attivi che però non riuscivano a produrre macchie solari.

Ed è proprio per questo che la teoria di L.&P. sembra godere ora di più credenziali rispetto a qualche anno fa.

Non ci resta che attendere dunque, per vedere se tale teoria si manifesti sempre più corretta, come attendo con ansia il computo del mese di aprile da parte del Sidc, che primo maggio a parte, dovrebbe proprio uscire domani!

Simon

Se nel 1913 fossero esistiti certi osservatori moderni, è probabile che non ci sarebbe stato nessun record di 92 giorni spotless di fila…

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Guardate l’immagine ingrandita al seguente link: ftp://fenyi.solarobs.unideb.hu/pub/HSID/Haynald/1913/19130601.jpg (l’immagine proviene dagli archivi storici dell’osservatorio ungherese di Haynald)

Ora guardate nei punti segnalati dall’immagine postata.

Si notano 2 regioni attive presenti nel sole il 1 giugno del 1913, nel bel mezzo della serie spotless che sarebbe diventata la più lunga fino ad oggi.

Questo è solo un esempio. e di certo non basta a poter affermare con assoluta certezza che oggi, nel 2009, quella regione sarebbe stata conteggiata e di fatto avrebbe quindi interrotto la serie!

Oggi abbiamo i satelliti, quindi tutto è molto più semplice, innanzitutto perchè tramite ad essi riusciamo prima ad individuare anche le regioni più piccole e deboli su cui poi puntare i nostri telescopi…100 anni fa i satelliti non esistevano, e tutto veniva fatto tramite i telescopi dell’epoca, quindi certe macchie per forza di cose potevano sfuggire all’occhio dell’osservatore.

Questa è la macchia conteggiata lo scorso 21 aprile dal noaa e dal sidc:

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Mentre questa è quella vista solo da Catania lo scorso 6 aprile:

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Ripeto che è impossibile poter fare dei paragoni in base all’immagine storica postata prima, di certo possiamo solo fare dei ragionamenti, che sono poi gli stessi fatti tante altre volte… la sensazione è che comunque come quella del 1 giugno 1913, anche quelle del 21 aprile e del 6 aprile 2009 non sarebbero mai state contate 100 anni fa!

Simon

Già dal 2004 c'era qualcosa di strano nel sole, ma forse è meglio continuare a pensare che sia ancora tutto normale…

Per caso mi sono imbattuto in questo articolo datato ottobre 2004 nel quale viene intervistato il Dr.Hathaway ignaro di quello che sarebbe accaduto da lì a pochi anni dopo… e pensare che come vi è anche scritto all’inizio dell’intervista, lo stesso Hathaway già ammetteva che questo minimo solare aveva già dato dei segnali premonitori di “stranezza” fin dal 2004!

Buona lettura, Simon…

Qualcosa di strano è accaduto nel sole la scorsa settimana: tutte le macchie solari sono improvvisamente sparite! Questo è un segno, dicono gli scienziati, che il minimo solare è arrivato prima del previsto.

Il fisico solare David Hathaway ha controllato il sole ogni giorno a partire dal 1998, e ogni giorno per un periodo di sei anni ci sono state macchie solari. Di solito le macchie possono durare da alcune settimane ad alcuni giorni. Non appena una scompare, subito ne emerge un’ altra a prendere il suo posto. Anche durante il minimo di attività solare si possono trovare di solito uno o due macchie sul sole. Ma quando Hathaway guardò il sole l’8 di gennaio scorso, non vi era alcuna macchia! Il sole era assolutamente blank. Ciò è accaduto di nuovo la settimana scorsa, per ben due volte, l’ 11 e il 12 ott.

“Questo è un segno”, spiega Hathaway, “che il minimo solare è iniziato, ed è arrivato prima di quello che noi ci aspettavamo.” Il minimo e il massimo solare sono due estremi del ciclo di 11 anni del sole. Durante il massimo, il sole è molto attivo, con macchie, solar flares, e getta miliardi di tonnellate di nubi di gas verso la Terra. Interruzioni di corrente, alterazioni ai satelliti, malfunzionamento dei ricevitori GPS – queste sono solo alcune delle cose che possono accadere durante il massimo solare. Il Minimo solare è diverso, vi possono essere anche giorni o settimane senza macchie solari.

Hathaway è anche un esperto previsore dei cicli solari. Egli considera come traccia ill numero di Sunspot (il più noto indicatore di attività solare) e prevede con anni di anticipo quando ci saranno le prossime fasi di minimo e massimo. Non è facile:

“Contrariamente alla credenza popolare”, spiega Hathaway, il “ciclo solare non è proprio lungo 11 anni”. La sua lunghezza, misurata a partire dal minimo al minimo, varia: “I cicli più brevi durano 9 anni, e i più lunghi sono di circa 14.”Che cosa rende un ciclo lungo o corto? I ricercatori non sono sicuri. “Non si sa nemmeno se l’attuale ciclo è lungo o breve – almeno fino a quando non sia finito”, egli spiega.

Ma i ricercatori stanno compiendo grossi progressi. Hathaway e il collega Bob Wilson, entrambi al lavoro alla NASA Marshall Space Flight Center, credono di aver trovato un modo semplice per prevedere la data della prossima minimo solare. (e per fortuna aggiungo io!) “Abbiamo esaminato i dati degli ultimi 8 cicli solari e abbiamo scoperto che il Minimo solare segue il primo giorno spotless dopo 34 mesi il Massimo solare.

Il più recente Massimo solare è stato alla fine del 2000. Il primo giorno spotless dopo questo è stato il 28 gennaio 2004. Quindi, utilizzando la semplice formula di Hathaway e Wilson, il minimo solare dovrebbe arrivare alla fine del 2006.

E fin qui bene direi, ma poi…

Anche il prossimo Massimo solare dovrebbe arrivare prima. Spiega Hathaway: L’attività solare crece rapidamente dopo il minimo solare. Negli ultimi cicli, il Massimo solare ha seguito il Minimo dopo soli 4 anni. Se la matematica non è un opinione: 2006 + 4 anni = 2010.”

Ovviamente sappiamo tutti com’è andata a finire…

Ma così finisce il nostro eroe:

Per ora, dice Hathaway, siamo nel punto della serie “la calma prima della tempesta”.

Ma il Massimo solare ritornerà molto presto…

…talmente presto che infatti siamo già a maggio 2009, e del Massimo ipotizzato da Hathaway 5 anni fa manco l’ombra…

Lo conoscete il detto errare umanum est, perseverare diabolicum?

Eccovi servito un esempio lampante…

Fonte originale: http://www.spaceref.com/news/viewpr.html?pid=15318

Simon

Intanto la regione del ciclo 23 di ieri oggi ha deciso di fare sul serio!

latest5La regione di ieri appartenente al vecchio ciclo stamane risulta ingrandita e già riceve una segnalazione da parte di Catania.

Non aggiorna il Soho Continum, quindi attualmente non possiamo sapere a che punto di visibilità è arrivata la macchia e soprattutto se perdurerà a sufficienza da ottenere un conteggio da parte del Noaa.

Comunque sia in questo 2009 continua ostinata la presenza del vecchio ciclo che per frequenza è superiore a quella del nuovo, indicandoci che siamo ancora ben lungi dalla fine di questo Minimo!

Stay tuned, Simon

UPDATE: Alle 18.10 il Noaa ancora mette 0, ma il sat che vediamo noi è fermo alle 11.30 di stamane, quindi o la macchia nel frattempo è sparita, o tra un pò cambieranno il loro SSN.

Update 2: Noaa conta 15 di Wolf

I ghiacci artici nel 1958-1959…cartoline da GW!

Skate (SSN-578), surfaced at the North Pole, 17 March 1959.

Sottomarino statunitense emerge dalla superficie del polo nord senza ghiacci il 17 marzo del 1959

Cosa direbbero i Media e quelli dell’ NSIDC se vedessero una foto come questa ai giorni nostri?

Potremmo vedere dei titoli tipo “Polo Nord libero dai ghiacci”? O forse “Il Global warming scioglie il Polo Nord”?

Questo è il racconto di un membro dell’equipaggio a bordo della USS Skate che navigava al Polo Nord nel 1959 e in numerose altre località artiche durante le missioni del 1958 e 1959:

“Il sottomarino Skate ha trovato il mare aperto sia in estate che nell’inverno successivo. Noi navigammo in superficie in prossimità del Polo Nord durante l’inverno attraverso il ghiaccio sottile inferiore a 2 piedi di spessore. Il ghiaccio si muove dall’ Alaska all’Islanda e il vento e le maree causano il mare aperto appena il ghiaccio si scioglie. Il ghiaccio polare della calotta glaciale ha uno spessore medio di 6-8 piedi, ma a causa del vento e delle maree il ghiaccio si rompe e si trasforma in una larga area di mare aperto, e poi questi settori ricongelano con ghiaccio sottile. Noi avevamo apparecchiature sonar che potevano trovare queste zone di mare aperto o di ghiaccio sottile in modo da venire in superficie limitando così i danni al sommergibile.”

Seadragon (SSN-584), foreground, and her sister Skate (SSN-578) during a rendezvous at the North Pole in August 1962

Un’altra foto testimonia un’altra emersione di 2 sottomarini USA nell’agosto 1962 (3 anni più tardi quindi)

3-subs-north-pole-1987

Ed ancora, come scritto anche nella foto, che è anche famosa, nel maggio 1987…

Fonte foto ed articolo: www.wattsupwiththat.com

E a pensare che fino a qualche anno fa, anch’io credevo ciecamente all’AGW…

Potere dei media!

Simon